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Autore: jepsikat    20/09/2013    4 recensioni
"Ero così preoccupata di rimanere sola, mi sentivo così persa che avevo bisogno di qualcuno al mio fianco; come per ricordarmi che davvero esisto, che davvero sono viva; e Gale era li. Avevo bisogno di una figura che sostituisse chi pensavo non sarebbe mai più tornato da me; una figura che mi aiutasse a dimenticarlo."
Katniss/Peeta
Genere: Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Gale Hawthorne, Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Mistake3

 Sono stata abbastanza veloce? Spero di si.. Anche se il capitolo non è lunghissimo ma.. Insomma piano piano andiamo avanti! Grazie a tutti e recensiteee!

Cerco di aprire gli occhi ma per qualche motivo mi riesce enormemente difficile. Sbatto le palpebre due o tre volte, la luce del giorno entra insistente dalla finestra e mi rende cieco per i primi minuti. Così, tento di coprirmi gli occhi con le mani ma qualcosa mi tiene un braccio ancorato al letto, così inizio ad agitarmi; giro la testa e al mio fianco trovo un corpicino esile e rannicchiato proprio contro la mia spalla, appigliato al mio braccio. La riconosco subito, Katniss.Com'è finita nel mio letto? Subito cerco di fare mente locale ma la serata mi appare confusa, ricordo solo il mio bagno e poi vuoto, per ora. Sposto con cautela il braccio di Katniss e cerco di tirarmi su. La testa sembra un macigno ed è come se un martello mi battesse insistentemente nel cervello, a battiti regolari e insopportabili. Ora ricordo. La bottiglia di wisky, la mia rabbia, delusione, solitudine. La mia gelosia verso Gale. Ma perchè allora Katniss è qua? Sono diventato del tutto pazzo? D'improvviso una mano mi cinge leggermente un braccio, facendomi sobbalzare, colto alla sprovvista mentre navigavo appieno nei miei pensieri. Mi volto verso Katniss che mi osserva con le gote rosee e un'espressione preoccupata in viso.

"Peeta.." cerca di dirmi ma io non posso stare qua con lei. Io sono pericoloso.

Mi alzo dal letto di scatto e la osservo: "Katniss, non devi stare qua, io potrei farti del male, devi andartene!" le dico ansimando; mi sto agitando, ho paura per lei, ho paura di commettere qualcosa di cui mi pentirò tutta la vita. La voglio al sicuro, sempre, e qua con me non lo è.

"Peeta. Ti prego.." mi dice con una domanda muta, che resta sospesa nella stanza.

"Cos'è successo?" chiedo. Osservo l'asciugamano umido ai piedi del letto e poi mi osservo: sono vestito. Katniss sembra cogliere i miei pensieri, arrossisce e china il capo:

"Sono corsa da te ieri sera e non ti trovavo, così sono entrata. E tu non mi rispondevi. Allora ti ho trovato in bagno e.. Beh stavi male e ti ho portato a letto. Poi sono rimasta per controllare che stessi bene e mi sono addormentata ecco." lo dice tutto d'un fiato, come per farmi sfuggire qualche parola; e mentre continua a tenere il capo basso, si tortura la treccia ormai sfatta. Il suo viso è purpureo e colpevole; e sono confuso, cos'è che la rende rea in questa situazione? Sono io il colpevole semmai.

"Mi dispiace Peeta. Io.. Beh.. Insomma, non volevo lasciarti.. Ecco c'era freddo per dormire in asciugamano e.."

"Katniss. Io sono qua con i postumi di una sbornia e sono preoccupato perchè non ricordo nulla, ho paura di averti fatto male, ho paura di farti male.. E tu pensi che me la prenderei perchè mi hai vestito? Mi hai già visto nudo." le dico con naturalezza; non sono una persona pudica ma Katniss lo è, e so che ha fatto un enorme sforzo con il proprio cervello per convincerlo a vestirmi ieri sera.

"Si beh.. Perchè l'hai fatto Peeta?" è una domanda che mi aspettavo; ha lo sguardo corrucciato, è preoccupata.

"Beh, non potevo fare il bagno vestito" le dico, tentando la strada dell'ironia. Direi che sta volta fallisco. Non risponde, mi osserva severa con sguardo inquisitore.

"Kat.. A cosa serve dirtelo? Capitol City mi ha spezzato, ma alla fine sono qua a dirti le stesse cose di sempre. Che ho bisogno di te e che non riesco a sopportare di starti lontano. Ma adesso è tardi, forse era già tardi quando ti ho stretto la mano sul palco alla prima Mietitura." le dico quello che sento, quello che alla fine ho sempre saputo: Gale è sempre stato li, come un'ombra del passato che non puoi scacciare, come una bugia nascosta che prima o poi verrà rivelata; lui era li a bloccarla ogni volta.

"Peeta. Ieri sono venuta da te per un motivo preciso. avevo bisogno di te. Mi dispiace dipendere da te in questo modo ma non ne posso fare a meno e te lo sto dicendo tutto d'un fiato e non mi chiedere di ripeterlo perchè potrei morire dall'imbarazzo più di quanto già non stia facendo"

Katniss. La riconosco in queste sue parole, la rispecchiano perfettamente. Il dire ma non dire mai del tutto le cose. Mi farà impazzire, più di quanto io non sia già pazzo.

"Kat avevi bisogno di me come sempre? Per gli incubi? Perchè? Gale non funziona come sonnifero?" le dico, forse con tono un pò troppo aggressivo. Subito mi pento ma sento una rabbia salire dallo stomaco.

"Questo non è giusto! Io sono qua per te!" mi urla. Sto per ribattere ma non faccio in tempo, Katniss si alza di scatto e mi vola addosso sbattendomi contro il muro, premendo le sue labbra sulle mie. Eccola qua la mia ragazza di fuoco. Le sue labbra sono calde e umide e sento il bisogno di approfondire il bacio; cerco spazio con la lingua e lei schiude leggermente le labbra permettendomi di incontrare la sua; le cingo i fianchi con un braccio e con l'altro spingo la sua testa dolcemente verso di me. Lei è il mio ultimo motivo per restare in vita. Sento un calore invadermi il corpo e gettarsi d'impatto nel mio basso ventre accendendo il mio campanello di allarme; mi devo fermare. Ma non ci riesco, non ce la faccio, da troppo tempo aspettavo questo, da troppe notti passate sul pavimento freddo di una cella sognavo questo. Così, incapace di smettere, ribalto la situazione e metto Katniss con le spalle al muro. Con mia sorpresa non tenta di fermarmi, anzi spinge il proprio corpo contro il mio tanto che mi manca il respiro. Un gemito sfugge dalle mie labbra e le mie mani iniziano a vagare con sempre più frenesia; si spostano dai suoi fianchi ai glutei stringendoli con impeto. Anche Katniss si lascia andare ad un gemito soffocato e questo mi fa volere ancora di più; ma sento il controllo abbandonarmi piano piano e non posso permettermi di rischiare; con enorme sforzo mi stacco da lei e le accarezzo il viso rosso e accaldato; respiriamo velocemente per riprendere fiato e non ci stacchiamo gli occhi di dosso; Katniss cerca di ripredere il bacio ma io le faccio resistenza scuotendo il capo:

"No Kat.. Potrei non controllarmi più. Sappi che ti desidero molto ma.. Non posso. E poi Gale.." sputo fuori parole confuse dovute all'eccitazione che mi scorre ancora nelle vene ma credo mi abbia capito perchè non mi lascia finire e scuote energicamente il capo in segno di negazione;

"Non ho fatto niente di più che dormire con Gale in questo periodo; non ci siamo spinti oltre Peeta.. Io.. Io pensavo a te. Sempre."

Queste parole sono come una doccia calda e poi subito dopo una ghiacciata; sono felice e sollevato che non sia successo nulla con Gale.. Ma sono terribilmente abbattutto: ancora una volta, ha scelto lui perchè era la strada più facile. Non ha pensato che io potessi guarire, non ha sperato in questo. Oppure si ma non è stata capace di affrontare il dolore da sola; e non posso prendermela con lei per questo. Alla fine è quello che avrei voluto. Che avesse una vita normale con Gale, non con me, un ragazzo pazzo, spezzato dalla società, in preda ad attacchi di panico e visioni irreali, e con una gamba artificiale, lento e impacciato, non adatto ad una ghiandaia che spicca il volo.

Mi osserva con desiderio ed è preoccupata; ha paura che le dica di no. Ha paura che le dica di tornare da Gale. Posso affrontare una vita senza Katniss? No, non posso. E posso passarne una con lei e con la costante paura di ucciderla?

"Io non desidero altri che te Peeta. Ora sono qui. Ora lo so."

"Ehi.." le dico quando vedo due lacrime scendergli sulle guance; le asciugo immediatamente e le alzo il volto per farmi guardare negli occhi:

"Kat io non posso vivere senza di te e lo sai bene. E' ancora così. Sto meglio ma non sto bene. Ho paura. Se ti facessi del male non me lo perdonerei. Quindi se vuoi restare insieme a me devi promettermi una cosa." Divengo improvvisamente serio; la voglio ma devo avere la certezza che lei si salverà sempre. Katniss annuisce e resta in ascolto.

"Voglio che mi prometti che ogni volta che perderò il controllo, se non riuscirò ad andarmene prima che succeda, tu prenderai le precauzioni necessarie." le dico; ci pensa un attimo e sembra rendersi conto solo qualche secondo dopo di quello che le ho chiesto. Cerca di ribattere ma la anticipo:

"No. E' questa la mia condizione. Ti difenderai, se è necessario mi ucciderai." E' una richiesta assurda, lo so, ma non posso permettermi di farle del male.

Katniss mi accarezza lentamente una guancia e scruta nei miei occhi per un tempo che sembra infinito. Poi mi risponde:

"Se questo mi fa avere te, d'accordo."

Le sorrido e sto per baciarla, ma qualcuno bussa con fare insistente alla porta. Credo di sapere chi sia.

"No Peeta lascia andare me" Katniss cerca di precedermi ma la blocco con un braccio e le faccio segno di aspettare; scendo le scale più velocemente possibile, attraverso la cucina  e giungo alla porta; abbasso la maniglia e mi ritrovo davanti la persona che mi aspettavo;

"Ciao Gale" dico pacatamente; in risposta ricevo un pugno in pieno viso.

 

 

  
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