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Autore: DrunkBunny    19/09/2013    5 recensioni
Celeste, una ragazza di 17 anni, si ritroverà ad affrontare ostacoli che la metteranno in brutti rapporti con i famigliari e gli amici, dopo aver commesso il grave “errore” di innamorarsi del suo fratellastro…
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Billie J. Armstrong, Mike Dirnt, Tré Cool
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dio ragazze sono in ritardo madornale T.T Scusatemi davvero, ma Internet in questi giorni non mi sta funzionando bene e non ho potuto aggiornare prima :\
Chiedo perdono :cc Non succederà più, spero….
Comunque eccovi qui il 24 capitolo della storia :33 Questa mia fanfic, purtroppo, sta giungendo al termine :’c *piange*
Molte sicuramente mi odieranno per quello che succederà in questo capitolo, per questo chiedo scusa in anticipo :’)
Spero davvero che vi piaccia :33 Aspetto le vostre recensioni *-*
Alla prossima<33 (sperando che non faccia di nuovo ritardo :\)
Un bacio a tutte :*
La vostra Whatsername72


CAPITOLO 24: OVUNQUE ANDRAI.

 La sveglia cominciò a suonare improvvisamente quella mattina, producendo un rumore talmente assordante che mi svegliai di soprassalto e caddi giù dal letto.
“Che bel risveglio..” mormorai con la bocca ancora impastata dal sonno.
Mi stropicciai gli occhi e mi alzai a fatica dal pavimento. Mi avvicinai a passo lento allo specchio per legare i miei capelli in una coda. Guardando il mio riflesso notai un piccola macchia rossa sul mio collo. La sfiorai delicatamente e sorrisi.
Andai in bagno e mi lavai velocemente senza fare il minimo rumore, per non svegliare gli altri.
Ritornata in camera, con il beauty case in mano, rovistai nel mio armadio in cerca di qualcosa di comodo da mettere per il viaggio.
Dopo aver indossato i miei amatissimi e comodissimi leggings neri e una semplice maglietta a maniche corte rossa, mi misi a lavoro col trucco. Misi un leggero filo di matita nera e un po’ di fondotinta per coprire il succhiotto lasciatomi da Billie la sera prima. Dopo averlo ricoperto per bene, per non far trasparire nulla, passai ai capelli. Li pettinai e li lasciai sciolti.
Non appena poggiai il pettine sul tavolo, notai un MP4 accompagnato da un biglietto. Lo guardai perplessa, poi presi il figlio e lessi: Io ci sarò sempre, ovunque tu andrai.
Riconobbi la scrittura. Era quella di Billie.
Con l’MP4 in mano mi affacciai dalla finestra e misi le cuffie nelle orecchie. Schiacciai play e subito partì una canzone.
Va bene, c’è un perché se sei sicura
Che non c’è posto al mondo più per noi
Ma so che infondo hai solo un po’ paura
E che tu non mi dimenticherai.
Perché siamo una scintilla,
D’acqua e d’elettricità…
Io sarò dove sei,
Scriverò sui muri ovunque andrai
Ci sarò, ci sarai per sempre?
Come stai? Con chi sei?
Chiederò alle strade ovunque andrai
E lo so, prima o poi li incontrerai.
All’angolo tra i nostri due sentieri
Ti vedo, ti avvicino. Non sei tu..
Così ti cerco in mezzo ai miei pensieri
E lì ti trovo e non ne esco più
Non dirmi che tra noi è finita
E me ne andrò.
Io sarò dove sei,
Conterò i tuoi passi ovunque andrai
Ci sarò, ci sarai per sempre?
Come stai? Con chi sei?
Porterò i tuoi sogni ovunque andrai
Ci sarò, ci sarai per sempre?
Ci sarò…Dove sei?
Capirò i tuoi sbagli ovunque andrai
Cosa fai? Ci sarai per sempre?
Ci sarò, con chi sei?
Io, te e lui saremo ovunque andrai
Ci sarò, ci sarai per sempre…noi
Ci sarò, ci sarai?
Conterò i tuoi passi ovunque andrai
Ci sarò, ci sarai per sempre?
Ci sarò, ci sarai?
Porterò i tuoi sogni ovunque andrai
Ci sarò, ci sarai per sempre?
Ci sarò, ci sarai?
Conterò i tuoi passi ovunque andrai
Ci sarò, ci sarai per sempre?

Le lacrime avevano incominciato a rigarmi il viso senza alcun permesso.
Un senso di vuoto prese il sopravvento su di me. Vuoto, tristezza. Erano le uniche cose che provavo in quel momento.
Perché doveva sempre rendere le cose più difficili di quanto già lo erano?
Va bene, c’è un perché se sei sicura che non c’è posto al mondo più per noi. Ma so che in fondo ai solo un po’ paura e che tu non mi dimenticherai…Quanto erano vere quelle parole.
Sapevo che non dovevo ricascarci di nuovo. Quello che è successo tra noi ieri sera è stato inevitabile, lo volevamo tutti e due ma non dovevamo. Non dovevamo…
Qualcuno bussò alla mia porta, interrompendo i miei pensieri.
Mi asciugai velocemente le lacrime e dissi: “Avanti”
Entrò mia sorella, Miriam, in pigiama. “Cele, Matt è arrivato” mi avvisò.
“Va bene, Miriam grazie. Scendo subito”
Mia sorella mi guardò preoccupata, prima di chiudersi la porta alle spalle. Sicuramente si era accorta che fino a pochi secondi fa stavo piangendo e sapeva benissimo anche il motivo.
Presi un profondo respiro e cercai di trattenere le lacrime che ancora insistevano per poter bagnarmi nuovamente il viso.
Presi la valigia che avevo preparato ieri prima di andare a dormire e uscì a passo lento dalla mia camera.
Non appena chiusi la porta e mi voltai, vidi Billie che usciva dalla sua di camera. Ci guardammo per un lungo istante negli occhi, poi lasciai cadere a terra la valigia e corsi da lui, stringendolo in un abbraccio.
Lui ricambiò stringendomi forte a sua volta. Ricominciai a piangere mentre lui mi accarezzava dolcemente i capelli, premendo sempre di più il suo corpo contro il mio.
Eravamo una cosa sola, lo siamo sempre stati…
Intravidi mio padre sulle scale che ci guardava. Per un momento ebbi paura che avrebbe fatto una scenata e avrebbe iniziato ad urlare e invece era lì, con lo sguardo fisso su noi due che sorrideva.
“Ti amo..” mi sussurrò Billie. “Sempre”
Chiusi gli occhi e altre lacrime cominciarono a scendere sul mio viso.
Mi allontanai di poco da lui, con le braccia ancora strette attorno al suo collo.
Billie mi asciugò dolcemente le lacrime, sorridendomi. Quel sorriso era triste.
Mi voltai di lato per vedere se mio padre era ancora lì, e dopo essermi assicurata che non c’era nessuno poggiai automaticamente le mie labbra su quelle di Billie, lasciandogli un dolce ma significativo bacio.
Lui chiuse gli occhi, poi si allontanò. “Vai…” parve quasi una supplica. “Non farlo aspettare..”
Lo lasciai andare, a malincuore. Presi la valigia, mentre lui rientrava nella sua camera. Poi scesi le scale e mi ritrovai all’ingresso tutta la mia famiglia, insieme anche a Mike, Tré e Gaia.
Matt appena si accorse di me mi venne incontro e mi diede un bacio. “Pronta, piccola?”
Annuì sforzandomi di rivolgergli un sorriso sincero. Ma mi uscì più una smorfia, in realtà.
“Ti aspetto in macchina” mi prese la valigia di mano e uscì di casa.
Cominciai a salutare tutti cercando a stento di trattenere le lacrime.
Abbracciai per primo mio padre, che mi strinse forte.
“Grazie per non avermi ostacolata, prima..” gli sussurrai.
“Non potevo proibirvi di salutarvi come si deve dopo tutto quello che vi ho fatto passare”
Poi toccò ad Elisa. Appena mi avvicinai mi accarezzò i capelli e mi sorrise. “Fai la brava”
Abbracciai anche lei. “Ti voglio bene” le dissi e lei mi strinse ancora di più.
Quando mi lasciò andare nei suoi occhi riuscì a vedere tracce di lacrime.
Poi arrivò il momento dell’abbraccio di gruppo. Tom, Miriam, Gaia, Mike e Tré mi saltarono addosso.
“Mi mancherete troppo, ragazzi”
“Ci mancherai anche tu, Cele” rispose Gaia con le lacrime che le bagnavano le guance.
Quando ci allontanammo saltai al collo di Tré, per poterlo abbracciare di nuovo.
“Ehi, che abbraccio!” esclamò lui.
“Mi sei stato vicino, sempre…Ti voglio bene”
“Te ne voglio anch’io, Cele…tanto”
Mi staccai da lui ed aprì la porta. Lanciai un’ultima occhiata su per le scale, nella speranza di vedere di nuovo Billie, ma lui non c’era.
***
La casa sul lago di Matt era molto bella. Accogliente, spaziosa, tranquilla.
I suoi genitori avevano preparato una camera solo per me e lui, dove dormire insieme.
Ma Matt aveva in mente qualcos’altro da farci lì dentro. Ogni notte cercava di comunicarmi, con frasi a doppio senso, che voleva fare l’amore con me. Ma fino ad adesso non è mai successo: o facevo finta di non capire o inventavo scuse del tipo ‘Sta sera no Matt, ho mal di testa’.
Lui ci restava male ed io mi sentivo un po’ in colpa. Ma non potevo fare sesso con lui. Non quando amavo qualcun altro.
Ormai erano passate quasi due settimane dal giorno della mia partenza, eppure io tentavo ancora di mostrare a Matt che ero felice lì con lui. E intanto dentro mi sentivo morire.
Stavo male. Male per aver lasciato Billie, l’unico ragazzo che io abbia mai amato per davvero. L’unico che mi rendeva felice anche solo chiamandomi ‘amore’ o anche solo guardandomi negli occhi.
Non riuscivo a dimenticarlo e sinceramente non ci mettevo nemmeno impegno. Perché? Perché io non volevo cancellarlo definitivamente dalla mia vita. Non lo avrei fatto mai. Non ne avevo il coraggio, né la forza. Aveva lasciato una traccia indelebile, oramai, e non si sarebbe cancellata così facilmente.
Nell’ultimo periodo erano molto frequenti i momenti in cui ce l’avevo a morte con me stessa per quello che avevo fatto. Lasciare Billie e andare via con Matt? Ma cosa cazzo mi era saltato in mente?
‘Sono una totale cogliona!’ mi ripetevo.  Ed era vero, mi sono comportata da vera idiota, cretina e deficiente!
Ma ormai avevo fatto la mia scelta. Sbagliata, ma l’avevo fatta.
Passavo intere ore seduta in veranda a guardare il lago. Farlo mi rasserenava e mi liberava la mente dai brutti pensieri. Ma a quanto pareva non era più così, dato che non facevo altro che farmi del male da sola ascoltando di continuo la canzone che Billie mi aveva dedicato prima che partissi.
E sotto quelle tristi, ma vere parole ricordavo tutto quello che avevamo passato io e lui, insieme.
La prima volta che l’ho visto entrare in casa mia, quando mi era sembrato solo un ragazzino antipatico con due smeraldi al posto degli occhi. Quando mi ha detto che gli piacevo così com’ero e che in fondo non c’era niente di male nel mio carattere un po’ troppo “aperto”. Il primo bacio che ci siamo dati, come pegno da pagare per il gioco della bottiglia. Quando lui si è incazzato dopo che per sbaglio ho baciato Tré. La nostra prima volta. Mio padre che gli proibisce di stare con me e lui che mi dice ‘E’ finita’. Tutti le notti passate a piangere per quelle parole, per il suo comportamento. La sua gelosia per l’arrivo di Matt. Quando abbiamo dormito insieme sul divano, abbracciati. La sua espressione quando Matt ha annunciato che saremmo partiti. I baci che mi dava, i suoi TI AMO, i suoi occhi erano ormai bellissimi ma dolorosi ricordi. Mi mancava persino affondare le mie mani nei suoi capelli e stringerglieli.
Mi mancava tutto di lui. Tutto…
“Amore, di nuovo qui?”
Scacciai subito tutti quei pensieri e tolsi le cuffie, sorridendo a Matt che si era appena seduto al mio fianco.
“Mi piace…”
“Guardare il lago...” mi interruppe lui. “Conosci solo queste parole?”
“Scusami è che…”
“Ti manca la tua famiglia?”
“Un po’” risposi io. In realtà mi mancavano tutti da morire.
“Non sei felice di stare qui con me?” mi chiese e sul suo volto aleggiava un’espressione dispiaciuta.
“Ma no, Matt, non è questo. È solo che non sono mai stata lontana dai miei famigliari ed è logico che mi manchino” dissi. “Non credo sia sbagliato sentire la mancanza di qualcuno a cui tieni”
“No, finché non è il tuo ex fidanzato…”
No, ok. O Matt mi legge nel pensiero o io sono tanto cretina da non saper nascondere nulla. E mi sa tanto che è la seconda.
“Matt è normale che mi manchi anche Billie. E’ pur sempre il mio…” presi un profondo respiro. “…fratellastro”
“Ma se mi fai capire che lo pensi ancora, io cosa dovrei credere?”
Gli misi un dito sotto al mento e lo costrinsi a guardarmi in faccia. “Matt io ho scelto te, non lui. Non dimenticarlo”
“Hai ragione, scusami. E’ solo che ho paura di perderti”
Quelle parole furono un meritato pugno nello stomaco. Ci teneva davvero a me ed io lo stavo prendendo in giro. Oltre che cogliona sono anche stronza. Beh, la ragazza perfetta direi!
Non gli risposi, ma gli diedi un bacio, cercando di farlo sembrare il più sincero possibile. E fortunatamente ci riuscì, perché anche se non lo amavo gli volevo pur sempre molto bene.
Questo era il motivo principale per cui non avevo il coraggio di lasciarlo. Avevo paura di perdere il mio migliore amico, per sempre.
Mi staccai poco dopo e sul volto di Matt si disegnò un bel sorriso, che andava dall’attaccatura dell’orecchio sinistro a quella dell’orecchio destro.
Quel suo sorriso che mi aveva fatto capire che provavo ancora qualcosa per lui. Anche se quella cosa non superava ciò che sentivo nei confronti di Billie.
Chissà se mi pensava. Se gli mancavo. Se aveva trovato qualcun’altra che lo avrebbe reso davvero felice. Cosa che io non ho fatto…
Questa volta fu il mio cellulare ad interrompere i miei pensieri. Mi allontanai da Matt e risposi.
“Ciao, Gaia”
“Ehi amore, come stai?”
“Bene, credo…”
“Non sembra” notò lei. “E’ sempre per lui, vero?”
Guardai Matt, che mi sorrise. Mi mimò con le labbra ‘ Salutami Gaia’, prima di rientrare dentro.
“Si..” risposi infine a Gaia dopo che rimasi sola.
“Matt cosa dice?”
“Se ne accorto che penso ancora a lui, ma non ne sta facendo un dramma. Anche perché io cerco di fargli capire che Billie mi manca solo come fratello…”
Gaia sospirò.
“Come sta?” chiesi poi.
“E’ distrutto, Cele. Nel vero senso della parola. Non lo abbiamo visto sorridere più dopo che sei partita. È sempre chiuso nella sua camera, non esce mai” mi raccontò. “Sta davvero male”
“Mi manca troppo, Gaia…”
Un momento di silenzio, poi qualcuno parlò:  “Mi manchi tanto anche tu…”
Ma era lui!
“Billie?”
“Ciao…”
Sentire di nuovo la sua voce non fece altro che peggiorare la situazione. Adesso stavo ancora peggio.
Chiusi gli occhi e lacrime amare cominciarono ad inondare i miei occhi, fino a ricadere sulle mie guance.
“Ti prego non piangere, Cele…” mi supplicò lui.
“Ormai è la sola cosa che so fare in questi giorni…senza di te”
A quella mia frase seguì un altro momento di silenzio. Poi Billie pronunciò due semplici parole che furono un altro meritatissimo calcio nello stomaco: “Ti amo”
Non riuscì a rispondergli e riattaccai. Strinsi il cellulare nella mano, ricominciando a piangere per l’ennesima volta.


P.S: La canzone “Ovunque Andrai” che Billie dedica a Celeste è quella che nella serie dei Cesaroni Marco scrive per Eva :’3 Mi sembrava opportuno mettere quella, dato che anche Marco ed Eva si sono innamorati pur essendo fratellastri C:


 
 
  
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