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Autore: FollowAlwaysYourDream    19/09/2013    1 recensioni
Allyson è una normalissima ragazza di 17 anni che vive con la madre in quanto il padre, dopo il divorzio, non l'ha mai considerata. Ogni notte Ally sogna un bellissimo ragazzo che la fa sentire bene. Lei non lo conosce e non l'ha mai visto in vita sua…eppure un giorno, inaspettatamente se lo ritrova a scuola…E anche il ragazzo sembra essere spaventato da questo strano incontro. Chi è lui? E come mai Ally lo sognava senza averlo mai visto nella sua vita? Che cosa nasconde?
Ciao a tutti!:) Questa é la mia prima storia che scrivo...mi piacerebbe davvero sapere il vostro parere, quindi recensite in molti mi raccomando :D...Grazie in anticipo! :*
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Sovrannaturale
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Come se non fosse mai finita

Alex mi prese per mano, e mi accompagnò fino ad una panchina, dove ci sedemmo per parlare.
<< Ally, ora ti ricordi tutto?>> il suo sguardo era molto tenero.
<<  Sì, ogni minimo dettaglio. Anche il giorno in cui ci siamo messi insieme. Sin dal primo giorno di scuola avevamo trovato una certa armonia e ci stavamo simpatici. Poi alcuni mesi dopo mi hai chiesto di uscire e mi avevi dato appuntamento davanti a Villa Olmo, e anche se non potevamo stare su quei giardini stupendi, c'è n'eravamo fregati e ci siamo messi lì a parlare per ore. Ad un certo punto avevi staccato una rosa da un cespuglio che ci era accanto, e me l'avevi data, chiedendomi di diventare la tua ragazza. E ora eccoci quì>>
<< Dopo più di 17 anni, ancora giovani e ancora 17enni! Ahahah>> inizió a scherzare per ironizzare un po' sulla situazione.
<< È incredibile che tutto questo sia accaduto>> dissi
<< Lo so, ma l'importante è che di nuovo ci siamo ritrovati>> commentó.
<< ancora per poco...>>
<< No Ally, ce la faremo! Ti prometto che niente ci separerà >>
<< Come ho fatto a non ricordarmi di te? Sono stata una perfetta idiota>>
<< No non dire così, non é colpa tua!>>. La nostra conversazione venne interrotta da un messaggio che mi arrivò sul cellulare. Era una notifica di Facebook in cui Frankie aveva postato un nuovo stato: "Se un ragazzo non ti scrive non è perchè ha perso l'uso delle mani, non si ricorda come si legge, ha per sbaglio cancellato il tuo numero, non gli arrivano i messaggi, il cane gli ha mangiato il telefono, è partito per una missione top secret in Himalaya, gli è arrivata la lettera per Hogwarts, ha aperto l'armadio ed è finito a Narnia. Semplicemente non ti vuole scrivere, non ha voglia di sentirti, si è stancato dei tuoi discorsi e delle quattro cazzate che gli dicevi, anche se per te non erano proprio cazzate. Cosa ne sa lui delle vibrazioni ''immaginarie'', delle frasi scritte, cancellate, riscritte, ricancellate e ririscritte per cercare di dare l'impressione migliore? Cosa ne sa dei minuti che fai passare prima di rispondergli per non fargli pensare ''ma quanto sta addosso''? Cosa ne sa del sorriso gigante che ti spunta quando ti svegli e trovi il suo buongiorno? Cosa ne sa delle tue paranoie che ti fanno sentire una cogliona del tempo perso a guardare le sue foto? Cosa ne sa delle tue illusioni, dei tuoi sogni, delle tue lacrime? Niente, non ne sa proprio niente. Sa però che sei una ragazza, sa che sei persa di lui e, non essendo stupido, sa che tu sarai disponibile sempre.." Quando finimmo di leggere il messaggio io ed Alex ci guardammo.
<< povera, é il suo compleanno e né io e né il ragazzo di cui é cotta siamo andati alla festa. Ma qual é il problema di Matt?>>
<< La veritá é che anche a lui piace Frankie. Solo che si é preoccupato della tua situazione, essendo la causa di tutti i nostri problemi. È quindi non é riuscito a dimostrare quello che prova veramente per lei.>>
<< Adesso dov'è?>>
<< A casa, nell'attesa di un mio messaggio in cui gli avrei detto come l'avevi presa>>
<< Perfetto, mandaglielo e digli di presentarsi il più presto possibile a casa di Frankie con un mazzo di fiori, sarà un bel regalo!>>
<< lui o i fiori?>>
<< Ahahah il bouquet intero. Lui più i fiori ahahah>>
<< ahah ok, ora glielo mando>>
<< Ma che ore sono?>> di colpo mi ritornó la concezione del tempo. Dovevo essere a casa prima dell'arrivo di mia madre.
<< Le 5 perché?>>
<< Devo andare a casa prima che arrivi mia madre. Non sa che sono uscita e se lo sapesse mi ucciderebbe. Mi ha assolutamente vietato di alzarmi dal letto nelle mie condizioni>>
<< Ed aveva assolutamente ragione. Forza, ti porto io in macchina>>
<< Grazie mille>>
<< Non mi ringraziare amore, farei tutto per te>>
<< Lo stesso io per te>> e salendo in macchina, ci dirigemmo verso casa mia.
Quando arrivammo a casa erano ancora le 17.30, e mia mamma non sarebbe stata di ritorno prima di due ore.
<< Vuoi entrare?>> chiesi ad Alex.
<< Non vorrei recare problemi>>
<< No tranquillo, mia mamma prima delle sette non è a casa, e per i vicini…bè ti faccio parcheggiare un po' lontano da casa, poi a piedi raggiungi quel cancello, lo scavalchi, e ti faccio entrare dalla porta di dietro>>
<< Wow, cosí sembro un ladro! ahahah>>
<< Ma lo sei…hai rubato il mio cuore>>
<< Allora ci sono due ladri, anche tu non scherzi>> e mi fece l'occhiolino. Alex andò a parcheggiare la macchina qualche metro più lontano dalla mia casa, io intatto entrai dall'entrata principale, entrai in casa, e scesi le scale fino a raggiungere il semitterato. Da lí andai nella lavanderia, dove aprii la porta. Alex era già arrivato e aveva il fiatone.
<< Bè per essere un 17enne hai poca resistenza. >> Gli feci notare sarcasticamente.
<< Tecnicamente avrei 34 anni, quindi l'età c'è ahahaha. E poi il cancello era abbastanza alto>>. Mi soffermai a pensare su quello che aveva detto riguardo l'età, mentre salivamo le scale per andare in camera mia e metterci sul letto. Io e Alex ci sdraiammo e io appoggiai la testa sul suo petto.
<< Cavolo, chissà come saremmo stati se non ci fosse stato quell'incidente.>>
<< A quest'ora avremmo avuto sui 34 anni, staremmo lavorando e forse chissà, avremmo avuto già una famiglia>> Io mamma? al solo pensiero mi venne da ridere. Non riuscivo ad immaginarmi in tale situazione. Ad un tratto mi alzai di scatto e lo guardai dritto negli occhi.
<< Oddio! Mia mamma!>>
<< Cosa è già arrivata? Da dove esco??>> mi chiese allarmato.
<< No Isabel! Ma Elisabetta! La mia mamma prima che morissi! E mio padre? Marco??>>
<< Ah…Ally, c'è una cosa che ti devo dire>> lo guardai terrorizzata.
<< Cosa sono…?>> Alex annuí anche se non avevo concluso la frase
<< É successo qualche anno fa. Avevano circa sui sessant'anni ed entrambi non si erano mai ripresi dalla tua morte. Sei sempre stata figlia unica e quindi non avevano un altro motivo per continuare a vivere. Entrambi si sono lasciati molto andare, finchè raggiunti ad una certa età, il loro cuore non li ha abbandonati. Prima tuo padre, e nemmeno qualche giorno dopo tua madre. Io sono andata a trovarli solo per i primi anni, cercando di confortarli. Poi temendo che si accorgessero del fatto che non invecchiassi mai, mi sono inventato che mi sarei trasferito da un'altra parte. E da quel giorno li osservavo da lontano, senza farmi vedere. E sono andato anche al funerale.>> mentre parlava le mie lacrime scendevano silenziosamente. Non li vedevo da 17 anni, e fino a qualche minuto prima non mi ricordavo nemmeno della loro esistenza. Non avevo parole. Alex mi abbracció e mi culló nelle sue braccia.
<< E…Alessandra?>> gli chiesi singhiozzando. Lei era la mia migliore amica, chissà cosa era diventa.
<< Lei sta bene. Ora ha 34 anni ed è sposata con un medico. Pure con lei ci siamo visti fino alla mia " partenza">>
<< Ha figli?>>
<< Sí, se non sbaglio 3. E sai come ha chiamato l'unica femmina?>> scossi la testa. << Allyson>>. A quelle parole mi scesero ancora di più le lacrime. Mi mancava un sacco, le avevo voluto un sacco di bene, e sapevo che nonostante ora avessi la possibilità di vederla, non potevo perché lei credeva che io fossi morta.
<< Alex, ma perché in tutte le due vite mi chiamo Allyson? Insomma, Isabel avrebbe potuto scegliere un altro nome!>>
<< Questo non te lo so spiegare, ma è come se fosse scritto che quello era il tuo nome. Perché sei tu. Anche quando ti ho rincontrata a scuola non avevo dubbi che ti chiamassi Allyson e non con una altro nome.>>
<< Che strano però>>
<< Già…>>. Ad un tratto squillò il mio cellulare. Era Frankie, e subito tornai nella vita del 2012 e non del 1980/90. Prima di rispondere, mi asciugai le lacrime e mi schiarii la voce.
<< Pronto?>>
<< Ally!!! Non sai cosa è successo!!>> mi disse con un tono euforico
<< Cosa?>> le risposi facendo la finta tonta.
<<  Matt è venuto alla mia festa! Con un mazzo di fiori! E mi ha…baciata!>> oh che bello! Il ragazzo si era svegliato, finalmente! Altrimenti lo avrei svegliato io a colpi di sberle.
<< Veramente?>> le chiesi con tono sorpreso per l'ultima parte del discorso che mi aveva detto. Io e a Alex ci lanciammo un'occhiata complice.
<< Si! non ci posso credere! I miracoli esistono! Oddio mi ha pure chiesto di essere la sua ragazza! É stato il compleanno più bello della mia vita! Ah…sarebbe stato più bello se ci fossi stata pure tu. Come stai?>>
<< Tranquilla! Bè allora auguri! Mi fa strano sentire che hai il ragazzo. Insomma, mi devo abituare. Comunque tutto come al solito, sono stata a letto tutto il giorno>> dissi mentendole.
<< E Alex non si è fatto sentire? >> Le potevo raccontare la verità. Un giorno l'avrei fatto, non potevo rischiare di perdere anche lei.
<< Si ma è una lunga storia che ti spiegherò quando mi metterò in sesto! Ora pensa solo alla tua nuova storia! Sono felicissimaaaaaaa!>>
<< Sí ma vorrei che anche tu ti mettessi con Alex>> Io e Alex ci riguardammo e ci sorridemmo, complici.
<< Ahahah vedremo. Ok ora devo andare, ci sentiamo per messaggio ok?>>
<< Perfetto. A dopo allora>> A quanto pare oggi era destino che io e Frankie incontravamo le nostre anime gemelle. Chissà se per lei Matt sarebbe stato quello giusto, per quanto riguarda me invece ero sicura della risposta. Sí.
  
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