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Autore: nuvole_e_popcorn    20/09/2013    2 recensioni
Era semplicmente sbagliato. Punto. Non c'era modo di tornare indietro. Ed Hermione Granger non l'avrebbe fatto: sarebbe andata avanti. Costasse quel che costasse.
«Prova a usare quei due neuroni che ti ritrovi Weasley -disse la voce alle sue spalle -sono sicuro che ci deve essere ancora l'interruttore da qualche parte nel tuo cervello» incantevole. No ma davvero.
«Pere!» esclamò euforica Louise allungando le braccia verso il padre che la prese in braccio stampandole un bacio sulla guancia che lei ricambiò immediatamente. Poi si ritrovò a fronteggiare l'espressione incattività della moglie. «Ciao Bébe -la apostrofò -mi sei mancata anche tu» Hermione continuò a tenergli il muso, ma quando si avvicinò a stamparle un bacio a fior di labbra si sciolse e gli sorrise:
«E come sta il mio grande uomo? -domandò arruffando i capelli biondissimi di Killian -abbiamo imparato nuove cose? -il bimbo annuì -bravo. E hai badato a maman come avevi promesso?» il bambino annuì orgoglioso e suo padre gli stampò un bacio sulla guancia: «E bravo il mio bambino».
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Era semplicmente sbagliato. Punto. Non c'era modo di tornare indietro. Ed Hermione Granger non l'avrebbe fatto: sarebbe andata avanti. Costasse quel che costasse.

 

Prologo

Matrimonio

Era semplicemente sbagliato. Punto. Non c'era modo di tornare indietro da certe cose e lei lo sapeva. Hermione Granger non l'avrebbe fatto: sarebbe andata avanti. Costasse quel che costasse.

Harry la guardava con un sorriso felice. Era felice. Finalmente tutto si rimetteva a posto. Loro tre. Felici, finalmente. Ma come, come aveva potuto non vedere che non era così. Che non erano felici?

Sembrava fiero del suo amico; del suo amico, che ora attendeva la sua risposta ancora inginocchiato davanti al divano di stoffa a fiori di casa Granger. Hermione spostò il suo sguardo su quello di sua madre. Anche lei non aveva capito. La guardava sorridente, era felice anche lei che la sua bambina fosse arrivata a quel momento con la persona che aveva davanti. Ma Hermione sapeva che non era mai stato così che sarebbe dovuta andare. O meglio, questo era come si aspettavano che andasse. Ma a Hermione Granger non piacevano le cose che tutti gli altri si aspettavano. No. Non le piacevano affatto. Portò lo sguardo su Ronald. Cominciava a preoccuparsi e scrutava la sua faccia, cercò con gli occhi di fargli capire, di farsi perdonare, ma ogni secondo che passava nei suoi occhi vedeva crescere la disillusione, il dolore, la rabbia atroce. Alzò ancora una volta lo sguardo e incontrò quello intelligente di suo padre che annuì, come ad incoraggiarla a fare quel che doveva fare. Abbassò la testa sconsolata.

«Mi dispiace, Ronald. -disse. La sua voce era più ferma e decisa di quanto non si sarebbe aspettata -mi dipiace così tanto. Ma... la guerra cambia tante cose. tu... mi piacevi, ma non te ne sei mai accorto, mi sono innamorata di te, ma non te ne sei mai accorto. Ho combattuto una battaglia al tuo fianco e solo allora ti sei accorto di me. Io... non posso dirti di si Ronald, io... la guerra mi ha cambiato. Non sono la donna forte che ero prima, non sono la persona di cui ti sei innamorato. Sono a pezzi. E no, Ronald, non li puoi rimettere insieme... io, so che a te sembra assurdo, ma anche io ho perso molto e ho dovuto essere forte per così tante persone... non ho più la forza di essere forte per me, e tu non meriti questo. Perdonami. Ma non può semplicemente funzionare, Ronald. Ti amo, si, ma come amerei un fratello. Non ti amo a quel modo, non più perdonami ti ho illuso e non sai quanto questo mi uccida... io devo, partire per una vacanza e non so neanche se tornerò... Scusatemi tutti...».

 

*

La donna fermò l'auto davanti al locale nella Londra Babbana dove sarebbe avvenuta la rimpatriata tra i compagni di Hogwarts. Si guardò nello specchietto retrovisoree si lisciò con una mano i morbidi capelli castani che scendevano in una cascata di boccoli scuri. Rossetto apposto, faccia apposto, si lisciò il vestito. Tutto apposto. «Perché tremi, Maman?» domandò una vocina infantile. Lei sorrise a suo figlio Killian. «Non è nulla tesoro -disse -mamma è solo un po' agitata di essere tornata a vedere i suoi vecchi amici» Killian sorrise annuendo. Che bravo bambino.

«Pere dice che a lui non piacciono gli amici di maman» disse con un forte accento francese l'altra bambina, Louise. «è vero -disse lei scendendo e aiutando i suoi due figli a scendere dall'auto, prendendo in braccio il piccolo Killian di soli tre anni – a vostra padre non sono mai piacuiti i miei amici, ma beninteso neanche a loro piace lui. Ma voi dovete essere molto cortesi a vostro padre e ai miei amici ci penso io. Okay?» loro annuirono e lei entrò nel locale.

C'erano Harry a Ginny, una Ginny parecchio incinta; Ronald per mano ad una bionda che non conosceva, Seamus che abbracciava un'altra alquanto incinta Lavanda Brown, poi c'era George con Angelina e altri loro conoscenti, oh c'era anche Dean con una ragazza dai capelli scuri (oh mio dio! Era Cho Chang!) infine Luna per mano ad un uomo alto e dinoccolato con una lunga cicatrice sul viso e indine c'era Neville che accarezzava la testa della propria moglie Hannan.

«Hermione mio dio, ma sei proprio tu!» esclamò la voce di Ginny, euforica. Tutte le donne corsero ad abbracciarla minus Lavanda Brown, perfino Hannan Paciok che non conosceva molto corse a salutarla. «Ma chi sono queste due creaturine?» domandò Ginny sorridendo a Louise che sorrise di rimando, ma lo stesso ghigno malevolo del padre. Cielo, la sua primogenita assomigliava troppo a suo marito. «Lei è la mia primogenita Louise -spiegò lasciando ben da parte il cognome, anche se chiunque con un po' di intuito l'avrebbe capito, come aveva fatto Harry quando l'aveva incontrata con i suoi figli a Hogsmade qualche settimana prima -e questo ometto di quasi tre anni è Killian» entrambi assomigliavano al padre, ma Killian aveva lo stesso carattere della madre e Louise per quanto ancora non fosse ben chiaro assomigliava di più a lei di quanto non si potesse pensare.

«Sono veramente molto belli» disse sinceramente Luna. «Beh ma chi è il padre? -domandò Ronald -e suppongo tuo marito visto la fede che porti al dito» aggiunse un po' amaramente avvicinandosi. Hermione gli offrì un abbraccio che lui ricambiò anche se un po' imbarazzato.

«Prova a usare quei due neuroni che ti ritrovi Weasley -disse la voce alle sue spalle -sono sicuro che ci deve essere ancora l'interruttore da qualche parte nel tuo cervello» incantevole. No ma davvero.

«Pere!» esclamò euforica Louise allungando le braccia verso il padre che la prese in braccio stampandole un bacio sulla guancia che lei ricambiò immediatamente. Poi si ritrovò a fronteggiare l'espressione incattività della moglie. «Ciao Bébe -la apostrofò -mi sei mancata anche tu» Hermione continuò a tenergli il muso, ma quando si avvicinò a stamparle un bacio a fior di labbra si sciolse e gli sorrise:

«E come sta il mio grande uomo? -domandò arruffando i capelli biondissimi di Killian -abbiamo imparato nuove cose? -il bimbo annuì -bravo. E hai badato a maman come avevi promesso?» il bambino annuì orgoglioso e suo padre gli stampò un bacio sulla guancia: «E bravo il mio bambino». Tutti i presenti minus Harry e Ginny che lo sapevano e Luna e Rolf (perché così si chiamava suo marito) che non ci vedevano nulla di strano, rimasero sbigottiti a osservare lo scambio.

«Hermione! -esclamò Ron alzando la voce -puoi spiegarmi cosa sta succedendo???!» Hermione prese un lungo sospiro. «Ronald calmati. Io e Draco ci siamo semplicemente presentati alla rimpatriata cui siamo stati invitati».

«Rimpatriata un corno! Mi vuoi dire che ti sei sposata con Malferret, ex Mangiamorte???» fu quanto bastò, Hermione tese il figlio al padre che la guardò orgoglioso di sua moglie e a grandi passi raggiunse Ronald mollandogli un pugno. Draco mosse la mascella forse in ricordo del primo e dei seguenti pugni che si era beccato da sua moglie. Era stata una corte lunga e difficile... decisamente. «RONALD BILLIUS WEASLEY! Osa dire un'altra parola riguardo mio marito e giuro che non riuscirai più a camminare dritto per un bel po'...» hìHermione aveva delle spiegazioni da dare. 


Che ne diteeee??? Dal prossimo capitolo ne sapremo di più sulla loro storia e la racconteranno loro! Dai loro punti di vista!! :) xoxo -G

  
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