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Autore: Ortceps    20/09/2013    2 recensioni
Ed era bianco come la neve e gli occhi come il ghiaccio, quando il suo cavaliere scese si accorse che anche i suoi occhi erano bianchi, tornando al normale colore nocciola lui riuscì a concentrarsi sul resto del viso contornato dai capelli corti e scompigliati. Il riflesso che la luce colpendo il suo drago proiettava sul suo viso la rendeva ancora più bella.
Quando ruggì allora capii che aveva ragione sarei andato con loro per poter vivere ancora la vita che mi apparteneva e mi sarebbe sempre appartenuta.
STORIA CONCLUSA
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il dipinto del drago
IL DIPINTO DEL DRAGO
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20° Capitolo

MURTAGH
Ho una figlia, sta arrivando qui; sta arrivando qui con sua madre. La porta si apre e Sil entra con in braccio un fagottino che si agita; cerco di alzarmi per andarle incontro ma la testa continua a girarmi, resto seduto mentre loro due si avvicinano. Quando è davanti a me allungo le mani, lei è esitante ma mi porge la bambina; la osservo, ha il suo naso e … la mia bocca, i capelli sono marrone chiaro, quasi miele.
È il nostro ritratto, allunga le mani verso di me e mi afferra il labbro, le sorrido per quanto mi è possibile; con un dito le accarezzo la guancia e inizia a ridere. So già tutto sul legame tra lei e Rennar, questo mi fa sentire in modo strano; è mia figlia e con lei voglio essere possessivo, non voglio dividerla con nessuno se non con Sil, mi è difficile accettare tutto questo in una volta. La bambina apre la bocca e la richiude per più volte.
“Selena”
Questo è il suo nome, come mia madre, non credo che sia una coincidenza; le sorrido nuovamente ma non riesco ad assimilare tutto, lei è mia figlia e io sarò un buon padre,
non come ha fatto Morzan con me.
Ci addormentiamo tutti e tre nel letto dove prima stavo solo, Selena è in mezzo a noi e dorme stretta a me, entrambe le sue manine sono chiuse sulla mia maglia.
La mattina seguente mi sento molto bene, riesco ad alzarmi e camminare, sono guarito quasi del tutto; mi alzo staccando le mani della bambina dalla mia camicia, cerco di non svegliarla ma è inutile perché inizia a piangere svegliando anche Sil. La prendo in braccio e inizio a cullarla, si calma un po’ ma non smette di piangere e così la passo a Sil che inizia a cantarle una ninnananna, la bambina smette subito e torna a dormire; non mi ero mai accorto di quanto canta bene.
“Tornerò con te ad Alagaesia e insieme sconfiggeremo Miro” Mi guarda quasi sconvolta, scuote la testa.
“No, non stai ancora bene”
“Sai che non mi potrai fermare; sarebbe codardia da parte mia se non cercassi di difendervi; siete tutto quello che ho e non lo faccio per voi, lo faccio per me perché sono egoista e non voglio che mi stiate lontano” nessuno aggiunge altro sull’argomento.

 SIL
La neve si è fermata, ma il vento continua imperterrito a soffiare sul piccolo villaggio; facciamo molte passeggiate nella neve e Selena è sempre più propensa a buttarcisi dentro, si allunga dalle mie braccia e guarda in basso emettendo dei piccoli gridolini; Murtagh cerca di tenerla in braccio come faccio io ma il risultato è piuttosto disastroso e mi viene da ridere, anche quando la culla fa un disastro.
“Che cosa ridi, è tutto nuovo per me” sbotta, quando succede.
Il vento inizia ad attenuarsi e sappiamo che tra pochi giorni dovremo ripartire; i pochi giorni passati insieme sono stati bellissimi ma sembrano finire così in fretta; oggi ho parlato con Rennar che non vuole lasciare Selena e ha deciso di seguirci, dice che ha una brutta sensazione ma che non riguarda noi; non so se rilassarmi o agitarmi; non ho dovuto giurare fedeltà a Miro ma ho paura che questo possa celare un suo potere maggiore.
Non possiamo più rimandare la partenza, i tre draghi sfrecciano veloci nel cielo, Rennar precede tutti, sembra di buon umore, a dire il vero è euforico. Arriviamo in due giorni ma ci fermiamo per riposare, non sappiamo cosa ci aspetta.
“Forse avremmo dovuto lasciare Selena dagli elfi” dice Murtagh mentre mangiamo, io lo guardo.
“ C’è Rennar a proteggerla e gli ho detto che se dovesse succedere qualcosa la riporti dagli elfi” annuisce e non dice più una parola; arriviamo in prossimità del castello.
Le grandi porte si aprono e Miro con la sua dragonessa escono parandosi  davanti a noi.
“Sono felice di vedere che la famiglia si è ricomposta, ma sai i morti che ritornano non sono un mio bellissimo passatempo; credo che sarebbe meglio se però tu tornassi nel regno dei morti …e ho intenzione di rispedirtici io stesso.”  La risata roca accompagna le sue parole.
“Noi siamo due cavalieri e tre draghi”
“Si questo lo vedo; ma non credo che abbiate qualche possibilità contro di me ed …. Eragon”  Alle sue parole segue un boato e Saphira esce dal castello; i suoi occhi sono offuscati, così come quelli di Eragon.

NOTE DELL’AUTRICE: Salve, il capitolo è corto, ne sono consapevole, ma spero che vi piaccia comunque; Eragon è passato al lato oscuro! Forse, o forse no! Scoprirete tutto nel prossimo capitolo, che sarà anche l’ultimo.
Ciao, Chiara!

   
 
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