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Autore: keyOfIceDxG    22/09/2013    10 recensioni
Ebbene, si tratta di un mio primo esperimento, spero possa attirare la vostra curiosità.
La storia è ambientata, sino ad ora, all'inferno, abitato da Demoni. I protagonisti saranno Gwen e Duncan, perché li amo incondizionatamente. Il resto dei personaggi sarà perlopiù frutto della mia mentolina.
Cito alcune frasi, prese dal capitolo del loro incontro (il secondo):
"Comincio a ripercorrere la strada verso casa mia, avvolto nei miei pensieri dubbiosi, con le mani affondate in tasca. Finché non sento qualcosa. L’odore di vaniglia di prima s’è fatto più intenso. Mi giro con la velocità di un ghepardo e mi guardo intorno, sperando di trovare qualcosa di nuovo o non so neanch'io cosa.(...)"
[TITOLO MODIFICATO: Ex "paradiso AMORE inferno"]
{. Gwuncan .}
Genere: Fantasy, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Duncan, Gwen | Coppie: Duncan/Gwen
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
Capitoli:
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E’ sempre bello svegliarsi con la persona che ami fra le braccia.
La mia piccola demonietta.
Dorme talmente tranquilla che mi sembra una bambola, è perfetta a vedersi. E’ una ragazza straordinaria, ed è mia. Sorrido, accarezzandole la testa.
La sento fare un versetto, mentre le sue candide braccia bianco latte mi avvolgono il collo, in una stretta che sembra emanare aria fredda. Sento i brividi salirmi per la schiena, la sua pelle è fredda, la sua pelle è perfetta, la sua pelle mi fa perdere il senno.La vedo, apre gli occhi lentamente, lasciando intravedere le sfumature dei suoi occhi neri-bluastri, così perfetti.
Sono bellissimi, mi ricordano il lento e tranquillo scorrere delle notti terrestri. I miei occhi si soffermano a fissare quelli di lei, che continuano ad aprirsi, sempre di più, finchè non sono completamente spalancati. Ha l’espressione di un cucciolo abbandonato, tenera e dolce allo stesso tempo.
Non è normale quanto sia sexy questa ragazza qualsiasi cosa che faccia.

Dischiude le labbra, quelle bellissime labbra piene color rosso fuoco, morbide come un petalo di rosa in piena primavera. Sento l’odore pungente di vaniglia che proviene dalla sua bocca, mi inebria, come una droga, facendomi essere sotto il suo completo controllo.
Ha l’espressione di una bambina che sta fissando la sua caramella, aspettando qualcuno che gliela porga. Tiene le labbra dischiuse, i suoi occhi mi sembrano supplicanti. Sorrido, mostrando una piccola parte dei miei canini affilati come lame di un rasoio. 
–Mhh.— Dalla mia bocca esce uno strano versetto, qualunque cosa sia, sono sicuro di volere la stessa cosa che vuole lei; Avere un contatto di labbra, percepire quella scarica elettrica che scivola per i nostri corpi ogni qualvolta le sue labbra perfette sfiorano le mie.
Avvicino la testa alla sua, un po’ incerto nel da farsi. La vedo sorridere, avvicinando pure lei la testa alla mia.
Sento le guance accaldate, segno che purtroppo sto arrossendo.
-Duncan..- Sussurra mentre scioglie una mano dal mio collo, portandola sul mio viso. Sembra sognante. 
–Sei bellissimo.- Conclude in due parole.
Comincio a sentir caldo, dannazione.
Devo essere diventato viola, a giudicare dall’espressione di questa piccola creatura, che pare di porcellana. La sento passare le dita fredde sui miei zigomi, sulle fossette e soprattutto sulle guance. È talmente piacevole, quasi impossibile da descrivere. Sorrido, prendendole la mano, stringendola nella mia.
Quei pochi centimetri che ci separavano diventano zero, in meno di un attimo.
Finalmente le sento mie, finalmente le sento e basta.
Finalmente le sue morbide labbra sulle mie.
Finalmente sento il sapore dolce della vaniglia in bocca.
Finalmente mi sembra sparire tutto il mondo intorno a me, ci siamo solo io e lei, per sempre.
Quando la sento staccarsi per riprendere un po’ d’aria nei polmoni sussurro un lamento, intanto mi alzo dal letto. 
–Ehi, non mi hai dato il buongiorno.
Anche se di spalle riesco benissimo a distinguere il suono della sua voce, anche perché diciamocelo, nella stanza ci siamo soltanto io e lei. 
–Te l’ho dato, il buongiorno— Ribadisco io. 
Sorrido e mi volto verso di lei, si è messa a sedere sul letto. Le sue labbra si incurvano, in un labbruccio riuscito male per causa del sonno. 
–Che vorresti che facessi?— Chiedo.
Si stropiccia un occhio, sembra una bambina, talmente le riesce bene.
–Voglio il buon giorno come si deve.— Dice.
Alza l’indice della mano destra e con esso mi fa segno di avvicinarsi a lei, sorridendo in uno strano modo, quasi... malizioso, oso dire. L’unica cosa che mi rimane da fare è scrollare le spalle, tanto accanto a lei non mi può succedere nulla. Mi sento invincibile, e soprattutto, qualsiasi cosa vorrà fare, sarà piacevole. Mi avvicino come suggerito, fermandomi a pochi centimetri da lei. Alza una mano, non capisco che cosa voglia fare. 

–Girati.— Ordina lei all'improvviso.
Inarco un sopracciglio. Girarmi? Ok... vada come vada, tanto non potrei rifiutare neanche se volessi. Mi giro di schiena, poi dopo quattro secondi capisco cosa intendeva lei con "buongiorno". La sento, le sue mani vagano imperturbabili per il mio sedere. Oh certo, lei può toccare e io no. Non mi sembra uno scambio equo, ma vabbè, intanto è qualcosa. 
–Questo sarebbe il tuo concetto di buongiorno?— Ridacchio sulle labbra. 
Dopo qualche minuto non sento più le sue mani, deve averle ritirare. 
–Non sono del tutto rimbecillita. Se hai dei limoni, fatti una limonata.
–Mmh, certo, una limonata.— Dico, divertito e stranito dal fatto che le mie natiche siano appena state paragonate a dei limoni.
Mi giro verso di lei e le accarezzo la testa.
–Piuttosto..— Passo una mano sul suo collo, seguendo i tratti della collana che le ho comprato. 
–Vuoi venire un po’ con me in palestra? Mi farebbe piacere un po’ di compagnia, di mattina c’è meno gente.. e poi senza fare un po’ di attività fisica dovrei dire addio al mio fisico perfetto— Rido come uno scemo, certo che mi vanto e anche bene.
Lei alza un sopracciglio, la vedo sorridere e accarezzarmi la mano che sta giocherellando con la collana. 
–Mi piacerebbe. Hai una tuta per me, per caso?— Domanda sorridendo lievemente.
Oh giusto, con tutto quel comprare di jeans e magliette ci siamo dimenticati delle tute, nel giorno dello shopping.
–Non preoccuparti, ti do una delle mie. Credo che i pantaloni non ti staranno troppo larghi, forse soltanto in vita, mentre la maglietta.. forse quella ti starà un po’ larga, ma meglio così no?—Le sorrido. 
Non voglio che qualcun altro veda le forme del suo corpo, molto meglio coprirle. 
–Per me va bene allora.—
Non me lo faccio ripetere due volte che sono già all’armadio a prenderle la tuta. Trovo un po’ alla cavolo quello che mi serve, afferro delle cose che mettevo quando avevo quindici anni. Certo, il mio corpo non è cambiato per niente da qui a due anni fa, ma i vestiti sono un po’ più stretti.
Sapete, qui l’aspetto non cambia.
Cioè, come posso spiegare meglio... mancano due-tre anni e io avrò vent’anni, e quando li compirò il mio corpo si ‘bloccherà’. Non crescerò più di viso, non mi cadranno i capelli e non diventeranno bianchi neanche quando avrò settanta anni, sarò sempre con l’aspetto di un ventenne.
Se un demone vuole crescere di più d’aspetto e che ne so.. avere l’aspetto di un cinquantenne deve andare da mio padre, parlarci di persona e chiedergli di farsi invecchiare.
Per esempio mia mamma, sembra più grande di mio padre. Lei ha deciso che avrebbe avuto l’aspetto di una ventisettenne, ma sapete qual è la verità? Mamma ha soltanto un anno in meno di papà.
La cosa comica è che lei è più grande del vecchietto che gestisce il negozio d’antiquariato. Si, lui è andato direttamente da mio padre a chiedere l’invecchiamento, chissà per quale motivo. Forse voleva soltanto avere l’aspetto di una persona più saggia. Comunque, le decisioni sono nostre.

Afferro un paio di pantaloni neri di una tuta, più una maglietta dalle maniche corte verde. Era una delle mie magliette preferite, quella. La mettevo sempre l’anno scorso. Chiudo l’armadio e mi giro, porgo i vestiti a Gwen. 
–Prego, tesoro.
Sorrido, lei arrossisce e afferra gli indumenti. 
–Grazie.—si alza, senza dire altro. 
Fa una decina di passi, arriva alla porta e stringe il pomello fra le sue dita. 
–Vado a cambiarmi in bagno— Mi avverte lei.
Pronuncio un leggero ‘si’ e poi la vedo sparire dietro la porta. Credo che sarà una mattinata piacevole, nonostante gli allenamenti. Detto questo, mi cambio pure io. 
Prossima destinazione: la palestra.

Saltiamo la parte descrittiva, in palestra non è successo nulla di speciale. Era vuota, non c’era una sola persona ad allenarsi. Perciò il tempo è volato, tranne per fatto che quando Gwen ha portato i pesi sulle mani le sono scivolati perché troppo pesanti e sono finiti dritti sul mio piede, centrandolo in pieno.
Saltiamo la parte in cui ne dico di tutti i colori per il dolore e lei mi porta il ghiaccio facendomi almeno un centinaio di scuse. 
Abbiamo pranzato fuori, due panini al volo perché non ci vedevamo più dalla fame. 
E no, la fiesta non c’era. Okay, lo so, è parecchio infelice come battuta, ma che ci posso fare? Sono il re delle battute infelici, mi diverto pure a farle. 
–Duncan, scusami ancora per il piede..insomma.. non volevo farlo.— Sfodera il suo labbruccio infallibile, così che io possa perdonarla in meno di tre secondi netti. 
–Ti ho detto almeno trenta volte che non fa niente Gwen, puoi considerarti perdonata e riperdonata e riperdonata ancora.— Dico per l'ennesima volta, sorridendo, così da far sembrare il tutto più credibile.
–Ti fa male?— Chiede per l'ennesima volta lei con fare premuroso.
Scuoto la testa, sto benissimo, ormai non sento più nulla. 
–No, no, non mi fa più male, non preoccuparti per me.— Ripeto ancora.
Ah, non ve l’avevo detto? Siamo a casa, precisamente nel salotto.
–Va bene.. posso chiederti una cosa?— Mi domanda lei ad un tratto.
Annuisco, sedendomi sulla poltrona, mentre lei mi sta davanti in piedi. 
–Certo.— Rispondo e appoggio delicatamente le mie mani sui fianchi di lei, stringendoli senza farle male. 
–Posso salire a cambiarmi? Questi vestiti sono imbrattati di sudore.. è meglio che mi cambio, altrimenti potresti morire per la puzza che emano..—
Io rido come un’idiota. Non puzza, lei non puzzerà mai. Il suo odore è sempre buonissimo, è inutile, per quanto potrebbe tentare di cambiarlo in puzza non ci riuscirebbe. 
–Certo, fai con calma.—
Gwen fa un’espressione alla ‘chissà perché sta ridendo’ E io scrollo le spalle, come per dirle che non c’è motivo. La vedo annuire leggermente, come se ci fossimo letti nel pensiero entrambi. 
–A dopo.—
La vedo allontanarsi verso le scale, salendo. Passano alcuni secondi e sparisce nel corridoio del piano superiore. Io accendo la televisione, giusto per vedere un po’ cosa c’è di interessante, ma credo niente.
Mamma ha lasciato un biglietto in cucina, l’abbiamo visto quando siamo entrati, a quanto pare è andata da qualche sua amica a fare non so cosa, e in casa non c’è neanche Black. Forse è andata a farsi un giretto fuori oppure ha trovato una chimera maschio con cui.. giocare. Oh si, giocare. Insomma, amoreggiare. Con il caratterino che si ritrova lei però dubito che si trovi un "ragazzo". 
Intanto, stranamente sento gli occhi pesanti. Credo che un sonnellino non mi farebbe male, però a dire la verità, io al contrario di Gwen sento di puzzare, forse anche tanto.
Ho bisogno di una doccia prima di fare qualsiasi altra cosa, altrimenti il divano assorbirà il mio odore e non sarà piacevole starci sopra, dopo che puzzerà come una capra bagnata.

Okay, ho proprio bisogno di una doccia che sia fredda, non ne posso più di sentir caldo, mi sembra di avere la febbre ogni cosa che faccio. Così mi alzo dalla poltrona, stiracchiandomi un po’, sentendo lo scricchiolio delle mie ossa. Mi ci vuole una doccia anche per svegliarmi un po’, visto che sono mezzo addormentato e mezzo sveglio, di cervello, si intende. 
Mentre salgo le scale a passi corti e incerti mi tolgo la maglietta, così che quando arrivo in bagno devo soltanto togliere i pantaloni e i boxer. La porta non è chiusa a chiave, quindi Gwen deve essere in camera mia. 
Scampato pericolo, sai che figura se lei stava facendo la doccia.
Apro la porta cautamente, appoggiandomi la maglietta sulla testa. Nessuno strano rumore. Sembra non esserci nessuno, ma di che mi preoccupo?
Mi avvicino alla doccia chiusa dalla tendina rossa per aprire l’acqua. Afferro la tendina e la tiro verso sinistra, essa produce un rumore metallico fastidioso. 
A quel punto, parte un rumore d’acqua che scorre.
Soltanto adesso mi accorgo che non c’era rumore in bagno perché Gwen non aveva aperto l’acqua finché io non avevo scostato la tendina, perché prima si stava insaponando. 
Si, come avrete ben constatato Gwen era dentro la doccia girata di schiena, che non si era accorta minimamente della mia presenza. 
Io invece le fissavo il sedere privo di pezzi di stoffa che dovevano coprirlo. Le sue gambe sono ancora meglio viste da questa prospettiva, sono lunghe e affusolate, candide e soprattutto lisce. Il mio sguardo però è sempre fisso sul suo sedere sodo e perfetto.
Non va bene Duncan, devi uscire prima che Gwen si accorga di te e tu ti becchi una sberla. 
Intanto lei canticchia qualcosa sotto il getto caldo dell’acqua, quel canticchiare risveglia i miei pensieri intrappolati in fantasie maniache su di lei. Alzo lo sguardo per distrarmi, per cercare di cambiare direzione, per convincere il mio cervello a uscire da li dentro. 

Però.. il mio sguardo s’è soffermato sulla sua schiena, precisamente poco sotto le spalle. 
Non ci credo.
Non voglio crederci, questo è un incubo. 
Mi sono addormentato sul divano e sto sognando, non credo che io possa essere così sfigato. Gwen ha due piccole ali sulla schiena, bianche, che si stanno sbattendo delicatamente per scrollare l'acqua che vi cade sopra.
Non può essere vero, non può. 

Non può...







 Angolettuccio 
Buenos dias ^^'
Ecco il nuovo capitolo estrapolato dalla mia mente contorta, in questi ultimi giorni! Per quanto riguarda il mio ritardo stratosferico chiedo umilmente perdono ç-ç la verità è che il mio amico lassù *indica il cielo* non voleva saperne di mandarmi l'illuminazione, perciò...
-Dio: "Non dare la colpa agli altri delle tue pigrizie, mondana, o ti spedisco all'inferno, sai?"
-Io: "Mitico, incontrerò Gwen e Duncan? *
*"
-Dio: "Ohohon ti piacerebbe! ohohohn
~" *se ne va ridendo mentre Key si chiede perché la sua risata sia uguale a quella di Babbo Natale*
Tornando seri (?), mi sento tremendamente in colpa ma allo stesso tempo anche molto felice nel vedere quante persone mi spronano a continuare, davvero, non so proprio cosa dire. Spero che in un prossimo futuro mi perdonerete T^T Ovviamente spero anche che vi sia piaciuto quest'altro capitolo... Alla fine sono arrivata a minacciare il mio cervello di fare uscire qualcosa
Ebbene sì, Gwen è un angelo (letteralmente) =
= e Duncan, ovviamente, ne esce scandalizzato... Poverino, sono davvero cattiva, quanto ti faccio soffrire... ehehe pardon! ^W^
-Duncan: "Sono contento tu te ne sia resa conto! Come sarebbe: "ehehehe ^W^"?! Questo... Questo è maltrattamento di personaggio immaginario ultra figo di cartoni animati(?)! Non posso semplicemente stare insieme a Gwen e trascorrere una normale vita con lei per più di due ore?!"
Emh... no. Non avrebbe audience. Gwen, puoi portartelo via, per piacere? *Arriva lei che con la manina lo prende e se lo porta via, mentre lui cerca di dimenarsi* Se fosse tutto rose e fiori, che divertimento ci sarebbe poi, dico bene? :D *<- sadica*
Bè, comunque si spiegherà tutto nel prossimo capitolo, così avrete la situazione più chiara.
-Coscienza: "E speriamo non sia nel 31 febbraio"
ç-ç Me lo merito.
Inoltre da due settimane ho ricominciato a seguire il fandom e ho trovato tante, tante storie DxG! Vuol dire che ci sono sempre più persone che amano questa coppia e la cosa mi ha reso molto contenta!
 *-* Anche perché io sostengo che sia davvero una coppia meravigliosa. Ho letto tutte queste storie (compresi nuovi capitoli) e sono rimasta piacevolmente sorpresa da quanti hanno appunto colto la bellezza di questa coppia, scrivendo ff stupende! Tanto da spronarmi inconsapevolmente a continuare :3
Naturalmente hanno contribuito moltissimo anche le persone che continuano a leggere questa ff <3 Un grazie pieno di cuoricini a
kairy_Wolf, MagicSumemer, _Lucky_Fairy_, Dalhia Gwen, La_Craggy, Fiore_del_Male, Love_Zoro, rocker_love e Rainforest (oh aspetta ora è _LuckyTie_ >ω< ) che hanno avuto la pazienza di recensire il precedente capitolo... e dolcezza soprattutto, non sapete che gioia mi date <3 *piange* Un super grazie mieloso anche ai lettori silenziosi :3
Oh, dimenticavo! Qualcuno ha visto le prime 2-3 puntate di A tutto reality All Stars? *-* Cioè non è incredibilmente fantastico? (<- intende quanto Duncan e Gwen siano stupendi, finalmente insieme)
In caso avessi fatto errori (cosa molto probabile) fatemi sapere e correggerò :D
Ora sarà meglio che finisca qui altrimenti quest'angolino diventerà più lungo del capitolo, per l'amor di Piton!
Tanti Bacetti alla ciambella
-Io e Homer: Umh... Ciammbelle...,
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