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Autore: Alena18    20/09/2013    65 recensioni
La vita è come il mare calmo di notte, meraviglioso e insidioso, pronto a rivelare i suoi troppi iceberg.
Le persone sono come una gigantesca nave, come il Titanic, che fende l'aria gelida del mare, in qualsiasi momento può andare alla deriva senza mai ritrovare la giusta rotta, incapace di evitare quelle montagne di ghiaccio.
Lei, Britney, era il Titanic.
Lui, Zayn, era il misterioso mare.
Lui, Harry, era il pericoloso iceberg.
Non si può evitare l'inevitabile.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il liceo, un posto pieno di cervelloni con niente da fare dalla mattina alla sera, atleti tutti muscoli e niente cervello, cheerleader urlanti e soliti fighi bastardi che tutte volevano portarsi a letto. In poche parole, una scuola come un’altra. Ma poi c’ero io, Britney, che preferivo essere chiamata Bri per il semplice fatto che trovavo il mio nome troppo lungo, e non facevo parte di quelle stupide categorie appena elencate. Io amavo l’arte, il canto, il teatro... non i balletti, le palle da football o i libri di matematica, quelli per me erano un campo minato. Lo studio non era proprio il mio forte, ero al quarto anno e non ero mai stata bocciata, un vero miracolo. Mia madre ne era felice, ma sperava ancora che tornassi a New York, be’ non sarebbe accaduto. Quella città non faceva per me, troppo grande e caotica, certo Londra non era poi così piccola, ma la preferivo. Vivere da sola aveva i suoi vantaggi: niente coprifuoco, niente regole. Quegli ultimi due anni erano stati i migliori, completa libertà, o quasi. Mia zia mi controllava e spesso veniva a trovarmi da Doncaster, ma la cosa mi faceva piacere.

Driiiiin.
La campanella. L’inizio della tortura.
I corridoi erano quasi vuoti, tutti erano già in classe e dovevo andarci anch’io, per forza. Non avrei voluto beccare un altro richiamo con tanto di nota.
Corsi verso l’aula di letteratura, ma qualcuno mi fece lo sgambetto. Caddi col sedere per terra facendo volare fogli e libri ovunque.
Mi massaggiai il sedere e i miei occhi videro un paio di tacchi a spillo dodici centimetri: la Blaster.

-Sta un po’ più attenta, cara- squittì sogghignando.

-Come mai non sei in un bagno a scoparti uno del secondo anno, razza di oca?- domandai piuttosto alterata. La detestavo. Era la tipica ragazza che otteneva tutto e subito, se la credeva e non mi sopportava.
Mi rimisi in piedi e la sfidai con gli occhi.

-Quella è la tua categoria, carina- mi squadrò. Le rivolsi uno sguardo di disgusto.

-Se quello è il mio campo, tu allora quanto in basso sei caduta?- mi avvicinai assottigliando lo sguardo.

-Oh, my dear. Io punto molto più in alto- volevo prenderla a sberle, tirarle ogni fottuta ciocca dei suoi odiosi capelli tinti.

-Oh, oh, oh e a chi sentiamo- sorrisi falsamente.

-A chi tu non avrai mai. A Styles, ovvio- dovevo immaginarlo. La cheerleader con il puttaniere, un classico.

-Un cervello bacato, vedo che alla fine hai trovato un tuo simile. Ottima scelta, tesoro- le mandai un bacio volante e me ne andai sculettando.
Harry Styles, o anche chiamato dalle cheerleader Aaaaah. Il più temuto, il peggiore, il più strano. L’Inferno. Il pericolo, il pericolo di finire nei guai, il pericolo di innamorarsi. Mai gli avevo rivolto la parola e mai l’avrei fatto.

 

Le lezioni erano finalmente terminate, ma non per me. Il corso d’arte mi aspettava e quel giorno non ero proprio in vena.
Il prof. ci diede la libertà di disegno e io mi cimentai in un semplice paesaggio di campagna. Lì sì che tutto era tranquillo. Il sole, le piante, l’aria fresca, il canto degli uccellini, il Paradiso.
Mi persi tra i miei pensieri che erano ben oltre quella scuola, ben oltre Londra, molto più lontano di dov’ero. D’un tratto però fui distratta da una voce maschile alle mie spalle che non mi era affatto familiare.

-Carino, ma niente di speciale- qualcuno che non aveva niente di meglio da fare era appena venuto a rompere alla sottoscritta.

-Chi ha chiesto il tuo parere?- domandai un po’ acida voltandomi e incontrando così due grandi occhi marroni e dei capelli neri che si alzavano in una cresta alta. Mi piaceva molto il suo stile, il colore dei suoi capelli corvini e della sua pelle ambrata, ma gli occhi, quelli mi colpirono più di tutti. Erano talmente belli e profondi, il colore del cioccolato.

-Be’, dovresti farlo- affermò mettendo su un sorriso sghembo e puntando i suoi occhi nei miei.

-Fare cosa?- chiesi. Era difficile comportarsi da acida con quel ragazzo di cui non sapevo neanche il nome, ma che ero sicura di aver visto in giro per i corridoi della scuola, aveva un viso talmente bello e al contempo familiare, sembrava un angelo, avrei dovuto essere incapace di prendermela con lui, di essere così maleducata, ma quella era una delle mie tante giornate no e poi io ero sempre stata una ragazza un po’ scontrosa anche se in realtà non lo ero affatto, ma non volevo mostrarmi debole agli occhi di nessuno.

-Chiedermi un consiglio-  suggerì mostrando un sorriso al quale qualsiasi ragazza avrebbe rischiato di svenire. Ma io sapevo contenermi e nascondere bene le mie vere emozioni.

-Scordatelo!- Ed ecco l’orgoglio. Ammettevo che quello non era un granché come disegno, ma non gli avrei mai chiesto aiuto e poi soprattutto non a lui, aveva la faccia del solito ragazzo che ci provava con tutte.

-Allora auguri con la tua opera. Comunque io sono Zayn Malik- si presentò ammiccando.

-Interessante- dissi sarcastica. Avevo già sentito quel nome. Tornai con lo sguardo sul mio capolavoro cercando di ritrovare l’ispirazione.

-Tu invece sei?- chiese e potei giurare che si era avvicinato. Mi voltai e lo trovai sorridente, cavolo a quel ragazzo non lo toglieva nessuno il sorriso? Ma ne ero affascinata, nascondeva qualcosa, aveva l’aria del ragazzo misterioso e mi intrigava.

-Britney Parker- risposi ricambiando leggermente il sorriso. Cominciavo a sciogliermi.

-Bene Britney, ammira il mio capolavoro- si vantò. Il solito ragazzo presuntuoso che si dava arie anche su un banale disegno.

Appena terminata la frase mi mostrò il suo disegno e potevo dire di essere stupita. Non aveva niente di banale, era semplicemente fantastico; l’opera ritraeva tutta la nostra scuola divisa in due parti. Una parte soleggiata e luminosa con dei ragazzi e delle ragazze che passeggiavano tranquillamente. Sopra era scritto in grande PARADISE, mentre l’altra parte mostrava il lato oscuro dell’istituto, ricoperto di nuvole e di ragazzi che camminavano, alcuni che fumavano, altri che picchiavano le matricole. Sopra c’era scritto a caratteri cubitali HELL. Al centro invece era segnato in corsivo VS.
Rispecchiava praticamente la realtà e non potevo non essere rapita da come era stato bravo a cogliere ogni singolo particolare, anche il più insignificante.

-Wow Malik, ma sei bravissimo- rivelai. Non potevo mentire di forte all’evidenza. Neanche ci riuscivo. Era qualcosa di bellissimo quel disegno.  

-Lo so, piccola- disse vantandosi. Troppa confidenza e neanche mi conosceva.

-Ah e adesso mi chiami piccola?- domandai infastidita. Sapevo solo il suo nome e già si prendeva il lusso di chiamarmi con i soliti fastidiosi nomignoli che usavano quelli della sua specie perché avendone tante a disposizione si dimenticavano i loro nomi e optavano per diminutivi e cose del genere.

-Rilassati, ho detto e fatto di peggio-  disse in tono provocante e malizioso. Avevo speranze che fosse diverso, ma sembrava il solito maschilista.

-Tipo cosa? Flirtare con le solite puttanelle dell’istituto?- dissi ovvia. Mi sembrava l’unica cosa che potesse fare a parte disegnare, quelli come lui erano solo in cerca dell’avventura di una notte, la così detta botta e via. 

-Sì. Brava, vedo che sei sveglia!- sorrise ironico. Credeva forse di essere divertente? Be’ non lo era. E di certo ero più sveglia di lui.

-Oh grazie, detto da te è un complimento- sorrisi sarcastica.

-E non me ne fai uno anche tu?- domandò avvicinandosi.

-Scusami, sono a corto di idee- feci spallucce.

-Basta che mi guardi, piccola- si indicò.

-Ne ho uno!- esclamai alzandomi e sorridendo a trentadue denti. –Pallone gonfiato- dissi tornando seria. Sulla sua faccia si dipinse un’espressione interrogativa e trattenni una risata. –Ci si vede in giro, Malik- raccolsi le mie cose e me ne andai senza dargli il tempo di proferire parola. Che ragazzo!


Finalmente la giornata scolastica giungeva al termine. Stavo mettendo i libri nell’armadietto, ma qualcuno mi tirò per un braccio: Zayn.  

-Cosa c’è, Malik?- chiesi un po’ confusa di rivederlo.

-Volevo chiederti se ti andava di venire con me domani alla festa- domandò a poca distanza dal mio viso e così mi ricordai anche della festa di fine anno.

-Non lo so- risposi in tono vago. Mi sembrava tutto così affrettato. Neanche lo conoscevo, i seguenti due giorni sarebbero stati gli ultimi e probabilmente non ci saremmo più rivisti per tutta l’estate e sinceramente dubitavo che il seguente anno si sarebbe anche solo ricordato la mia faccia o il mio nome.

-Ci divertiremo- disse sfoggiando il suo sorriso migliore.

-Okay- mi convinse. Non ci potevo fare nulla, aveva un qualcosa che mi attraeva.

-Grande! Ti passo a prendere domani sera alle nove- affermò soddisfatto della mia risposta.

-Come vuoi, a domani- conclusi salutandolo con un sorriso.

-A domani- finì lui voltandosi e correndo via.

Mi diressi verso casa pensando a Zayn e alla festa che ci sarebbe stata il giorno seguente. Avevo la sensazione che mi sarei divertita, almeno lo speravo.





salveeee a tuttii... se state leggendo significa che siete passati e nulla,in questo momento, potrebbe rendermi più felice... apparte,forse, stare al posto di Bri e conoscere Zayn... ma questi sono particolari, comunque, per chi sta leggendo l'altra sotria ( http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1531912 ) saprà sicuramente che io ed i puntini sospensivi andiamo molto daccordo,quindi, li troverete molto spesso nel racconto, per chi,invece, inizia adesso a leggere una delle mie storie... beh temo lo scoprirà molto presto anche se mi sto migliorando. Questa è soltanto la mia seconda FF quindi ho ancora bisogno, come sempre, dei vostri consigli... mi farebbe molto piacere se recensiste o se aggiungeste la storia nelle preferite o nelle seguite... spero vi piaccia. Ci tengo a precisare che questa storia può sembrare banale soprattutto all'inizio, ma fidatevi, non lo è affatto. Credo che non potete neanche immaginare cosa le mia mente abbia ideato ahaha, non ci credo neanch'io:) Ora vi saluto, a prestooo

Baci 
Alena18 xxx

P.S. vorrei ringraziare 
_Euphie_ che,grazie ad una delle sue fantastiche storie, mi ha aiutato a trovare il titolo giusto della mia FF, visto che non riuscivo a deciderne uno :)) e credo che questo ... sia il più adatto 
  
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