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Autore: RingDingDong    21/09/2013    5 recensioni
[BangLo - HimUp - DaeJae]
FF ispirata a tutte le canzoni dei B.A.P fino all'ultima, Hurricane.
Choi Junhong, un ragazzino del secondo anno preso di mira dai bulli solo perchè è gay, un giorno incontra un ragazzo che lo salva da quell'incubo diventando il suo eroe...o qualcosa di più?
Kim Himchan, studente dell'ultimo anno, una sera entra in un bar e lì scatta l'amore. Il suo sarà un sentimento corrisposto?
Yoo Youngjae, appena trasferito a Seoul, scopre di essere in classe con il ragazzo più bello che abbia mai visto. Riuscirà a conquistarlo?
Genere: Drammatico, Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Himchan, Un po' tutti, Youngjae, Zelo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi!! Ho trovato una chiavetta Internet, ma ho i minuti contati ç_ç scusate se vi ho fatto attendere, spero ne sia valsa la pena:) ora vi lascio all'undicesimo capitolo, aspetto le vostre recensioni ** se arrivo sta sera posto anche il capitolo di Bad Man&Good Man:)
Buona lettura, RingDingDong <3

Destiny


What The Hell

POV Jongup
Mi alzo, spengo la sveglia e vado sotto la doccia a lavarmi. E' da un po' che non mi fermo più quei cinque minuti ad osservare la parte vuota del letto affianco a me, Himchan-hyung ormai si limita ad accompagnarmi a casa per poi andarsene subito, non riesco più ad immaginarlo vicino a me. E' diventato più distante e freddo, quando siamo troppo vicini si allontana, quando lo guardo negli occhi si volta dall'altra parte, non mi sorride più. Vorrei capire cosa gli sta succedendo, ma è impossibile parlarne con lui. 
Una volta vestito mi incammino verso casa sua, trovando gli altri già in salotto. Sono tutti riuniti a parlare del successo di Yongguk-hyung e di Junhong, ma, soprattutto, della loro nuova relazione. E' bello vederli insieme, almeno loro sono riusciti ad unire il loro amore e lo mostrano senza problemi. Io, quando ero con Gikwang non avevo paura di baciarlo in pubblico, ma ogni volta che ci vedevano mi succedeva qualcosa, venivo preso in giro, picchiato, mi buttavano a terra. Loro, invece, possono andare in giro liberamente perchè c'è Bang a tenere sotto controllo la situazione. Vorrei poter vivere lo stesso con Himchan-hyung, anche se, però, a volte, sento il bisogno di tornare indietro e di non aprire quella busta. Lui non è il mio ex, non sono la stessa persona.

POV Himchan
Continua a starmi appiccicato, sembra farlo apposta. Non vuole allontanarsi da me nemmeno per un secondo, inizia ad essere soffocante. Se provo a separarmi da lui mi prende il braccio e lo tiene stretto fra le sue, se cerco di spingerlo via mi guarda con occhi imploranti e non riesco a rifiutarlo, se uso la scusa del bagno improvvisamente deve andarci pure lui, se mi invento di avere fame mi chiede qualcosa anche lui obbligandomi a tornare al suo fianco. Si comporta in questo modo da quando ci siamo baciati, a volte pure peggio come prendermi la mano mentre camminiamo per strada, abbracciarmi forte e ascoltare il battito del mio cuore in mezzo al parco, accarezzarmi una guancia e continuare a fissarmi quando siamo seduti vicini, che sia in pubblico o da soli. Cosa non ha capito quando gli ho detto che gli avrei dato solo l'ultimo bacio per non illuderlo? Cosa frulla nella sua testa? Vorrei anch'io poter ricambiare il suo affetto, ma non posso. Il senso di colpa è troppo forte, non riesco ad amarlo sapendo di avergli fatto del male solo per ottenerlo. Mi sento un mostro, mi pento delle mie azioni e lui non merita qualcuno come me. Preferirei che tornasse con Gikwang piuttosto di mettermi io con lui in questa situazione.
- Ragazzi, si è fatto tardi, devo accompagnare Zelo a casa. - ci annuncia Yongguk prima di andarsene. Siamo rimasti solo io e lui.
- Forse è il caso che vai anche tu. - mentre dico ciò mi alzo e prendo la giacca, pronto a portarlo a casa sua, ma lui non fa alcun movimento, se ne resta seduto sul divano, dove era prima. 
- No, voglio restare ancora un po' con te, hyung.
A questo punto non posso più inventarmi niente, non nel modo in cui me lo ha chiesto, come se non potesse farne a meno, e proprio perchè è lui a volerlo non sono in grado di rifiutarlo. Come si può dire di no alla persona che si ama? Ma ancora più importante, come posso accettare tutto questo dopo quello che gli ho fatto? Come posso permettergli di avvicinarsi ad una persona egoista come me? Non riesco, no, non ce la faccio ad andare avanti con questo peso, ma mi è anche impossibile rinunciare alla sua vicinanza. Perchè ho avuto quell'assurda idea di scattare quelle dannate foto e di mostrargliele? Non era meglio se glielo facevo scoprire da solo? Forse sarebbe stato peggio perchè io lo sapevo e non gli avrei rivelato niente, ma almeno non vivrei con questi sensi di colpa che mi affliggono il cuore e mi impediscono di comportarmi come dovrei, dandogli il mio amore. Cosa dovrei fare adesso? Come risolvo tutto questo casino?
Rassegnato mi spoglio di nuovo e torno al suo fianco, permettendogli di appoggiare la sua testa sul mio petto e di prendere il mio braccio per metterlo sulle sue spalle. Non reagisco, non parlo, non faccio proprio niente. 

Mi spiace, ma non merito tutto ciò.

Afferra la mia mano e se la porta sulla guancia, muovendola come se lo stessi accarezzando, ma la verità è che fa tutto da solo. Le fa sfiorare tutta la pelle, avvicina un dito alle sue labbra e lo bacia, poi riprende con i movimenti precedenti mentre si infiltra tra le mie gambe, sull'interno coscia per poi avvicinarsi sempre di più al linguine provocandomi qualche brivido. E' bello, eccitante, ma non posso. Velocemente, prima che possa impedirmelo ancora, mi stacco da lui allontanandomi quanto basta da non avere altri contatti, notando il suo volto spegnersi e abbassare lo sguardo.
- Vado in bagno.
Lo osservo alzarsi e scomparire nel corridoio. Perchè? Perchè tutto questo? Non so chi di noi due stia soffrendo di più, se io per le mie azioni, se lui per la mia mancanza di affetto. Ma soprattutto, la domanda che più assale i miei pensieri è: si comporta così perchè prova qualcosa per me o per colmare il vuoto che gli ha portato la separazione con Gikwang?

POV Jongup
Perchè? Perchè non mi vuole più? Sto facendo di tutto per riavvicinarlo a me, ma lui continua a rifiutarmi. Non mi da più tutto quell'amore che mi faceva stare così bene. Nemmeno questa volta sono riuscito a trattenere le mie lacrime alla mancanza del suo affetto. Forse se non ci fossimo mai baciati tutto questo non sarebbe mai successo, forse sarebbe rimasto tutto come prima, io che correvo da lui a piangere solo per sentirmi meglio. 

Sentirmi meglio...

O forse, forse sto facendo tutto questo...per dimenticare Gikwang? E' lui la ragione di tutto questo? No, non può essere. Io non lo voglio più, non lo desidero, non lo amo più, però tutti i momenti passati con lui non se ne vanno dalla mia testa, continuo a pensarci, a quando stavo con lui. Era così bella la nostra relazione, anche se iniziava ad andare male. Non è stato quel bacio a rovinare tutto, sono state quelle foto. In fondo ha fatto un errore, in tutte le coppie capitano queste cose. Probabilmente è colpa mia, in tre anni ho sempre avuto paura di andare oltre e di farlo con lui, sarà stato quello il mio sbaglio. Forse dovrei solo ricominciare da zero.
- Jongup, tutto bene?
Mi volto, spaventato dalla voce improvvisa dello hyung, ma gli sorrido avendo compreso tutto. Mi avvicino a lui felice, lasciando che mi asciughi le lacrime.
- Scusa, Himchan-hyung. Per tutto questo tempo ho pensato di amarti, che Gikwang non esistesse più nella mia vita, ma mi sono sbagliato. La verità è che, quando sono con te, vedo lui al tuo posto. Ti ho preso per un sostituto, mi dispiace.
- L'importante è che riesci a superare il momento senza dover soffrire ancora.
- Non ti preoccupare, penso di esserci già riuscito. Gikwang ha sbagliato, è vero, ma credo sia arrivato il momento di perdonarlo e di ricominciare. Non voglio più prendere in giro me stesso pensando di essermi infatuato di te, ma, soprattutto, non voglio creare un legame tra noi due che non può esistere. Sì, penso che la cosa giusta da fare sia tornare con lui. Ora è meglio che vado.
Una volta salutato esco da casa sua, da solo, convinto della mia decisione. Sono stufo di cercare di attirare la sua attenzione, illudendolo. Esatto, è questo che sto facendo. Lui aveva paura che mi sarei fatto un'idea sbagliata, che mi sarei innamorato di lui e che avrei sofferto ancora, ma è proprio questo il problema. E' successo l'esatto opposto. Quel bacio è stato la prova di tutto, ho capito che il suo non era semplice affetto, che non voleva solo consolarmi. Il suo desiderio era quello di amarmi, ma, non so perchè, ha preferito rinunciare a me allontanandosi. Ora, però, non ha più importanza. Troverà qualcuno migliore di me, che saprà ricambiare il suo amore. Per il momento devo solo pensare a Gikwang, a tornare insieme a lui, a ricominciare la nostra storia, a continuare ad amarlo. Allora perchè, se sono così sicuro della mia scelta, continuo a piangere?

Jongup, non ingannare te stesso.

POV Himchan
Le sue parole rieccheggiano nella mia testa. Ho fatto tutto questo, mi sono riempito di sofferenza, per cosa? Per sentirmi dire che vuole tornare con quel tipo? Ma, in fondo, me lo merito dopo quello che ho combinato. Sono uno stupido, solo un fottuto cretino! Come ho potuto pensare che avrei potuto conquistarlo così? Avrei dovuto sfruttare l'occasione anche se me ne sarei sicuramente pentito. Avrei fatto qualunque cosa, invece sono rimasto a guardare come uno scemo. Ho lasciato andare, non gli ho detto la verità, gli ho permesso di continuare ad amare quello stronzo. E se lo distruggerà ancora? E se, per la seconda volta, non gli sarà fedele? Posso davvero lasciare che vada incontro a tutto questo? Forse dovrei fargli cambiare idea, ma non credo di essere la persona adatta. No, non di nuovo. 
Mi butto sul letto portando un braccio sui miei occhi sperando di riuscire a impedire alle mie lacrime di uscire e rigarmi il viso, ma il mio è un tentativo vano. Insieme a loro si uniscono alcuni singhiozzi, è troppo forte questo dolore. Ero convinto che sarei stato felice se avesse preso questa decisione, che avrei preferito guardarlo insieme a Gikwang piuttosto di stare insieme a lui con il peso che mi porto dietro, ma mi sbagliavo. Disperato prendo il cellulare e chiamo Yongguk che, fortunatamente, mi risponde subito. E' l'unico che possa aiutarmi.
"Channie, che succede?"
- Jong...Jongup...vuole tornare con...Gikwang.
"Non prendermi in giro, ultimamente eravate così vicini."
- Sono serio. Me lo ha detto chiaro e tondo.
"Come può anche solo pensare di dargli una seconda opportunità? E' più che scontato che lo prenderà in giro un'altra volta."
- E' lo stesso che penso io, ma ha fatto la sua scelta. Non so cosa fare. Vorrei fargli cambiare idea, ma mi sento una merda. Come potrei dirgli di lasciarlo perdere per me quando sono stato io a fargli scoprire del suo tradimento e, dunque, a farlo soffrire?
"A proposito di quello, glielo hai detto?"
- No.
"Cazzo, deve saperlo! Se aspetti ancora peggiorerai solo la situazione. Devi dirglielo subito, altrimenti col cavolo che godrai dell'unica possibilità di averlo."
Sì, forse ha ragione. Il mio senso di colpa inizia a farsi sentire fin troppo. Non è giusto nei confronti di Jongup, ha bisogno di sapere tutta la verità, deve venire a conoscenza di quello che ho fatto. Forse mi odierà o forse mi ringrazierà, non importa, mi basta dirglielo. Quello che sto per fare potrebbe darmi la possibilità di ottenere il suo amore come potrebbe togliermela, ma so che, questa volta, non me ne pentirò.
- Ti faccio sapere come va.
Metto giù il telefono senza aspettare la sua risposta, esco di casa sbattendo la porta per la fretta e inizio a correre. Corro più veloce che posso, come non ho mai fatto, non guardo nemmeno la strada per attraversarla, non mi curo del fatto che continuo a sbattere contro i passanti, alcuni buttandoli a terra, non faccio caso ai loro insulti. La mia unica preoccupazione è quella di raggiungerlo il prima possibile. Non posso aspettare domani, no, devo farlo ora.
- Jongup!
Al mio grido si volta confuso, ma mi sorride comunque. Il suo viso è ancora rigato dalle lacrime e, quando mi avvicino, lo abbassa e se lo asciuga con le maniche della felpa per poi tornare a guardarmi. Mi piego per qualche secondo riprendendo fiato, poi faccio un sospiro e mi preparo. E' arrivato il momento.
- Jongup, ti devo dire una cosa.
- Era così importante da correre fin qua? Potevi dirmela domani o chiamarmi.
- No, non posso aspettare! Io ti devo chiedere scusa per una cosa che ho fatto. - ancora una volta mi osserva non capendo il significato delle mie parole. Spero solo che il suo sguardo non cambi in negativo quando avrò finito. - Riguarda le foto di Gikwang. Sono stato io a scattarle e a consegnarle alla tua collega. 
- Non mi devi chiedere scusa per questo, alla fine mi hai fatto aprire gli occhi. Non capisco, però, perchè me lo dici ora.
- Il punto è che non si tratta solo di questo. So benissimo di averti aiutato, alla fine ti tradiva e non era giusto nei tuoi confronti. Il problema è il motivo per cui l'ho fatto. Io...ecco...- un altro sospiro mi prepara al continuo, la parte più dura da svelare. - Mi sei piaciuto fin dal primo momento in cui ti ho incontrato e quando ho scoperto che stavi con Gikwang non ci ho più visto dalla rabbia. Avrei fatto qualunque cosa per te, dunque ho colto l'occasione e l'ho incastrato quando l'ho beccato con il suo amante. Sapevo che avresti sofferto e che, in questo modo, mi sarei potuto avvicinare a te, proprio per questo ho sentito il dovere di dirti la verità.
Ce l'ho fatta, sono riuscito a dirgli tutto. Il suo sorriso si è spento, il suo sguardo vaga a caso mostrando due occhi lucidi. Non capisco cosa stia pensando, se è felice oppure no. Forse è solo shockato, forse sta riflettendo sul da farsi e su quello che potrebbe rispondere. L'ansia si fa più forte, ho bisogno di sentire le sue parole. 

Dimmi qualcosa!

Improvvisamente la mia guancia viene colpita abbastanza forte da farmi voltare. Lo sapevo, sapevo che sarebbe andato tutto storto, eppure l'ho fatto. L'unica cosa che ho ricavato da tutto questo è...niente. Mi sono solo liberato da un peso che avrei anche potuto sopportare per lui, invece no. Sono stato un egoista, per la seconda volta.
- Insomma, tu hai sfruttato la mia sofferenza. Bel modo di dimostrare il tuo amore.

POV Jongup
La mia mano e le mie labbra si sono mosse da sole. Non so perchè l'ho fatto, non so perchè ho detto quelle parole, non so chi voglio. Gikwang è stato l'amore della mia vita per tre anni, ma credo che possa esserlo anche Himchan, eppure non sono riuscito a trattenermi. Ha sfruttato l'occasione, il mio momento di debolezza per avvicinarmi, mi ha illuso, mi ha preso in giro per tutto questo tempo. Mi ha fatto credere di amarmi, mi ha fatto innamorare di lui, invece erano tutte menzogne. E' il classico ragazzo che vuole ottenere tutto, che pensa di essere l'unico a meritarsi le cose. Non posso sopportarlo.
Non volendo sentire ancora le sue parole mi volto e me ne vado. Non me lo impedisce, non mi corre dietro, non trova un modo per sistemare la situazione. Resta lì, senza raggiungermi. Forse si è già diretto verso casa o forse è rimasto ad osservarmi mentre mi allontano, ma non importa. Non voglio controllare, non voglio vedere cosa sta facendo. Voglio solo correre via, il più lontano possibile, lasciando la strada libera alle mie lacrime. Fuggo da lui, volto a caso, probabilmente ho anche girato in tondo per alcune vie, ma continuo fino a rimanere senza fiato. Sono in un vicolo buio, non si vede quasi niente. Mi inoltro in esso, più o meno al centro mi butto a terra appoggiandomi al muro, sentendo qualcuno al mio fianco. Forse è un poveraccio senza casa, forse è qualcuno come me che vuole solo stare solo e lontano dall'amore. Posso udire alcuni rumori, sembrano singhiozzi, e comprendo che si tratta della seconda opzione. Mi volto ad osservarlo. Nonostante la poca luce, posso notare che è abbastanza magro, indossa dei pantaloni lunghi neri e una giacca dello stesso colore, mentre la maglia sotto, che gli arriva fino a metà bacino, è bianca. Tiene la testa nascosta tra le ginocchia, le braccia avvolte intorno alle gambe, la schiena che continua a sussultare, i lamenti trattenuti male. Vederlo in quella situazione mi fa dimenticare il mio dolore, ho solo voglia di consolarlo come faceva con me Himchan. Porto la mia mano sui suoi capelli di un biondo scuro, scoprendo che sono molto morbidi. Lui se ne rende conto e solleva il viso di poco, dunque allungo il braccio nello spazio vuoto sotto di esso e, spingendo sulla sua spalla, lo avvicino a me in modo che possa appoggiarsi al mio petto. Continua a piangere per un po', iniziando a rilassarsi solo dopo alcuni minuti.
- Il tuo abbraccio è privo d'amore, non serve a niente. - mi fa notare e, non potendomi offendere visto che le sue parole sono vere, sorrido.
- Non ti conosco, mi è difficile darti amore, ma mi dispiace vederti così. 
- Non lo merito.
- Perchè dici questo? In fondo, tutti meritiamo un po' di affetto.
- Non io che ho preferito seguire il mio orgoglio e far soffrire l'unica persona che mi dava amore.
- A me è successo l'esatto opposto. Sono io la vittima dell'orgoglio della persona che amavo.
A quella frase si stacca da me rimettendosi seduto e asciugandosi il volto con le maniche, ma lo aiuto portando il mio pollice su una sua guancia, vedendolo poi abbassare le mani e lasciarsi curare. I miei occhi si sbarrano nel momento in cui scopre il suo viso. In effetti, ripensandoci, la voce era molto familiare, ma non mi sarei mai aspettato di incontrare proprio lui. Lui che mi ha fatto del male, lui che gode nel creare sofferenze ai più deboli, lui che mi ha picchiato con tutta la sua forza.
- D-Dae...Daehyun?
Velocemente alza lo sguardo e, anche lui, spalanca gli occhi allontanandosi di scatto e lasciando sfuggire un'altra lacrime. Non mi guarda come le altre volte, con odio, sembra terrorizzato, ha paura. Fa quasi tenerezza. E' la prima volta che vedo un bullo piangere, con quell'espressione. No, forse non è poi così malvagio. Questi pochi minuti con lui mi hanno fatto capire che lui è diverso, che per lui non è poi così divertente picchiare una persona. Diversamente dagli altri ha un cuore, gli piace l'amore, sa amare, ma qualcosa lo trattiene dal farlo.
Mi dimentico di tutti i brutti momenti che mi ha fatto passare e finisco di asciugarli il viso lasciandolo confuso. Abbassa lo sguardo, ma ci mette un po' prima di riuscire a parlare.
- S-Scusa...
- Per cosa?
- Per averti sempre trattato male. Non dovresti avere compassione per me.
- E' acqua passata. Piuttosto, la persona di cui parlavi è forse Youngjae? - dopo aver esitato per qualche secondo annuisce, confermando la mia ipotesi. In realtà lo avevo capito subito, quel giorno al bar aveva mostrato di non considerarlo una vittima, ma qualcosa di importante. Mi metto in piedi e gli porgo la mano per aiutarlo ad alzarsi. - Vuoi fermarti da me? Penso che stare un po' in compagnia possa farci bene.
Mi sarei aspettato che rifiutasse, non volendo farsi vedere in giro con me, invece mi sorride e mi segue volentieri fino a casa, dove lo faccio accomodare in camera mia per cambiarsi e mettersi nel letto accanto a me. Questa volta, al posto di Himchan-hyung, c'è lui al mio fianco. E' strana come cosa. Daehyun non mi ha mai calcolato nemmeno come semplice compagno di classe, ora, invece, se ne resta sdraiato, a pochi centimetri dal mio corpo, come se nulla fosse. Non riesco a capirlo, ma penso che non mi sarà mai possibile. Questo ragazzo nasconde qualcosa, me lo sento, qualcosa di importante. 
Dopo alcuni minuti realizzo che, questa notte, mi sarà molto difficile addormentarmi e, notando che anche lui è nella mia stessa situazione, attacco discorso chiedendogli qualcosa sul suo rapporto con Youngjae. Chissà, magari la sua storia potrebbe tirarmi su di morale.
- All'inizio non me ne fregava niente di lui, poi ha iniziato ad avvicinarsi a me e non sono riuscito a rifiutarlo. Quando ho scoperto che gli piacevo mi sono spaventato, avevo paura di quello che avrebbe pensato la gente se mi avessero visto con lui, così ho iniziato a maltrattarlo, ma mi ricordavo sempre dell'amore che provava per me e, anche se era un ragazzo, non potevo farne a meno, dunque, in pausa pranzo, andavamo sempre dietro la scuola e lo facevo stare meglio cantandogli qualche canzone. - le sue lacrime tornano a mostrarsi silenziose e la sua voce inizia a farsi rauca - I miei genitori non mi hanno mai calcolato, mi hanno sempre detto "Fai quel che ti pare", non mi hanno mai abbracciato, dunque desidero sempre ricevere un po' di affetto, non m'importa da chi, ma quello di Youngjae è quello che preferisco. E' l'unico a farmi sentire amato.
- Lui lo sa?
- Che mi piace essere baciato e abbracciato, che sia da un maschio o una femmina? Sì.
- No, che ti piacciono le sue attenzioni, non quelle di altri. - scuote la testa abbassando lo sguardo, facendomi capire che si sente dispiaciuto per questa cosa. - Allora dovresti dirglielo. Sicuramente...
- Basta parlare di Youngjae! Dimmi di te, invece. Cos'è successo?
- Stavo con un ragazzo, lui mi ha fatto le corna e l'ho mollato. Poi ho scoperto che Himchan ha sfruttato il mio momento di debolezza per avvicinarmi. E' come se mi avesse preso in giro per tutto questo tempo.
- Non è stato molto carino da parte sua.
- Lo so, infatti mi sono arrabbiato con lui, ma non so se ho fatto la cosa giusta. Sento che tra noi c'è un legame, so che mi sono infatuato di lui, anche se penso ancora al mio ex, ma mi ha dato fastidio il suo comportamento.
- Insomma, vi piacete, ma tu sei troppo arrabbiato per ammetterlo e non sai se lasciarlo perdere proprio per questo e tornare col tuo ex. - annuisco  poggiando la fronte sul suo petto, non molto lontano da me. - Metti da parte l'orgoglio e diglielo. Se il tuo ex ti ha fatto le corna vuol dire che non ti ama, dunque devi dirgli addio definitivamente. E poi, Himchan può aver fatto un errore sfruttando l'occasione, ma non pensi che magari era l'unico modo che aveva? Io credo che ci tenga a te e che dovresti scegliere lui.
- Va bene, però tu dovrai dire la verità a Youngjae.
- Tutta la verità? - la prima parola la marca molto bene, come se avesse un significato molto grande, e la cosa mi insospettisce. C'è qualcosa che ancora non so. Serio, torno a guardarlo negli occhi. Voglio sapere di cosa si tratta.
- C'è dell'altro? - prima di rispondere riflette un po', facendomi incuriosire ancora di più, per poi avvicinarsi a me e sussurrarmi qualcosa all'orecchio lasciandomi ad occhi spalancati per lo shock. Non posso credere che abbia detto proprio quelle parole, questo non può essere il Daehyun che conosco.
- Non devi dirlo a nessuno! - annuisco ancora shockato, poi mi lascio prendere tra le sue braccia e mi appoggio al suo petto, stringendolo anche io, scambiandoci un po' di quell'affetto di cui abbiamo bisogno. Sento il suo calore avvolgermi e, in quel momento, comprendo che ogni sua parola era vera. Lui non è come gli altri bulli, no, non lo è affatto. E' un ragazzo normalissimo, anche se non troppo, con le mie stesse difficoltà e con le mie stesse esigenze. L'unica cosa che ci differenzia è il modo in cui esprimiamo tutto ciò. 
Dopo la nostra chiacchierata mi rilasso vicino a lui, lasciandomi abbracciare e ricordo quando era Himchan a farlo. Mi torna in mente pure il nostro bacio, come mi toccava. Mi spiace dirlo, ma in questo momento vorrei solo scacciare Daehyun e sostituirlo con l'unico ragazzo che mi da amore. Vorrei tornare indietro, non dargli quello schiaffo, non dirgli quelle parole. Vorrei solo averlo baciato.

Che cavolo ho fatto?


 
  
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