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Autore: AsanoLight    19/09/2013    1 recensioni
Una raccolta di flash-fics e One-shots sul personaggio di Tokitatsu ed il rapporto che ha con il fratello Hirato.
Vari inserti anche sulla pairing Hirakari.
Genere: Demenziale, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Akari, Hirato, Tokitatsu, Tsukitachi
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie '♣ Karneval Parade'
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Titolo: Because you Loved Me
Pairing: Hirakari
Personaggi: Akari, Hirato
Avvertenze: One Shot, Song Fic
Wordcount: 712





«Akari-san, domani dovresti farmi un favore. Penso di riuscire a passare alla Torre di Ricerca nel primo pomeriggio, mi servirebbe tu mi procur-»

 

Si bloccò sulla soglia della porta del bagno, l'asciugamano di cotone legato al nudo collo gli copriva la glabra pelle della schiena, fino a meno di mezz'ora prima madida di sudore ed ora tuttavia intiepidita dal tepore della doccia. Sospirò addolcito e rapidamente lasciò ricadere sul pavimento ogni telo che in quell’istante copriva il suo corpo denudandolo.

 

Si avvicinò con passo felpato al letto, cercando di appoggiare quanto più delicatamente possibile i piedi scalzi a terra, per evitare che anche il minimo tonfo sordo potesse risvegliarlo. Montò poi sul materasso. Il peso del suo corpo aveva il fulcro nel ginocchio e nei suoi pugni stretti, che ora affondavano nella gommapiuma mentre azzerava molto lentamente le distanze tra di loro.

 

Gli scostò dal viso un ciuffo rosa di capelli e si lasciò sfuggire un sorriso permettendo al cuore di sobbalzargli in petto a quella vista. Restò in ascolto del suo respiro e desiderò per un effimero istante di poterglielo rubare con un bacio. Temendo tuttavia di svegliarlo, accantonò l'ipotesi e ritenne più opportuno restare in tacita osservazione.

Le nude membra di Akari giacevano inermi sul materasso, plasmato dal suo peso, sudate e stanche ma che ora sembravano aver trovato finalmente un po' di ristoro. Il torace si alzava e si abbassava assecondando l'andamento ritmato del suo respiro. Gli pareva felice, forse stava sognando qualcosa di piacevole.

 

Si accarezzò la nuca e gli parve di sentire per un istante ancora il calore della stretta del dottore, le parole d'amore sembravano riecheggiargli nella mente, i suoi gemiti avevano lasciato marchi nitidi su di lui, tanto quanto i graffi che riportava sulla schiena.

Ma erano le sue ferite di battaglia quelle.

E non poteva andarne più fiero.

 

Scrutò le sue palpebre, chiuse e rilassate ed allungò un dito per accarezzarle.

Akari era perfetto in ogni suo dettaglio.

Con quella pelle di Luna e quelle favolose ciglia lunghe, si faceva amare in ogni maniera, anche dal minimo gesto carezzevole del comandante. Lo notò arricciare dolcemente le labbra non appena gli sfiorò il naso. Lo percorse con tocco delicato, lasciando scivolare la punta del dito e la corta unghia lungo il setto, come per definirlo, con la stessa cura ed attenzione che si riserverebbe ad una bambola di porcellana, rara e pregiata, con il timore di poterla rompere. Ne toccò poi la punta e si lasciò sfuggire un altro sorriso.

Gli angoli della bocca del dottore si piegarono in una smorfia felice e la sua testa si spostò di poco, senza ripudiare quel contatto.

Quando riposava era ancora più affascinante, Hirato ne aveva la piena certezza.

Tutta la sua serietà scivolava improvvisamente via, sembrava fosse davvero capace di dimenticarsi del suo lavoro ogni tanto. Ed il cuore gli si riempiva di gioia quando lo vedeva accanto a sé, nel suo letto, con occhi chiusi ed il volto soddisfatto e riposato, felice come una pasqua.

E gli pareva di potersi permettere di chiamare quel letto casa quando Akari era con lui.

 

Lo notò d'un tratto rabbrividire, i biondi e corti peli sulle sue braccia si rizzarono divenendo ispidi, come fii d'erba, su un terreno che era la sua pelle accapponata. Raggiunse la coperta e la raccolse da terra posandogliela poi sopra le spalle. Le sue labbra arricciate si aprirono per un istante e lasciarono andare delle parole. Si avvicinò maggiormente stringendosi contro il suo corpo, con il cuore scosso da continue e folli palpitazioni, eccitato e con le farfalle nello stomaco come fosse stato ancora un ragazzino.

 

«Akari-san...», sibilò felice baciandogli la tiepida fronte, «Non smetti mai di stupirmi, anche quando dormi».

 

L'oscurità calò, nascondendo le guance rosse come papaveri e gli occhi lucidi come il cristallo del comandante, un'espressione rara da scovare sul suo volto.

 

 

«Ti amo anch'io, Akari»

 

 

You touched my hand I could touch the sky
You stood by me and I stood tall I had your love I had it all
You're the one who saw me through through it all

You saw the best there was in me

You gave me faith 'cuz you believed
I'm everything I am
Because you
you loved me

~ Celine Dion, Because you Loved Me

   
 
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