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Autore: PerlaNera93    21/09/2013    0 recensioni
“Ogni luce porta con sé un’ombra: non permettere che le ombre vincano, altrimenti le luci… moriranno”
Una ragazza uccisa, una poliziotta molto curiosa e tre strane sospettate. Chi sarà l'assassino? E quale oscuro segreto nascondono le tre ragazze? Non vi resta che leggere la storia...
Genere: Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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  1. Prima regola: Non tradire mai le "sorelle"
‹‹Buongiorno… signorina?››
‹‹Signorina Battaglia, prego›› rispose la ragazza con un sorrisino sprezzante ed ironico.
‹‹Bene, vuole raccontarmi quello che sa a proposito dell’accaduto?››
‹‹Io non so un bel niente, signora poliziotta “so-tutto-io”››
‹‹Come, scusi? Sa che potrei arrestarla sia per intralcio alle indagini sia per resistenza a pubblico ufficiale, signorina Battaglia?››
‹‹Se, se, certo. Li guardo pure io i film e i telefilm alla tv. Le dicono spesso ste cose››
‹‹Bene. Allora, vuole raccontarmi qualcosa?››
‹‹Oh, ma sì, certo. Vuole per caso che le racconti una barzelletta? Oppure preferisce una bella storia da brivido, visto il lavoro che fa?››
‹‹Ma certo, continua a fare la spiritosa, ovvio. Che ne dice invece di una storia tipo quella che è successa alla sua amica?››
‹‹…io non so nulla riguardo a questa storia››
‹‹Ah sì? E se interrogassi le altre sua amiche? Magari loro sarebbero più disponibili››
‹‹Certo. No problem. Faccia pure››
‹‹Bene. Aspetti qui qualche minuto e poi potrà tornare a casa. Ah, e se dovessimo scoprire qualcosa, la troveremmo lì, giusto?››
‹‹Mmm, sì certo. Ma se venite a trovarmi, fate uno squillo prima, così ho il tempo di farmi bella›› continuò spavalda la ragazza.
L’agente Leone uscì dalla sala interrogatori e si diresse nella stanza accanto. Dietro la porta c’era già il suo capo che guardava dallo specchio unidirezionale la ragazza appena interrogata:
‹‹Cosa ti ha svelato la prima sospettata?››
‹‹Purtroppo nulla, dice di non saperne niente…e fa tanto la sbruffona, troppo per i miei gusti, visto che ho dovuto minacciarla di arrestarla. Secondo me sa qualcosa, ma senza prove dobbiamo lasciarla andare››
‹‹Uhm, capisco. E le altre due?››
‹‹Devo ancora sentirle, ma la prima ragazza non sembrava spaventata dall’idea che io interrogassi le amiche. Sento che c’è qualcosa sotto, ma non sarà facile scoprirlo se sono tutte con il caratterino della signorina Battaglia››
‹‹Bè, continuiamo con l’indagine e speriamo di ottenere qualche confessione o recuperare qualche prova. Ora la lascio proseguire con gli interrogatori, arrivederci agente Leone›› disse il capo della polizia, chiudendo la porta dietro di sé.
‹‹Ehhh… Agente, faccia accomodare la signorina fuori, recuperi i suoi dati, le restituisca gli effetti personali e la lasci andare. Nel frattempo io andrò a prendere una delle altre due ragazze›› disse l’agente Leone ad un suo sottoposto.
 
La prima sospettata uscì dalla stanza scortata dall’agente e, passando, scambiò un’occhiata molto strana con le altre due. La poliziotta, che osservò la scena, appena vide che ad accompagnare lo sguardo c’era anche un’inquietante sorrisino sul viso della signorina Battaglia, le vennero i brividi e capì che c’era sicuramente qualcosa che non le tornava.
“Cosa potranno mai nascondere tre ragazze di vent’anni? Un segreto, ovvio. Ma che tipo di segreto? Di solito sono del genere amore-non-corrisposto o odio-profondo-verso-un-professore…cosa avranno da nascondere sulla morte di una loro coetanea…anzi amica?”
 
‹‹Allora, lei è la signorina?››
‹‹Fisher›› disse con un filo di imbarazzo.
La seconda ragazza era più pacata e dolce rispetto all’altra, ma era chiaro che non era a suo agio.
‹‹Bene, cosa mi vuol dire a proposito della morte della sua amica?››
‹‹Bè…io non so dirle molto…solo che mi dispiace che sia morta, ecco tutto››
‹‹Uhm, sì. Signorina Fisher, lo sa, vero, che potrei arrestarla per falsa testimonianza?››
‹‹No…cioè, sì lo so, ma non è vero quello che sta dicendo. Io non so davvero nulla›› continuò la ragazza. Anche lei sembrava sicura di ciò che diceva, senza esitare un momento di far credere che fosse la verità. Ma l’agente Leone non era per niente convinta:
‹‹Uhm…vediamo un po’: allora non avrà assolutamente problemi a dirmi cosa stava facendo esattamente nel momento in cui la sua amica Emma Bonnet è deceduta…››
 
‹‹Assolutamente nessun problema. Io e le altre due ragazze eravamo sul lungo Dora a fare una passeggiata e quattro chiacchiere tra di noi›› disse la terza interrogata. Era la più bella, la più gentile e la più sicura di tutte…cose che la rendevano molto più… misteriosa rispetto alle altre due.
La poliziotta si accorse che anche lei aveva lo stesso sorrisino perfido delle altre due, ma lo mascherava molto meglio. Capì quindi che era anche la più furba delle tre, cosa che la rendeva ancora più stranamente inquietante.
‹‹Bene, signorina Cooper. E immagino che non ci sia nessuno che possa testimoniare questa vostra “passeggiata”…giusto?››
‹‹Immagina bene, agente. Anzi, no…adesso che ci penso, qualcuno lo abbiamo visto. Sì, già: era una signora anziana che stava, mi sembra, dando da mangiare a un gruppo di gatti››
‹‹Ottimo, me la può descrivere?››
‹‹Ahahah›› rise la ragazza ‹‹Agente, ma sta scherzando spero? Era notte fonda, come faccio ad averla vista in faccia?››
‹‹Mmm…quindi abbiamo una testimone, ma senza volto o nome, che potrebbe essere inoltre una qualsiasi donna anziana di questa città?››
‹‹Già. Mi dispiace non poterla aiutare più di così›› disse con sinistra gentilezza la ragazza, sempre facendo quel sorrisino raggelante.
‹‹E’ qui che si sbaglia, cara signorina Cooper. Potrebbe ancora fare una cosa per me: mi racconti qualcosa delle sue due amiche››
‹‹What? Vuole sapere qualcosa di Irma e Meg? Da me? Per quanto ne so, lei ha dei fascicoli pieni delle nostre informazioni: quindi perché farmi sprecare tempo a raccontare cose che probabilmente lei sa già oppure…saprà comunque tra poco?››
L’agente Leone stava per replicare, ma fu interrotta da uno degli agenti:
‹‹Ispettore, volevo avvisarla che i fascicoli delle ragazze, compreso quello della vittima, sono sulla sua scrivania›› disse poco prima di scomparire dietro la porta che chiuse dietro di sé.
‹‹E dunque…come faceva lei a sapere dell’arrivo di questi fascicoli, signorina?››
‹‹Uh, avanti…non li vede anche lei i telefilm in televisione? Ci sono sempre dei “fascicoli con i profili dei sospettati e della vittima”. Era qualcosa di logico. Qualsiasi persona poteva arrivarci›› replicò la ragazza con la sua falsa e dolciastra gentilezza.
‹‹Sì, certo, come no. Bene, comunque ora può andare. Nel caso in cui avremo delle novità la contatteremo, come è già stato detto anche alle sue coinquiline. Veda di farsi trovare in casa, se fosse necessario››
‹‹Ma certo agente. Ma non sarà necessario…si fidi del mio intuito›› disse l’ultima sospettata sorridendo, prima di lasciare la stanza.
 
‹‹Anche stavolta non è andata male, vero ragazze?›› disse Irma, sedendosi su una poltrona del salotto di casa loro.
‹‹Stai zitta, Irma! Non hai visto la poliziotta? Non ha creduto a una sola nostra parola!››
‹‹Ma su, Lilith, calmati. Vedrai che non potrà scoprire niente. Siamo troppo complici perché ci siano discordanze nelle nostre deposizioni›› disse Meg, aggiustandosi meglio gli occhiali sul naso.
‹‹Tze! Sentila: parla quasi come un avvocato, la nostra Miss Fisher!›› disse ironica Irma.
‹‹Irma, ti prego! E’ una questione seria: se quella poliziotta continua la sua indagine, potrebbe scoprire anche qualcosa su Emma…oppure, peggio, su di noi!››
‹‹Ma per favore, Lil, quell’idiota di una poliziotta non scoprirà mai niente. Fidati: filerà tutto liscio…come al solito, d’altronde››.
 
“Cosa potranno nascondere queste tre?” pensò l’agente Leone appena si buttò sul divano di casa sua “Apparentemente non potrebbero essere una più diversa dall’altra, ma…quel loro sorriso…così finto…così sinistro…no, non mi convincono proprio”.
Poi prese i quattro fascicoli e cominciò a sfogliarli, ma non li lesse perché era troppo stanca per analizzarli con cura: “Lo farò domani, il weekend aiuta sempre a schiarirmi le idee” pensò infine prima di chiudere gli occhi e appisolarsi sul divano.
  
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