Introduzione:
Buongiorno, caVi!
Come state?
Sono ancora qui, per vostra (s)fortuna!
Allora, questa flash di 443 parole a me ha toccato il cuore, spero lo faccia
anche con voi!
Viva il fluff!Vi lascio, e come sempre ci si vede sotto al “Giulia’s
Corner”, non mancate!
Biscottini e bacibaci,
Giulia ♥
Daisy ~
Un petalo cadde,
seguito da un altro.
M’ama, non m’ama.
La ragazza si trovava cosparsa di fiori, i suoi preferiti.
Le margherite.
Così belle nella loro semplicità, così naturali.
M’ama, non m’ama.
Era stupido verificare l’amore di un ragazzo in un fiore, ma continuava a
farlo, sorridendo ogni volta che pronunciava “M’ama” e rabbuiandosi ogni qualvolta capitava un “Non m’ama”.
Stava levando i petali all’ultimo fiore, pensando a quanto fosse bello abitare
in campagna.
« M’ama! » esultò, lanciando in aria il gambo del fiore e distendendosi nel
prato cosparso di fiori di ogni tipo.
« Principessa, è successo qualcosa? » da lontano scorse la figura di Duncan
correre, preoccupato.
Rise: « No, stavo solo giocando con le margherite. »
« Giocando con le margherite? » le fece eco lui, incuriosito.
Lei sospirò e rotolò tra i ciuffi d’erba. « Non ti ha mai insegnato nessuno, da
bambino, il gioco del m’ama o non m’ama? »
Poi Courtney si ricordò dell’infanzia orribile passata da lui e sorrise. «
Tranquillo, è semplice. Basta strappare i petali alle margherite, uno per
volta, e pronunciare ad ogni strappo m’ama,
e successivamente non m’ama. »
Lui ghignò: « Fai ancora questi giochetti qua, eh? »
« Ma no, era tanto per passare il tempo! » sospirò Courtney.
« Aah… » rise Duncan, per stuzzicarla. « E a chi
pensavi mentre levavi i petali ai fiori? »
Arrossì. « A-a nessuno in particolare. » balbettò,
torturandosi l’orlo della camicetta bianca.
« Ah, sì? Beh, sono sicuro che se ci provassi io pensando a te…
» disse, prima di essere interrotto.
« Sono solamente superstizioni! » esclamò, « e comunque, se ci fosse un pizzico
di verità, ovviamente verrebbe non m’ama,
non trovi? »
« No, non trovo, dato che siamo sposati da un po’. » sorriso beffardo, segno di
chi ha ragione.
Incastrata. « Se, se. Io se fossi in te non ci conterei. » si alzò in piedi,
stropicciando i jeans con le mani per togliere i petali e i ciuffi d’erba
rimasti. « Vado a preparare da mangiare, tra poco tornano i bambini. »
Lui lasciò perdere e annuì. « Courtney, aspetta! »
Lei gli lanciò una stilettata. « Che hai, ora? »
Lui la rincorse e le abbracciò la vita. « Non mi dai neanche un bacino? »
Lei guardò altrove: « No. »
Duncan però si avvicinò lentamente, fino ad essere a cinque millimetri dalle
sue labbra.
Courtney non oppose resistenza, perciò lui la strinse più forte baciandola
dolcemente.
Si staccarono: « E allora, m’ami o non m’ami? » rise Duncan, mentre lei
teneramente gli cingeva le braccia al collo.
« T’amo. » rispose.
{443 words}
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Giulia’s
Corner:
Eccomi
ancora qui a tormentarvi, nonostante dovrei essere completamente immersa nel
libro di matematica. Domani ho la prova d’ingresso. Bleah!
D:
Ragazzi, chiedo perdono di un possibile contagio fluffoso/puccioso/dolcioso/teneroso/cuccioloso che vi
lascerà una faccia più o meno così:
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Amo il fluff! :3
Ok, ragazzi, vi devo lasciare, mi spiace!
#Duncneyforevahandevah
Giulia ♥