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Autore: AlexVause    19/09/2013    9 recensioni
Spesso, le situazioni in cui siamo immersi, ci portano a gesti che in altri casi mai avremo compiuto.
Ci sono giorni in cui, guardando negli occhi una persona, vedi solamente un ostacolo...altri giorni invece, in quegli occhi ti ci perderesti.
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Swan Queen
Genere: Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: David Nolan/Principe Azzurro, Emma Swan, Mary Margaret Blanchard/Biancaneve, Regina Mills, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Amarsi e perdersi per poi ritrovarsi. Destino.'
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Capitolo 4

Le due poggiate alla parete, si misero a fissare un punto non definito davanti a loro.
Respiro veloce e il cuore che correva all'impazzata.
Erano doloranti e stanche.
- Quante prove ci saranno ancora? E soprattutto...saranno tutte così?
Chiese Emma con tono supplichevole.
- Credo sia solo la prima...Miss Swan.
Si udivano solo i loro respiri affaticati, in quel cunicolo immerso nell'ombra.
- Avevi mai sentito parlare, della fiala che stiamo cercando?
La Evil Queen, sembrò frugare nella propria memoria. Chiuse gli occhi, poggiando la testa sulla fredda parete alle sue spalle.
- Qualcosa credo di ricordare. Sicuramente legato ad una favola assurda.
- E...ti ricordi anche cosa diceva?
- Ci stò provando, ma non ricordo.

Sentì la donna al suo fianco, muoversi sul posto.
- Non ricordi o non vuoi ricordare?
Regina si voltò verso Emma. Sguardo duro.
- Non ricordo!
Scandì le parole.
Spostandosi dalla parete, si mise davanti allo Sceriffo.
- Ha qualche accusa nuova per me, Miss Swan?
Emma sospirò combattuta. Perchè Regina era sempre sulla difensiva?
- No. Perchè dovrei?
- Possibile vediate sempre e solo, il mio lato negativo?

Redimersi, con voi alle calcagna è un'impresa impossibile!
Il suo tono di voce si era alzato.
Lo Sceriffo si staccò dalla parete, facendo indietreggiare il Sindaco.
- Lasciati dire una cosa che già saprai. Con te, non si può parlare!
E poi, sempre questa forma di cortesia o... scortesia nel tuo caso.
- Non ho alcuna intenzione di affrontare anche lei ora!

Regina era furiosa.
Emma rise stizzita.
- E invece mi ascolterai! Tu...tu tieni sempre alla larga tutti da te. Tutti!
Non abbiamo alcuna possibilità di rapportarci in nessun modo, con la tua persona.
Ci ho provato, Dio solo sa quanto in questi due anni, ma ho sempre trovato davanti a me un muro invalicabile.
Vivi troppo nel passato Regina. Ti ci sei persa!
Va bene, farla pagare a chi ti ha creato problemi, ma Mary Margaret è solo un capro espiatorio e basta.

Regina non credeva alle sue orecchie.
- I veri problemi, in tutti questi anni passati a sterminare e devastare, erano le persone che ti hanno trasformata in ciò che sei stata fino a poco tempo fa.
Tua madre, ha fatto del male a Daniel e invece di vendicarti che fai? Cerchi di conquistarla, ancora e ancora, anche solo per un briciolo di ciò che mai ti potrà dare! Questo è ciò che hai sempre tentato di fare e lo sai benissimo.
Non parliamo poi di Mr Gold! Ha provato a fregarti in mille modi e più, per i suoi scopi personali, e tu...tu ti sei lasciata usare perchè accecata dall'odio verso tua madre, verso me, verso Mary Margaret e James, verso il mondo!
Ma...guarda caso...l'unica persona su cui si è riversata la tua vendetta, era una bimba di 10 anni che voleva solo aiutarti a suo modo. Non sapeva che tua madre era un mostro...voleva solo ripagarti per averla salvata e vederti felice!

Regina in cuor suo, sapeva che lo Sceriffo aveva ragione.
Non era in grado di replicare nulla...ascoltava solamente.
Emma capì in quel momento, di aver fatto breccia in quel muro ed il suo tono mutò divenendo più dolce, triste.
- Non ho mai voluto portarti via Henry...
L'hai cresciuto benissimo e sono fiera di ciò che stà diventando.
Volevo solo starci accanto...no combattere la terza guerra mondiale, contro la madre affidataria.
Capisco che ti sia sentita minacciata dalla mia presenza, ma è stata mia la decisione di darlo in affidamento.
So che per te, lui è tutto il tuo mondo...volevo solo che diventasse parte anche del mio.

Una lacrima inaspettata, scese sul viso di Emma.
Regina la guardava in silenzio...qualcosa dentro di se, era divenuto improvvisamente fragile.
Si voltò verso l'interno del tunnel, evitando così di guardare ancora in viso la bionda Swan.
Per la prima volta dopo tanti anni, il Sindaco guardò dentro di se.
- Ci sono cose che ho fatto...cose di cui mi pento, che non possono essere ne perdonate ne dimenticate.
E' vero, accecata dall'odio ho commesso un errore dopo l'altro.
Purtroppo...come per questa stupida situazione in cui ci troviamo, non posso tornare indietro...posso solo andare avanti.

Fu il turno di Emma, ora, quello di ascoltare in silenzio. Riusciva a sentire tutto il suo dolore.
Regina cercò di ricacciare indietro, un nodo che le attanagliava la gola.
Emma fece un passo verso di lei, ma il sindaco alzando un braccio, con la mano le fece gesto di stare lontana.
- Ti ho odiata così tanto...tu...la persona che mi ha fatto il regalo più grande, che potessi mai ricevere...
Lo Sceriffo era senza parole.
Era lei a parlare...la vera Regina...la ragazza che salvò sua madre e che amava Henry più della sua stessa vita.
La terra tremò sotto ai loro piedi.
Fu scossa da un boato lontano.
- Ma cosa? Non sarà successo qualcosa ai miei genitori!
Regina finalmente si voltò verso un'Emma preoccupata.
- Sono in gamba...non ti preoccupare.
Si avvicinò mettendole una mano sulla spalla.
- Dobbiamo proseguire...
Ma la Bionda aveva un'ultima cosa da dire.
Coprì la mano della mora con la sua, voltandosi verso di lei.
Sguardo intenso, che fece chiudere in una stretta lo stomaco di Regina.
- Sai...ho letto tutto il libro di Henry.
Capisco che non l'ho vissuto con voi...con te, e per questo non posso capire ogni cosa accaduta...ma...osservo molto.
In questi due anni, ho notato che tu non sei affatto ciò che eri. E' il motivo, per cui continuo a darti fiducia, e per questo ho sempre preferito affrontarti. Solo così ho imparato e capito.

Silenzio.
Regina guardò la persona davanti a se e sorrise. Sorriso sincero e dolce.
- Ora comprendo, da chi ha preso questo suo aspetto, Henry.
Sorrise nuovamente la Evil Queen, con gli occhi, con il cuore.
- Sei così bella quando sorridi...dovresti farlo più spesso.
Emma si immobilizzò con effetto immediato, dopo essersi resa conto di ciò che aveva appena detto al Sindaco.
Temeva una reazione "alla Mills", ma invece la mora la sorprese.
Si limitò a guardare Emma, incuriosita.
Non riceveva un complimento così da molto, molto tempo.
Ne fu sorpresa e lusingata.
Fu come se, dentro se, tornasse a sentire le farfalle nello stomaco.
La guardò in silenzio per qualche istante e poi sorrise nuovamente.
- Grazie.
La Evil Queen si voltò a guardare il tunnel buio.
- Vieni...proseguiamo.
Le due si incamminarono.
Serviva un pò di illuminazione.
Regina creò una palla di fuoco, così avrebbero visto eventuali ostacoli.
Lo Sceriffo rimurginava sulla frase che le era fuggita di bocca.
- E' da un pò che tenevi dentro quel discorso...non è così Emma?
Emma, mani in tasca, camminava a fianco del Sindaco.
Udire il suo nome le faceva uno strano effetto.
- Era da un pò che ti volevo parlare.
Regina si incuriosì.
- Per dirmi questo?
Lo Sceriffo sospirò.
- Per dirti un pò di cose...
Più si inoltravano in quel tunnel, più la temperatura dell'ambiente che le circondava si abbassava.
La Evil Queen fece sparire il fuoco.
Erano arrivate in un'ampia caverna, illuminata da luce naturale.
Si zittirono per paura di essere udite da qualche altro mostro o simile.
Controllarono bene la zona in cui erano entrate, ma sembrava non esserci presenza alcuna.
- Sono già stata qui...ma non faceva così freddo.
Emma cercava di scaldarsi, strofinandosi le braccia con le mani.
- E' la caverna di Malefica. La conosco e usciremo di qui!
- Questa è una bella notizia!

Regina afferrò il polso dello Sceriffo.
- Vieni...
La condusse vicino ad un'altura.
- Lassù, Miss Swan!
Indicò un punto posto in cima all'altura. Sembrava ci fosse un corridoio sopra le loro teste.
Emma si inginocchiò, unendo i palmi delle mani per fare da scaletta a Regina.
- Miss Swan?
Il sindaco alzò un soppracciglio.
- Vuole issarmi lassù?
Regina agitò il polso incatenato davanti al viso della bionda, che si rialzò in piedi.
- Oh...già. Scale? Rocce su cui arrampicarsi?
- No.

Emma alzò le braccia e le riabbassò velocemente, in un gesto di frustrazione.
- Ovviamente...E allora perchè mi dici che c'è un'uscita, se non la possiamo raggiungere??
- Teletrasporto, Miss Swan.
- E dillo subito!

Emma rise.
Regina le rispose con faccia incuriosita.
- Ti diverti?
Lo Sceriffo sorrideva.
- Uh...un pò. Dimmi Regina...come funziona questa cosa del teletrasporto?
- Ti tocco e sparisci assieme a me.
- E scommetto che non lo possiamo usare nè per andare da Henry, nè per uscire.
- Giusto. Purtroppo...

Cominciò Regina, ma Emma l'afferrò  per le spalle fissandola in volto.
- No...No, No. Sò già cosa stai per dirmi.
Miss Swan, questa è una caverna magica , bla bla bla.
Non può uscirne, bla bla bla, facendo quel che vuole bla bla.

Questa volta, fu il turno di Regina a sorridere.
- Più o meno, Emma.
Regina, circondò la vita di Emma con un braccio e sparirono.
Anche se fu breve, le era mancato quel contatto.
Comparvero sull'altura.
La vista della caverna, da lassù, era migliore.
Sembrava completamente vuota.
Mentre lo Sceriffo era intenta a cercare eventuali frasi, Regina perse quella speranza, ritrovata attimi prima.
- Era...Era qui!
La frustrazione e la rabbia presero il soppravvento.
- Era qui dannazione!!
La Evil Queen, iniziò a prendere a pugni la parete.
Emma le si parò davanti afferrandole, i polsi.
- Regina basta! Così ti farai solo del male.
- Credevo di avere una possibilità di fuga. Credevo...
- Ehi...ce la faremo Regina...vedrai. Non sei sola...ci sono io.

Il Sindaco si sentiva impotente.
Si udì un sibilo.
Uno stiletto di ghiaccio, lanciato da un punto indefinito, si frantumò sulla parete vicino alla testa di Emma, seguito da un urlo agghiacciante provenire da davanti a loro.
Il mostro che videro sembrava uno spettro dal corpo solido e non fatiscente.
- Malefica...
- Ma come può essere! L'avevo eliminata!
- Lei non muore mai...prende sembianze diverse.

La caverva in cui si trovavano con Malefica, era composta da sei colonne gigantesche di pietra, distanti parecchio fra loro.
Al centro, vi era una pozza abbastanza grande che, dato il clima, era sicuramente ghiacciata.
- Dobbiamo scendere di qui!
Regina tirò velocemente Emma a se e scomparvero.
Comparvero dietro ad una colonna, nella parte inferiore della caverna.
Si guardarono intorno, alla ricerca di una frase che indicasse loro come superare la prova ed uscire.
Niente.
Alcuni stiletti appuntiti come lance, passarono vicinissimi a loro sibilando.
- Dannazione! Dov'è Malefica, non la vedo!
- Venivano da là!

Emma indicò un punto alla loro destra.
Prese per mano Regina e la tirò con sè, per correre a ripararsi in un'altra zona più nascosta.
Mentre correvano, Malefica comparve davanti allo Sceriffo.
Il Sindaco tirò Emma Swan mettendosi a correre dal lato opposto alla direzione che presero in precedenza.
Erano dietro ad un'altra colonna.
Ancora nessuna traccia della frase.
- Dobbiamo combattere il ghiaccio con il fuoco.
- E la frase?
- La frase non ci servirà a nulla se ci uccide, Miss Swan!

Un'onda d'urto ghiacciata le colpì in pieno, facendole cadere a terra rovinosamente sovrastate dal mostro.
Erano sdraiate al suolo.
Malefica lanciava stiletti accuminati di ghiaccio che, colpivano il terreno attorno a loro.
Voleva spaventarle?
Si fermò a guardarle da vicino...le due erano immobili.
Non sapevano che intenzioni aveva, finchè non si allontanò da loro e iniziò a colpire seriamente con intenzione di ucciderle.
Aveva finito di giocare.
Il Sindaco tirò verso di sè, afferrando dalla giacca Emma.
Uno stiletto si conficcò, dove prima c'era la testa della Bionda.
Di rimando, Emma, allontanò Regina spingendola dalla spalla con entrambe le mani.
Il suo posto fu preso da un altro punteruolo appuntito.
In tutto questo trambusto, tra colpi e schivate, stando straiate a terra impossibilitate a rialzarsi, il sindaco scorse la frase sul soffitto della caverna.
- Ecco la frase! Lassù!!
Un altro stiletto si scagliò vicino alla testa di Regina, colpendo il suolo.
- Che dice??
Urlò la bionda al suo fianco.
- Io non...
- Regina!!

Emma la tirò nuovamente verso di sè per farle schivare il colpo di Malefica, mentre era intenta a leggere.
- Ehm...
Non riusciva a vedere tutte le lettere.
- Sbrigati! Non resisteremo a lungo così!!
Emma non poteva aiutarla, perchè non capiva dove fosse la scritta e soprattutto qualcuno doveva prestare attenzione agli attacchi.
- "L'insieme...
- Cosa??

Un altrò stiletto si frantumò al suolo.
- "L'insieme sprigiona un calore che la gelida anima non ha".
Emma e Regina si scostarono a lati opposti, per evitare l'ennesimo attacco.
Il colpo fu così potente che riuscì a spezzare la catena che teneva unite le due, ma fortunatamente senza ferirle.
Si alzarono in piedi velocemente e Regina si mise a bersagliare con palle di fuoco Malefica, facendola sparire.
- Ha Ha! Che ti avevo detto?
Regina era trionfante.
Con il fiatone, cercarono un punto riparato dove nascondersi.
- Potrai beffarti di me in un secondo momento. Andiamo a nasconderci là!
Emma Swan, non fu veloce quanto il Sindaco.
Una forza invisibile, scaraventò in acqua lo Sceriffo.
- Swan!
Regina si voltò e vide il mostro dinnanzi a se.
Lo colpì nuovamente, per poi andare a soccorrere Emma, ma non riusciva a vederla.
L'acqua era freddissima e più profonda di quanto credesse.
Cercava di scorgere la bionda dalla riva.
Il cuore in gola. Aveva paura.
Malefica approfittò della sua distrazione per lanciarla contro una colonna, vicino alla pozza d'acqua.
Regina, battè la schiena sulla fredda pietra e crollò a terra.
Emma si sentiva trafiggere da migliaia di lame.
Doveva uscire da li.
Cercò un punto semi nascosto, per uscire dall'acqua senza essere vista.
Vide il Sindaco al suolo. No!
Il mostro si avvicinò alla mora, intenta ad ucciderla.
La Evil Queen era vigile, ma finse di aver perso i sensi.
Appena Malefica le fu vicina col il volto, o ciò che vi assomigliava, Regina la colpì.
Un urlo agghiacciante le fece venire la pelle d'oca.
Emma Swan sospirò. Fù sollevata, nel vedere il Sindaco indenne rimettersi in piedi.
Le si avvicinò lentamente, restando nascosta fra le pietre per quanto possibile.
Il mostro tentò un secondo attacco contro Regina, che caricò un fascio di luce.
colpì malefica in pieno petto, ma servì solo a farla indietreggiare, fino a quando Emma non avvolse con entrambe le braccia, la vita di Regina.
Il fascio di luce, brillò così tanto da far chiudere loro gli occhi.
Un lampo illuminò la caverna, seguito da un boato che fece crollare una parete di massi.
Quando riaprirono gli occhi, Malefica era sparita.
Emma rimase abbracciata a Regina. Tremava.
Il Sindaco se ne accorse.
- Tutto bene?
Aveva le labbra blu.
I loro occhi si incontrarono.
- Stai gelando. Hai bisogno di asciugarti.
- E...e come...

Faticava persino a parlare, da quanto aveva freddo.
Emma tremava senza controllo.
Non voleva mostrarsi debole di fronte all'altra ma, non poteva farne a meno.
Regina le afferrò i lembi della giacca.
- Che...che...
- Non vorrà mica morire congelata vero? Suvvia Miss Swan...non ha nulla di diverso da me, che non ho già visto.

La bionda si arrese. Il cuore cominciò a correre.
Il Sindaco l'aiutò a togliersi la giacca fradicia in pelle rossa e la maglia nera a maniche lunghe che portava sotto di essa.
Rimase con una semplice canottiera bianca.
Regina, aprì la cintura che avvolgeva il suo cappotto e poi lo sbottonò.
Emma era a livelli di infarto, tanto il cuore lo sentiva veloce.
La mora se lo tolse e lo avvolse attorno alle spalle della bionda, che si crogiolò in quel tepore.
- Venga...
Il Sindaco l'attirò più vicina a sè.
- ...vediamo se con un pò di magia, riesco a darle un pò di sollievo.
La ragazza non rispose. Era intorpidita, desiderava solo del calore.
Regina la guardava, cercando di pensare a come fare.
Le prese le mani...erano così fredde.
Con un pò di energia che sprigionava calore, riuscì a far cambiare l'espressione alla bionda davanti a se.
- Lo sente?
- S..sì.

La mora la guardava negli occhi.
- E' sopportabile o eccessivo?
- Va...va bene
.
Lentamente la Evil Queen, mani aperte, iniziò a spostarsi col calore dalle mani di Emma ai polsi, per poi salire sulle braccia.
Qualcosa in lei sembrò cambiare.
Mentre lo Sceriffo, sembrava sollevata da quel calore, Regina si ritrovò a desiderarne anch'essa.
Forse era come con Graham? Semplice bisogno di quel tipo di contatto fisico?
Il Sindaco non riusciva a fermarsi.
Per la prima volta dopo anni, sentiva il suo cuore vibrare...battere vivo e veloce, per qualcuno che non era il suo piccolo Henry.
No...non era lo stesso che sentiva per quel cacciatore.
Guardava Emma, le sue mani accarezzare la sua pelle per fornirle calore.
Era così liscia.
La sua mente iniziò ad annebbiarsi.
Dalle braccia passò alle spalle.
Emma si sentiva decisamente meglio, anche se era ancora molto infreddolita.
Decise di farsi cullare da quel tocco caldo, magico, fino a quando i suoi occhi non incontrarono quelli della bruna.
Fu come una scintilla, che appiccò un fuoco assopito dentro lei.
Quel contatto di sguardi si mantenne, anche quando Regina avanzò di un passo verso lo Sceriffo.
Il tocco caldo della mora davanti a se si spostò sulle scapole, scostando il cappotto, poi sempre lentamente, scese sulla schiena, sulla vita.
Emma sbottonò la giacca corta che indossava il Sindaco.
Era sempre elegante quella donna.
Infilò le sue braccia sotto la giacca, provocando in Regina un brivido.
Lo Sceriffo si sentì senza fiato. Era così calda...
Regina ormai era manovrata dal suo cuore pulsante, che ebbe la meglio sulla ragione.
Tirò Emma verso di sè.
I loro corpi erano a stretto contatto.
Ecco...era quello, che a lei mancava così tanto.
Una mano continuò ad accarezzare la schiena della bionda, per scaldarla.
I loro sguardi erano persi nel momento.
L'altra mano, salì sulla spalla per poi accarezzare la guancia di Emma che sospirò.
Si sentiva così bene ora.
Il respiro di Regina era veloce.
Doveva...voleva farlo. La sua mente annebbiata prese il sopravvento, facendo chiudere la distanza fra loro.
Regina la baciò.
Lo Sceriffo si perse in quella donna forte e bella davanti a se.
Quel bacio fù così incredibilmente dolce, come se entrambe, assaporassero un frutto a loro proibito e desiderato da tempo immemore.
Emma la strinse forte a se, per approfondire l'emozione che stavano vivendo, ma questo, scatenò in Regina un ritorno di lucidità.
La Evil Queen, si accorse improvvisamente di ciò che era accaduto, come risvegliatasi di soprassalto da un sogno.
Confusione mista a paura per ciò che stava provando, la portò a staccarsi bruscamente da Emma.
Regina indietreggiò smarrita, fino a poggiarsi con la schiena ad una parete di pietra.
Sembrava sotto shock.
Daniel...aveva tradito Daniel.
Sapeva benissimo ciò che era accaduto con Emma, ricordandone altrettanto bene il significato.
Con Graham si era sempre sentita vuota...ma adesso...
- Regina...
Emma provò ad avvicinarsi preoccupata.
- Non ci pensi nemmeno, Miss Swan! Ho...
Non poteva...non poteva più parlarle così.
Il suo tono mutò.
- ...ho bisogno di...non lo sò.
- Regina...

Emma aveva capito...paura.
- Tempo...ti prego.
Il silenzio calò fra loro, quando una voce femminile lo ruppe, avvicinandosi sempre più.
- Eccole James! Sono Qui!
Snow White arrivò correndo, seguita dal principe.
Lo Sceriffo ed il Sindaco si guardarono stupite ma sollevate.
- Come siete arrivati qui?
Disse la figlia di Biancaneve.
Mary Margaret e James abbracciarono Emma, per poi salutare Regina che si era avvicinata a loro, mettendole una mano sulla spalla.
Una risata rieccheggiò nella caverna.
- Stento a credere che siate ancora tutti vivi.
Rise di nuovo. La voce di Cora era riapparsa.
- E guardandovi, qual scoperta emozionante...Regina ed Emma, un tornado che incontra un vulcano.
Devo essere sincera, non vi avevo dato chance.
- A che scopo tutto questo?
James gridò.
- Le domande le faccio io. Sbrigatevi a portarmi quella fiala!
Un tunnel si aprì davanti a loro.
Questa prova l'avrebbero affrontata assieme.







Note di Alex: Ringrazio tutti gli utenti che seguono questa Fan Fiction e, in anticipo, quelli che la seguiranno.
Soprattutto un grazie enorme a chi l'ha messa come preferita.
Spero di non deludervi con i prossimi capitoli.
Recensite e fatemi sapere se vi piace e se ci sono errori.
Ciao a tutti :)

 
  
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