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Autore: elisa nico    21/09/2013    2 recensioni
Akane e Ranma stavano per sposarsi ma i loro amici rovinano il matrimonio.
Ranma decide di partire lasciando Akane con una promessa...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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3 Ritorno

 

Da quando Ranma era partito ormai erano passati già cinque mesi.

Akane si era impegnata tantissimo in questo periodo ed adesso era diventata una perfetta donna di casa.

Da quando il suo fidanzato era partito non aveva mai ricevuto sue notizie, ogni giorno era sempre più preoccupata anche perché non sapeva se e quando Ranma sarebbe tornato da lei.

Per distrarsi e non preoccuparsi troppo decise di  andare in piscina con sua sorella Nabiki, anche se non sapeva nuotare poteva rinfrescarsi  un po’ le idee.

Finalmente a dopo un lunghissimo viaggio di ritorno Ranma era arrivato a casa.

L’idea di ritrovare la sua fidanzata e di raccontargli quello che gli era accaduto lo terrorizzava e lo eccitava allo stesso tempo.

Sapeva bene quello che doveva fare per ottenere di nuovo la sua “normalità”.

Entrò in casa in punta di piedi, voleva fare una bella sorpresa alla fidanzata, ma c’era qualcosa di strano nell’aria silenzio, troppo silenzio.

In casa non c’era nessuno, chissà dove si trovavano tutti i membri della famiglia Tendo e soprattutto dov’era Akane?

Aveva guardato ovunque, persino nel dojo ma di lei non c’era traccia, decise di andare nella sua stanza a riposarsi un po’ .

Quando entrò noto subito che c ‘era qualcosa di diverso, Ranma si guardava intorno per capire cosa era cambiato poi notò una pila di fogli sopra al tavolo che c’era in fondo alla stanza.

Il ragazzo si diresse alla scrivania quello che lesse lo lasciò di stucco, ogni bigliettino era un messaggio di Akane, ogni volta che usciva scriveva dove si stava recando nel caso Ranma fosse tornato a casa in quel momento.

In tutti i messaggi c’era anche la data bastava leggere per  capire dove si trovava Akane.

Finalmente dopo vari sono andata a fare la spesa o sono a spasso con le mie amiche in centro Ranma scoprii dove era la sua fidanzata.

Usci di casa come un razzo e si diresse verso la piscina comunale.

Akane nel frattempo era più che decisa ad imparare a nuotare, pensava che come con un po’ di impegno  ci sarebbe riuscita, così come aveva imparato a cucinare.

Incoscientemente la ragazza si diresse dove l’acqua era più alta, sicura dal fatto che era riuscita a fare due bracciata senza andare giù a peso morto.

Fu un attimo.

Appena i piedi di Akane non toccavano più il fondo iniziò ad annaspare nell’acqua, bevendo e andando sempre più a fondo.

Ranma arrivò appena in tempo, sapeva che la piscina e la sua fidanzata non era abbinamento molto fortunato.

Si tuffò senza esitazione, la vita della sua amata era di nuovo in pericolo  e lui doveva  salvarla.

Afferrata Akane, Ranma balzò fuori e saltò sopra il tetto dello spogliatoio.

Il ragazzo con il codino tirò un sospiro di sollievo quando vide che la sua Akane respirava, anche quella volta era finito tutto bene.

Akane riapri lentamente gli occhi e vide il volto del suo fidanzato, forse stava sognando, poi lui quando vide che si era svegliata gli sorrise dolcemente e gli accarezzo il volto, allora non era un sogno poteva sentire il calore del contatto tra la sua guancia e la mano di Ranma.

«Ranma sei tornato. Sei tornato da me finalmente.»

«Akane io tornerò sempre da te, altrimenti chi ti salverà ogni volt che ti caccerai in un guaio.»

«Non fare lo stupido anche adesso che dopo cinque mesi ci rivediamo ma … Tu … Perché non  sei …

Ci sei riuscito … Non sei diventato una ragazza … Sei un uomo …»

«Diciamo che per ora ci sono riuscito, sono un vero uomo almeno per adesso.»

«Come per adesso. Che vuoi dire?»

«Tra qualche giorno tornerò ad essere quello di prima, mezzo uomo/donna.»

«Ma come? Io credevo che adesso potessimo sposarci, che tutti i nostri guai fossero finiti.»

«Non tutto è perduto, ho ancora una possibilità ma è meglio se ti spiego dopo a casa con calma, adesso ci stanno  osservando tutti.»

La scuola Furikan quel giorno era praticamente tutta in piscina e tutti i compagni dei ragazzi osservavano la scena d’amore dei due piccioncini.

Akane guardò sotto di lei e vide sua sorella e i suoi amici che li osservavano  incuriositi dal loro comportamento.

Ranma imbarazzatissimo prese Akane in braccio e solcando i tetti si diresse verso casa, sperando che fosse ancora libera.

Giunti a casa Ranma si zitti, sapeva che da li a poco doveva confessare ad Akane quello che doveva fare se voleva rimanere un uomo  e il pensiero lo terrorizzava.

«Ho trovato i tuoi biglietti.»

«Ah. Sai ogni giorno speravo di vederti tornare e volevo che tu venissi da me prima che da ogni altro, l’ho fatto per questo.»

«Capisco. Anch’io avevo voglia di tornare da te e di rivederti.»

«Cinque mesi, sei stato via così tanto. Raccontami il tuo viaggio. Voglio sapere come sei riuscito a tornare normale.»

«Prometto ch ti dirò tutto ma prima dimmi dove sono il resto della nostra famiglia, la casa è deserta.»

«Sono andati a casa dei genitori del dottor Tofu, sai lui e Kasumi sono fidanzati, torneranno stasera dopo cena abitano fuori città.»

Quale occasione migliore poteva capitare a Ranma, forse anche le stelle erano dalla sua parte, adesso doveva solo superare il suo imbarazzo e sperare in Akane.

«Senti Akane adesso ti racconterò tutto ma devi promettermi che mi lascerai finire di parlare e ricordati che la decisione e tua e solo tua.»

«Così mi terrorizzi. Parla, raccontami tutto dall’inizio.»

«Quando me ne sono andato da casa  con fatica e lavoro sono riuscito a mettere da parte qualche soldo per acquistare un biglietto per la Cina. Arrivato lì mi sono subito incamminato nel luogo dove anni prima ero andato con mio padre “le sorgenti maledette”.»

«Ed è lì che sei riuscito a tornare normale?»

«No, lì ho rincontrato la guida delle sorgenti e dopo avergli spiegato il mio problema mi ha indirizzato ad un tempio a soli due giorni di cammino dove vive il nipote del vecchio guardiano, quello che ha maledetto le sorgenti.»

«Allora è stato lui a aiutarti?»

«Si è riuscito ad aiutarmi, o almeno fino ad un certo punto.»

«Cosa intendi? Cosa vuol dire fino ad un certo punto? Io ti ho visto, ti sei tuffato in acqua per aiutarmi e non ti sei trasformato in ragazza.»

«Te l’ho detto e solo una soluzione temporanea, mi ha concesso  un mese di normalità poi devo fare quello che mi ha detto se voglio rimanere così, altrimenti tornerò quello di prima mezzo uomo/donna e non potrò più farci niente, dopo non ci sarà più soluzione.»

«Ranma io non ci capisco più niente, mi vuoi spiegare a modo quello che devi fare? Non sarà una cosa così terribile spero, io ti aiuterò per quello che mi sarà possibile.»

«L’unica che può aiutarmi sei tu, ma non so se voglio io a questo prezzo.»

«È che sarà mai, mica dovrò dare la mia vita per te.»

«La tua vita no. Ma la tua verginità si.»

 

 

Angolo dell’autrice

Ciao spero che anche questo capitolo vi piaccia.

Volevo concludere questa storia con questo capitolo ma non ci sono riuscita.

Cosa deciderà ora la nostra Akane?

Donerà la sua verginità a Ranma per farlo rimanere un uomo o no?

Per scoprirlo dovrete aspettare il prossimo capitolo ….

Alla prossima ciao ciao Elisa

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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