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Autore: FABRIZX    22/09/2013    3 recensioni
Nella Regione di Hoenn, due Team combattono tra di loro per assicurarsi il dominio e cambiare la forma del mondo. Un giovane Allenatore chiamato Fabrizx si oppone ai loro piani, con il suo talento e l'amicizia per i Pokémon.
Nel frattempo, il viaggio di Ash Ketchum e dei suoi amici nella regione di Hoenn continua, alla volta di Porto Alghepoli, dove Vera spera di partecipare ad un'importante Gara Pokémon. L'incontro che stanno per fare cambierà la loro vita, e li porterà ad un'epica avvenura tra terra e mare...
I momenti conclusivi della saga di Pokémon Smeraldo, vissuti da Fabrizx, il personaggio con cui giocai all'epoca.
La storia la conoscete tutti, ma spero che apprezzerete il modo in cui l'ho raccontata.
Buona lettura!
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Ash, Brock, Max, Vera
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
Capitoli:
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Nel suo lungo viaggio per diventare un Maestro Pokémon, Ash Ketchum, della città di Biancavilla, attraversa la Regione di Hoenn insieme ai suoi amici Brock, Vera e Max, e, ovviamente, al suo fidato compagno Pikachu. Tuttavia, questa volta il nostro eroe non è a caccia di sfide... almeno, non proprio lui. Il quartetto infatti, è diretto alla volta di Porto Alghepoli, dove Vera affronterà un'importante Gara Pokémon. La giovane Coordinatrice è tesa al punto giusto, ma nè lei nè i suoi amici sanno che dovranno presto affrontare tutt'altro genere di emozioni...

 

 

 

  • Un incontro e un ricordo-

 

Il Percorso 121 era abbracciato teneramente dalla luce del sole di mezzogiorno, che sembrava giacere delicatamente sull'erba rigogliosa e sui forti alberi che fremevano gentilmente al passaggio di un vento leggero. La stretta pianura dava su una scogliera a strapiombo dai contorni stranamente dolci e levigati. Al di là di essa, dopo un cortissimo braccio di mare calmo e fresco, stava la mole placida e occulta del Monte Pira, sempre avvolto in una leggera nebbiolina iridescente. Il clima era perfetto e confortevole, e la giornata si preannunciava fantastica.
Così pensava anche Ash Ketchum, il giovane Allenatore in tranquillo cammino lungo il sentiero, mentre si guardava intorno rapito dalla bellezza del paesaggio. Sulla sua spalla, Pikachu sembrava piacevolmente estasiato quanto il suo Allenatore. Dopo qualche secondo, Ash commentò: “Wow! Questo sole caldo al punto giusto è fantastico! Vero, Pikachu?”
Il Pokémon Topo rispose con un “Pika!!” evidentemente affermativo, e Ash sorrise.
Dietro di lui, Vera replicò, riparandosi gli occhi dal sole con la mano: “Uhm... io credo che la cosa migliore sia questo venticello fresco. Se non ci fosse, staremmo morendo di caldo...”
“Nah, credo che se non ci fosse staremmo morendo di noia per le tue lamentele...” sibilò Max, con voce a malapena udibile, un ghigno ironico sul viso. Le lenti dei suoi grandi occhiali da vista scintillarono riflettendo il sole tanto discusso.
“Che cosa hai detto?” fu subito piccata Vera, girandosi verso il fratello minore, che per tutta risposta ghignò di nuovo e le fece una linguaccia. La ragazza avvampò, e assunse un'espressione minacciosa. Nel giro di pochi secondi, ovviamente, era scoppiata una delle loro solite scaramucce.
Brock, fino ad allora piuttosto silenzioso, si voltò verso Ash scuotendo lievemente le testa. Il ragazzo lo guardò, ed entrambi si lasciarono andare ad un vistoso e sonoro sospiro.
Vera e Max interrupero istantaneamente l'alterco per voltarsi verso gli altri due e sbottare: “Beh, che c'è??”. E rimasero lì a guardare Ash e Brock con le braccia incrociate, come sfidandoli ad immischiarsi.
“Io, veramente...” tentò miseramente Ash, ma prima che Vera esplodesse Brock colse la palla al balzo ed assunse una posa teatrale, declamando: “Bene, prima che cominciate a scaldarvi troppo, non credete che sia il momento di scaldare invece il pranzo??”
La proposta fu accolta con vigorose esclamazioni di approvazione.

 

 

Poco dopo, il quartetto era allegramente seduto all'ombra di un albero, apprezzando piano la meravigliosa cucina da campo di Brock. Pikachu e gli altri Pokémon sgranocchiavano cibo per Pokémon in mezzo ai loro allenatori, e alcuni sonnecchiavano, come il Grovyle di Ash.
A quel punto Brock, masticando un tramezzino, commentò: “In effetti, la guida dice che una peculiarità di questa zona è la presenza di un clima praticamente perfetto, a causa della combinazione fra il sole che splende così spesso, e il fresco che arriva dalla zona piovosa di Forestopoli e dal Monte Pira. In più, qui mare, collina e montagna si incontrano, e questo contribuisce a questo clima peculiare... Quindi in pratica avevate ragione tutti e due.”
“Uhm... beh, io continuo a preferire il sole.” replicò Ash, appoggiato all'albero, che aveva evidentemente perso interesse per la questione. “Ehi, Vera!” riprese poi il ragazzo: “Ti senti pronta per la Gara Pokémon di Alghepoli?”.
Ash era piuttosto curioso, riguardo a questo. Dopotutto, aveva scoperto le Gare Pokémon grazie all'interesse di Vera, e il loro viaggio conduceva a Porto Alghepoli proprio per una di queste. Il fatto che la famosa città portuale si trovasse poi sulla via per Verdeazzupoli, e quindi per la sua settima medaglia nella Regione di Hoenn, l'aveva resa presto una destinazione obbligata per il gruppetto.
La ragazza con la bandana rimase pensierosa per un po', poi rispose: “Beh... non ne sono del tutto sicura. Voglio dire, io sono pronta, e i miei Pokémon sono ben preparati. Tuttavia, sarà una Gara piuttosto difficile, e ci saranno di sicuro dei Coordinatori molto forti, quindi sono un po' nervosa.”
“È solo normale, prima di una sfida di questo tipo.” la rassicurò Brock: “Significa semplicemente che conosci le tue capacità, ma sei anche consapevole dei rischi. E in più, il tuo nervosismo è un segno che per te è importante, e che ce la metterai tutta.”
“Già...” si aggiunse Max: “Non c'è bisogno di tutta questa tragedia, te la caverai come sempre.”
Vera spalancò gli occhi azzurri, e si alzò improvvisamente in piedi, dicendo: “Grazie, Brock.”
Poi rivolse uno sguardo fintamente arrabbiato a Max e borbottò: “E anche a te.” Gli altri si voltarono verso la giovane Coordinatrice, che aveva assunto un'espressione risoluta e stringeva il pugno con decisione: “Esatto! So quali sono le mie capacità, e quelle dei miei Pokémon, e intendo mettercela tutta per... Uh?”
La ragazza si interruppe,fissando perplessa il boschetto di fronte a lei, da cui era appena giunto un sonoro fruscio. Sbattè gli occhi un paio di volte, cercando di capire che cosa stesse accadendo. Il frusciò si ripetè, seguito da un suono ritmico e rapido. Ash, Brock e Max si alzarono incuriositi, e Pikachu trotterellò verso l'estremità del boschetto...
Quando la chioma di un albero sembrò scoppiare in un turbinio di foglie lanciate in tutte le direzioni, e la sagoma slanciata di un Blaziken saettò nell'aria stagliandosi contro il sole e lanciando un grido acuto ed echeggiante.
Con uno scatto dei muscoli, il Pokémon Vampe si raggomitolò su sè stesso a mezz'aria, e proseguì il salto con una serie di capriole, fino a toccare con gli artigli affilati dei piedi il tronco sotto cui erano seduti i ragazzi fino a poco prima. Per un secondo, il Pokémon rimase appeso in aria, gli artigli contro il tronco a reggere tutto il peso del corpo. Poi, con una forza incredibile, spinse di colpo, saltando all'indietro con una tale energia da slittare sul terreno come un pattinatore, e dover usare gli artigli per fermarsi più o meno al limite degli alberi da cui era uscito. Una volta arrestatosi, Blaziken, lanciò di nuovo il suo grido acuto, e sembrò accorgersi solo in quel momento della presenza dei quattro ragazzi, che lo fissavano con un misto di meraviglia e imbarazzo, sbattendo le palpebre. Il Pokémon assunse un'aria perplessa, e squadrò il gruppetto, con gli occhi spalancati. Poi, ebbe un apparente scatto d'orgoglio, e scosse furiosamente le lunghe piume gialle della testa, liberandole da un volume notevole di foglie e rametti vari, per poi cercare di darsi un contegno.

Il primo a riprendersi fu Ash, lo sguardo accesso di curiosità e desiderio di sfida: “Woah, un Blaziken! Uh... ehi, Brock, è normale incontrare un Pokémon così raro da queste parti?”
Il ragazzo dai capelli a punta estrasse rapidamente la sua immancabile guida, e inarcando un sopracciglio constatò: “No, in effetti non mi risulta proprio che ci siano Blaziken qui vicino... è curioso”
Ash accolse la notizia con un sorriso e replicò: “Bene. Allora questo è un incontro speciale. Ehi, Blaziken, che ne dici di sfidarci?”
Blaziken rivolse uno sguardo curioso al giovane Allenatore, pronto nella posa che usava per dare ordini ai suoi Pokémon. Percependo le intenzioni di Ash, Pikachu corse davanti al suo Allenatore e si parò a quattro zampe di fronte a Blaziken, l'aria battagliera e le gote rosse che sprizzavano scintille di elettricità. “Pika!” proclamò, come un grido di battaglia.
Blaziken si raddizzò in tutta la sua statura, e fissò lo sguardo orgoglioso su Ash e Pikachu, per poi assumere una postura simile a quella di un lottatore. Le sue iridi azzurre si fissarono sul Pokémon Topo, e le fiamme sui suoi polsi si accesero in un istante, roteando rapidamente con un sibilo bellicoso.
Poi, il Pokémon Vampe fece qualcosa di strano. Distolse per un momento lo sguardo dallo sfidante, e si guardò intorno, fino ad incrociare gli occhi di Vera. E quando la Coordinatrice restituì l'occhiata, perplessa, Blaziken le fece l'occhiolino.
Vera sgranò gli occhi e impallidì all'istante, mentre una luce di comprensione la attraversava.
Per un momento, mosse le labbra senza dire nulla, e Ash incominciò: “Bene, Pikachu, cominciamo con...”
“A-Ash, fermo, quella Blaziken...Io... i-insomma...” lo interruppe Vera, con un'espressione visibilmente preoccupata, che tuttavia aveva anche tracce di qualcos'altro. Ash si girò verso la ragazza, piuttosto perplesso.
E proprio mentre stava per chiedere spiegazioni, si udì una serie di fruscii da dentro il boschetto, e un ragazzo saltò giù con agilità dallo stesso albero da cui era uscito Blaziken, atterrando accovacciato, con una mano appoggiata al suolo.
“Blaziken, non adesso.” disse con calma.
Il nuovo arrivato si alzò in un attimo, e si diresse verso Blaziken, che si raddrizzò di nuovo in piedi, fissandolo. Il ragazzo si rivolse al Pokémon: “Ehi, sei migliorata parecchio in questo tipo di salti, sai? Continui a sorprendermi. Per il meglio, ovviamente.”
Sorrise, ed alzò la mano per accarezzare la chioma di piume di Blaziken, che rispose con una sorta di cinguettio stridulo.
Nessuno degli altri parlava. Ash osservava la scena, piuttosto spaesato, mentre Brock squadrava con curiosità il ragazzo. Ma ad essere più colpiti, seppure in modi diversi, erano gli altri due membri del gruppo.
Un silenzio imbarazzante era sul punto di formarsi, quando finalmente il ragazzo si voltò verso il gruppo, e con un sorrisetto chiuse per un attimo gli occhi e chinò leggermente la testa: “Ciao, Vera! Da quanto tempo non ci vediamo?”
La ragazza tirò un grosso sospiro: “Ecco... anche questa ci voleva!” disse sconsolata.
Lo stupore negli occhi di Ash non fece che aumentare.

 

“Il mio nome è Fabrizx.” disse sorridendo il ragazzo dagli occhi verdi, tendendo una mano ad Ash.
Il giovane Allenatore la strinse, e osservò Fabrizx. Era abbastanza più alto di lui, e portava un morbido berretto di stoffa bianco, con una fascia color smeraldo e il simbolo di una mezza Pokéball... così morbido, in effetti, da prendere la forma dei ciuffi acuti e ribelli della zazzera corvina del ragazzo.
Inoltre, indossava guanti rossi senza dita, con il polso verde contornato da due strisce nere, una giacca rossa e nera con un motivo simile a una Pokéball, uno zaino verde con un solo spallaccio trasversale.
Portava dei pantaloncini grigi e neri, e sotto di essi una sorta di calzamaglia scura e pratiche scarpe da ginnastica.
Ash ricambiò il saluto, anche lui con un sorriso vivace: “Il mio nome è Ash Ketchum, e vengo da Biancavilla. E questo è il mio amico Pikachu!”.
La presentazione fu seguita da un “Pika-chu!!” di approvazione del piccolo Pokémon giallo.
“È il tuo primo Pokémon, vero?” chiese Fabrizx, con un sorriso d'intesa. Ash annuì vigorosamente. Fabrizx rivolse lo sguardo a Blaziken, e poi la indicò con la mano, rivolgendosi ad Ash: “Il vostro legame è evidente. Invece, come avrai capito, lei è la mia prima compagna di viaggio, Blaziken.”
Il Pokémon Vampe lanciò un verso orgoglioso.
“Lei?” fece sorpreso Ash: “Oh... wow, in effetti non ci avevo fatto caso. Sembra un Pokémon molto forte.”
“Lo è.” rispose il ragazzo, poi si rivolse ai compagni di viaggio di Ash: “Tu devi essere Brock, di Plumbeopoli, vero? Piacere di conoscerti.”
“Piacere mio...” rispose il ragazzo castano: “Ma, come mi conosci, di preciso?”
“Beh, so chi sono i Capipalestra di Kanto. In più, mia cugina ha sfidato da un po' le palestre di quella Regione, così anche lei mi ha parlato di te. È un'Allenatrice con un nome strano quasi quanto il mio... Piuttosto, grazie di non aver fatto battute.” ridacchiò Fabrizx.
Brock strinse gli occhi (perfino più del solito, in effetti), come sforzandosi di riflettere, poi assunse un'espressione di comprensione ed esclamò: “Ah, sì, in effetti ricordo un'Allenatrice del genere. Anche se non ricordo bene il nome, con tutti gli sfidanti che ho avuto. Piuttosto, mi sembra che tu e Vera già vi conosciate...”
Il ragazzo sorrise. Vera si girò dall'altra parte, tenendo il broncio.
“In effetti è così... anche se preferisce fingere il contrario. Ah, a proposito, ciao, Max. Scusami per non averti ancora salutato.” rispose Fabrizx. Max sogghignò, e avanzò verso il ragazzo, dandogli il cinque, poi ribattè: “Di nulla, figurati. Prima le presentazioni, no? Come va, piuttosto? È da troppo tempo che non ti vedo, Fabrizx.”
“Ho un po' di cose da raccontarti, in effetti. Però sono contento che tu abbia finalmente trovato qualcuno con cui partire per un viaggio.” replicò lui, poi alzò lo sguardo e sorrise ancora. Vera aveva superato l'esitazione, e si era finalmente avvicinata, porgendogli la mano senza troppa convinzione.
“Ciao, Fabrizx.” disse. Il ragazzo le strinse gentilmente la mano e commentò: “Sai che ancora non ho capito perchè ce l'hai così tanto con me?”
“Uhm... fammi indovinare. Sarà perchè non hai fatto altro che prendermi in giro da quando ti conosco?” fu sferzante lei, lasciando la mano.
Fabrizx sospirò: “È parecchio che non ci vediamo, per pensarci ancora. E ti ricordo che quando ci siamo conosciuti eri tu a fare la prima della classe perchè eri la figlia del Professor Birch.”
Vera rimase visibilmente piccata dall'affermazione e si limitò a borbottare, un po' rossa in faccia.
Prima che la situazione degenerasse in un litigio, Ash intervenne, chiedendo: “Ehi, Fabrizx, perchè tu e Vera vi conoscete?”
Il ragazzo annuì e si sedette sull'erba soffice. Un po' alla volta, gli altri lo imitarono, e lui rispose: “Io sono nato a Johto, a Borgo Foglianova. Poi, un paio di anni fa, quando avevo più o meno 13 anni, mio padre è diventato Capopalestra di Petalipoli, e ci siamo trasferiti tutti ad Albanova.”
“Norman di Petalipoli è tuo padre?” interruppe Ash. Ricordava la sfida con l'abile e determinato Capopalestra di tipo Normale, e in effetti, a pensarci bene, qualcosa nello sguardo dei due era piuttosto simile...
“Esatto.” annuì Fabrizx: “Siccome l'hai già incontrato, deduco che viaggi per vincere le Medaglie. Anche per te l'obbiettivo è diventare Maestro di Pokémon, giusto?”
“Giusto! E io e Pikachu ci riusciremo, puoi scommetterci!” esclamò il ragazzo di Biancavilla con determinazione. Fabrizx sorrise: “Ti auguro buona fortuna, allora. Perchè è esattamente il motivo del mio viaggio.” Ash sgranò gli occhi. Fabrizx aveva detto di avere il suo stesso sogno, e sembrava determinato quanto lui a realizzarlo. Probabilmente, un giorno sarebbe stato un'avversario importante. Dallo sguardo di Fabrizx, Ash comprese che il giovane dagli occhi verdi pensava esattamente la stessa cosa, e la luce della sfida brillò per un attimo nei suoi occhi. “Continua a raccontare...” lo spronò.
Fabrizx accolse l'invito: “Lì ad Albanova, ho cominciato il mio viaggio per diventare Allenatore di Pokémon, insieme a Torchic. Ma poco prima, ho conosciuto la mia vicina di casa, Vera. È vero, ci prendevamo un po' in giro entrambi, ma siamo diventati buoni amici, in fondo. Sono partito dopo aver vinto contro di lei in una lotta che facemmo con i Pokémon di suo padre. Quando riuscii a vincere, il Professore mi affidò Torchic, e iniziai finalmente il mio viaggio. Da allora, mi è capitato di incontrare ancora Vera per un po', mentre viaggiava per Hoenn accompagnando suo padre, e ci siamo anche sfidati qualche volta, prima ancora che Vera avesse dei Pokémon suoi, in effetti.”
“E indovina chi vinceva ogni volta per poi prendersi gioco di me...” commentò Vera con un'espressione corrucciata e un tono sconsolato. Max alzò gli occhi al cielo, e commentò: “Era divertente averti per vicino... abbiamo giocato insieme un sacco di volte.”
“Vero... me lo ricordo perfettamente. Mi divertivo molto anch'io.” confermò Fabrizx.
“A proposito, Fabrizx, come sta andando il tuo viaggio? Io sono qui da non molto tempo, e ho già conquistato sei Medaglie. Tu sei partito prima di me, quindi...” volle sapere Ash.
Fabrizx sorrise, prima di rispondere, ma fu Max a farlo al posto suo: “Ha conquistato tutte le Medaglie di Hoenn, Kanto e Johto.”
Il resto della compagnia sgranò gli occhi: “Wow, non sapevo che fossi arrivato così lontano...” esclamò Vera.
“Mi dispiace, in effetti avremmo dovuto sentirci più spesso. Temo di essermi fatto trasportare dal viaggio.” considerò Fabrizx.
“Però Max lo sapeva...” fece notare lei.
“È perchè ho sempre seguito le Leghe in televisione... al contrario di te, che non ti informi mai.” fu la stoccata del ragazzino.
“E perchè allora tu non ti sei mai degnato di dirmi nulla?” scattò Vera.
“Scusami...” sibilò lui: “... ma perchè prima tieni il broncio perchè Fabrizx ti prende in giro, e poi ti arrabbi se non ti dico niente di lui?” Max ghignò e di nuovo un riflesso lampeggiò nelle larghe lenti dei suoi occhiali. Vera assunse un'espressione scandalizzata, e si girò rifiutandosi di rispondere.
Fabrizx sbatteva gli occhi, allibito dalla piega presa dalla conversazione.
Ancora una volta, fu Ash a salvare la situazione, intervenendo con aria combattiva: “Beh, anche io ho conquistato le Medaglie di Kanto e Johto. In più, ho anche le quattro Medaglie delle Isole Orange. Quindi, per ora, io ho due Medaglie in più, giusto?”
Fabrizx sorrise ancora una volta, e ribattè: “Max ha perso alcune delle ultime notizie, Ash. Prima di tornare qui ad Hoenn, stavo affrontando la Lega Orange, e ho sconfitto le prime due Palestre.”
“Quindi siamo esattamente pari, per ora. 26 Medaglie ciascuno.” constatò Ash, con un sorriso sicuro.
Stavolta toccò a Max intervenire con un ghigno: “In effetti, Ash, io ho seguito in televisione lotte di tutti e due, e c'è una differenza importante. Fabrizx ha vinto tre tornei della Lega Pokémon: Hoenn, Kanto e Johto.”
Ash e Brock sgranarono gli occhi. L'Allenatore di Biancavilla era impallidito leggermente: “Hai... hai davvero vinto tre tornei della Lega Pokémon?”
“Esatto.” annuì senza vanità il ragazzo. “Hai partecipato anche tu, qualche volta?” chiese poi.
“Sì, ma ho vinto una volta sola, forse nel più facile...” ammise desolato Ash.
Il ragazzo scosse la testa con un sorriso: “Non è un problema, sai? Quei tornei a volte sono ai limiti dell'impossibile. Partecipano solo campioni, e venire sconfitti non mette in dubbio il tuo valore di Allenatore. Anzi, il solo fatto che tu ci sia arrivato è degno di rispetto. Complimenti, Ash.”
Ash rimase per un attimo ad osservare Fabrizx, sorpreso, e anche lusingato. Non capitava spesso che Allenatori molto forti avessero un atteggiamento gentile. Ciò non fece che indurire e scaldare ancora di più la risoluzione già presa. Ash annuì con un sorriso sicuro, e chiese con voce decisa: “Allora, Fabrizx... visto che sei così forte, che ne dici di sfidarmi a un incontro di Pokémon? Voglio vedere quanto bisogna essere bravi per sconfiggere la Lega Pokémon!”
Toccò a Brock e Max sgranare gli occhi. Vera, più desolata che mai, si diede una manata in fronte, commentando: “Oh, no... Ash, ti prego, risparmiacelo...”
Gli altri la guardarono perplessi.
Fabrizx, fino a quel punto rimasto in silenzio, si sistemò il curioso berretto, e fissò Ash con un ghigno, luci e ombre del sole a picco che ne disegnavano il volto: “Non aspettavamo altro.”
Blaziken accompagnò la frase con un grido battagliero.
“Tuttavia...” suggerì il ragazzo: “La squadra che ho con me in questo momento è un po' stanca, e comunque non credo sia la migliore per questa battaglia, e magari anche tu potresti voler usare i tuoi Pokémon migliori, no? A poca distanza da qui, c'è la reception della Zona Safari. Hanno un PC e un trasportatore, per farci mandare i Pokémon che ci servono, che ne dici?”
“Andata!” fu la risposta entusiasta di Ash.

 

 

Il vento soffiava dolce nella spianata scelta per la battaglia: una radura erbosa, piuttosto vicina al bordo della scogliera levigata. Guardando a Nord, si intravedeva l'edifico della Zona Safari, e l'inizio delle sue recinzioni. L'operazione per il trasferimento dei Pokémon si era risolta in breve tempo e senza intoppi, dopo una breve videochiamata ai Professori ai cui laboratori erano affidati i Pokémon in questione: il Professor Oak per Ash, e il Professor Birch per Fabrizx. Entrambi i Professori erano stati piuttosto bendisposti, e il Professor Birch in particolare era stato felice di sentire Fabrizx dopo tanto tempo. Tuttavia, a un certo punto, Birch aveva chiesto qualcosa al ragazzo, e Fabrizx aveva assunto un'aria pensosa, chinandosi verso lo schermo per poi rispondere a bassa voce, in tono piuttosto vago. Max aveva osservato abbastanza perplesso, chiedendosi quale potesse essere il problema, ma a quel punto la macchina aveva segnato il trasferimento avvenuto. Fabrizx si era alzato con un sorriso, e aveva rivolto uno sguardo veloce a Max, prima di raccogliere le Pokéball, e uscire arruffandogli i capelli.

 

Sulla spianata, Brock, in veste di arbitro, fissò i due contendenti, agli estremi della zona delimitata come campo. Teneva nella mano destra una bandiera verde e nella sinistra una bandiera rossa. Appoggiata all'ombra di un albero, Blaziken osservava con gli occhi socchiusi e l'aria curiosa. Entrambi i ragazzi avevano una posa combattiva e uno sguardo determinato. Studiandosi l'un l'altro, aspettavano che Brock desse il via all'incontro. Il Capopalestra di Plumbeopoli declamò: “Comincia la sfida tra Fabrizx, della città di Borgo Foglianova e Ash della città di Biancavilla. Ciascun Allenatore utilizzerà sei Pokémon. Ad ogni KO, entrambi gli sfidanti sostituiranno i loro Pokémon. Non saranno possibili altre sostituzioni. La sfida sarà vinta da chi avrà sconfitto più Pokémon dell'avversario al termine del sesto round...”
Brock fece una pausa, e i due sfidanti sorrisero al sentire l'elenco delle regole che avevano concordato. La tensione divenne elettrica, e crebbe fino a diventare palpabile...
“Che l'incontro abbia inizio!!”

 

Fabrizx armeggiò nella tasca dei pantaloncini per qualche secondo, e ne estrasse il PokéNav, a cui erano collegati degli auricolari. Con un sorriso, se lo fece saltare in mano e lo riprese al volo, per poi lanciarlo verso Max e Vera. Il ragazzino con gli occhiali lo afferrò al volo con aria compiaciuta, si mise un auricolare e passò l'altro alla sorella. Fabrizx gli strizzò l'occhio e lui sorrise.
A quel punto gli sguardi di Ash e del ragazzo degli occhi verdi scintillarono, ed entrambi lanciarono una Pokéball nello stesso istante.
“Vai, Grovyle!” gridò Ash, e il Pokémon Legnogeco fu in campo, masticando con aria grintosa il suo amato rametto.
“Tentacruel, è il tuo turno!” urlò Fabrizx. Il Pokémon Medusa uscì dalla Pokéball, si appoggiò ai suoi forti tentacoli, e mandò un verso di sfida all'avversario.
Ash rimase perplesso. La scelta di Fabrizx, ossia di usare un Pokémon d'Acqua sulla terra e contro un tipo Erba, sembrava svantaggiarlo doppiamente.
Tuttavia, lo sguardo intenso e preoccupato di Vera lo mise in allerta.
Di sicuro, non sarebbe stato facile come sembrava.
Entrambi i ragazzi, il volto e la posa trasportati dalla lotta, lanciarono ai Pokémon i loro comandi. Tentacruel e Grovyle scattarono, e sull'erba baciata dal sole e accarezzata dal vento, la battaglia cominciò...
Nello stesso istante Max premette un tasto sul PokéNav, e la musica lo catturò insieme a Vera nello spettacolo a cui assistevano...

 

(NOW PLAYING: “Pokémon Advanced Challenge full Opening”...)

 

Every Trainer has a choice, to listen to that voice inside...

Grovyle si lanciò in avanti, e le foglie sul suo braccio si illuminarono di un verde abbagliante, diventando affilate come spade. Il colpo fu rapido, ma Tentacruel evitò l'attacco Fendifoglia all'ultimo istante e saltò dandosi la spinta con i tentacoli.

I know the battle may be long, winners may have come and gone, i will carry on...

Alcuni tentacoli del Pokémon d'Acqua si illuminarono di verde screziato, mentre il suo salto lo portava vicino ad un albero. Tentacruel li schioccò verso Grovyle come una frusta, e dall'albero una grossa liana scattò verso il Pokémon, trasformando la Forzasegreta del Pokémon Medusa in una mossa molto simile a Schianto. Ma all'ordine di Ash, Grovyle sferrò un formidabile Fendifoglia contro la liana, squarciandola. Poi, con un Attacco Rapido, scattò verso Tentacruel.

YEAH!
This dream will last forever, this dream will never die!
We will rise to meet the challenge every time...

L'attacco di Grovyle raggiunse Tentacruel, spedendolo a terra, vicino al bordo della scogliera. Il Pokémon si rialzò, e al comando di Fabrizx spinse con forza con i tentacoli e saltò... oltre le rocce a strapiombo, tuffandosi nello stretto braccio di mare che portava al Monte Pira. D'impeto, Grovyle lo seguì, saltando con agilità perfetta tra una roccia e l'altra, alla ricerca dell'avversario...

YEAH!
This dream keeps us together, this shows that you and I...
will be the best that the world's ever seen...
'cause we'll always will follow this dream!

Tentacruel eruppe dai flutti, sparato in alto come un proiettile da un attacco Cascata. Tuttavia, Grovyle riuscì ad evitarlo all'ultimo secondo, e saltò via, aggrappandosi alle rocce con le zampe e un braccio, gli occhi gialli inchiodati nelle pupille nere di Tentacruel. I tentacoli del Pokémon Veleno si illuminarono di arancio screziato, e Forzasegreta divenne un'attacco simile a Sassata, mentre gli arti luminosi di Tentacruel afferravano pezzi della parete, scagliandoli a pioggia contro Grovyle.

And now this battle has begun, it's far too late to run and hide...
And though the ones I face are strong, I'll leap into this fight head on... I will carry on!

Determinato e rapidissimo, Grovyle tranciò le rocce con Fendifoglia e scattò verso Tentacruel, con movimenti agili e perfetti, saltando sulle sporgenze della parete, e perfino sui macigni lanciati dall'avversario, avvicinandosi sempre di più, pronto a sferrare l'attacco finale. Sbriciolò l'ultima roccia, e si stagliò nel sole al di sopra di Tentacruel, vicinissimo, le foglie taglienti che splendevano di verde smeraldo...
“Adesso, Bora!!” gridò Fabrizx

WOAH!
This dream will last forever, this dream will never die!
We will rise to meet the challenge every time...

Un'esplosione azzurra e luminosa di aria polare deflagrò dai tentacoli vorticanti del Pokémon Medusa, e Grovyle fu a terra, esausto e coperto di brina, senza la possibilità di tentare una schivata, a causa della distanza ravvicinata. Lo sguardo compiaciuto di Fabrizx rivelò al giovane di Biancavilla che l'avversario progettava di usare Bora in quel modo fin dall'inizio. Ash digrignò i denti, mentre Fabrizx richiamava Tentacruel, e Brock gli assegnava la vittoria. Subito dopo, il secondo round ebbe inizio.
“Sceptile, scelgo te!” gridò Fabrizx.
“Swellow, è il tuo momento!” proclamò Ash.

YEAH!
This dream will never sever, it will carry us up high...

Swellow colpì subito con un implacabile Aeroassalto, spingendo indietro il Pokémon Foresta, e ritentò ancora la stessa mossa. Sceptile rispose con un attacco Fendifoglia, bloccando il flusso del vento intorno all'avversario in carica, ma non contrattaccò. Ash e Swellow ripeterono la mossa ancora, e Sceptile si limitò a schivare con un salto laterale...

Straigth up it to the sky like a beam...

Swellow, leggermente perplesso, corresse la rotta, e colpì Sceptile, spedendolo indietro con violenza. Di nuovo, Sceptile non rispose al colpo, e Swellow si lanciò contro di lui per l'ultimo attacco. Le sue ali si illuminarono per un istante, e poi si lasciarono dietro una scia di vento leggero, mentre preparava l'Attacco d'Ala.

Because we'll never give up on this dream!

Quando ormai aveva quasi raggiunto Sceptile, dalla schiena del Pokémon Erba brillò una luce accecante, e i sei semi gialli sulla sua schiena risplendettero di tutta la potenza della luce solare accumulata fino a quel momento. Ghignando, Sceptile schivò l'Attacco d'Ala con un salto da acrobata, roteò su sè stesso in aria, e sparò dalla bocca un Solarraggio devastante, mandando l'avversario al tappeto in un colpo solo, per poi atterrare con agilità.

Ash digrignò ancora i denti e i due ragazzi cambiarono Pokémon per il terzo round. Dalla Pokéball dell'Allenatore di Kanto uscì Phanpy, con un grido acuto e deciso. Fabrizx mandò in campo Illumise.
Stavolta, la battaglia fu ancora più fulminea. Phanpy cominciò un attacco Rotolamento, schizzando contro il Pokémon Coleottero. L'avversaria si alzò leggermente in volo, e all'ordine di Fabrizx scagliò Tuono con tutta la sua forza. Ash gridò una battuta, compiaciuto per la mossa inefficace scelta dall'avversario, e Fabrizx sorrise di sbieco, mentre l'attacco sbriciolava il terreno di fronte a Phanpy con un esplosione di polvere, interrompendo il Rotolamento, e sollevando il Pokémon illeso per qualche secondo.
Che bastò ad Illumise per volare fin sotto l'avversario, e colpirlo al ventre con Breccia, scagliandolo al suolo. Fabrizx impartì un ordine secco, e Illumise finì Phanpy con Ventargenteo, per poi assumere una posa di vittoria e volare rapida nell'abbraccio del suo Allenatore.

And though the ones I face are strong, I'll leap into this fight head on...

Ash rimase fermo per qualche secondo, sbattendo le palpebre. Non era la prima volta che si trovava in seria difficoltà in una lotta, tuttavia non poteva negare che il suo avversario avesse uno stile che non aveva mai visto. Tuttavia, questo non faceva che rendere più ardente il suo desiderio di vincere.
Dall'altro lato, per quanto in vantaggio, Fabrizx riusciva a percepire il talento dell'avversario. Non si trattava della lotta in corso, dalla quale Ash sembrava essere decisamente meno esperto dal punto di vista strategico, quanto della passione con cui vi si immergeva, e che nonostante le carenze del suo stile gli aveva già fatto vincere svariate Medaglie. Non poteva di sicuro batterlo sottovalutandolo. Ma, pensò con uno dei suoi soliti sorrisi un po' inquietanti, non aveva alcuna intenzione di farlo.

I will carry on!
WOAAAH!!
This dream will last forever, this dream will never die!

Al quarto round, Fabrizx attaccò finalmente per primo, e la sua Gardevoir mandò KO l'Heracross di Ash in pochi secondi, confondendolo con Bullo, e sfruttando l'istante per colpire con Psichico.
La frustrazione bruciò negli occhi di Ash, che afferrò una Pokéball quasi con rabbia. Dagli occhi di Fabrizx, gli rispose una fiammata di smeraldo, fredda e bruciante. Il ragazzo di Hoenn spedì in campo Pelipper, e Ash scagliò la Pokéball che aveva riservato fino a quel momento.
La Ball roteò, sfolgorando e scagliando nell'aria i riflessi netti e abbaglianti del sole, e si spalancò...
rivelando la forma possente e infuocata di Charizard.

We will rise to meet the challenge every time...

Fabrizx sgranò gli occhi, piacevolmente sorpreso, e spedì Pelipper all'attacco con Tornado. Charizard rispose con Ira di Drago, e una fiamma azzurra a forma di testa di drago bloccò il vortice ceruleo con un esplosione. Charizard scattò poi in volo contro il nemico, puntando a sollevarsi in aria. Con una velocità sorprendente, Pelipper usò Volo contro l'avversario, costringendolo ad una schivata che gli fece perdere quota e colpendo con Ondashock. Charizard incassò con tranquillità il colpo, e attaccò con Lanciafiamme. Pelipper intercettò con Idropulsar, e schivò un secondo Lanciafiamme senza problemi. Ash tentò nuovamente di far salire di quota Charizard, realizzando che a causa delle dimensioni del Pokémon, restare bassi favoriva Pelipper. Tuttavia, anche Fabrizx se ne rendeva perfettamente conto...


YEAH!
This dream keeps us together...

Pelipper continuava ad usare Volo contro l'avversario, e Charizard continuava a schivare l'attacco senza problemi. Tuttavia, Fabrizx non ne era impensierito, perchè non aveva alcuna intenzione di usare Volo per attaccare. Le manovre di Charizard erano impedite perfettamente dalla tattica di Pelipper, a differenza di quello che sarebbe successo ad alta quota, dove il Pokémon Fiamma aveva un enorme vantaggio. Ash tentò di liberarsi dallo stallo, e ordinò a Charizard di colpire con Megapugno. Gli sguardi di Fabrizx e Pelipper lampeggiarono: non avevano aspettato altro...

This shows that you and I...

Come Sceptile nella lotta precedente, Pelipper lasciò che l'attacco di Charizard lo colpisse, preparando all'istante la contromossa: mentre il pugno lucente dell'avversario lo colpiva con forza, Pelipper lanciò un urlo stridente e un'onda di notevoli dimensioni si sollevò dalla linea della scogliera, infrangendosi contro le rocce e precipitando sui Pokémon ancora a distanza ravvicinata. L'attacco Surf li lanciò entrambi a terra, rendendo il terreno fangoso e rilucente di piccole pozze.

Will be the best that the world's ever seen...
Cause we'll always will follow this dream!

Pelipper si rialzò in volo, e lanciò un'Ondashock verso l'avversario a terra, con le energie che gli rimanevano. Anche Charizard si riprese all'istante, con un lampo degli occhi azzurri, e scagliò Lanciafiamme verso il Pokémon Alacquatico. L'attacco passò sotto i fulmini azzurri dell'avversario, sfiorandoli e scagliando per tutta la radura scintille di fuoco ed elettricità. I due Pokémon si colpirono nello stesso istante, scatenando due esplosioni gemelle, da cui emersero cadendo a terra, esausti.

La musica si interruppe, e Max si tolse auricolare e occhiali, e li ripulì come per assicurarsi di aver visto bene.
Lo stupore fu generale, mentre Brock decretava la parità del round, e i due Allenatori ritiravano i loro Pokémon esausti. Non si poteva dire chi fosse più sorpreso e per cosa: se Fabrizx per aver perso un membro della squadra o per la forza di Charizard, se Ash per le abilità di Fabrizx e Pelipper o per l'esito completamente diverso di questo round dagli altri.
Fabrizx chinò lievemente la testa, gli occhi chiusi e un sorriso sincero, dicendo: “Charizard è stato fantastico. Non ero per niente convinto che io e Pelipper ce la saremmo cavata. Vi siete allenati davvero bene.”
“Grazie... abbiamo affrontato tantissime lotte, insieme. Charizard è uno dei miei migliori amici.” disse di rimando Ash, con un sorriso.
Poi, entrambi si fecero concentrati, e Fabrizx commentò: “Anche io e Pelipper siamo insieme da parecchio tempo. Tuttavia, credo che per l'ultimo round sia il momento di schierare i Pokémon con cui abbiamo il legame migliore in assoluto... giusto, Ash?”
Stavolta toccò ad Ash sorridere con aria beffarda. Il giovane puntò il braccio sinistro in avanti e gridò in risposta: “Giustissimo! Pikachu, scelgo te!”
Un rapido scatto e il Pokémon Topo saltò sulla spalla di Ash, corse lungo il braccio teso dell'Allenatore, e si lanciò in campo, la figura agile a mezz'aria, trasportata tra il sole e la brezza, con i raggi a lambirlo, lucenti come spade. Atterrò con un'espressione grintosa, e le sue guance sprizzarono fulmini.
Fabrizx schioccò le dita, e la luce sfolgorò nello sguardo verde, mentre Blaziken atterrava nel campo con un salto, in equilibrio sugli artigli di una zampa, con gli occhi chiusi e le braccia allargate per mantenere l'equilibrio.
Poi, gli occhi azzurri del Pokémon Vampe si spalancarono di scatto, e Blaziken ruotò su sè stessa, vibrando due calci a vuoto come una lottatrice professionista, e le fiamme dei suoi polsi divamparono.
A quel punto, con unica e fluida mossa, eseguita all'unisono, Fabrizx e Blaziken assunsero una posa da combattimento, lanciando insieme un grido marziale che echeggiò nella radura. L'energia usata da Blaziken fu tale da far ondeggiare l'erba per circa mezzo metro intorno.
I due Allenatori si studiarono, facendo un respiro profondo, e si fissarono con un'occhiata che prometteva di dare il massimo. Poi, d'un tratto, si raddrizzarono entrambi e nello stesso istante gridarono i comandi ai loro compagni pronti a tuffarsi nella battaglia.

Ancora una volta, Max premette un tasto sul PokèNav, proprio mentre lo spettacolo iniziava...

 

(NOW PLAYING: “Unbeatable”)

 

WOOOAAAAH!
I'm unbeatable!

Walking down this endless higway,
nothing but my friends beside me...

Blaziken e Pikachu scattarono l'una contro l'altro e il Pokémon Topo saltò lanciando Fulmine a piena potenza. Dal corpo avvolto di elettricità di Pikachu, una saetta dorata sfrecciò verso Blaziken, che rispose con Calciardente. Gli artigli del Pokémon Vampe presero fuoco e la fiamma si espanse avvolgendo le zampe di Blaziken fino alla caviglia. Il colpo deviò Fulmine in un'esplosione di fumo, e Pikachu salto ancora, la coda rilucente e pronta per un Codacciaio...

We'll never give in, we'll never rest,
Advanced Battle is the ultimate test!
from the earth and then the sea and sky,
they'll never win but they sure can try!!

Pikachu vibrò il colpo come uno spadaccino, e con uguale eleganza e rapidità, Blaziken intercettò l'attacco con Tuonopugno. Un clangore metallico echeggiò nella piana, spedendo in aria scintille e saette. Gli sguardi dei due Pokémon si incrociarono, e il duello continuò: rimanendo in aria grazie all'energia delle parate di Blaziken che lo respingevano, Pikachu tirava di scherma con il Codacciaio, e Blaziken rispondeva intercettando ogni colpo con la precisione impassibile di una maestra di arti marziali, alternando Calciardente, Tuonopugno,e Stramontante. La perfezione della tecnica di Blaziken e la piccola taglia di Pikachu impedivano che un qualsiasi attacco andasse a segno, protraendo lo spettacolare confronto.

WOOOAAAAH!
I'm unbeatable!
(Pokémon! Advanced Battle!)
WOOOAAAAH!
I'm undefeatable!

 

From the stars and the ancient past,
they come to play, but they never last!


Un'attacco Stramontante lanciato con potenza ancora maggiore impattò contrò Codacciaio e lanciò indietro Pikachu senza danneggiarlo, interrompendo lo stallo. Con un grido acuto e feroce, Blaziken sferrò un calcio devastante al suono, scatenando una serie di onde sismiche che scuotevano il terreno, lanciando in aria sassi e zolle. Ash gridò un ordine, e Pikachu mise tutta l'energia che aveva in un Attacco Rapido formidabile. Una scia di luce bianca emanava dal Pokémon Elettro che si allontanava in corsa da Blaziken, le onde dell'attacco Terremoto che lo seguivano sempre più vicine, ma senza raggiungerlo, finchè non raggiunse uno degli alberi ai confini del campo... e sfruttò la velocità accumulata per correre lungo il tronco e spiccare da esso un salto incredibile che lo portò a passare sopra il Terremoto come se volasse, diretto verso l'avversaria...

 

WOOOAAAAH!
I'm unbeatable!
(Pokémon! Advanced Battle!)
WOOOAAAAH!
I'm undefeatable!

You think you'll win but soon you'll see
you can beat some, but you can't beat me!!

Ancora a mezz'aria, le guance di Pikachu sprizzarono saette, e l'elettricità lo avvolse completamente, acquisendo sempre più potenza. Blaziken fissò lo sguardo sull'avversario sospeso, e le fiamme sui suoi pugni si ingrandirono, bruciando con un sibilo rapido ed intenso, come sempre quando affrontava avversari forti. Con un “Pikaaa-chuuu!!!” gridato a squarciagola, il Pokémon Topo lanciò un fulmine gigantesco contro Blaziken. Ma il Pokémon Vampe non si spostò di un centimetro, mentre l'attacco Tuono stava per abbattersi su di lei.

I'm undefeatable...

There's a feeling deep inside me,
and it's always there to guide me...

In my heart and in my soul,
leading me to the ultimate goal!

 

All'ultimo istante, Blaziken alzò di scatto il braccio, le saette del Tuonopugno che danzavano intorno al polso infuocato. L'attacco intercettò Tuono come un parafulmine, rendendo il pugno di Blaziken sempre più saturo di energia, mentre scariche elettriche venivano sparate in tutte le direzioni...

You can try your best, this might be fun,
you go down to defeat before you've begun!!

Fabrizx fece un cenno a Blaziken, che annuì e agitò il braccio con un violento strattone, interrompendo il contatto fra i due attacchi e provocando un'esplosione di fumo nero. Pikachu atterrò da un lato della nube, guardandosi intorno per scovare l'avversaria. Dal lato opposto, Fabrizx disse qualcosa al Pokémon Vampe, che rispose con uno strillo acuto, e cambiò mossa durante l'esecuzione, passando da Tuonopugno a Stramontante. Il suo pugno si illuminò di una luce azzurra screziata e danzante, intensificata dall'elettricità accumulata in precedenza, e le sue fiamme aumentarono ancora. Blaziken si lanciò attraverso la nube, pronta ad attaccare. Dal lato opposto, Pikachu si preparò a scagliare l'attacco Fulmine.

WOOOAAAAH!
I'm unbeatable!
(Pokémon! Advanced Battle!)
WOOOAAAAH!
I'm undefeatable!

Blaziken agitò il pugno, spazzando dal suo cammino la nube di fumo, e saltò mentre Pikachu lanciava Fulmine a tutta potenza, colpendo verso il basso con Stramontante. Un'altra esplosione scaturì dall'impatto tra le due mosse, spingendo Blaziken indietro verso il basso, e tenendo Pikachu ancorato al suolo...

Every move, each attack you choose,
you think you can win but you always lose!!

E sfruttando quell'istante, Blaziken atterrò e sferrò un altro devastante calcio al terreno, liberando un'energia inarrestabile. Il Terremoto scosse tutto il campo di battaglia, investendo Pikachu con onde d'urto e zolle di terreno. Il Pokémon Topo volò all'indietro, rimbalzando e rotolando sul campo, per fermarsi svenuto ai piedi del suo Allenatore.

 

WOOOAAAAH!
Advanced Battle!
I'm unbeatable!!

 

Max fermò ancora una volta la musica, e sembrò che si fosse fermato anche il vento.
Blaziken respirò affannosamente per qualche secondo, per recuperare la forza usata nelle ultime mosse.
Il Pokémon Vampe fissò Pikachu al suolo, e chiuse gli occhi chinando lievemente la testa per pochi istanti, e per la terza volta l'intensità delle fiamme dei suoi pugni aumentò.
“Pikachu non è più in grado di combattere. Blaziken vince il round. Si aggiudica l'incontro, per 6 a 1, Fabrizx della città di Borgo Foglianova!” Proclamò Brock, alzando la bandierina dal lato di Fabrizx.
Il ragazzo esultò con forza, insieme a Blaziken, a cui battè il cinque.
Ash teneva in braccio Pikachu, che aveva appena riaperto piano gli occhi. Fabrizx si avvicinò a lui con aria cordiale, e gli tese la mano: “Pikachu è stato formidabile. Sei un ottimo Allenatore.”
Ash lo guardò con un'aria dubbiosa, grattandosi la testa con una mano: “Beh, ti ringrazio... però ho perso in tutti i round dell'incontro...”
“In uno abbiamo pareggiato. Ma non parlavo di questo: in tutte le situazioni, tu e tuoi Pokémon avete dato il meglio che potevate, e si vede che i tuoi Pokémon hanno piena fiducia in te. Non sono di sicuro il primo a dirti che è questo l'importante per un Allenatore. Avremo di sicuro altre occasioni di sfidarti. Mi sono divertito molto.”
Ash annuì, e ritrovò in un attimo la sua solita grinta, stringendo finalmente la mano a Fabrizx: “Anche io. Già non vedo l'ora della prossima sfida. Comunque, anche tu e i tuoi Pokémon siete molto affiatati. E Blaziken è fortissima!”
In quel momento, Pikachu si risistemò sulla spalla di Ash, un po' ammaccato ma vitale, e sorrise a Blaziken, rivolgendole un “Pika!” allegro e squillante. Blaziken rispose con un verso acuto e un po' complice.
“Sembra che stiano diventando amici.” commentò Ash, accarezzando il suo fidato compagno sulla testa.
“Lo spero proprio!” rispose divertito il ragazzo dagli occhi verdi.
“Ehi, ragazzi! È stata una delle lotte più belle che abbia mai visto” commentò in quel momento Max.
“Già...” aggiunse Brock, avvicinandosi a loro: “E mi sembra anche interessante che voi due siate così cordiali dopo un'incontro così combattuto.”
“Beh, trattandosi di un “incontro”, ha senso che unisca le persone, no?” scherzò Fabrizx. Ash e Brock risero, pienamente d'accordo.
“Ehi, Vera! Tu che ne pensi? Non hai ancora detto nulla sull'incontro.” fece Ash, rivolto all'amica.
Lei annuì e sorrise, poi commentò: “Beh, in effetti da Fabrizx mi aspettavo un'incontro del genere. Mi ricorda un po' le volte in cui io ho lottato con lui. Ma te la sei cavata comunque molto bene.”
“Piuttosto...” continuò la ragazza, rivolgendosi ora a Fabrizx “Come mai sei di nuovo qui ad Hoenn? Hai detto che stavi affrontando le Palestre della Lega Orange...”
Fabrizx annuì, con uno sguardo serio, e rispose: “E ti ha insospettito il fatto che io abbia interrotto una tappa importante del mio viaggio per tornare qui? Si vede che mi conosci bene. Purtroppo non è solo per una rimpatriata che sono di nuovo ad Hoenn.”
“E allora cos'è successo?” chiese lei, incuriosita.
“È una storia un po' lunga... Voi non dovreste andare da qualche parte?” ribattè Fabrizx.
“Ci stiamo dirigendo verso Porto Alghepoli. Ho intenzione di partecipare alla prossima Gara Pokémon... e ovviamente di vincerla.” fu decisa Vera.
Fabrizx sorrise: “Ottimo. Per ora anch'io sto andando lì. Vi dispiacerebbe se mi unissi a voi per un po'? Vi racconterò il resto strada facendo.”
“Wow, sì, sarebbe fantastico!” fu subito entusiasta Max. “Certo, perchè no?” fece eco Ash, e anche Brock annuì con aria di approvazione. Vera riflettè un po', poi finalmente annuì: “Ok, perfetto! E allora tutti a Porto Alghepoli. Ci racconterai quando ci fermeremo per la cena!” e partì di corsa sorridendo.
Un po' sorpresi gli altri la seguirono a passo spedito.
Il sole cominciò la sua discesa pomeridiana, e dopo un po' la ragazza vestita di rosso si stancò e si fece raggiungere, fermandosi con un leggero fiatone.
Passandole accanto mentre il gruppetto la superava, Fabrizx esclamò: “A proposito, Vera...
mi sono iscritto anch'io alla Gara di Porto Alghepoli.”
Vera rimase un'istante immobile con gli occhi sgranati, per poi afflosciarsi con aria desolata. Più avanti, Fabrizx ridacchiò, mentre un energico “Uffaaaa!!!” risuonava lungo il sentiero.
Poi Vera si accorse di star rimanendo indietro.
“Ehi, aspettatemi!!” gridò, mentre rincorreva gli amici nella brezza rinfrescante...

 

 

 

 

Al prossimo capitolo!

 

Angolo autore: qui finalmente cominciano le incongruenze “rilevanti” di cui parlavo nel capitolo scorso. Tuttavia, noterete che si tratta di aggiustamenti e forzature necessarie per il lavoro abbastanza complicato di adattare insieme l'anime e il videogame. Spero che per il resto, dove conta, la storia e l'atmosfera risultino fedeli e piacevoli.

Per quanto riguarda la lotta: beh, la lotta con “video musicale”, come l'introduzione panoramica, è un classico dei film Pokémon, e stavolta ho voluto strafare al punto da inserire addirittura due canzoni (e già metterne una nel testo per me è tosta.).
Consiglio vivamente di ascoltarle in quei punti, perchè se vi fomentate la metà di quanto mi sono fomentato io ad immaginare le scene, allora qualcosa ho concluso.
Ci sarebbero ancora tante cose da dire, ma sono stanco, e non voglio stancare voi.
Grazie della lettura, ci si vede al prossimo capitolo... della mia Versione Smeraldo.

   
 
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