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Autore: Viridiana    20/10/2004    10 recensioni
Negare, Negare, Negare… quanto può essere stressante per chi ci è vicino il nostro rifiuto ad ammettere i nostri veri sentimenti? Ma soprattutto, a cosa può indurre l’esasperazione di chi è stufo di ascoltare di continuo tali smentite? Strane alleanze si creano nei sotterranei di Hogwarts… e se il risultato dipende dalla collaborazione tra Serpeverde e Grifondoro difficilmente sarà meno che imprevedibile!
Genere: Commedia, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La lezione di Pozioni era terminata da poco, e il silenzio regnava finalmente sovrano nei sotterranei della scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, gli studenti se ne erano andati da poco e solo due voci, una decisamente più alta dell’altra, erano rimaste a disturbare tanta pace.

Draco Malfoy e Blaise Zabini, stavano discutendo per l’ennesima volta, da un po’ di tempo a quella parte, su un argomento non particolarmente gradito al biondo Serpeverde.

 

“Neanche morto!!”

 

“Ma che male c’è a dire che ti piace?! Io a volte proprio non ti capisco Draco… quando fai così sei veramente insopportabile!”

 

“Mai quanto te e le tue insinuazioni idiote!”

 

“Ma si può sapere che c’è di tanto idiota nel riconoscere che ti piace?! Guarda che ce ne siamo accorti tutti, manca solo che lo ammetta tu!”

 

“Tu sei completamente pazzo! Io aspetto a gloria il giorno in cui l’Oscuro Signore me lo toglierà dai piedi finalmente!”

 

“Si, come no… ma chi vuoi prendere in giro? Si vede benissimo che stai mentendo, e ti dirò di più, se fosse davvero in pericolo scommetto non esiteresti un attimo a fare di tutto per proteggerlo! Ammettilo una buona volta!”

 

“Non lo ammetterò mai… perché non è vero!! E con questo considero chiuso il discorso!”

concluse Malfoy, e presa la sua cartella uscì furente dall’aula sbattendo la porta dietro di sé in faccia al suo migliore amico, e avviandosi per gli oscuri corridoi che lo avrebbero portato all’aula di Trasfigurazione di cui aveva la lezione successiva, e dove ora invece si stava svolgendo una scena non molto dissimile da quella appena vista.

 

 

ooOoOoo

 

 

 

“Herm! Ma che razza di idee assurde ti vengono in mente?! Ron ha ragione, tu studi troppo, Ti fa male!”

 

“E voi troppo poco, ma questo non cambia lo stato delle cose, si vede lontano un miglio che ti piace! Non puoi negarlo!”

 

“Ma stai scherzando o parli seriamente?”

 

“Mai stata più seria in vita mia! E aggiungerei anche che sono stra-sicura che non esiteresti a metterti contro chiunque, fosse pure Tu Sai Chi in persona se solo osasse toccarlo!”

 

“Ora stai davvero esagerando! Guarda che per me potrebbe benissimo morire domani… mi farebbe solo un favore!“

 

“Harry ma chi vuoi prendere in giro, se gli capitasse qualcosa tu saresti disperato!”

 

“Guarda, se mi liberasse da quell’odiosa piattola, sarebbe l’unico caso di cui potrei essere grato a Voldemort!”

 

“Non lo pensi davvero, ammettilo che ti piace invece!”

 

“Neanche morto!!”

 

 

ooOoOoo

 

 

 

Pochi giorni erano passati da quelle spiacevoli conversazioni, era passata da poco l’ora di cena e una tetra pioggia stava ora precipitando fuori dal centenario castello, mentre al suo interno una figura vagava irrequieta per una di quelle aule deserte, con fare scocciato e impaziente.

 

 

 

“Accidenti ma un posto meno tetro non lo poteva scegliere? Vorrei proprio sapere che ha combinato stavolta di così grave da non dover coinvolgere Ron… Spero solo che non sia una scusa per ricominciare con quei discorsi assurdi su Malfoy e che arrivi presto...già l’aula di Pozioni già non mi piace di giorno ma ora che è anche tutto buio e non c’è nessuno se è possibile ancora più inquietante… ma quanto diavolo ci mette Hermione ad arrivare?!”

 

 

 

 

Pensieri non molto diversi da quelli aleggiavano anche nella mente di un'altra figura, che con fare piuttosto nervoso camminava spedito per quei sotterranei che ormai conosceva a menadito.

 

 

 

“Ma che razza di posto ha scelto quel deficiente? Non poteva aspettare di vederci in sala comune? Certo che questa ala del castello di notte mette davvero i brividi… e poi di che diavolo vorrà parlare così urgentemente? Spero solo non si tratti ancora di quel maledetto Potter! Eppure sono stato chiaro, se Blaise ricomincia ancora con quei discorsi assurdi stavolta giuro che…” ma, contro tutte le sue previsioni, non era Blaise quello che trovò ad aspettarlo.

 

ooOoOoo

 

“Potter?”

 

“Malfoy?”

 

“Che ci fai qui Potter?”

 

“Potrei chiederti la stessa cosa Malfoy!”

 

“Si da il caso che io stia aspettando qualcuno, quindi… vedi di toglierti immediatamente dai piedi!”

 

Harry era visibilmente irritato, ci mancava solo lui in quel momento! Quel maledetto furetto non si era neanche accorto che gli aveva fatto perdere almeno dieci anni di vita aprendo la porta così di scatto!

 

“Guarda, ora come ora non sono proprio in vena di litigare con te! Quindi stavolta, e bada bene solo per stavolta, me ne vado io, aspetto solo che arrivi Herm…” ma non fece in tempo a concludere la frase che subito un atroce, terribile dubbio gli attraversò la mente, possibile che dietro alla presenza di Malfoy lì si nascondesse la diabolica mente della sua amica?

 

“Ovviamente, San Potter non può certo sprecare il suo prezioso tempo con chicchessia, è riservato solo a mezz…” ma nemmeno Draco fece in tempo a finire la frase che sentì qualcosa muoversi dal fondo dell’aula.

 Si guardò intorno, avvicinandosi ad Harry. Certo che quel posto, di notte era davvero un inquietante.

 

I due non fecero in tempo a riprendere la loro diatriba che uno scricchiolio li fece sobbalzare entrambi.

 

“Che… che è stato?” chiese Draco, la cui voce iniziò un po’ a tremare.

 

“N…niente… io non ho sentito niente, perché tu hai sentito qualcosa?” rispose Harry, non troppo convinto in realtà.

 

“No, certo che no! Volevo solo vedere se ti spaventavi!”

 

 

TUMP

 

 

Istintivamente entrambi i ragazzi si afferrarono reciprocamente per le braccia e, cerulei in volto, si voltarono nella direzione da cui proveniva quel tonfo sordo.

Ma ci fu solo un pesante silenzio. Draco fu il primo a riprendersi.

 

 

“Mollami immediatamente Potter! Chi ti ha dato il permesso di toccarmi?!”

 

“Lo stesso che lo ha dato a te!!” Rispose risentito Harry indicando con lo sguardo le mani dell’altro che gli stavano avvinghiando le spalle.

 

Entrambi fecero uno schizzo indietro. Rossi come peperoni.

 

 

TUMP TUMP

 

 

Draco si nascose dietro la schiena di Harry.

 

“Pfui, il solito cuor di leone vero Malfoy?” chiese Harry sperando che non gli fosse così vicino da sentirlo tremare, anche se al momento non avrebbe saputo ben dire se quei brividi fossero dettati dalla paura o dal contatto fisico con l’altro, anche se si rifiutava anche solo di pensare che la cosa più probabile, e anche la peggiore, fosse proprio la seconda ipotesi!

 

Ma Malfoy non rispose, alzò invece un braccio ad indicare ad Harry la cattedra, da dove sembrava venire il rumore.

 

Della nebbia si stava alzando lentamente propagandosi verso di loro.

Una figura oscura apparve.

 

Voldemort.

 

Poi tutto sembrò muoversi a rallentatore. Harry pietrificato non fu capace di muovere un muscolo. Riuscì solo a rimanere immobile e a non staccare gli occhi dall’Oscuro Signore che stava alzando la bacchetta contro di lui.

 

Poi, quelle due parole.

 

Avada Kedavra.

 

Harry chiuse gli occhi in attesa di sentire la fitta verde che da lì a meno di un secondo sapeva lo avrebbe colpito in pieno petto. Ma non inaspettatamente  non provò niente del genere. Sentì invece qualcosa di pesante cadergli addosso.

Aprì gli occhi e vide lo spettacolo più inverosimile e terrificante che si potesse mai aspettare in vita sua. Draco Malfoy lo aveva protetto facendogli da scudo con il proprio corpo.

 

“DRACO!!”

 

“Ha… Harry…”

 

“Perché?!”

 

“Harry…”

 

“No… perché? Perché ti sei sacrificato per proteggermi?!” Harry balbettava mentre calde lacrime scesero a bagnargli le guance.

Il biondino fece un sorriso sforzato, “Perché.. anche se non te l’ho mai detto… tu mi piaci moltissimo Harry…”

“Draco ti prego… ti prego rispondimi… ti prego guardami… ti prego… Io… io non ti ho ancora detto… tu non mi puoi lasciare!”

Ma non fece in tempo a terminare la frase che il respiro gli si spezzò in gola, il ragazzo fra le sue braccia aveva chiuso gli occhi.

 

“NOOO!! Non mi lasciare non mi puoi lasciare!! Ti prego!! Non mi abbandonare!!

 

 Le lacrime bruciavano incandescenti nei suoi occhi, una rabbia incontrollabile iniziò pervaderlo da capo a piedi.

 

“Tu… l’hai ucciso tu!! Me la pagherai Maledetto!!”

 

Senza alzarsi presa la sua bacchetta e la puntò sul mago che ancora li sovrastava e con voce rotta e rabbiosa, iniziò a recitare il suo incantesimo

 

“Avada Kedavr…”

 

“Aspetta!”

 

Harry si voltò e vide un’Hermione piuttosto allarmata comparire vicino alla porta.

 

“No, dico non sai che non è legale lanciare le Maledizioni Senza Perdono? Non vorrai farti espellere!”

 

 

Harry in quel preciso momento ne fu sicuro: o era diventata pazza lei o era impazzito lui. Non c’erano altre spiegazioni.

 

 

Un’altra voce aleggiò nella stanza.

 

“Che faccio Hermione, si spegne così il proiettore?”

 

Spuntò Blaise Zabini da sotto gli ultimi banchi dell’aula.

 

“Sì Blaise grazie, stai solo attento agli incantesimi usati per farlo funzionare qua!”

 

“Ok!”

 

Voldemort e la nebbia si dissolsero. così come erano arrivati.

 

Hermione tornò a rivolgersi ad Harry che non aveva avuto ancora la forza di spiccicare parola.

 

“Tu avevi detto che saresti stato più che contento se Draco fosse morto, mentre lui aveva detto che non avrebbe mai alzato nemmeno un dito per salvarti.”spiegò la moretta come se fosse la cosa più naturale del mondo, indicando Malfoy.

 

Proprio non capiva… Che accidenti di scherzo era quello? Non era certo quello il momento per le recriminazioni… Draco…

 

“Harry, Harry, Harry…” sospirò Hermione, “ma non sai che l’Avada Kedavra ha effetto immediato? Se fosse stata vera il tuo bello non avrebbe fatto in tempo a farti quell’irresistibile dichiarazione” fece sarcastica, “…davvero, dovresti impegnati di più a Difesa Contro le Arti Oscure sai? Sto parlando seriamente.”

 

Harry la fissò scioccato, in quel momento tutto voleva tranne una ramanzina sul suo impegno scolastico!

 

Però, quando posò gli occhi ancora colmi di lacrime sul biondino che aveva fra le braccia effettivamente lo vide aprire gli occhi e muoversi! Il suo cuore mancò di un battito e anche l’aria intorno a lui sembrò farsi immensamente più leggera.

 

Draco si portò una mano all’altezza del petto, dove lo aveva colpito il fascio di luce verde. In effetti, non stava poi così male.

Se si escludeva certo il fatto che si sentiva ancora morire dalla paura che aveva avuto di morire!

 

“Blaise! Granger! Che diavolo significa tutto questo?! Se quello non era il Signore Oscuro allora chi o cosa diavolo era?!”

 

“Era un’illusione ottica!”

 

“Una che?!” Chiese Malfoy che sempre tra le braccia di Potter pur non capendo mezza parola, si sentì improvvisamente meglio. Molto meglio.

 

“Un’immagine olografica… sai Draco penso che anche tu dovresti iniziare a frequentare babbanologia… non ti farebbe male!”

“Blaise…!!” Draco non aveva capito praticamente nulla della spiegazione data dal suo amico ma questo, era decisamente troppo!

Ma il moretto ignorò l’interruzione e continuò “E’ lì che ho avuto modo conoscere meglio Hermione e così abbiamo scoperto che avevamo lo stesso problema!”

“Quale problema?!”

Ma Blaise non fece in tempo a rispondere al suo amico perché Harry, che invece aveva capito benissimo dove Zabini voleva andare a parare con quel discorso, interruppe bruscamente il chiarimento,

“Oh sta zitto Zabini! Quello che tu e la ‘tua amica’ avete organizzato non ha scusanti!”

A queste parole Malfoy, che sembrò concordare pienamente con Potter, finalmente si alzò, scostandosi di malagrazia dal moretto.

 

Harry invece, a parte la reazione istintiva che aveva avuto per tacitare il ragazzo, non ce la faceva ancora a rialzarsi, rimase a terra, trasse un lungo, lunghissimo respiro di sollievo e poi iniziò a ridere istericamente.

Se non fosse stato ancora così shockato difficilmente Hermione e Zabini si sarebbero evitati, legale o no, una bella e stavolta vera Maledizione Senza Perdono.

La cosa non dovette sfuggire ai due, i quali per non correre tale rischio si defilarono svelti, uscirono dall’aula e chiusero la porta dietro le loro spalle.

 

Per la seconda volta in meno di mezzora, un pesante e ben più lungo silenzio era di nuovo calato inesorabile tra i due.

Ma stavolta fu Harry ad interromperlo, che rimessosi in piedi, e forte della dichiarazione prima ricevuta, iniziò ad accostarsi a Malfoy.

 

“E così… è molto che il tuo bel cuoricino spasima per il sottoscritto, Malfoy?” chiese il Grifondoro avvicinandosi di un passo.

 

“Ma… ma che stai farneticando sfregiato?” balbettò, Draco che non sapeva più dove guardare per non sentirsi addosso i begli occhi verdi di Harry che lo guardavano sarcastici.

 

“Io ti piaccio… anzi, per essere precisi… io ti piaccio moltissimo… lo hai tu stesso detto prima!” Harry fece un altro passo, sbarrandogli la strada.

 

“Povero Potter… non mi dire che hai dato credito hai deliri di un moribondo!!”

sibilò di rimando il Serpeverde voltandogli le spalle.

Draco si sentiva le guance in fiamme! Voleva immediatamente uscire da quella maledetta aula, voleva uscire da quella stra imbarazzante situazione e, sopra ogni altra cosa, voleva immensamente uccidere Blaise!

Fatto quindi mentalmente l’elenco di tali priorità si decise a farsi finalmente coraggio. Si voltò, e sempre con lo sguardo incollato a terra fece er oltrepassare il moretto ma questi glielo impedì afferrandolo per un braccio.

 

“Aspetta!” Disse Harry trattenendolo, forse con un po’ troppa enfasi, dal momento che così facendo gli finì addosso, riportando se stesso e Malfoy nella medesima posizione di poco prima.

 

“Ma sei impazzito del tutto Potter? Che diavolo vuoi?! Non ti sembra di avermi umiliato abbastanza per oggi?”

“Mh… No, manca ancora una cosa!”

“Che altro c’è ancora?!”

“Questo!”

 

E con ciò baciò il Serpeverde a cui, dopo essersi ripreso dallo sbigottimento iniziale, in quel momento non sembrò più di starci poi così male tra le braccia del Grifondoro, e presto iniziò a ricambiare.

Non appena sentì Draco rispondere al suo bacio Harry si interruppe, e guardò Malfoy, facendo incontrare il verde dello smeraldo con l’argento del mercurio.

Un espressione di incredulità mista a curiosità era apparsa sul volto del biondino. Harry sorrise.

 

“Anche tu mi piaci moltissimo Draco Malfoy!”

 

Quella fu l’unica frase che Harry riuscì a terminare per un bel po’ di tempo, prima che Draco lo ritrascinasse su di sé riprendendo a baciarlo con ben più passione.

 

 

ooOoOoo

 

 

Nota: Questa non è la prima storia che scrivo sulla mia ormai stranota coppia preferita, ma è in assoluto la mia prima Oneshot, ed indubbiamente questa è la prima volta che ‘posto’ qualcosa anch’io in quest’ambito, tale ‘pubblicazione’ va a quella persona tutta speciale nonché bravissima autrice che è Arc en ciel, Grazie per tutto l’incoraggiamento e la fiducia che mi dimostri per quello che scrivo, come vedi alla fine ’ce l’hai fatta!’ la tua ultima mail ha sortito i suoi effetti ed ecco qua… spero di esserti riuscita a strappare almeno un sorriso, l’intenzione era quella!, ^___^  Che altro aggiungere poi? Non molto, se non che con questa brevissima storia spero davvero di aver restituito almeno uno di quei molti sorrisi che tanti/e bravissimi/e autori/autrici mi hanno regalato con le loro storie. A tutti/e Voi il mio più sincero Grazie.

 

 

  
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