La lezione di Pozioni era
terminata da poco, e il silenzio regnava finalmente sovrano nei sotterranei
della scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, gli studenti se ne erano
andati da poco e solo due voci, una decisamente più alta dell’altra, erano
rimaste a disturbare tanta pace.
Draco Malfoy e Blaise
Zabini, stavano discutendo per l’ennesima volta, da un po’ di tempo a quella
parte, su un argomento non particolarmente gradito al biondo Serpeverde.
“Neanche morto!!”
“Ma che male c’è a dire che
ti piace?! Io a volte proprio non ti capisco Draco… quando fai così sei
veramente insopportabile!”
“Mai quanto te e le tue
insinuazioni idiote!”
“Ma si può sapere che c’è di
tanto idiota nel riconoscere che ti piace?! Guarda che ce ne siamo accorti
tutti, manca solo che lo ammetta tu!”
“Tu sei completamente pazzo!
Io aspetto a gloria il giorno in cui l’Oscuro Signore me lo toglierà dai piedi
finalmente!”
“Si, come no… ma chi vuoi
prendere in giro? Si vede benissimo che stai mentendo, e ti dirò di più, se
fosse davvero in pericolo scommetto non esiteresti un attimo a fare di tutto
per proteggerlo! Ammettilo una buona volta!”
“Non lo ammetterò mai…
perché non è vero!! E con questo considero chiuso il discorso!”
concluse Malfoy, e presa la
sua cartella uscì furente dall’aula sbattendo la porta dietro di sé in faccia
al suo migliore amico, e avviandosi per gli oscuri corridoi che lo avrebbero
portato all’aula di Trasfigurazione di cui aveva la lezione successiva, e dove
ora invece si stava svolgendo una scena non molto dissimile da quella appena
vista.
ooOoOoo
“Herm! Ma che razza di idee
assurde ti vengono in mente?! Ron ha ragione, tu studi troppo, Ti fa male!”
“E voi troppo poco, ma
questo non cambia lo stato delle cose, si vede lontano un miglio che ti piace!
Non puoi negarlo!”
“Ma stai scherzando o parli
seriamente?”
“Mai stata più seria in vita
mia! E aggiungerei anche che sono stra-sicura che non esiteresti a metterti
contro chiunque, fosse pure Tu Sai Chi in persona se solo osasse toccarlo!”
“Ora stai davvero
esagerando! Guarda che per me potrebbe benissimo morire domani… mi farebbe solo
un favore!“
“Harry ma chi vuoi prendere
in giro, se gli capitasse qualcosa tu saresti disperato!”
“Guarda, se mi liberasse da
quell’odiosa piattola, sarebbe l’unico caso di cui potrei essere grato a
Voldemort!”
“Non lo pensi davvero,
ammettilo che ti piace invece!”
“Neanche morto!!”
ooOoOoo
Pochi giorni erano passati
da quelle spiacevoli conversazioni, era passata da poco l’ora di cena e una
tetra pioggia stava ora precipitando fuori dal centenario castello, mentre al
suo interno una figura vagava irrequieta per una di quelle aule deserte, con
fare scocciato e impaziente.
“Accidenti ma un posto meno
tetro non lo poteva scegliere? Vorrei proprio sapere che ha combinato stavolta
di così grave da non dover coinvolgere Ron… Spero solo che non sia una scusa
per ricominciare con quei discorsi assurdi su Malfoy e che arrivi presto...già
l’aula di Pozioni già non mi piace di giorno ma ora che è anche tutto buio e
non c’è nessuno se è possibile ancora più inquietante… ma quanto diavolo ci
mette Hermione ad arrivare?!”
Pensieri non molto diversi
da quelli aleggiavano anche nella mente di un'altra figura, che con fare
piuttosto nervoso camminava spedito per quei sotterranei che ormai conosceva a
menadito.
“Ma che razza di posto ha
scelto quel deficiente? Non poteva aspettare di vederci in sala comune? Certo
che questa ala del castello di notte mette davvero i brividi… e poi di che
diavolo vorrà parlare così urgentemente? Spero solo non si tratti ancora di
quel maledetto Potter! Eppure sono stato chiaro, se Blaise ricomincia ancora
con quei discorsi assurdi stavolta giuro che…” ma, contro tutte le sue
previsioni, non era Blaise quello che trovò ad aspettarlo.
ooOoOoo
“Potter?”
“Malfoy?”
“Che ci fai qui Potter?”
“Potrei chiederti la stessa
cosa Malfoy!”
“Si da il caso che io stia
aspettando qualcuno, quindi… vedi di toglierti immediatamente dai piedi!”
Harry era visibilmente
irritato, ci mancava solo lui in quel momento! Quel maledetto furetto non si
era neanche accorto che gli aveva fatto perdere almeno dieci anni di vita
aprendo la porta così di scatto!
“Guarda, ora come ora non
sono proprio in vena di litigare con te! Quindi stavolta, e bada bene solo per
stavolta, me ne vado io, aspetto solo che arrivi Herm…” ma non fece in tempo a
concludere la frase che subito un atroce, terribile dubbio gli attraversò la
mente, possibile che dietro alla presenza di Malfoy lì si nascondesse la
diabolica mente della sua amica?
“Ovviamente, San Potter non
può certo sprecare il suo prezioso tempo con chicchessia, è riservato solo a
mezz…” ma nemmeno Draco fece in tempo a finire la frase che sentì qualcosa
muoversi dal fondo dell’aula.
Si guardò intorno, avvicinandosi ad Harry. Certo che quel posto,
di notte era davvero un inquietante.
I due non fecero in tempo a
riprendere la loro diatriba che uno scricchiolio li fece sobbalzare entrambi.
“Che… che è stato?” chiese
Draco, la cui voce iniziò un po’ a tremare.
“N…niente… io non ho sentito
niente, perché tu hai sentito qualcosa?” rispose Harry, non troppo convinto in
realtà.
“No, certo che no! Volevo
solo vedere se ti spaventavi!”
TUMP
Istintivamente entrambi i
ragazzi si afferrarono reciprocamente per le braccia e, cerulei in volto, si
voltarono nella direzione da cui proveniva quel tonfo sordo.
Ma ci fu solo un pesante
silenzio. Draco fu il primo a riprendersi.
“Mollami immediatamente
Potter! Chi ti ha dato il permesso di toccarmi?!”
“Lo stesso che lo ha dato a
te!!” Rispose risentito Harry indicando con lo sguardo le mani dell’altro che
gli stavano avvinghiando le spalle.
Entrambi fecero uno schizzo
indietro. Rossi come peperoni.
TUMP TUMP
Draco si nascose dietro la
schiena di Harry.
“Pfui, il solito cuor di
leone vero Malfoy?” chiese Harry sperando che non gli fosse così vicino da
sentirlo tremare, anche se al momento non avrebbe saputo ben dire se quei
brividi fossero dettati dalla paura o dal contatto fisico con l’altro, anche se
si rifiutava anche solo di pensare che la cosa più probabile, e anche la
peggiore, fosse proprio la seconda ipotesi!
Ma Malfoy non rispose, alzò
invece un braccio ad indicare ad Harry la cattedra, da dove sembrava venire il
rumore.
Della nebbia si stava
alzando lentamente propagandosi verso di loro.
Una figura oscura apparve.
Voldemort.
Poi tutto sembrò muoversi a
rallentatore. Harry pietrificato non fu capace di muovere un muscolo. Riuscì
solo a rimanere immobile e a non staccare gli occhi dall’Oscuro Signore che
stava alzando la bacchetta contro di lui.
Poi, quelle due parole.
Avada Kedavra.
Harry chiuse gli occhi in
attesa di sentire la fitta verde che da lì a meno di un secondo sapeva lo
avrebbe colpito in pieno petto. Ma non inaspettatamente non provò niente del genere. Sentì invece
qualcosa di pesante cadergli addosso.
Aprì gli occhi e vide lo
spettacolo più inverosimile e terrificante che si potesse mai aspettare in vita
sua. Draco Malfoy lo aveva protetto facendogli da scudo con il proprio corpo.
“DRACO!!”
“Ha… Harry…”
“Perché?!”
“Harry…”
“No… perché? Perché ti sei
sacrificato per proteggermi?!” Harry balbettava mentre calde lacrime scesero a
bagnargli le guance.
Il biondino fece un sorriso
sforzato, “Perché.. anche se non te l’ho mai detto… tu mi piaci moltissimo
Harry…”
“Draco ti prego… ti prego
rispondimi… ti prego guardami… ti prego… Io… io non ti ho ancora detto… tu non
mi puoi lasciare!”
Ma non fece in tempo a
terminare la frase che il respiro gli si spezzò in gola, il ragazzo fra le sue
braccia aveva chiuso gli occhi.
“NOOO!! Non mi lasciare non
mi puoi lasciare!! Ti prego!! Non mi abbandonare!!
Le lacrime bruciavano incandescenti nei suoi occhi, una rabbia
incontrollabile iniziò pervaderlo da capo a piedi.
“Tu… l’hai ucciso tu!! Me la
pagherai Maledetto!!”
Senza alzarsi presa la sua
bacchetta e la puntò sul mago che ancora li sovrastava e con voce rotta e
rabbiosa, iniziò a recitare il suo incantesimo
“Avada Kedavr…”
“Aspetta!”
Harry si voltò e vide
un’Hermione piuttosto allarmata comparire vicino alla porta.
“No, dico non sai che non è
legale lanciare le Maledizioni Senza Perdono? Non vorrai farti espellere!”
Harry in quel preciso
momento ne fu sicuro: o era diventata pazza lei o era impazzito lui. Non
c’erano altre spiegazioni.
Un’altra voce aleggiò nella
stanza.
“Che faccio Hermione, si
spegne così il proiettore?”
Spuntò Blaise Zabini da
sotto gli ultimi banchi dell’aula.
“Sì Blaise grazie, stai solo
attento agli incantesimi usati per farlo funzionare qua!”
“Ok!”
Voldemort e la nebbia si
dissolsero. così come erano arrivati.
Hermione tornò a rivolgersi
ad Harry che non aveva avuto ancora la forza di spiccicare parola.
“Tu avevi detto che saresti
stato più che contento se Draco fosse morto, mentre lui aveva detto che non
avrebbe mai alzato nemmeno un dito per salvarti.”spiegò la moretta come se
fosse la cosa più naturale del mondo, indicando Malfoy.
Proprio non capiva… Che
accidenti di scherzo era quello? Non era certo quello il momento per le
recriminazioni… Draco…
“Harry, Harry, Harry…”
sospirò Hermione, “ma non sai che l’Avada Kedavra ha effetto immediato? Se fosse
stata vera il tuo bello non avrebbe fatto in tempo a farti
quell’irresistibile dichiarazione” fece sarcastica, “…davvero, dovresti
impegnati di più a Difesa Contro le Arti Oscure sai? Sto parlando seriamente.”
Harry la fissò scioccato, in
quel momento tutto voleva tranne una ramanzina sul suo impegno scolastico!
Però, quando posò gli occhi
ancora colmi di lacrime sul biondino che aveva fra le braccia effettivamente lo
vide aprire gli occhi e muoversi! Il suo cuore mancò di un battito e anche
l’aria intorno a lui sembrò farsi immensamente più leggera.
Draco si portò una mano
all’altezza del petto, dove lo aveva colpito il fascio di luce verde. In
effetti, non stava poi così male.
Se si escludeva certo il
fatto che si sentiva ancora morire dalla paura che aveva avuto di morire!
“Blaise! Granger! Che
diavolo significa tutto questo?! Se quello non era il Signore Oscuro allora chi
o cosa diavolo era?!”
“Era un’illusione ottica!”
“Una che?!” Chiese Malfoy
che sempre tra le braccia di Potter pur non capendo mezza parola, si sentì
improvvisamente meglio. Molto meglio.
“Un’immagine olografica… sai
Draco penso che anche tu dovresti iniziare a frequentare babbanologia… non ti
farebbe male!”
“Blaise…!!” Draco non aveva
capito praticamente nulla della spiegazione data dal suo amico ma questo, era
decisamente troppo!
Ma il moretto ignorò
l’interruzione e continuò “E’ lì che ho avuto modo conoscere meglio Hermione e
così abbiamo scoperto che avevamo lo stesso problema!”
“Quale problema?!”
Ma Blaise non fece in tempo
a rispondere al suo amico perché Harry, che invece aveva capito benissimo dove
Zabini voleva andare a parare con quel discorso, interruppe bruscamente il
chiarimento,
“Oh sta zitto Zabini! Quello
che tu e la ‘tua amica’ avete organizzato non ha scusanti!”
A queste parole Malfoy, che
sembrò concordare pienamente con Potter, finalmente si alzò, scostandosi di
malagrazia dal moretto.
Harry invece, a parte la
reazione istintiva che aveva avuto per tacitare il ragazzo, non ce la faceva
ancora a rialzarsi, rimase a terra, trasse un lungo, lunghissimo respiro di
sollievo e poi iniziò a ridere istericamente.
Se non fosse stato ancora
così shockato difficilmente Hermione e Zabini si sarebbero evitati, legale o
no, una bella e stavolta vera Maledizione Senza Perdono.
La cosa non dovette sfuggire
ai due, i quali per non correre tale rischio si defilarono svelti, uscirono
dall’aula e chiusero la porta dietro le loro spalle.
Per la seconda volta in meno
di mezzora, un pesante e ben più lungo silenzio era di nuovo calato inesorabile
tra i due.
Ma stavolta fu Harry ad
interromperlo, che rimessosi in piedi, e forte della dichiarazione prima
ricevuta, iniziò ad accostarsi a Malfoy.
“E così… è molto che il tuo
bel cuoricino spasima per il sottoscritto, Malfoy?” chiese il Grifondoro
avvicinandosi di un passo.
“Ma… ma che stai
farneticando sfregiato?” balbettò, Draco che non sapeva più dove guardare per
non sentirsi addosso i begli occhi verdi di Harry che lo guardavano sarcastici.
“Io ti piaccio… anzi, per
essere precisi… io ti piaccio moltissimo… lo hai tu stesso detto prima!” Harry
fece un altro passo, sbarrandogli la strada.
“Povero Potter… non mi dire
che hai dato credito hai deliri di un moribondo!!”
sibilò di rimando il
Serpeverde voltandogli le spalle.
Draco si sentiva le guance
in fiamme! Voleva immediatamente uscire da quella maledetta aula, voleva uscire
da quella stra imbarazzante situazione e, sopra ogni altra cosa, voleva
immensamente uccidere Blaise!
Fatto quindi mentalmente
l’elenco di tali priorità si decise a farsi finalmente coraggio. Si voltò, e
sempre con lo sguardo incollato a terra fece er oltrepassare il moretto ma
questi glielo impedì afferrandolo per un braccio.
“Aspetta!” Disse Harry
trattenendolo, forse con un po’ troppa enfasi, dal momento che così facendo gli
finì addosso, riportando se stesso e Malfoy nella medesima posizione di poco
prima.
“Ma sei impazzito del tutto
Potter? Che diavolo vuoi?! Non ti sembra di avermi umiliato abbastanza per
oggi?”
“Mh… No, manca ancora una
cosa!”
“Che altro c’è ancora?!”
“Questo!”
E con ciò baciò il
Serpeverde a cui, dopo essersi ripreso dallo sbigottimento iniziale, in quel
momento non sembrò più di starci poi così male tra le braccia del Grifondoro, e
presto iniziò a ricambiare.
Non appena sentì Draco
rispondere al suo bacio Harry si interruppe, e guardò Malfoy, facendo
incontrare il verde dello smeraldo con l’argento del mercurio.
Un espressione di
incredulità mista a curiosità era apparsa sul volto del biondino. Harry
sorrise.
“Anche tu mi piaci moltissimo
Draco Malfoy!”
Quella fu l’unica frase che
Harry riuscì a terminare per un bel po’ di tempo, prima che Draco lo
ritrascinasse su di sé riprendendo a baciarlo con ben più passione.
ooOoOoo
Nota: Questa non è la prima storia che scrivo sulla mia
ormai stranota coppia preferita, ma è in assoluto la mia prima Oneshot, ed
indubbiamente questa è la prima volta che ‘posto’ qualcosa anch’io in
quest’ambito, tale ‘pubblicazione’ va a quella persona tutta speciale nonché
bravissima autrice che è Arc en ciel, Grazie per tutto l’incoraggiamento e la
fiducia che mi dimostri per quello che scrivo, come vedi alla fine ’ce l’hai
fatta!’ la tua ultima mail ha sortito i suoi effetti ed ecco qua… spero di
esserti riuscita a strappare almeno un sorriso, l’intenzione era quella!,
^___^ Che altro aggiungere poi? Non
molto, se non che con questa brevissima storia spero davvero di aver restituito
almeno uno di quei molti sorrisi che tanti/e bravissimi/e autori/autrici mi
hanno regalato con le loro storie. A tutti/e Voi il mio più sincero Grazie.