Storie originali > Soprannaturale
Segui la storia  |      
Autore: lola555    22/09/2013    1 recensioni
Schiena storta, denti storti, bocca troppo grande, naso troppo piccolo. Infondo Alyssa sapeva, anzi ne era certa che anche la sua mente come il resto del corpo era sbagliato e l' inclinazione della realtà seguiva il moto della scoliosi.
La classica ragazza che si perde tra le nuvole, quella che non pensa ai ragazzi né al proprio futuro.
Non pensa a niente o meglio pensa a tutto... Tutt'altro.
Genere: Romantico, Sovrannaturale, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Perché non posso avere gli occhi blu come i suoi? Perché io devo avere quelli verde palude che si abbinano ai capelli color fango, capelli ormai secchi spettinati da una vita, unti e pesanti che mi “incorniciano” il viso quasi come la protagonista di The ring. Perché lei ha sempre quel maledetto chignon come se dovesse ballare danza classica se deve solo stare seduta a scrivere le mie fantasie?
“Alyssa! Mi stai ascoltando!!?”
“eh?” chiedo immediatamente con il mio tipico sguardo trasognato
“Alyssa adesso basta! Sai cosa?? Noi ci vediamo tre ore a settimana!! Metto tutti gli altri miei pazienti in secondo piano perché i tuoi genitori hanno solo più soldi sei qui perché non vuoi essere diversa ma mettiti in testa che non sei speciale!! Per tutte le volte che ci siamo viste in quest’ anno non hai fatto altro che rispondere con il tuo solito “eh?” “cosa” “può ripetere?”
Rimango allibita, wow non pensavo che gli effetti della menopausa potessero raggiungere questi livelli di schizofrenia.
“ lo vedi quel titolo incorniciato lì??” chiede ancora infuriata.
Caspita si che l’avevo visto era la più brutta cornice che io avessi mai visto molte volte durante le nostre sedute con la sig.ra Beasburg immaginavo che quello stupido titolo prendesse vita e si ribellasse alla cornice.
“Bene, quella è la mia laurea in psicologia” continua imperterrita la psicopatica psicologa.
“e non l’ho sprecata per una ragazzina con problemi adolescenziali che vede una amica immaginaria” la sua faccia si fa sempre più rossa e io sono stanca di stare zitta.
“Bè se fossi normale con problemi normali come tutte le sedicenni normali non spendere i miei quattrini per una strizza cervelli psicopatica come lei” ho talmente tante cose da dire che mi alzo in piedi dritta ad andarmene prima di compiere un omicidio (anche se a fin di bene)
Mi blocca il braccio, mentre prendo la mia borsa forse per continuare le sue lamentele o probabilmente per chiedermi scusa dato che senza il finanziamento dei miei genitori e senza competenza nel suo lavoro potrebbe finire sul lastrico.
Ma prima che riinizia a parlare voglio lamentarmi io.
“non è colpa mia se sono così! Non ho fatto niente di sbagliato nella mia vita e se il suo..” stavo maledicendo il suo lavoro quando raggiunto il culmine della sopportazione inizia ad urlare come in preda al panico.
“Tu non hai fatto niente di sbagliato certo!” non è la prima volta che mi fa il verso.
“Alyssa tu sei sbagliata!!” mollo la presa dal suo braccio e la guardo in faccia, ora non mi colpiscono più i suoi occhi ma le sue parole e il suo viso che mai come ora è sconvolto dalle sue stesse parole,  (forse) le più cattive che ha utilizzato per descrivere una sua paziente.
Non sono la classica sedicenne, e non perché ho ancora una amica immaginaria o soffro di epilessia ma anche  perché caratterialmente non mi lascio passare nemmeno un insulto. Il mio inconscio reagisce per me e anche sta volta vince sulla mia volontà.
“Lei è una stronza!” urlo a tutto spiano e così facendo esco dalla porta bianca come le pareti della stanza e la sbatto violentemente. Una volta fuori ho ancora bisogno di sfogarmi così rientro urlando più forte di prima:
“Comunque quella cornice è orrenda e con quel foglio ci si può pulire il culo!”.
Sbatto più forte la porta ormai sazia del mio sfogo e inizio a correre per andare a casa anticipando la fine della seduta. Ma non so dove andare mi sono persa, di solito mi vengono a prendere i miei genitori dalla psicologa quindi non mi sono mai fatta lo scrupolo di sapere la strada da fare per tornare a casa.
 E inizio a piangere.
Decido di sedermi su un marciapiede e faccio lunghi respiri come dopo una mia crisi ma inizio a singhiozzare e piangere sempre più forte.
Agli occhi della sig.ra Beasburg sono solo una ragazzina pazza piena di soldi che l’insulta credendosi superiore, bè visto che ci siamo viste così tanto come dice allora perché non ha capito che l’aggressività è solo la parte più esterna di me? la punta dell’ iceberg? perché non ha capito che è solo una stupidissima corazza che protegge me stessa dal mondo reale?
Anche se è stata la più incompetente psicologa che ho avuto devo ammettere che aveva ragione e le sue parole non mi hanno fatto scappare perché erano ad alta voce o erano scorbutiche ma mi hanno fatto piangere perché erano dannatamente vere.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale / Vai alla pagina dell'autore: lola555