Qui a napoli piove... e guardando la pioggia mi è venuta fuori questa... roba... io meglio se non dico niente. Voi se avete da mandarmi a quel paese per questa penosa roba, fatelo pure ^^"

BuonaLettura.

Macabro riflesso…

Continuo ad osservare il mio riflesso in questa porzione di specchio rotto.

Decine di pezzi riflettono quella macchia rossa che non mi appartiene.

È stata messa lì nonostante non fosse il suo posto…

La pioggia batte sul terreno, inarrestabile da un paio di giorni.

Quest’occhio è ciò che mi lega al passato, a ciò che è accaduto per colpa mia. Per colpa della mia cocciutaggine.

Sfioro con le dita quest’iride particolare, che fa mostra di sé su un volto ignobile, che non merita di possederla…

Risplende in tutta la sua bellezza, in tutto il suo potere… lo sharingan.

Un regalo fattomi da mio fratello Obito in punto di morte. Per il mio compleanno, disse.

Sorrideva, mentre mi donava una parte di sé.

Il mio cuore piangeva, mentre ricevevo quel potere, quella forza, quell’abilità che non mi era permesso di possedere naturalmente. Era sua, sua soltanto…

Eppure l’ha donato a me…

È la mia maledizione, ma anche la mia forza.

Accarezzo questo riflesso che amo ed odio allo stesso tempo.

Quando ero piccolo ero considerato solo il figlio di Zanna Bianca. Ora sono considerato il copy-ninja… sono temuto. Conosciuto. Famoso.

Nessuno conosce la storia che si cela dietro questo mio occhio speciale.

Solo una persona… la persona che mi ha appena raggiunto, poggiandomi una mano tra i capelli, scompigliandomeli piano…

- E’ tardi, non vieni a letto? – mi chiede con voce dolce.

- Ancora qualche attimo… - rispondo, afferrando la sua mano e baciandola.

Ti siedi accanto a me, poggiando la testa sulla mia spalla…

Prendi ad osservare la sveglia… è mezzanotte.

- Buon compleanno amore… - mi baci piano, mentre io ricambio dolcemente.

- Grazie, Iruka. – prendo il tuo viso tra le mani, tu fai scorrere un indice sulla mia cicatrice.

- Pensavi a lui, vero? – mi chiedi, poggiando la testa contro la mia spalla.

- Si. Ogni volta che arriva questo giorno, non posso non pensare a quello che è successo. Se avessi agito diversamente, forse… - poggi un dito sulle mie labbra, impedendomi di continuare.

- Forse niente, Kakashi. Non puoi colpevolizzarti per sempre. – chiudo gli occhi, abbracciandoti di più… hai ragione.

- Scusa. Quando arriva questo periodo dell’anno vengo sopraffatto dal rimorso… - ricambi la mia stretta, baciandomi il collo.

- Ti amo, Kakashi. – io sorrido, guardandoti negli occhi.

Obito mi ha fatto un dono. Un dono prezioso, speciale, unico. Ma soprattutto un dono utile, che mi permettere di proteggere ciò che a me è di più caro…

- Ti amo anch’io, Iruka. – ti bacio con passione, facendoti sdraiare sul letto.

Ci amiamo con tutta la nostra anima, i nostri corpi si uniscono, si fondono, si sentono.

Ora dormi al mio fianco. I capelli sciolti sparsi sul cuscino, la tua mano stretta nella mia, un sorriso felice sulle labbra. Ti poso un bacio sulla spalla, prima di guardare fuori, osservando le stelle.

- Grazie, Obito. Grazie di cuore – sussurro, osservando ancora il mio macabro riflesso…