Gli allenamenti pomeridiani erano già iniziati e i ragazzi, dopo vari ed estenuanti esercizi di riscaldamento, erano impegnati a giocare un’amichevole. Diversamente dal solito, Holly e Benji non giocavano nella stessa squadra - Così è più giusto ed equilibrato - aveva detto il n° 10. In effetti la partita risultò molto combattuta e tutti s’impegnarono al massimo. Il campionato era particolarmente duro quell’anno e, se volevano battere Lenders e difendere il titolo di campioni, avrebbero dovuto migliorare, e di molto. In oltre quell’anno c’era in ballo anche la convocazione in Nazionale: ne valeva la pena!
- ATTENZIONE!!!-
Una pallonata aveva colpito in pieno il banchetto
delle manager, facendo cadere una bottiglia di acqua aperta addosso a Patty, e
poi era rimbalzata contro i panni stesi, sporcandoli tutti di terra.
- BRUCEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! -
- E dai, Patty, non l’ho fatto apposta! -
- TU NON LO FAI MAI APPOSTA, MA POI COMBINI SEMPRE GUAI! MA LO SAI QUANTI GRADI CI SONO, NE HAI LA MINIMA IDEA?!! -
- S-Scusa Patty… Como posso farmi perdonare?-
- Lascia perdere, combineresti solo altri guai. -
- E dai, farò qualsiasi cosa, e bene. Parola di
Bruce Hurper!-
- Benissimo, allora fammi un favore: TAPPATI LA
BOCCA E SPARISCI!!! -
- Uffa, volevo solo cercare di rimediare… -
- Bruce, a dire il vero c’è qualcosa che potresti
fare per ottenere il nostro perdono-
- A sì? E che cosa Evelyne?-
- Rilaverai a mano tutto il bucato che hai sporcato
e tutto quello della settimana…-
- Eve, non farà altro che rovinare tutto…-
- Ovviamente sotto stretta vigilanza di Patty! -
- OK! Allora ci stò! -
- Cosa! Dovrei sottostare al regime di questa
strega!? -
- Ma come ti permetti, scansafatiche… se ti prendo
te la faccio pagare… non scappare, coniglio… hai forse paura di una donna?! -
Patty continuava a rincorrere Bruce sotto lo sguardo divertito dei ragazzi,
soprattutto di quello del capitano “E’ sempre la solita Anego, in fondo. Eppure
è così cambiata… è così buffa quando si arrabbia! Ma è così dolce… Ma che cosa
sto pensando!” Oliver scosse la testa ricacciando quei pensieri assurdi. Era
ancora preoccupato per la sua amica, ma era giunto alla conclusione che
continuando a pensarci non avrebbe risolto proprio nulla. Al momento doveva
concentrarsi su ciò che stava facendo, ed impegnarsi, proprio come stava
facendo lei, altrimenti avrebbe solo perso tempo. Più tardi, riaccompagnandola
a casa, le avrebbe parlato e solo allora avrebbe saputo come aiutarla. Ogni
cosa a suo tempo, e ora era tempo di allenarsi.
- Forza, ora basta. Riprendiamo ad allenarci. -
La situazione si ristabilì e il gioco riprese.
La prima manager, un po’ imbronciata, raccolse i
panni e li risistemò nella cesta dei panni sporchi. Si cambiò la tuta e tornò
al banchetto dove Evelyne e Susy la stavano aspettando.
- Tutto a posto? -
- Sì, non preoccuparti. Grazie Eve… quello stupido,
se solo stesse più attento!-
- Dai Patty, vedi il positivo della cosa! -
- E quale sarebbe? -
- Beh… ti sei fatta una bella corsa, così ti
sei scaldata un po’, visto che morivi dal freddo. Inoltre hai fatto correre un
po’ anche Bruce e avrai la soddisfazione di vederlo finalmente lavorare. Forse
la prossima volta starà più attento, non credi?! -
- AH, AH, AH, hai ragione. Comunque mi sa che dovrò
iniziare a chiamarti Pollianna, riesci sempre a vedere il lato positivo delle
cose, sei formidabile Eve! -
- Non esagerare…-
- HOLLY, SEI FANTASTICO!!! -
Susy, la terza manager e ammiratrice del
capitano, esultò al goal del n° 10, seguita dalle altre.
Gli
allenamenti erano finiti da poco. Il sole stava tramontando e l’aria si faceva
più tagliente. Oliver Hutton palleggiava imperterrito col suo amico pallone:
nonostante le ore di allenamento, non era per niente stanco, come suo solito.
Sprizzava energia da tutti i pori. Al contrario Bruce era davvero morto: quel
giorno l’allenamento era stato particolarmente duro – Se laoriamo di più,
sentiremo meno il freddo! – aveva detto il capitano. Era inutile lamentarsi,
quando lui decideva una cosa, quella era…almeno per quanto riguardava il
calcio.
- Ciao, a domani! -
--CIAO!--
I ragazzi si diressero ciascuno verso le proprie
abitazioni. Erano rimasti solo Holiver, Evelyne e Patty. Le due ragazze stavano
finendo di sistemare mentre il n° 10 le aspettava sotto al Ciliegio.
- Guarda Patty, ti sta aspettando. Sei emozionata,
vero? -
- Eve, smettila di prendermi in giro! -
- Non ti prendo in giro! Comunque, amica mia, se
vuoi un consiglio, penso proprio che tu debba dirglielo. Non puoi andare avanti
così! -
- Ti ringrazio, ma ora sto bene… te l’ho detto. -
- No, non stai bene! Patty, guarda che tra poco
partirà per il Brasile e tu non lo vedrai più. E’ questo che vuoi? -
- No, ma non voglio nemmeno interferire con il suo
sogno! Se lui è felice, lo sono anch’io. Questo mi basta. E poi lo sai anche tu
che io per lui sono e sarò sempre e solo un’amica!-
- Come fai a dirlo scusa!Forse, se tu gli parlassi
almeno lui saprebbe… -
- Eve, basta, ti prego! -
Non aveva proprio voglia di parlarne. Voleva solo
vivere il presente e poter stare il più possibile vicina al suo capitano. Era
arrivata al punto di desiderare ciò che lui stesso desiderava, pur di vederlo
felice. Il sogno di Holly di andare in Brasile e diventare un calciatore professionista
era ora anche il suo sogno. Il suo capitano sarebbe diventato il campione del
mondo e lei lo avrebbe sempre sostenuto, anche a costo di rimanere per sempre
nell’ombra. Sempre!
- Allora, siete pronte si o no?! -
- Certo capitano, abbiamo finito, anche se avremmo
finito certamente prima se tu ci avessi aiutate invece di startene qui a
giocare…e hai anche il coraggio di lamentarti! Ah, uomini…ma cos’anno al posto
della zucca!!!-
- °_____°” -
-Lasciala perdere, è un po’ nervosetta
stasera…comunque devo ammettere che ha ragione, dovremmo smetterla di viziarvi
così tanto, soprattutto lei. Si, Patty ha proprio ragione, dovremmo mettere a
fare il bucato tutti quanti voi, non solo Bruce!-
-Sai Eve…non è una cattiva idea, così forse staranno
più attenti a non sporcarsi. No dico Holly, ma lo sai quanto tempo ci vuole per
cercare di smacchiare il più possibile anche una sola delle vostre maglie? Ne
hai la più pallida idea???-
-Patty…ma …è impossibile non sporcarsi giocando a
calcio!-
-Lo so Holly, non sono stupida-
-Non ho mai detto questo!-
-E’ solo che a volte ci piacerebbe essere un po’ più
apprezzate, tutto qui…invece sembra che il nostro lavoro sia poco importante e
che tutta la fatica la facciate solo voi.-
-Ma non è assolutamente vero, senti Patty, mi
dispiace se diamo quest’impressione, ma voi, tutte voi siete importantissime
per la squadra, e soprattutto tu sei indispensabile. Tutti noi vi vogliamo
bene, di questo non devi mai dubitarne. Hai ragione, forse non vi dimostriamo
abbastanza la nostra gratitudine, ma dovete esserne certe, noi vi apprezziamo
moltissimo! Grazie Evelin…e grazie di cuore Patty…per tutto!-
-Di niente capitano!-
-^____^
OK, ora andiamo, altrimenti si chiederanno dove siamo finiti! Forza
pigrone, non ti farai battere da due ragazze, vero?-
Patty e Eve cominciarono a correre verso la
direzione di casa, seguite subito da Holly che le raggiunse in breve tempo.
Ormai la povera Evelin era rimasta al quanto indietro mentre il Capitano e la
prima manager, più allenata e resistente dell’amica, si contendevano il podio.
-Cosa c’è, il grande campione non riesce a
distanziare la sua manager?-
-Ehi, non fare tanto la spiritosa, il fatto è che
non mi stò impegnando al 100%, altrimenti ti avrei già battuta da un bel
pezzo!-
-A si? Bene, allora inizia ad impegnarti perché sto
per vincere io!-
-Lo vedremo!-
-Voi due, aspettatemi!!!-
Finalmente giunsero al traguardo, l’angolo della
strada era vicinissimo, ora si doveva giocare il tutto per tutto. I due
accelerarono la corsa, Patty chiuse gli occhi e utilizzò tutta l’energia che le
era rimasta.
-Ed ecco che Anego arriva e taglia il traguardo per
prima…siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!! Allora capitano, come ci si sente ad essere
sconfitti? E da una che ti lava le magliette?…Ehi Holly, che fai ti sei
offeso?…Non parli più?…Ma dove sei?-
La Ragazza si voltò indietro…
-Non dire niente e, soprattutto, non ridere!-
Holly, tentando di giungere per primo al traguardo,
era inciampato in una scatola che si trovava per chissà quale ragione in mezzo al
marciapiede…risultato? Ora il bel capitano si trovava a terra con la scatola in
questione finitagli misteriosamente sulla testa! La scena era fin troppo buffa
per riuscire a trattenere le risate, così ben presto il calciatore si era
ritrovato circondato dalle sonore risate che le due manager non riuscivano a
trattenere. Dopo un buon quarto d’ora le ragazze riuscirono a riprendersi e i
tre, ricompostisi, si salutarono dividendosi e continuando il loro cammino
verso casa. Evelyne svoltò all’angolo mentre Holly e Patty continuarono nella
stessa direzione rimanendo soli. Parlarono per un po’ di calcio (che novità!),
poi seguì un imbarazzante silenzio. Nessuno dei due sapeva cosa dire. Oliver si
sentiva particolarmente a disagio, situazione strana per il n° 10 della New
Team, sempre così sicuro di sé! Il cuore gli batteva forte forte, era strano,
ma da qualche tempo stare solo in compagnia di Patty lo innervosiva. Sapeva
solo che ultimamente la vedeva ogni giorno diventare sempre più carina e non
poteva fare a meno di pensare a quanto fosse straordinaria. E poi doveva
assolutamente scoprire perché quel giorno, e non solo, era così…distante,
distratta, così triste, e quella era la situazione ideale.
“Che
situazione imbarazzante, questo silenzio è davvero straziante…non so cosa
fare…”
“Mamma
mia, perché mi sento così in imbarazzo! È solo Patty, la mia migliore amica…non
dovrei avere difficoltà a comunicare con lei…”
“Devo
assolutamente trovare qualcosa di cui parlare!”
“Adesso
basta, devo prendere coraggio e parlarle!”
-Patty…-
-Holly…-
-Si?- -Si?-
-Oh,
scusa…cosa stavi dicendo?-
-N-no,
figurati ^___^ dimmi pure!-
-Ma
guarda che non è tanto importante!-
-Non
fa niente, cosa mi volevi dire?-
-Beh,
volevo solo sapere come mai stamattina sei arrivato in ritardo…è una cosa
talmente strana trattandosi di te! Me lo sarei aspettato da Bruce, per lui è
diverso, quando è in orario è già un miracolo! Ma per quanto ti riguarda,
capitano, la cosa è alquanto strana! Insomma…tu solitamente sei quello che
arriva almeno un’ora prima!-
-Scusa
Patty, ma l’ho detto ieri alla fine degli allenamenti che oggi avrei
ritardato…non ti ricordi?! Te l’ho anche ripetuto più di una volta e tu mi hai
risposto di aver capito, sempre. Mia madre ha voluto portarmi a fare i soliti
controlli, le solite cose…esami del sangue, radiografie varie, e altri esami di
cui non ricordo il nome. Io gli e l’ho
detto che era solo una perdita di tempo ma lei niente, non ne ha proprio voluto
sapere…e per che cosa poi? Per sentirsi dire che sono sano come un pesce?!!?!
Questo già lo sapevo, e così ho perso tempo prezioso! Uffa!!!-
--Ah
ah ah, eddai, su non fare così! Se anche perdi un’oretta di allenamento cosa ti
cambia? Non mi pare la fine del mondo, tanto tu sei comunque sempre
pallalpiede!!! È come se ti allenassi di continuo.-
-No,
non è per niente la stessa cosa!-
-Ma
è comunque simile! Vabbè, tanto lo sanno tutti che sei fissato!-
-Cosa,
io sarei fissato, non è vero! È il mio sogno.-
-Ah…
‘___’ …già, hai ragione, è il tuo sogno, devi fare di tutto per realizzarlo-
-
…E tu?-
-E
io cosa?-
-Cosa
c’è che non va, Patty, sei così strana ultimamente! Dov’è finita Anego, la
ragazzina tutto pepe, vivace, scatenata e impulsiva che si vestiva da
maschiaccio e urlava a squarcia gola il nome della nostra squadra dagli
spalti!?! Dov’è finita quella ragazzina!-
-N-non
ti seguo, cosa intendi dire, è normale cambiare quando si cresce, allora ero
una bambina, ora sono crescuta e mi devo comportare giustamente come una futura
donna. Sono una ragazza, non un maschiaccio!-
-Oh,
questo lo so, lo vedo, sei una bellissima ragazza -///////- …, non ti sto dicendo che non devi comportarti come
tale, solo che ti stai, come dire, spegnendo…-
-Spegnendo
°//////°?-
-Si,
all’inizio non era così, eri comunque te stessa, ma ora…sei comunque sempre tu
ma sei…come dire…diversa!-
-Diversa?-
-E’
come se la tua personalità si tesse annullando, ti stai rinchiudendo in un
mondo tutto tuo, ma da cosa vuoi scappare, che cosa c’è che ti fa soffrire?!-
-C-cosa
mi fa soffrire °___° ?!…………………………… ^____^ Ma no Holly, ma cosa dici, magari il
fatto è che sono un po’ troppo stanca! Ben mi sta, così la prossima volta
imparo a voler strafare!-
-Voler
strafare?-
-Si,
mi sono riempita le giornate di impegni di ogni genere e tipo…non ho praticamente
un attimo libero per me, è naturale che sia stravolta! Per questo ho la testa
fra le nuvole, inizio a non reggere più tutto questo stress! Non preoccuparti
però, ho solo bisogno di una vacanza!-
-N-ne
sei sicura?-
-Certo,
tranquillo!-
-Sono
contento, ma se c’è qualcosa…non esitare a parlarmene, ok?-
-Ok,
stanne certo!-
Bugiarda!
Gli aveva mentito, ne era consapevole. Holly si era accorto che qualcosa non
andava in lei…le aveva parlato sinceramente preoccupato…si era offerto di
ascoltarla…niente! “Amore mio, come faccio a sfogarmi con te…se sei tu che mi
fai piangere” Per lui era cambiata, per lui ora rischiava di annullarsi…era
confusa… “Non riesco a capirti capitano, a volte sembra che non ti importi
niente di me…allora io cerco di farmene una ragione, mi metto il cuore in
pace…e poi diventi tutt’a un tratto così attento nei miei confronti…ti
preoccupi…sei attento ai miei sentimenti…così spero sempre che tu ti accorga
finalmente del mio amore…ma no…niente…è solo un’altra semplice illusione…sono
confusa…non voglio ingannarmi ancora…io…io voglio essere felice…felice…e allora
smettila di giocare capitano…io voglio fermarmi…voglio la verità…basta
illusioni…sono stufa…basta…non voglio più pensare…” un gran mal di testa la
colse, non vedeva l’ora di arrivare a casa e chiudersi in camera sua. Ormai
faceva fatica a trattenere le lacrime,aveva bisogno di sfogarsi, voleva
sfogarsi. “Nonostante tutto oggi non posso non riconoscere che sei stato
estremamente carino e dolce con me…forse dovrei gioire di questo, esserne
felice…non vuol dire illudersi, devo solo essere contenta di avere almeno la
tua amicizia…si, è così…sono contenta di avere almeno questa…in fondo hai
ragione, così mi faccio solo del male…e ne faccio anche alle persone che mi
stanno accanto…Eve, Emy, Jenny e anche tu capitano, tutti voi vi preoccupate
per me…e non è giusto…non devo essere così egoista…e tragica…devo affrontare la
situazione, a testa alta!” Patty si sentiva meglio ora! Le parole del suo
adorato le avevano fatto bene in fin dei conti, lui le voleva bene, ora ne era
certa. Non importava in che misura, se come amica o qualcosa di più, per ora
poteva accontentarsi di ciò…dopotutto con il tempo le cose avrebbero anche
potuto cambiare…avrebbe solo dovuto pazientare un pò, e magari neanche tanto.
“Speriamo bene, non voglio illudermi di nuovo!”
-
^_____^ Grazie ^_____^
-
-Come?
E per cosa?-
-Per
la tua amicizia ^___^ , è molto
importante per me ^/////^-
-Non
c’è di che, anche la tua amicizia è importantissima per me, cosa farei senza il
mio angelo?! ^//////////////////^-
-C-cosa?????? O________O I-il t-tuo a-angelo??!?!??!?! O///////////////////////O
- HOOOOOLLLLLLYYYYYY!!!-
Una
ragazza dai lunghi capelli biondi e gli occhi verdi smeraldo correva
affannosamente verso il cannoniere e, quando lo raggiunse, si butto tra le sue
braccia, sotto lo sguardo attonito di Patty.
-
Tu sei Oliver Hutton, vero?-