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Autore: elisa nico    22/09/2013    3 recensioni
Akane e Ranma stavano per sposarsi ma i loro amici rovinano il matrimonio.
Ranma decide di partire lasciando Akane con una promessa...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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4 Soluzione

 

«Eh … Cosa dovrei donarti? Credo di non aver capito molto bene.»

«No hai capito benissimo.»

«Ranma per me sei ubriaco, o sennò qualcuno è entrato nella tua testa e ti sta manovrando in qualche modo. Magari è stata Sham-po con qualche diavoleria cinese a farti andare in fumo il cervello.»

«Si e secondo te mi spingerebbe a fare l’amore con te a quale scopo? L’unica cosa che otterrebbe e perdermi definitivamente e per sempre, non essere sciocca Akane.»

«Sciocca. Io. E tu allora? Ti presenti qui dopo cinque mesi e mi dici che per tornare normale devi avere la mia verginità. Ritieniti fortunato se ancora non ti ho scaraventato da qualche parte.»

«Credi che per me sia facile questa situazione. Ho passato l’infermo per ottenere questo mese e quando pensavo di avercela fatta ho fatto questa scoperta.»

«Ma come puoi credere ad una cosa del genere, magari ti hanno preso in giro. Che prove hai? Mi chiedi una cosa tanto importante su la base di quali prove?»

«Vuoi delle prove? Eccoti le prove.»

Ranma si tuffò nello stagno davanti casa, ma non si trasformò in ragazza.

«Ranma l’unica cosa che vedo è che non ti sei trasformato, come prima in piscina. Sei normale adesso.»

«Aspetta ancora qualche minuto, non manca molto.»

Passarono alcuni minuti, Ranma era ancora a mollo nell’acqua quando i suoi capelli iniziarono a diventare rossi e il suo corpo  cambiare, i lineamenti si addolcirono e da uomo si trasformò in donna.

«Ma cosa succede? Perché non ti sei trasformato immediatamente?»

«Un mese fa riuscivo a stare in acqua per un ora prima di trasformarmi. Man mano che il mese sta per scadere il tempo che posso trascorrere in acqua fredda senza trasformarmi diminuisce. Te l’ho detto è solo una soluzione temporanea, adesso mi crederai spero.»

«Si, ma io non so adesso se posso …»

«Ascoltami bene Akane  adesso ti racconterò tutto dall’inizio, poi parleremo dell’altra questione. Quando sono partito dopo il nostro mancato matrimonio mi sono recato in Cina, volevo tornare normale per te.»

Ranma si fermò un attimo a riflettere su come andare avanti.

«Questo lo so, adesso vai avanti.»

«Si. Dopo aver lavorato duramente ho racimolato i soldi per il viaggio e dopo due mesi finalmente ero riuscito a tornare alle sorgenti dove anni prima ero stato con mio padre. Lì ho rincontrato il custode del luogo e dopo che gli ho raccontato che volevo sciogliere la maledizione mi ha indirizzato a un tempio distante qualche giorno da lì. Lassù ci vive il nipote dell’uomo che anni prima avevano maledetto le sorgenti, lui mi ha spiegato che suo nonno dopo una grandissima delusione da parte della ragazza che amava si era rifugiato lassù su quelle montagne. Un giorno quando scese a valle passando di fianco alle sorgenti, lì ha visto la ragazza che amava con un ragazzo che si stavano baciando, preso dalla rabbia lanciò la maledizione che conosciamo alle acque delle sorgenti, gli dei lo hanno ascoltato e il resto lo conosciamo purtroppo.»

«Ok adesso so perché le sorgenti sono maledette, adesso spiegami il resto.»

Ranma riprese il racconto.

«Devi sapere che per incontrare il guardiano del tempio ho dovuto affrontare alcune prove, ci ho messo un po’ di tempo , ma alla fine c’e l’ho fatta. Quando ci siamo incontrati gli ho raccontato la mia storia, tutta la mia storia, gli ho parlato di mio padre, degli allenamenti e anche di te. Lui a capito immediatamente i sentimenti che provo per te  e mi ha detto che grazie a quelli potevo spezzare la mia maledizione. L’odio provato da suo nonno verso la donna che amava a dato vita alle disgrazie delle sorgenti. Con l’amore possiamo abbattere quest’odio.»

«Amore in tutti i sensi, anche fisico.»

«Quello che ti sto chiedendo è enorme lo so, non ci siamo nemmeno mai baciati.»

«Appunto. Mi stai chiedendo di diventare tua e dopo? Cosa ti fa credere che tornerai normale?»

«Vedi quando gli ho raccontato di noi del nostro rapporto,  gli ho spiegato che volevo tornare normale per te. L’eremita mi ha fatto immergere in un acqua miracolosa che  non mi fa trasformare, blocca il cambiamento ma fino ad un certo punto. Adesso sta svanendo il suo effetto infatti dopo pochi minuti se rimango immerso in acqua mi trasformo. Per non subire più il cambiamento devo diventare un uomo a tutti gli effetti con la donna che amo, e lei deve amare me ovviamente.»

Akane era rimasta senza parole.

Immaginava quanto fosse difficile per Ranma affrontare quella conversazione, ma come poteva chiedergli una cosa così importante in quel modo, senza pensare a lei, hai suoi sentimenti.

«Ranma sai benissimo cosa provo per te ma non posso, almeno non adesso. Ora che sai che c’e una soluzione sarai sempre in tempo, un giorno quando sarò pronta ti basterà tornare in Cina e tutto si risolverà, ma non oggi, non adesso, io non posso.»

« Ti capisco, non ti preoccupare. Vedremo in futuro. Senti Akane sono molto stanco vado a farmi un bagno caldo e dopo dormo un po’. Ci vediamo stasera a cena.»

Ranma si avvicinò  ad Akane dolcemente la baciò sulle labbra, il loro vero primo contatto.

Akane non si aspettava un gesto così dal fidanzato, pensò che il viaggio lo aveva cambiato molto, ricambiò il bacio fino a quando Ranma si sciolse dalle sue labbra lasciandola da sola in giardino.

Il corpo del ragazzo si era avvicinato ad Akane senza rendersene conto.

Doveva partire, lo sapeva bene, ma voleva almeno un dolce ricordo della fidanzata, sapeva che non l’ avrebbe mai più rivista.

Aveva volutamente omesso una parte della storia per non forzare la sua decisione.

Non poteva più immergersi nell’acqua miracolosa, solo una volta nella vita gli aveva detto, adesso o mai più.

Ma Ranma amava troppo Akane per dirgli questo se avesse saputo la verità si sarebbe concessa a lui anche se non ne era convinta solo per aiutarlo e lui non voleva questo, sapeva che con il suo gesto lei avrebbe sofferto, ma un giorno forse sarebbe stata felice con un altro.

Sarebbe partito immediatamente e mai avrebbe fatto ritorno.

Salì in camera sua, raccolse le sue poche cose, stava per uscire quando vide sulla scrivania tutti i bigliettini di Akane.

Non poteva lasciarla così, senza neanche una spiegazione, così gli scrisse due righe spiegandogli quello che non era riuscito dirgli a voce.

Ranma se né  andò uscendo dalla finestra della camera.

Akane era in cucina a preparare un bel banchetto per il fidanzato che ancora non sapeva dei suoi miglioramenti in cucina, era ormai tardi sicuramente Ranma dormiva ancora pensò la ragazza.

Salì nella camera del ragazzo per svegliarlo ma non lo vide,forse si era addormentato nella vasca da bagno.

Stava per uscire quando notò l’armadio di Ranma aperto e vuoto.

Con terrore iniziò a perlustrare la stanza capendo che Ranma aveva fatto i bagagli è se ne era andato.

Forse era rimasto male dalla sua decisione, magari lui si era immerso in quell’acqua perché sperava che io accettassi di fare l’amore con lui subito e quando mi ha visto titubante se né era andato.

Akane uscii immediatamente di casa doveva trovare assolutamente Ranma.

Girò un’ ora per l’intera città cercando il fidanzato nei luoghi dove pensava potesse trovarsi , ma di lui nessuna traccia.

Quasi senza rendersene conto si ritrovò al parco dove tanto tempo prima Ranma l’aveva aspettata per dargli tutti quei regali di natale, quel giorno aveva capito che i suoi sentimenti erano ricambiati.

Akane si sedette su una panchina e si mise a piangere, era sola di nuovo, Ranma se né era andato e questa volta non avrebbe fatto ritorno.

Piangeva da sola quando due braccia l’avvolsero.

«Akane non piangere, ti prego.»

«Ranma sei qui. Ti ho cercato tanto, avevo paura che non ti avrei mai più rivisto.»

«Volevo partire ma non c’e l’ho fatta. Non sopporto l’idea di non vederti più.»

«Ranma io non voglio che tu te né vada. Se quello che vuoi da me è la mia verginità per rimanere io te la concederò.»

«Hai trovato il biglietto che ti ho lasciato.»

«Non so di cosa parli. Io voglio stare con te ed è per questo che sono venuta  a cercarti. Cosa c’è scritto su questo biglietto?»

«La verità è che non potrò mai più immergermi in quelle acque miracolose, ho avuto la mia occasione. Ma non voglio forzarti a fare nulla contro la tua volontà. Se mi accetterai comunque rimarrò al tuo fianco mezzo uomo/donna. »

«Ranma finalmente mi hai detto tutta la verità. A me vai bene così basta che tu sia al mio fianco. Adesso torniamo a casa.»

I fidanzati si avviarono a casa abbracciati e in silenzio, finalmente  tra loro non c’erano più ombre.

 Ranma sarebbe rimasto così tanto per Akane non era un problema, doveva solo accettarlo lui stesso.

Ancora a casa non c’era nessuno, regnava il silenzio.

Improvvisamente squillò il telefono e la ragazza si diresse a rispondere.

Tornò quasi subito, era tesa, doveva essere successo qualcosa.

«Non tornano …» 

«Di chi stai parlando?»

«Della nostra famiglia. Rimarranno a dormire dai genitori del dottor Tofu e Nabiki li ha raggiunti. Siamo soli, fino a domani siamo da soli ….»

 

 

Angolo dell’autrice

 

Ancora una volta ho allungato la vita di questa storia che mi sta prendendo sempre più.

Spero che anche a voi piaccia quanto piace a me scriverla e inventarla.

Ranma e Akane sono molto OCC ma diamo la colpa alla maturità raggiunta con il passare del tempo, ok?

Grazie a chi leggerà …

Baci elisa

 

 

 

  
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