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Autore: DoctoRose91    20/09/2013    2 recensioni
Cosa sarà accaduto la mattina seguente dopo quell’intensa litigata fra Ten&Rose?
< …Finché c’è il Sole c’è speranza!... >
Il seguito di The Door !
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Doctor - 10, Rose Tyler
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Sei Tu'
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E adesso il seguito di The Door! Ho notato che non avevo pubblicato la conclusione di questa storia…spero che mi perdoniate! :) e soprattutto spero che vi possa piacere e che era quello che vi aspettavate!
Scusatemi per gli eventuali errori!

 
                                                                    Finché c’è il Sole
Sei tu
Sei solo tu la donna che amo…
che adoro e venero.
Sei tu
Sei solo tu quella che mi fa stare bene solamente con un sorriso, con uno sguardo o con una carezza.
Sei tu
Sei solo tu colei che voglio e che desidero stringere fra le mie braccia.
Sei tu
Sei solo tu… Rose Tyler!


Mi svegliai la mattina seguente seduta su quella poltrona che mi aveva accolta nel momento del bisogno, asciugando con il suo soffice velluto le mie lacrime piene di sofferenza e disperazione. Mi voltai alla mia sinistra specchiandomi in quel decorato  e lungo specchio. Vidi sul mio volto il trucco sbavato e i segni delle lacrime che avevo versato. Cercai con la manica della mia felpa di levarmi quei segni di dolore ,sperando di apparire al meglio. Mi legai i capelli in un alto toupet improvvisato e con un enorme sospiro mi feci forza ad aprire quella porta che ci aveva separato…
< scusami Rose…spero che mi potrai perdonare un giorno! >

Mi venne in mente la sua ultima frase di dolore e frustrazione prima di uscire dalla camera. Perdonarti? Ti avevo già perdonato appena varcata quella soglia. Non ce l’avevo con te, come posso avercela con te?ti amo sopra ogni altra cosa e so quanto ti è costato dire quelle parole . So quanto sia difficile per un signore del tempo vivere esclusivamente il presente. So che pensi al futuro…al mio futuro, e che ti terrorizza la certezza che un giorno io non ci sarò più. Era questo il nostro problema, essere troppo diversi l’uno dall’altra,ed era proprio questo quello che ieri mi fece imbestialire, la sua più totale arresa senza combattere. Non è dal Dottore abbattersi senza provare. Sei sempre riuscito a cavartela, perché questa volta non cerchi di pensare a te, e non alle conseguenze che ne verranno. Forse non ne vale la pena, forse non sono il suo tipo, forse è questo il reale problema… non mi ama abbastanza da rischiare tutto e gettarsi nell’ignoto senza paracadute, forse non ne valgo la pena. Erano probabilmente queste incertezze, che mi accompagnarono  tutta la notte regalandomi solo sofferenza e lacrime, ad averlo fermato. Decisi di farmi forza e varcare la soglia della sala console, prima o poi l’avrei dovuto incontrare,abitavamo insieme, non ci potevamo evitare.

Era lì, chinato sulla sua amata console, sicuramente preso fra fili e cavi.
Mi avvicinai lentamente. Finché non l’avrei visto negli occhi non l’avrei salutato. Ero distante da lui di poco e notai stranamente che non era preso tra fili e cavi , ma era semplicemente chinato su di essa con il volto nascosto dalle braccia. Mi si strinse il cuore. L’avevo distrutto,l’avevo ferito. Non era mia intensione dire quelle parole e poi in quel modo… urlandogli di uscire fuori dalla camera. Forse non mi avrebbe più guardata con quei suoi occhi dolci e quel suo splendido sorriso. Ormai avevamo rotto qualcosa di molto importante, la nostra amicizia,ed era difficile rimettere insieme i cocci. Sicuramente non sarebbe più stato come prima. Gli poggiai  delicatamente la mano sulla testa, percependo i suoi soffici capelli castani. Mi ricordai di come violentemente mi afferrò il polso, la sera precedente, negandomi quella carezza. Amavo accarezzarlo e percepire la sua bellissima pelle sotto il mio tocco. Era una cosa che adoravo,ma quando vidi quel suo sguardo freddo e distaccato mi ferì atrocemente il cuore. Ora,invece, sei qui, indifeso e affranto per quello che è successo,addirittura non hai avuto neanche le forze per sistemare la tua amata cabina. Ti ho fatto soffrire troppo,mi dispiace amore mio. Lo sentii muoversi e velocemente spostai la mia mano, allontanandomi di poco.

Alzò il suo volto e potei notare segni di una nottata passata a contorcersi dal dolore.
In quel preciso istante volevo gettarmi fra le sue braccia e percepire il suono dei suoi cuori, ma invece rimasi fredda, ferma al mio posto a fissarlo. Non sapevo che fare, cosa dire e quindi lasciai a lui la prima mossa. Alzò lo sguardo su di me, uno sguardo che non avevo mai visto e che non mi sarei mai aspettata, dopo tutto quello che era successo. Mi guardava solamente e così io feci lo stesso, fissandolo senza indugio negli occhi.
“come stai?!” . Furono queste l’esatte parole  che risuonarono in quella silenziosa stanza.
“e tu?!”domandai senza rispondergli.
“ è necessario dirlo?!” mi chiese senza darmi la risposta. Non avevo intensione di mollare, volevo che per la prima volta ,lui, mi rendesse partecipe dei suoi sentimenti.
“credo di si! Dopo tutto quello che è successo credo che abbia il diritto di sapere come veramente tu stai!” . Sapevo che stava male, ma volevo che me lo dicesse in faccia, volevo sentirmelo dire , almeno avevamo fatto un passo avanti!
“sto male! Mi dispiace tanto per quello che è successo ieri sera. Non era mia intensione farti stare male. Tu …Rose…sei…!” si fermò  di botto poggiando le mani sulla console . Lo vedevo combattuto e affranto,ma io non mollai la presa.
“cosa Dottore? Che cosa sono per te? Perché io, credimi, non lo so davvero. Dimmelo in faccia. Lo voglio sentire con le mie orecchie che io per te non sono nessuno, che sono solo una semplice ragazzina e che mi lascerai senza salutarmi, come hai fatto con Sarah, appena ti sarai scocciato di me. Dimmelo che non valgo niente per te…ma ti prego parlami!” Non ce la facevo più, ero distrutta, addolorata e non volevo più far finta di niente. Ormai avevamo aperto il baule  dei nostri sentimenti e non avevo nessuna intensione di chiuderlo senza aver risolto tutto. Ora basta nascondersi dietro a rubati atteggiamenti. Era arrivata la resa dei conti!

Lo vidi abbassare la testa e capii che non mi avrebbe mai detto niente.
“parlami…ti prego parlami…offendimi pure, ma parlami!” gli dissi  con un tono frustrato.
“Ma come puoi pensare che tu per me non sei nessuno.
Rose… sei la mia Anima…la mia ragione di Vita…la mia Stella della sera e il Sole del mattino. Sei la persona più importante della mia intera esistenza…!”si fermò di botto alzando lo sguardo su di me. Chiuse le sue mani in due pugni.
Si vedeva che combatteva contro sé stesso…e poi…

“LO VUOI CAPIRE CHE NON RIUSCIREI PIÙ A RESIPARE SENZA DI TE…NON RIESCIREI PIÙ A VIVERE SE TU VARCASSI QUELLA SOGLIA…NON RIUSCIREI PIÙ A FARE NIENTE SENZA DI TE. LO VUOI CAPIRE O NO CHE TI AMO SOPRA AD OGNI COSA, E CHE PRIMA O POI TU MI ABBANDONERAI, LASCIANDOMI  SOLO A VIVERE UNA VITA SENZA DI TE SOLO PERCHÉ SIAMO DIVERSI!”

Mi si fermò il cuore…oh mio Dio…avevo sentito bene? Era la dichiarazione d’amore più bella in assoluto…migliore anche di quelle nei film. Rimasi immobile, ferma con gli occhi puntati su di lui, incredula di quelle parole. Era terribilmente combattuto con sé stesso, lo vedevo, si notava. Oh quanto soffri Dottore! Come posso alleviarti questo peso?
“una volta qualcuno mi fece assistere alla fine della Terra! la sua totale distruzione. In quel momento presi e capii solo il lato peggiore della vicenda , ma solo ora ,a distanza di tempo, l’ho letto in una chiave diversa. La Terra sarà anche andata distrutta,ma l’essere umano è sopravvissuto. Ha fatto ricerche, si è evoluto, e ha trovato altre nuove dimore. Non si è abbattuto semplicemente e arreso agli eventi. Ha combattuto e ha cercato di vincere contro la natura delle cose. Non se ne infischiato lasciandosi cadere a dosso la situazione ,si è alzato le maniche e non ha perso la speranza! Perché finché c’è il Sole, Dottore, ci sarà sempre speranza!” Quelle parole mi uscirono di getto. La mia mente non era nemmeno collegata alla mia bocca,ma sapevo in cuor mio che era un paragone esatto per la nostra situazione. Non dovevamo arrenderci! Se ce l’avevano fatta i terrestri a sopravvivere a quella catastrofe naturale, come potevamo noi arrenderci senza nemmeno provarci.
“non dico che non ne soffriremo! Forse tu dovrai un giorno vivere senza di me…è inevitabile! ma potrai andare avanti ricordandoti i meravigliosi momenti passati insieme. Il mio amore per te,le mie carezze, i miei baci.  Potrai andare avanti semplicemente ricordandomi, ma se ora non ti lasci andare, quel giorno in cui ci divideremo sarà più atroce che mai…perché non avrai nessun dolce ricordo di noi due. Perché tu non hai voluto rischiare! e credimi, sarà questo e solo questo ad ucciderti! perché non abbiamo semplicemente vissuto quest’amore!”

Mi guardò con uno sguardo abbattuto e stanco di lottare contro sé stesso.
Mi si intenerì il cuore vederlo in quello stato.
“Rose …oh Rose …come riesci a rincuorarmi…a farmi sentire ben…!”
“sta zitto Dottore…sta zitto!” gli dissi semplicemente fiondandomi sulle sue labbra. Lasciai ormai la parola ai gesti ,avevamo parlato troppo,avevamo discusso abbastanza. Lo sentii pian piano abbandonarsi a me…al mio bacio. Percepivo la sua lingua vagare nella mia bocca e il mio corpo stretto tra le sue braccia.
Ci guardammo intensamente negli occhi, specchiandoci in quegli dell’altro.
Mi sorrise…oh mio Dio! non credevo che mi avrebbe sorriso di nuovo con quel suo dolce sguardo; mi rese davvero felice. Portai il mio dito sulla sua bocca percorrendo tutto il suo meraviglioso sorriso. Come erano soffici le sue labbra , come erano delicate.   
Non so dopo cosa accadde ,ma ci trovammo distesi su quel materasso morbido e soffice. Ero contenta… ero terribilmente contenta.
Avevamo superato quella soglia, avevamo scavalcato quel orribile ostacolo che ci separava. Appena percepii la sua mano accarezzare la mia pelle,mi resi conto di quanto fosse bello l’universo. Quel semplice gesto mi fece sentire viva,come mai lo ero stata. Ci baciammo,ci baciammo stretti l’uno all’altro avvolti in una coperta di emozioni. In quel preciso istante lo percepii dentro di me,ed entrambi emettemmo un dolce sussulto di godimento. Il piacere ci annebbiò la mente, abbandonandoci a quell’agognato desiderio che entrambi nascondevamo dentro di noi,nella parte più remota e fragile di noi stessi. Quel giorno diventammo qualcosa di unico…qualcosa di indescrivibile…qualcosa di meraviglioso; vivendo uno dei momenti più belli della nostra vita. Andammo avanti tutta la giornata, lasciandoci trasportare da quel dolce sentimento , amandoci e desiderandoci sempre di più…rinchiusi in quella camera che fu protagonista ,notte dopo notte, del nostro eterno amore.

Sei tu
Sei solo tu la mia anima gemella…
Sei tu
Sei solo tu la donna dei miei sogni e dei miei tormenti…
Sei tu
Sei solo tu colui che amo e che mi rende felice…
Sei tu
Sei sempre e solo tu!

 
                                                                                    The End
 
Angolo dell’autrice
Spero che vi sia piaciuto e che non vi abbia deluso!
Grazie mille a tutti coloro che passeranno per di qui!

DoctoRose91
  
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