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Autore: Aagainst    20/09/2013    2 recensioni
Sono passati dei mesi da quando Federica è entrata nella vita dei Paramore. Tutto procede per il meglio, la ragazza si è inserita alla grande e ha stretto amicizia con Erica Williams, la sorella di Hayley. In più, ha un ragazzo fantastico, Paul. Eppure si sa, se non si chiudono i conti col proprio passato, questi potrebbe tornare a farvi visita.
Dal 14° Capitolo
"- [...] Vedi, ora io posso decidere se farti vivere o no. Sono io la padrona del tuo destino. Io decido per te. Io, solo io. Tu sei in grado di fare questo?-. Abbassò l’arma. Erica si sentiva svenire. -La situazione cambia se, invece, ci sono due persone, una di fronte all’altra. Entrambe sono armate. L’unica cosa che si può fare è sperare di essere più veloci del tuo avversario. L’unica cosa che ti può salvare è il tuo istinto. Questa è una guerra. E nella guerra tutti tornano bestie. L’uomo non esiste più. Ci riduciamo a schifosi animali, che agiscano tramite un unico istinto: sopravvivere. E, a volte, sopravvivere significa uccidere. Sei pronta per tutto questo? Sei pronta per decidere se è più importante vivere o sopravvivere?-"
ATTENZIONE
Consiglio la lettura di almeno l'ultimo capitolo di "Whoa"
Genere: Azione, Drammatico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio, Quasi Tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Whoa!'
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CAPITOLO 29
<< Che cazzo hai fatto? >> urlò Federica. << Non è come sembra! Ti prego, credimi! >> supplicò Mary. L’italiana arretrò, con le lacrime agli occhi. << L’hai ammazzata! Stammi lontana! >> << Non è vero! L’ho trovata così! Ti prego, credimi! Ho chiamato il 911, tra poco arriverà anche l’ambulanza! Ma credimi! >>. La militare ora la stava implorando. Ma Federica scosse la testa. << No! >> gridò. Avrebbe voluto scappare via, allontanarsi da lei. Eppure rimase come pietrificata. << Ti prego! Rimani qui. E’ stato Brandon, ne sono sicura. >>. La sirena dell’ambulanza e quella della volante della polizia coprì l’urlo di disperazione di Federica. Quando Oll entrò trovò Hayley per terra, Mary con una pistola in mano e Federica in ginocchio, urlante. << Capitano Reynolds, ci deve seguire. Mi dispiace. >>. Mary non oppose resistenza e si consegnò ai federali. << Ah, Young. >> continuò Oll << Ha già chiamato i familiari della signorina Williams? E badi anche alla ragazzina. >> << Lo faccio subito. >> rispose Christoph.

Quando la signora Williams arrivò in ospedale, trovò solo Jeremy, Taylor e Nico. << Come sta Hayley? E dov’è Federica? >> chiese preoccupata. << Hayley è ancora in sala operatoria, non sappiamo nulla.  Federica è là, sulle scale. >> rispose Jeremy. La donna si voltò e vide la ragazzina seduta sulle scale dell’ospedale, con il mento appoggiato alla ringhiera. Aveva gli occhi gonfi e rossi. << Non vuole stare con nessuno. >> affermò Nico. << Nemmeno con me. >> aggiunse, amareggiato. In quel momento  i medici uscirono dalla sala operatoria. Con loro c’era un lettino su cui era adagiato il corpo gracile di Hayley. Federica fece uno scatto, urlando: << Come sta? >>. Il chirurgo si voltò verso gli adulti, con aria dispiaciuta. << Posso solo dire che noi abbiamo fatto il possibile. Ora dovrà superare la notte. Ha perso tantissimo sangue e quindi non garantisco nulla. Mi dispiace. >>. Il dottore se ne andò. Federica si accasciò al suolo. Avrebbe voluto morire. Niente sarebbe stato come prima. Niente. “Lasciatemi qui“ pregò la sua mente. Invece, la presero in braccio e la portarono a misurarsi la pressione e a prendere un calmante. << Non lo voglio. >> disse all’infermiera che glielo offrì. << Dai, non fare i capricci. Lei non vorrebbe vederti così. >> sussurrò Taylor. << Tu non sai cosa vorrebbe lei! >> gridò l’italiana, voltandosi di scatto. Mai, nemmeno quando era stata torturata in Messico, aveva sperimentato una così profonda disperazione. Ma ora sentiva di stare per perdere tutto ciò che aveva di più prezioso. Si divincolò da Taylor e si diresse verso la stanza di Hayley. Lei era lì, stesa sul letto, tutta intubata. I capelli rossi incorniciavano il volto pallido. Si sedette accanto alla cantante e rimase a guardarla, sospirando di tanto tanto. Si ricordava ancora quando si erano incontrate, la prima volta.

Hayley si sedette su una sedia e offrì l’altra a quella misteriosa ospite. << Come ti chiami? >>. Silenzio. << Ok, domanda sbagliata? Beh, da dove vieni? >>. Silenzio. << Un’altra domanda sbagliata? Beh, posso almeno sapere perché hai impegnato così tanto Ray e sei venuta qui? Per un autografo? >>. Silenzio. << Ok, allora chiamo la polizia. >>. << No! >> Hayley si era alzata per prendere il cellulare. Si voltò: la ragazzina era in lacrime e la guardava con uno sguardo pieno di paura, come per chiederle aiuto. La cantante si mise vicino a lei. La fissò negli occhi. << E va bene. Ma devo sapere chi sei per aiutarti. >>. La ragazzina abbassò lo sguardo.1

Federica si scoprì a piangere. Si asciugò le lacrime con le maniche della felpa, ma non riusciva comunque a smettere. Non voleva perderla. Non voleva lasciare l’unica persona che aveva puntato su di lei fin dall’inizio. Non in quel modo. Ripensò agli ultimi avvenimenti. Qualcosa non le tornava. In fin dei conti, perché Mary avrebbe dovuto spararle? Avevano condiviso un viaggio in Messico e la militare aveva fatto loro da scorta. Non aveva senso. E poi, continuava a rimanere un mistero il motivo per cui Brandon l’avesse salvata. Di sicuro non l’aveva fatto perché le voleva bene. Ma allora qual era, se c’era, il secondo fine? E se avesse risparmiato la sua vita per colpirla proprio dove le avrebbe fatto più male? La ragazzina strinse i pugni e si guardò intorno. No, non l’avrebbe vinta lui. Non questa volta. Kevin entrò e si buttò fra le sue braccia. Federica lo guardò. << Non ti preoccupare. Lei non se ne andrà. >> lo rassicurò.

<< Per l’ennesima volta, che ci faceva in casa Williams con una pistola in mano? >>. L’gente Oll stava perdendo la pazienza. << Glielo ripeto, facevo parte della scorta. Mi ha autorizzato lei a collaborare con i federali. >> si difese Mary. << Peccato che non l’abbia autorizzata a rubare documenti e a sparare alle persone! >>. La militare abbassò lo sguardo. << Io posso spiegare tutto. >> esclamò. << Già. Può spiegarmi come mai in questo documento che lei ha rubato ci sono delle prove del fatto che l’esplosione che la vide come vittima in Messico qualche anno fa potrebbe  vederla coinvolta? >> << Lei non sa nulla! >> urlò la militare, alzandosi. << Si sieda. >> ordinò Oll. << E ora mi spieghi con calma che cosa significa tutto questo. E’ l’ultima occasione che le do. >>. Mary sospirò. << E va bene. Quel giorno avrei dovuto prevedere ogni cosa. Avevamo ricevuto minacce continue e i segnali erano evidenti. Avevamo abbastanza prove per arrestare tutto il cartello dei Mendoza, ma io decisi di aspettare. Ma loro non aspettarono. Fui l’unica superstite. Il documento che ho rubato dimostra solo il mio temporeggiamento, ma non l’ho preso solo per questo. Il documento è il rapporto del caso e potrebbe essere una prova schiacciante contro Roskim. >>. Oll e Young si guardarono. Oll sospirò. << E va bene, le voglio credere. Ma intanto, dovrà chiarire la sua posizione, perché Hayley Williams rischia la morte. E io devo trovare il colpevole. Quindi, ora voglio sapere cos’è successo, per filo e per segno. >>.

1"Whoa", capitolo 1

Angolo dell'Autrice

Ehilà! Ehm... Lo so, questo capitolo non risolve nulla... Ma è il penultimo! E poi, Oll è un poliziotto simpatico, dai! Ok, lo so che volevate che Hayley si risvegliasse, ma non uccidetemi! Che poi, come fareste senza il prossimo capitolo? Eh!
Allora ringrazio Chocobomb e Icon Of The Darkness per le recensioni! grazie mille! 
Alla prossima!



 
   
 
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