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Autore: Nivees    20/09/2013    5 recensioni
[ AruAni | Armin/Annie ]
«Hey, Armin».
Sapeva da ormai un mese intero che Annie nascondeva qualcosa.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Annie Leonhardt, Armin Arlart
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Gli occhi vedono solo ciò che vogliono vedere

 

«Hey, Armin».
Sapeva da ormai un mese intero che Annie nascondeva qualcosa. Dopotutto, si era accorto subito durante il controllo delle attrezzature, dopo l'uccisione dei due titani, che quell'equipaggiamento che possedeva non le apparteneva – era quello di qualcun altro, era quello di Marco. Si era chiesto perché, anche molte volte in realtà, ma dalle sue labbra non era uscito mai niente. Non una domanda, né un'osservazione, né tantomeno aveva chiesto spiegazioni; era rimasto semplicemente in silenzio con gli occhi fissi sul terreno, e a volte alternava lo sguardo dal tavolo al viso di Annie, forse cercando di scorgere qualcosa in lei – qualsiasi cosa, qualsiasi, per illudersi almeno di star sbagliando, solo per una volta.
Ma nei suoi occhi color del cielo non vide nient'altro che il solito sguardo spento e indifferente, uno sguardo che la mostrava come la persona che in realtà non era – una persona fredda e vuota, ma no, Armin sapeva, sentiva, che non era così. E forse fu proprio per quella convinzione, che preferì non far notare quello scambio e non esporre i suoi dubbi e sospetti – o forse fu qualcos'altro ancora, ma in quel momento non ci aveva pensato a lungo, non preoccupandosene troppo.
«Da quando».
Se ne pentì poco dopo, comunque. Era steso sul manto d'erba che puzzava di sangue – del suo sangue – e morte – quella dei suoi compagni –, sapendo bene che quella volta, il titano femmina non si sarebbe limitata solo a vedergli il volto e lasciarlo lì incolume, ma lo avrebbe ucciso proprio come aveva fatto con gli altri soldati che avevano cercato di metterle i bastoni fra le ruote. Alzò gli occhi su di lei impaurito, terribilmente impaurito ma anche rassegnato in qualche modo – o forse in attesa di qualcosa che sicuro sarebbe successa a breve, e che gli faceva persino più paura.
La riconobbe.
Vide gli occhi del titano così simili a quelli di Annie che fu quasi impossibile non rendersi conto che sì, era lei. Non c'era nessun dubbio a riguardo; aveva guardato così tante volte quello stesso sguardo, quel colore degli occhi, quelle emozioni nascoste dietro una lastra di ghiaccio azzurro cielo che sarebbe dovuto essere solo un cieco per non averlo capirlo immediatamente. Però... probabilmente era meglio dire che non aveva voluto capirlo prima. Ed era rimasto a guardarla con occhi sgranati di chi non poteva e voleva ancora credere, anche quando lei lo aveva ignorato, dandogli le spalle per occuparsi di Jean e Reiner.
Ma Armin aveva continuato ad avere paura, nonostante tutto.
«Hai iniziato a guardarmi».
La paura si era fatta sempre più persistente dentro di lui. Anche una volta tornati dentro le mura, anche una volta che si era reso conto di essere ancora vivo e salvo per il momento, le gambe e le mani non avevano ancora smesso di tremare. Quel terrore però era differente da quello che aveva provato quando si era visto ad un passo dalla morte: non era paura per se stesso, ma per qualcun altro. Quella stessa persona che adesso era a pochi metri di distanza da lui, Eren e Mikasa, illuminata dalla luce accecante e cocente del sole.
Avere paura per Annie lo faceva ancora tentennare lì sul posto, senza avere il coraggio – o più semplicemente la voglia – di terminare la loro missione. E aveva ormai capito che la paura per la sua vita e il suo destino aveva condizionato le sue scelte da un mese a quella parte, dal primo momento che il sospetto di un suo tradimento si era insinuato dentro di lui. Si sentiva tradito, in quel momento, da lei e da se stesso.
E diversamente dagli occhi di Annie, sapeva bene che i suoi esprimevano quanto fosse ferito, quanto avesse paura e quanto aspettassero ancora qualcosa.
«Con quegli occhi?».

 


Assicuro che non doveva essere così 'sta cosa. Assicuro che nella mia testa era molto, ma molto meglio - ma la mia testa e le mie dita non sono coordinate, alla fine scrivono quello che vogliono loro. Nonostante l'abbia tenuta... uhm, due mesi in cantiere, solo quasi una settimana fa ho deciso di terminarla (indovinate pure perché LOL) e nulla, in una settimana io sono riuscita solo a scrivere questo. Sono a conoscenza dei miei limiti, e io con questi due I'M SO DONE quindi il mio cuoricino da shipper incurabile non riusciva a sclerare in silenzio, perciò qualcosa a riguardo dovevo scriverlo a forza. Magari tornerò pure con qualcosa di meglio, o forse no perché questo fandom mi mette soggezione (e paura), siete tutti così bravi qui oh, ma che ci sto a fare pure io qui mah. e 'sta cosa fa talmente pena che manco l'icon c'ho messo per abbellire un po' il tutto almeno in apparenza perché avevo poca voglia oggi. Btw, grazie per aver almeno letto, gente! Niv.♥
  
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