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Autore: Haz_boo    22/09/2013    0 recensioni
Finalmente felici e insieme, Harry.
Genere: Drammatico, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sento per certo che ormai è la fine.
Il capo che sto indossando è diventato soffocante, nonostante il gelido freddo di Gennaio. Vorrei liberarmi dei miei vestiti, della mia anima, dei miei pensieri.
Mi fischiano le orecchie, il rumore assordante di spari, di bombe non mirate bene, di urla aumenta ogni secondo di più. Vorrei liberarmi anche di loro.
Io sto correndo, sto sfuggendo da tutti, ma non perché io sia un codardo, o che non ho il coraggio di affrontare la realtà, ma solo perché ti sto cercando.
Cerco di sviare i colpi, al mio cammino, o di sparare a qualche soldato nemico che mi si passa davanti. Ma la mia mente è assolutamente altrove.
Vedo, con la coda dell’occhio un Niall sdraiato nell’asfalto bagnato e pieno di fango. E’ in una pozza di sangue, gli occhi aperti, la mano alzata e la bocca semi aperta, come se volesse parlare, ma il suono non esce dalle sue corde vocali.
Voglio raggiungerlo, voglio farlo. Devo farlo, perché Niall è il mio migliore amico, ma ho la mente assolutamente altrove. Sto cercando te. Prima che sia troppo tardi.
Sento una strana sensazione al petto, come se il mio stomaco e il mio cuore si stessero divaricando ad ogni passo avanzato. Riesco a sentire le mie lacrime pizzicarmi le guance.
Mi rifiugo dietro una pietra, in modo che non possano colpirmi.
-Dove sei.., dove sei..-, riesco a dire, cantilenando. Sento qualcuno che si abbassa vicino a me, non giro lo sguardo. Riconosco il suo di profumo.
-Dov’è Niall.-, dice solamente. Ha la voce rigida, ferma come se stesse sopprimendo qualcosa di troppo grosso, che a stento riesce a chiudere.
Sussulto, perché mi rendo conto.
Sono un egoista.
Non guardo Zayn, so che potrebbe semplicemente uccidermi in quello sguardo, anche se potrei morire anche con un colpo di fucile tra qui a poco.
-Dieci metri indietro.-, gli rispondo, con la voce tremante e il respiro irregolare. Sento Zayn alzarsi e correre, ma io lo fermo.
-Zayn!-, chiamo.
Si gira.
-Niall.. Niall era in fin di vita. Io…-, singhiozzo, ma so che non ci sono spiegazioni per quello che ho fatto.
Zayn sgrana i suoi grandi occhi color nocciola, fa uscire tutto quello che ha cercato di sopprimere: le lacrime. Si accascia a terra.
-Io lo sapevo..-, piange, battendo i pugni nell’asfalto. –Lo sapevo, cazzo!-, continua, blaterando cose incomprensibili tra loro, che sicuramente solo lui e Niall sapevano. –Io ieri, lo sapevo. Io lo sapevo, lo sapevo, lo sapevo..-
Continua a piangere, singhiozzando.
-Perché non l’hai aiutato, Louis? Perché? Sei un fottuto bastardo!-
Zayn è in mezzo alla guerra, e piange. Un soldato nemico l’ha appena sparato. Si accascia nuovamente a terra, con le guance piene zeppe di lacrime, la testa che sanguina dal colpo di proiettile appena ricevuto.
-Scusa, Zayn, scusa.-
Scusa, Harry.
Scusa per non aver protetto loro.
 
Continuo a camminare, a correre, a nascondermi dietro altri soldati o dietro pietre, o case distrutte. I soldati sono da tutte le parti, non mi sorprenderei che nel mezzo della mia ricerca riceverei un proiettile nel petto, o nella testa.
Poi ti vedo.
Ti raggiungo, correndo velocissimo. Mi accascio vicino a te. Ti accarezzo il viso delicato e bianco pallido.
-Harry..-, balbetto. Rido poi, come un pazzo, perché è possibile che dormi anche quando c’è una guerra?
Con le tue labbra piene e rosse, la tua pelle liscia e rosèa, le tua gambe lunghe, le tue falangi grandi, i tuoi capelli ricci e disordinati, i tuoi occhi verdi, che in questo momento sono chiusi.
-Harry, dài, svegliati..-, sussurro, schiaffeggiandoti delicatamente la guancia. –Non è momento di dormire.. Harry, dai.. Io, tu.. potrebbero spararti.. se dormi ancora. Har..-, il mio monologo è interrotto da un singhiozzo, forte. E’ stata la mia gola a farlo.
Perché non ti svegli, Harry?
-Harry, cazzo, svegliati!-, comincio ad urlare, con le lacrime agli occhi. –Cazzo.. Haz.. potrebbero farti male..Svegliati..-, continuo, la voce ridotta ad un sibilo lamento.
Raggiungo il tuo orecchio, sfiorandoti delicatamente la guancia e gli occhi chiusi. –Harry, amore.. svegliati, ti prego..-
Le mie lacrime stanno bagnando il tuo viso delicato, e vorrei che adesso le mie lacrime fossero una pozione magica per svegliarti.
Ma adesso, guardando i tuoi occhi chiusi, mi rendo conto che non si apriranno mai più.
Ma adesso, guardando il tuo petto fermo, mi rendo conto che non si alzerà e abbasserà il sincronia quando dormi.
Ma adesso, guardando le tue labbra screpolate e belle, mi rendo conto che non mi baceranno mai più.
Ma adesso, guardandoti lì, steso, inerme, vulnerabile, mi rendo conto che la mia vita non sarà più degna di essere chiamata tale.
 
Ti ho baciato, disteso dietro quella grande roccia, con il tuo viso pallido, con il sangue che ti colora le guance. Ed è ingiusto, perché la cosa che dovrebbe colorare le tue guance sarebbe il rossore ogni qualvolta che ti dico qualcosa di dolce.
Ti ho baciato a lungo, e ti sto baciando adesso. Le mie labbra ancora fottutamente vive con le tue che sono in una parte morte. Ma so per certo che mi stai baciando anche tu, solo che sei immobile, non potrai più muoverti.
Quindi ti bacio per entrambi, okay? Ti va bene, Harry? Ti va bene se amo per entrambi?, ma è una cosa ridicola, perché amare è una cosa astratta. E sono sicuro che tu continuerai a farlo.
Come lo farò io una volta che ti avrò raggiunto.
Ti stringo tra le mie braccia muscolose, un’ultima volta, e ti sorrido.
Mi alzo delicatamente e raggiungo il centro della guerra.
 
Guardo un ultima volta il tuo corpo bellissimo steso a terra. Avrei voluto vederti sorridere, o fare una delle tue solite smorfie, o magari mandarmi un bacio di lontananza. Ed io avrei riso.
Ma so che non è possibile, quindi mi limito a sorridere per entrambi. Un’altra volta.
Poi uno sparo, in pieno petto, nel cuore che batte per te.
Uno sparo, per farmi sorridere come un’idiota, perché, Harry, ti sto raggiungendo.
E lì saremo felici, lo so, senza guerra, senza sangue, senza ingiustizia.
Cado a terra, sento il cuore fermarsi di botto, il mio corpo irrigidirsi.
Sono morto.
Poi sento la luce invadermi, una mano che mi accarezza i capelli ed un profumo. Il tuo profumo.
Apro  gli occhi e ti vedo.
Ho sempre pensato che tu fossi un angelo, ma adesso ne ho avuto le prove.
Sei pieno di luce scintillante, un abito bianco e i tuoi occhi non sono mai stati così verdi. Mi porgi la tua mano grande.
La prendo.
Mi alzo.
Mi stai sorridendo.
Adesso, mi stai baciando.
E non potrei essere più felice di così, mio angelo.
  
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