Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Kagura92    23/03/2008    2 recensioni
In una Hogwarts devastata dall'ultima batatglia contro Voldemort,maghi e streghe di ogni casa.lignaggio e stirpe si aggirano tra le rovine,per ricostruire il loro mondo. Tra di loro c'è anche Harry,tormentato da ricordi e rivelazioni,ma sopratutto ancora sconvolto da tutto quello è successo nell'ultimo anno,prima cosa fra tutti della vita di Piton,a cui cerca inutilmente di dare un senso. Tra le macerie nota anche un ragazzo,dai capelli neri e gli occhi di un verde freddo gelido,la pelle gialla e un lungo mantello nero. Harry si ritrova così a conoscere Severus Slyther,il figlio di Piton,il figlio che Piton non ha mai conosciuto. Del resto,Severus Slyther non sapeva nemmeno di avere un padre,e ignora perfino sua madre. In memoria dell'unico veramente grande,Harry e Malfoy si uniranno a Severus nella disperata ricerca di un perchè,di perchè Severus sia stato allevato in solitudine da babbani,quando aveva un padre potente e una madre amorevole,e perchè questi di lui non sapevano nulla. Tra ricordi di gente trapassata,lettere cariche di ricordi,pensieri da adolescenti di vent'anno prima e lacrime amare,riusciranno a svelare ogni segreto,conoscendo il vero Piton che nessuno di loro ha mai visto,trovandosi di fronte alla cruda realtà.
Genere: Drammatico, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Nuovo personaggio, Ron Weasley, Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta, Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Nuove promesse da antichi rancori

 

Grazie a tutti per le recensioni!!

Crystal e Namida: Aggiorno non appena arrivato a un punto clou…per lasciarvi a vivere nel terrore!XD Sto cercando di dare un po’ di risalto a Ron,perchè mi sembra sprecato a fare sempre la parte dell’amico scemo…quanto a Lucius…che dire?Una frase del genere era troppo da lui…è uscita fuori da sola…Grazie mille per la recensione!

Matrice: Grazie…sono felice di risucire a non distruggere Severus…

JDS:Accidenti non vi si può nascondere niente!XD Va bene,d’ora in poi cercherò di aumentare l’alone di mistero…Grazie per la recensione

 

Nuove promesse da antichi rancori

 

-Tuo padre…- sbattè velocemente gli occhi guardando ancora il pavimento di quel morbido rosso

-..io..non l’ho mai trovato particolarmente simpatico. Ma questo immagino tu lo sappia-

Attese,ma lui non  disse nulla. Il silenzio era teso,perfino il crepitio del fuoco non riusciva a distruggerlo.

-Anzi. Come tutti noi,ma io in particolare,stupido,debole e cocciuto…io non riuscivo a credere che lui fosse davvero cambiato. Non riuscivo a…guardare al di là delle apparenze.

Quando ho saputo la verità su tuo padre…- inspirò profondamente –Io non volevo altro che implorare il suo perdono…è perchè anche se io non avevo nessun valido motivo per odiarlo,io l facevo…credevo ciecamente in Silente,in ciò che credeva Harry,credevo davvero che esistesse un confine tra nero e bianco. È stato molto stupido da parte mia-

-Io non ho mai creduto in lui. Mai. E tutto a causa della mia stupidaggine-

Sperava che il bruciore delle sue guance  non fosse dovuto a inutili lacrime.

Sarebbe stato solo un segno di debolezza. Severus non l’avrebbe certo apprezzato.

-Ti sembrerà stupido,ma non riesco certo a perdonarmelo. Lui non ha mai avuto quello che meritava…nel senso buono. Per lui non posso fare niente. Però…

Ora che so che tu sei suo figlio…vorrei aiutarti-

-Aiutarmi?- chiese allora,freddo. Ron trovò il coraggio per fissarlo in quegli occhi gelidi.

-Vorrai sapere tutto su di lui,vero?Piton è il mago più misterioso e freddo che abbia mai conosciuto.

Non sarà facile,e io vorrei fare quanto in mio potere per aiutarti-

Seguì ancora un teso silenzio.

 

Severus guardò i capelli ramati del ragazzo Weasley inginocchiato davanti a lui,illuminati dalla rossa luce del fuoco.

Ancora non riusciva a credere a quelle parole.

Conosceva suo padre,in quanto suo maestro,e come suo alunno conosceva tutto le voci,gli intrighi,le parole che su di lui gravavano…così sapeva che il mondo magico ancora lo odiava di un odio feroce e antico.

Dopo la morte di Silente,perfino dell’odio era sorto contro i lui…perchè non sarebbe dovuto sorgere contro Severus Piton,l’ambiguo mago oscuro,Mangiamorte fedele e rinomato?

Eppure,ora,questo ragazzo,questo ragazzo che era uno dei suoi più accaniti nemici in quanto più fedele amico di Potter…questo ragazzo implorava il perdono e offriva il suo aiuto.

SE il dolore che abitualmente gravava sulle sue spalle non fosse sempre stato così grande,,,se non vi fosse così abituato,chissà come avrebbe reagito.

Non ai complimenti,ovviamente. Era al dolore che era abituato.

La questione ora era:cosa rispondere?

Aveva già elaborato qualche piano mentre tornavano dall’Ufficio di Silente,e nessuno comprendeva accompagnatori,ma in compenso mille scuse per Malfoy.

Non voleva che nessuno lo seguisse,che nessuno lo aiutasse;non gli serviva aiuto.

Tuttavia questo era un fattore che non aveva calcolato.

Ovviamente.

Riflettè qualche istante,contando sia Ron Weasley come individuo sia la famiglia Weasley.

Per quanto riguardava l’individuo,era tutto a posto. Si era rivelato abile.

Quanto alla famiglia Weasley,doveva ammettere che era una della famiglie magiche che aveva acquisito più potere in merito al loro smisurato impegno e fedeltà per Silente. Ora era rinomata,come se s i fosse parlato dei Black trent’anni fa.

,accettare era conveniente…e doveva ammirare i pensieri di Ron.

Anzi,per quanto assurdo potesse sembrare,più che indifferenti risultavano tutto sommato graditi.

Ma non voleva nessuno con lui. Questo l’aveva già deciso,dal primo istante.

Ora doveva solo trovare la parole giuste.

 

Draco aspettava e taceva,non potendo fare altro.

 

Poi,finalmente,Severus parlò,soppesando con cura ogni parola.

-Rialzati pure. Ti sono grato della tua offerta,Ron. Per quanto riguarda mio padre…non si è mai aspettato nulla-

Quelle parole uscirono con un’amarezza che non si aspettava.

Dentro di sé trasalì.

Aveva capito il dolore di Piton. L’aveva sempre fatto. ,sì,gli aveva voluto bene. Molto.

.Era la prima volta che lo ammetteva…

Ma perchè solo ora che sapeva che lui era suo padre quelle parole erano così amare?

Era quello che chiamavano sentimenti?

Ora basta .Si diede qualche istante e poi tutti quei pensieri svanirono così com’erano venuti

 

Ron si alzò e lo guardò dritto negli occhi –Questa non cambia molto le cose. Farò il possibile per aiutarti-

Severus annuì impercettibilmente.

Poi la voce del Barone Sanguinario provenne da oltre la parete –è ora-

-Andiamo- sussurrò con voce strascicata Draco Malfoy. Salutarono silenziosamente Ron,poi corsero verso i sotterranei.

 

Severus cominciò a togliersi lentamente il mantello. Era tardi.

-Severus?-

-Dimmi- disse,mentre il mantello nero gli scivolava dalle spalle,rivelando una figura magra ma da spalle larghe,abbastanza muscolosa,dalle movenze simili a quelle di un gatto.

-Voglio venire con te-

-Non se ne parla-

-Perchè?-

-Perchè è una cosa che devo fare da solo- disse allora,in tutta onestà. E pensare che di scuse ne aveva pronte a migliaia…e ora,preferiva la cruda verità.

-Lo so- Severus si voltò a guardare il giovane Serpeverde,che lo guardava intensamente,la camicia per metà sbottonata.

-Però devi lasciare che io ti aiuti-

-Non mi serve aiuto-

-Questo non lo puoi sapere. E noi stiamo parlando di Piton.

Per entrambi era come un padre.

Solo che per te è davvero tuo padre,per me è solo il mio padrino-

Severus inspirò. Non aveva calcolato che Draco tirasse fuori questa carta.

-So che è il tuo padrino-

-Esatto. E lui ha fatto davvero il padrino .Sai,non uno di quelle figure nominate tanto per sfizio,per avere qualcuno a occupare quel posto,ma che in realtà ti volta le spalle appena gliene dai l’occasione. Uno vero-

-Lo so- sussurrò Severus. –Era…- cercò le parole giuste.

-Era un brav’uomo-

-Sì,lo era- Severus si ritrovò a pensare quanto questo fosse vero.

-Lui mi ha sempre aiutato. Ha ucciso Silente,perchè io non potevo farlo…perchè ero così incapace. E quando la mia famiglia è caduta in disgrazia presso Voldemort,quando tutti ci rinnegavano…lui ci ha aiutato,anche se sapeva che era rischioso,anche se sapeva che Voldemort non l’avrebbe gradito,anche se per i Mangiamorte non valevamo ormai più di un magonò…-

-Anche se non conveniva – terminò Severus distaccato,ma aveva capito.

Come Ron,anche Draco era oppresso da un pesante senso di colpa…perchè tutti avevano capito di non aver mai fatto abbastanza,di non aver capito,di non averlo ringraziato…di aver quasi dimenticato tutto finchè lui non era morto…di essersi accorti troppo tardi di tutto…

Era sempre così. Era sempre troppo tardi.

-Se hai capito- disse Malfoy,guardandolo dritto negli occhi freddi –Lascia che ti accompagni-

Malfoy non era stupido. Non lo era mai stato. Sapeva già che aveva elaborato tutto.

Be’ dopo cinque anni di amicizia sarebbe stato strano che non avesse capito nulla  di lui

Però così non poteva dirgli di no…certo,a meno che non volesse voltare le spalle al suo migliore amico,il cui padre aveva rischiato tutto pur di salvarlo,e che il figlioccio di suo padre,Piton.

Poteva benissimo farlo.

Ma sarebbe stato inutile.

E doloroso.

Sapeva da tempo che la vera felicità non esisteva…ma non poteva mentirsi,dicendosi che non c’erano mai stati momenti in cui aveva sentito che una felicità,anche minima,era meglio del solito dolore.

Per cui…

-D’accordo- disse allora,guardandolo sottecchi con gli occhi verde ghiaccio.

-Grazie- disse Malfoy,il viso fino a poco fa teso e incavato ora più rilassato,come se gli fosse stato tolto un enorme peso.

Bastasse così poco a togliere anche i miei pesi…

Severus respirò profondamente.

Sarebbe stata dura.

Ovviamente.

La sua vita non sarebbe mai stata facile.

 

 

 Il mattino dopo,quando Harry intravide la sua figura scura non sapeva esattamente come reagire.

Era riuscito a capire la maggior parte di quanto era accaduto,ma ora stava cercando quasi ossessivamente una buona scusa per chiedere a Severus di aiutarlo,una scusa che non poteva aiutare.

È colpa mia se tuo padre è morto?      

Oh,certo,ottimo. Farsi uccidere de Severus Slyther era proprio ciò che voleva

Tuo padre amava mia madre?

O cielo. Riprenditi.

Mia madre conosceva tuo padre?

O certo,fantastico se solo sua madre non fosse morta.

Mia zia conosceva  tuo padre?

Be’ era già meglio.

Mia zia odiava tuo padre?

Forse questo era un dettaglio da trascurare,almeno per il momento.

E se gli raccontassi di quello che ho visto per il pensatoio?

No,decisamente da escludere. Non era quello che Piton avrebbe voluto…se non avesse dovuto dargli le ultime istruzioni di Silente,non avrebbe mai minimamente pensato di cedergli anche solo qualche frammento dei suoi ricordi.

Piton era un uomo molto solo.

Troppo,ormai,per permettere a qualcuno di avvicinarglisi.

Perciò no.

Poteva mostrare Severus a zia Petunia…sicuramente avrebbe reagito come Mirtilla…

E come faceva a portarcelo?Legandolo a un qualche palo?

Aspetta,Piton odiava suo padre.

E sua madre era sua moglie,ergo Petunia,in quanto cognata,magari sapeva qualcosa di Piton.

Uhm. Certo,la babbana magifoba moglie di Zio Vernon aveva sicuramente ascoltato i chiacchiericci di sua sorella e del suo orrido marito mago.

Forse non era obbligato a spiegare il perchè.

Oh,che scemo.Certo che lo era. Dopotutto lui era Potter. Tutti sapevano che Piton odiava Potter,largamente ricambiato.

Ecco.

Poteva dire di sentirsi in colpa,e dirgli quello che sapeva.

In fondo,l’aveva già raccontato a Kingsley Shackebolt,perchè evitasse che il cadavere di Piton venisse profanato con un motivo valido.

Non sarebbe stato un cattivo inizio.

Anche se temeva di scoprire come Severus avrebbe reagito.

Ma era la sua unica possibilità.

 

Ron gli toccò la spalla e Harry sussultò. Era come risvegliarsi da un sogno;senza sapere come,si era ritrovato a tavola,vicino a Ginny,che gli stava offrendo del succo di Zucca.

 Lo bevette tutto d’un fiato,in tesa attesa.

Finchè,come previsto,Malfoy e Slyther presero posto davanti a loro.

-Potter- cominciò Malfoy strascicato –Il professor Vitious ci ha avvertiti prima che in considerazione della nostra…esperienza- disse lui,come se quella parola avesse qualche particolare sottointeso –Ci è stato affidato il compito di un giro di un paio d’ore intorno alla Foresta Proibita…e poi probabilmente dovremmo accompagnare Hagrid- Era chiaro che l’idea non gli piaceva per niente.

-Bene- disse Ron –Pane?-

Severus ringraziò e ne afferrò una fetta bianca.

Harry si accorse che Hermione e Ginny lo stavano esaminando. Per loro era un’entità ignota.

Al solito,fu Malfoy a fare le presentazioni,mentre Severus beveva dal calice di cristallo.

-Severus Slyther,un anno più di noi…ma ovviamente bisogna ripetere tutto,dopo il casino dell’anno scorso-

.Ovviamente- disse Hermione. Era chiaro che per lei era la cosa più logica. Harry trattenne un sorriso,immaginando che l’amica avesse già provveduto a un programma di ripasso del sesto anno,dopo quell’anno di…’pausa’.

-Ginny Weasley- si presentò Ginny,visto che sEverus non accennava a chiedere loro nulla

-Hermione Granger- riprese allora Hermione –Serpeverde?-

-E voi Grifondoro- disse calmo,addentando quel piano cos’ bianco.

Straordinariamente calmo,visto tutto quello che era accaduto la notte prima.

Era talmente distaccato da fargli quasi paura. Chiunque sarebbe stato sconvolto,stupefatto… invece lui era calmo,come se niente fosse mai accaduto.

 

Severus addentò una fetta di pane e marmellata,senza smettere di ascoltare educatamente Hermione.

Come se ora non fosse tormentato da quelle continue,angosciose,identiche domande…

Perchè non mi è mai stato detto?Chi è mia madre?Perchè mi avete abbandonato?

Sempre le stesse,identiche,insostenibili…

-Slyther-

Alzò lo sguardo,ed incontro il volto di Minerva MacGranitt.

Questo sì che era strano.

Anziché essere rigida e severa,sembrava trattenere a freno indignazione e dolore.

E forse,anche rabbia.

-Una volta finita la colazione,ti pregherei di raggiungere l’Ufficio del Preside-

-D’accordo- disse lui calmo,mentre la sua mente lavorava frenetica.

Cosa poteva esserci scritto in quel rotolo dall’aria lugubre che Minerva MacGranitt stava leggendo la sera prima?

Che sapessero che Piton…?

 

-Vengo subito- rispose,lasciando pane e compagni.

Al diavolo al colazione,doveva assolutamente sapere.

La seguì,concentrandosi sul suo mantello smeraldino che ondeggiava davanti a lui,per ignorare meglio i lievi singhiozzi che la nuova Preside non riusciva a trattenere.

Doveva essere qualcosa di grave.

Molto.

 

I suoi ragionamenti e i suoi timori erano stati inutili. Non era l’unico ad attendere davanti all’ufficio del Preside.

Ma cominciò a capire.

Ricordò i volti di coloro che erano intorno a lui.

Li aveva già visti.

,li aveva visti in un freddo sotterraneo,prima che un mago del Ministero imprigionasse il suo braccio in un’impenetrabile morsa di ferro freddo…prima di desiderare di  morire…

E ora capiva il perchè di tanta rabbia,negli occhi dell’insegnante di Trasfigurazione.

-Salite- disse,secca. Il breve viaggio le era bastato a riacquistare il controllo necessario.

Quello stesso ufficio che la notte prima era stato accogliente,nonostante il dolore e la rivelazione,ora era freddo,freddo come la più segreta delle prigioni.

Sentì molti di quelli che erano con lui sussultare,e lui stesso dovette trattenere un lungo,freddo brivido.

Non è possibile.

Non ancora.

I suoi occhi verde ghiaccio si posarono su quegli oggetti,che mai più avrebbe dimenticato,che freddamente erano incisi nella sua mente..

Quegli apparecchi di freddo metallo e cocente dolore,le punte ancora sporche di sangue e lacrime,l’odore del sangue impresso nel metallo…la mano della morte su di loro…

E,tra quei freddi metalli,il volto di Dolores Umbridge.

 

 

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Kagura92