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Autore: DisneyStar022    22/09/2013    1 recensioni
[Kickin\\\' It - A colpi di karate]
Kim è una ragazza semplice, dolce e un po' troppo sarcastica. Non sa dire di no e aiuta tutti.
Jack è un duro, ma ha un cuore grande per amare, anche se non gli interessa fidanzarsi.
Che cosa succede quando si mettono insieme il duro più arrogante e la regina del sarcasmo?
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: OOC, Traduzione | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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Kim POV:
Volevo uccidere Jack. Strangolarlo! Buttalo fuori dalla finestra! Appenderlo a testa in giù!
Quel ragazzo è incredibile! Un minuto prima è tutto bello e sorridente, mi dice che ho degli occhi bellissimi, e il minuto dopo non mi considera e sta il più lontano possibile da me. Ho provato a parlare con lui ben 3 volte questa mattina. La prima volta mi ha totalmente ignorato, la seconda volta mi ha solo guardato male, e la terza mi ha risposto con tono seccato "Non riesci proprio a farti gli affari tuoi?"
Che diavolo di problema ha questo tizio?
Aspetta, no! Che diavolo di problema ho io? Perché continuo a parlargli?
Ho preso dei respiri profondi per calmarmi, dopodiché ho iniziato a sorseggiare un bicchiere d'acqua.

Sono uscita dalla cucina nel momento esatto in cui Jack entrò.

Mi guardò per un istante ed io strinsi gli occhi verso di lui, Jack ignorò il mio sguardo, e andò verso il frigorifero.
Stronzo.

Dio, se ero arrabbiata.

Ho camminato a passo molto pesante fino al piano di sopra.


...
Sono tornata in cucina ed ho visto Eddie e Jack che parlottavano mentre mangiavano delle patatine al formaggio. Eddie mi sorrise e sorrisi anch'io, ma Jack non mi guardò neanche. Niente di nuovo...
"Ehi Kim, perchè non vieni a fare un giro con noi?." Se ne è uscito Eddie dopo un po 'di silenzio molto imbarazzante. Cooosa?
Lo guardai confusa. "Uhm?"
"Voglio dire, emh, uscire con noi. Così, per cambiare un po', per non fare la stessa e solita routine: scuola-casa, casa-scuola, sta diventando noiosa" Ha detto.
Prima che potessi rispondere, gli occhi di Eddie si illuminarono. "Dai! Dovresti proprio venire con noi!"
Jack scosse la testa. "No, lei non viene."
Il mio stomaco si strinse con tristezza per la sua reazione improvvisa.
Incrociai le braccia. "Grazie per avermi invitato Eddie." Ho detto sorridendo. "Ma, io sono di troppo... magari un'altra volta." Ho guardato verso il basso per nascondere il male che mi avevano fatto le parole di Jack.
"Oh, ignora Jack, è un idiota." Eddie ha cercato di rincuorarmi.
"No, davvero. Non ho voglia di uscire."
Eddie sospirò e fissò Jack per un momento, Jack guardò Eddie con frustrazione.
Ho continuato a fare ciò per cui ero scesa, evitando totalmente Jack.

Nel frattempo Eddie si era alzato, ed era uscito dalla cucina.
Sentii sospirare Jack. "Eh va bene! Puoi venire con noi."
Ero così arrabbiata con lui, che non ho nemmeno pensato due volte prima di parlare. "Non mi serve di certo il tuo permesso per uscire."
Mi sono subito sentita in sentita in colpa. Sono stata troppo diretta? Il mio senso di colpa non è durato a lungo, è stato cancellato completamente da quel fastidioso sorrisetto di Jack.

Io sono incazzata e lui sorride?
Un vero... ugh... idiota.
"Carina". Ha detto.
Cominciò a ridacchiare.
"Sei carina quando fai il gattino arrabbiato." Ha detto sogghignando.

(MC: con ''gattino'' Jack fa riferimento al capitolo 6, quando Kim indossava i pantaloncini del pigiama coi gattini)
Perché continua a fare così?
Un minuto prima mi odia e adesso pensa che io sia carina?
Arrossii al suo commento inaspettato e lui ridacchiò.
"Jack Brewer mi ha fatto un complimento?" Chiesi.
"Già." Ha risposto. "Non ti ci abituare, sarà anche uno degli ultimi."

"Come se avessi superato te stesso con questo complimento."
Avevo preso una cosa dal frigo, e mi stavo voltando verso di lui, pensando che fosse ancora seduto al tavolo col suo sorriso beffardo.

Invece nel voltarmi, ho scoperto a mio malgrado che era lì.

Mi sono scontrata, ancora una volta, con il petto di Jack Brewer.

Mi ha afferrato per la vita.
"Gattino..." Dio, non dirmi che questo è il mio nuovo soprannome.
"Preferisco Jerry." Ho detto tra me e me.
"Va bene Jerry." Jack ha detto guardando verso di me.
L'ho detto ad alta voce?
Ho detto ancora una volta, tra me e il mio cervello.

"Sì, lo hai detto ad alta voce." mi ha risposto Jack guardandomi intensamente.
Istintivamente ho chiuso gli occhi. Non so cosa fare, ogni volta che ci guardiamo negli occhi, non riesco a distogliere lo sguardo.
Restammo lì per qualche secondo. Le sue mani erano ancora intorno alla mia vita e le mie mani erano sul suo petto.
Aprii gli occhi e il mio sguardo andò prima alle sue labbra e poi ai suoi occhi.

Le sue labbra si trasformarono in un sorriso.
Ho cercato di fare qualche passo indietro, evitando di guardarlo in faccia, anche perché ora il mio viso è probabilmente tutto rosso.
Lui ridacchiò. "Tranquilla Kim. Sono Jack Brewer, dopotutto."
Sospirai. Potrebbe il suo ego diventare ancor più grande? Perchè è così fottutamente sicuro di sé stesso?
Lo ignorai.
"Allora vieni con noi?" mi ha chiesto.
"No".
Lui afferrò la mia mano, e mi tirò verso di lui. Ero spiaccicata sul suo petto. Potevo sentire il suo cuore battere forte. Eravamo così vicini.

Dio solo sapeva quanto avrei voluto baciarlo in questo momento.
"Kim, per favore, vieni con noi?" disse a bassa voce, guardandomi intensamente.
"Con un solo 'per favore' non riesci a convincermi, lo sai?" Ho detto scherzosamente.
Lui mi teneva stretto con entrambe le sue braccia intorno alla mia schiena "E' già tanto se te l'ho detto una volta, Jerry."
Mi misi a ridere.
"Va bene, va bene, smetti di piagnucolare Titti! Visto che non riesci a stare senza di me." Sospirai pesantemente. "Verrò".
"Bene." Disse sorridendo un po '.
Anche se era sorridente, qualcosa in lui mi diceva che non era molto contento che venissi anch'io.


...
"Ma che problema ha, scusa?" Ho chiesto a Brody che aveva il suo braccio intorno alla mia spalla. Appena sono scesa dalla macchina, Jack è diventato di nuovo strano.
Non ero sicura di dove fossimo andati, ma sapevo che era un po 'più fuori città.
Jack stava camminando davanti a me. Brody era accanto a me, Milton dall'altra parte, ed Eddie era dietro di me.

Erano le mie guardie del corpo.
"Ignoralo. E' strano." Brody ha risposto annuendo verso Jack.
"Dimmi qualcosa che non so." Ho detto.
Jack si fermò e mi guardò male, e mentre si è rivoltato per continuare a camminare io e Brody ridacchiammo.
Camminammo per altri 10 minuti. Mi è sembrato di riconoscere il suono di motori. C'erano delle auto?

"Dove stiamo andando?"
Avrò fatto questa domanda ormai un centinaio di volte, ma nessuno mi ha mai risposto.

Ho messo il broncio incrociando le braccia. Brody mi sorrise.
Jack era davvero molto teso, come se dovesse uccidere qualcuno... Ripeto: dove stiamo andando???
La piccola strada, dove adesso stavamo camminando portava ad un enorme stadio, dove si poteva sentire la gente che urlava e applaudiva.
"Assistiamo ad una partita di calcio?" Chiesi confusa.
Brody semplicemente sorrise e scosse la testa. "Hai la pazienza di bambino".
Siamo entrati attraverso delle piccole porte e ho sentito il rumore di applausi ed urli molto più forti. Dopo essere entrata, ho capito dove mi trovavo.
Un motodromo.
Mi voltai verso i ragazzi. "Guardiamo una gara?"
Loro annuirono. Penso possa essere divertente.

Cioè non sono mai andata a vedere una cosa del genere dal vivo, ma mi ricordo di come papà seguisse la MotoGp e di quelle volte che mi fermavo a guardarla con lui.
Brody rise "Ti piacciono le moto?"
Ho annuito, molto emozionata. "Certo!"
Tutti i ragazzi, tra cui Jack, si sono messi a ridere.
"Hey Jack, dai vieni! E' quasi il tuo turno." Un uomo di circa trent'anni chiamò Jack. Jack annuì e si voltò di nuovo verso di noi.
"Devo andare, ragazzi, ci vediamo dopo la gara."
"Dove vai?"
"Vado a prepararmi."
"Aspe... sei tu che partecipi?" Ho chiesto a Jack con gli occhi spalancati.
Lui sorrise. "Proprio così."
Poi mi guardò serio. "Resta con qui con con gli altri e non andare in giro da sola. Va bene?"
Mi sorrise dolcemente "Va bene papà."
Strinse gli occhi verso di me, poi ha scambiato qualche parola con Eddie e gli altri.
"No davvero, resta insieme agli altri." Disse severamente.

Mi guardò un istante, poi si voltò e se ne andò.
 
Mi sono girata verso Brody e gli altri ed improvvisamente ci fu uno schianto. Guardai in direzione del rumore, la pista.
Due moto si erano appena scontrate, letteralmente una accartocciata sull'altra.
Sbaglio, o Jack è andato in direzione della pista?
Senza pensarci due volte ho incominciato a correre nella stessa direzione in cui prima è andato Jack.
Sentivo Brody ed Eddie che chiamavano il mio nome, ma gli ho ignorato continuando a correre finchè non ho visto Jack.
Se ne stava fermo in piedi davanti alle due moto che si erano appena scontrate.
"Jack!" Gridai e corsi da lui.
Mi guardò, scioccato e sconvolto. "Kim, che ci fai qui? Dove sono gli altri?"
Avevo troppo poco fiato per rispondere "Sta zitto idiota! Hai visto che cosa è successo?"
"Tranquilla, gli incidenti qui sono di casa, è normale che accadano durante prove e allenamenti." Ha detto scrollandosi le spalle come se stessimo parlando di uno che è appena inciampato sui lacci delle scarpe.
"E tu vorresti gareggiare lo stesso?" Lo guardai ancora una volta con gli occhi spalancati. Non riesco a immaginare che una cosa del genere possa capitare a Jack.
Ho detto che adoro le moto? Non è affatto vero!
"Kim, mi alleno quasi tutti i giorni." Ha detto.
Lo guardai con preoccupazione. "Ma. Se. Se ti succede qualcosa?"
Mi guardò dolcemente.
"E allora? Non importa a nessuno! Se succede qualcosa, succede. Potrò morire o farmi male. Ma qualunque cosa succeda. Non importa." Ha detto con durezza.
Crede davvero che a nessuno importi di lui? Perché dovrebbe pensare una cosa simile?
Prima che potessi dire qualcosa, lo stesso ragazzo di prima, chiamò di nuovo Jack "Jack, sei il prossimo! Farete una prova a tempo su questo pezzo di pista. Il ragazzo con cui corri oggi è nuovo, ma è abbastanza bravo. Se stai molto attento riuscirai a vincere senza problemi." Gli diede una pacca sulla schiena. Jack annuì e sorrise con fiducia.
"Ma Jack-" Stavo iniziando a protestare quando sono stata interrotta da una voce.
"Guarda chi c'è! Il mio fratellone e la sua amichetta." Mi voltai per vedere Jace Brewer con il casco sotto braccio e quel famoso ghigno, marchio della famiglia Brewer.
Nessuno potrà mai sorridere come Jack, lui è così carino.
Aspetta, che cosa?
Kim, sta zitta!
Jack si mise accanto a me.
"Kim vai devo prepararmi, starò bene." Disse accennando qualcosa dietro di me. Ho guardato indietro per vedere Eddie, Brody e Milton che mi aspettavano in piedi.
Annuii nervosamente verso di Jack.
"Esatto, preparati a perdere fratello!" Jace gridò.
Aspetta, ma gareggiano uno contro l'altro?
Le mani di Jack erano strette a pugno. Fece un respiro profondo e si voltò verso di me.
"Kim vai!"
Annuii di nuovo, non potevo fare altro che girarmi e camminare verso i ragazzi. Sospirai.
Dio, ti prego, fa che Jack non si faccia male...


Fine del capitolo.

  
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