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Autore: my name is revenge    23/03/2008    0 recensioni
la storia dei my chemical romance sin dagli esordi e la loro vita prima di diventare famosi secondo la mia mante malataxD
Genere: Romantico, Triste, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC, Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Avevo 17 anni, ero stupida, non ho ragionato abbastanza...forse a quest'ora frank e gerard sarebbero stati ancora al mio fianco...ma adesso è tardi per pensarci..è tardi per rimpiangere le cose non avvenute...questa è la mia storia:

Ho sempre sostenuto che l'high school di Belleville nel New Jersey fosse la scuola ideale per me. Era una struttura pubblica abbastanza grande e i ragazzi che la frequentavano bene o male si conoscevano tutti e non c'erano discriminazioni tra di loro. Certo, come in tutte le scuole c'erano i vari gruppi: metallari, goth, dark, punk,emo,rapper e chi più ne ha più ne metta. Ogni ragazzo stava con le persone con cui si sentiva di più a proprio agio e tutto quadrava per il verso giusto. Io, Giulia Stantford (cognome a casoxD) appartenevo al gruppo della scuola formata dai punk. Ero una ragazza di 17 anni, di altezza normale per la mià età, un fisico magro e longilineo e un viso carino e simpatico come lo definiscono i miei amici. Sono una ragazza come tutte le altre: simpatica,alla mano e molto ma molto pazza...nel senso buono ovviamentexD. Io e i miei amici ci divertivamo come matti insieme, ridevamo sempre e il più delle volte per le cazzate che combinavamo. Ho sempre pensato che la mia cerchia di amici fosse la migliore in assoluto, non c'era nessuno più fuori di testa di noi: c'era Eveline, soprannominata Eve la ragazza a cui ero più affezionata nel gruppo, Matt un ragazzo un po' timido ma pur sempre simpaticissimo, Ashely o Ash la punk per eccellenza amante di Sid Vicious e Kurt Cobain, Ray soprannominato Torosaurus che era il “secchione” del gruppo(sekkione si fa per dire), i fratelli Way rispettivamente Gerard il mio migliore amico (il maggiore) soprannominato Gee e Michael(il minore) soprannominato Mikey che si erano trasferiti da Newark 2 anni prima ma che avevano legato perfettamente con tutto il gruppo fin da subito, Lynz la pessimista del gruppo che nn mi era mai andata tanto a genio....non mi aveva mai fatto nulla,nessun torto ma nn lo so ....non mi stava tnt simpatica ed era l'unica con cui non parlavo quasi mai e poi c'era lui, il mio adorato Frank o Frankie cm adoravo chiamarlo. Frank Iero....ero pazzamente innamorata di quel ragazzo sin dai tempi delle elementari ma non gliel'avevo mai confessato....forse per paura che a lui non piacessi..bo ma cmq sta di fatto che Frank con quei suoi occhioni da cucciolo color castano, i capelli neri corvino il piercing al naso e al lato inferiore della bocca riusciva a farmi perdere tra i miei pensieri, riusciva a farmi dimenticare di tutto e di tutti, dei miei problemi e addirittura anche il mio nome. Frank era il mio adorato angelo nero, la mia salvezza...il pensiero fisso nella mia mente giorno e notte 24 h su 24, 365 gg l'anno.....ma lui di questo nn ne era a conoscenza.
Era una mattina autunnale come tutte le altre, Halloween era passato da poco e con lui anche il compleanno del mio adorato Frankie e la tristezza di novembre si faceva sentire a Belleville. Come tutte le mattine io e Eve entrammo a scuola in anticipo per non congelare e trasformarci in 2 polaretti fuori nel cortile scolastico. Indossavo una stupenda felpa a righe rossa e nera con cappuccio, pantaloni stretti a sigaretta neri con le all dello stesso colore con lacci rossi. I capelli stranamente erano a posto....lisci e scalati come sempre ma non scombinati per il vento. Io e Eve, una volta entrate in classe ci sistemammo ai nostri banchi, (gli ultimi posti vicino al calorifero) e appoggiammo le tracolle a terra con fare disinvolto.
-porca puttana che vento del cazzo- disse Eve – mi si è sbavata tutta la matita-
E dicendo questo tirò fuori un mini specchio e si sistemò i capelli corti rosso fuoco tutti spiumati
-che cosa abbiamo adesso?-chiesi giocando con l'accendino
-mi pare matematica-
-che sbatta!...vado a prendermi qualcosa da mangiare...arrivo-
-ok-
Mi incamminai per il corridoio per raggiungere le uniche due macchinette sputa merendine nel mio piano. In realtà non avevo molta fame ma presi lo stesso un pacchetto di patatine a cono tanto per sgranocchiare qlks durante le lezioni. Poco dopo mi allontanai dalle macchinette e davanti a me trovai il mio tesoro: Frank. Quella mattina era vestito divinamente (cm sempre d'altronde): indossava anche lui un paio di pantaloni neri stretti, ai piedi portava un paio di vans con i teschietti(adorabili) e aveva una camicia nera con una cravatta rossa.
Lo salutai come se nulla fosse. In fondo....era un mio amico
-ciao Frank- dissi con il sorriso stampato sulle labbra
Lui mi sorrise, mi raggiunse, mi salutò e mi diede i 3 bacini sulla guancia cm faceva di solito
-cm mai hai gli occhi lucidi?- mi chiese preoccupato
-nulla sarà colpa del vento-
Lui mi scrutò guardandomi con quei suoi occhioni che tanto adoravo
-sicura che vada tutto bn? A me lo puoi dire...lo sai che siamo amiconissimi...ci conosciamo da secoli ormai...forse millenni- disse scherzando
-Frankie tutto a posto tranquillo- sorrisi
-ok-disse- vabbhè vado in classe ci vediamo dopo..ciao Giu-
-ciao Frankie- e dicendo questo mi diressi in classe pronta per subirmi un estenuante ora di quell'inutile materia che tutti chiamano matematica
 
 



 



  
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