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Autore: WhispererOfTheNight    22/09/2013    3 recensioni
Dopo anni di fidanzamento, Abigail, Abby per gli amici, viene mollata dal suo ragazzo. Dopo un primo momento di smarrimento riesce ad andare avanti, anche grazie all'aiuto della sua amica Charlie. Nonostante pensi che sia inconcepibile vivere senza un ragazzo, dovrà ricredersi quando vedrà che la sua vita comincia a prendere la direzione giusta proprio perchè lei è di nuovo single.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Lunedì 9 Marzo, terza settimana da single


Mi è sempre piaciuto molto il mare. Quando ero piccola, mio padre mi ci portava ogni domenica in estate. Io guardavo incantata i riflessi del sole sul pelo dell’acqua, il continuo infrangersi delle onde sugli scogli per me era una magia meravigliosa. Mio padre mi raccontava spesso la storia del sole e della luna che avevano invitato il mare a casa loro e avevano finito con il salire nel cielo perchè l’acqua aveva riempito tutta la casa. Era la mia storia preferita, forse è uno dei pochi ricordi felici della mia infanzia.
Seguendo il consiglio di Marc sono andata a fare una passeggiata su una spiaggia, portandomi un bel libro che ho acquistato da poco e che ancora non ho avuto il tempo di leggere. Manca qualche ora al tramonto e il cielo si sta già tingendo di rosa. Anche se tecnicamente è ancora inverno, si sente già l’aria primaverile e una piacevole brezza di tramontana mi accarezza le guance. Comincio ad apprezzare davvero la solitudine, mi permette di ascoltare i miei pensieri che da fidanzata quasi reprimevo per far spazio a quelli di Robert. Apro il mio bel romanzo e comincio a leggere.

-Josh, dannazione ma quando la finirai di fare l’idiota?-
-Avanti Erick, mica te la sei presa? Era solo uno scherzo-
-Uno scherzo che mi costringerà ad andare a casa a cambiarmi-
Due voci che conosco fin troppo bene interrompono la mia lettura. Lo stronzo e il maniaco serial killer.
Faccio per alzarmi e andarmene prima che mi vedano, ma ormai è assodato che la mia fortuna è in vacanza perenne.
-Abby!- mi chiama Erick.
Accidenti.
-Ehm, ciao Erick- dico con poca convinzione.
-Ciao!- mi dice allegramente- ti trovo in forma-
-Già, e io ti trovo...ehm...bagnato?-gli dico fissandogli i vestiti completamente fradici.
-Si, Josh mi ha spinto in acqua-mi dice dando un pugno sul braccio dello stronzo- ti ricordi di Josh, vero?-
-Come dimenticarsene- rispondo sarcastica.
-Ehm...Abby, mi spiace per l’altra volta alla tavola calda...il mio cervello a volte non connette e non penso a quello che dico- mi dice Josh fissando la sabbia.
Uhm, sembra sincero. Magari non è cattivo, è soltanto un idiota.
-Già- gli rispondo senza guardarlo.
Restiamo una decina di secondi in un silenzio imbarazzato, poi Josh parla per primo rompendo il silenzio.
-Erick, io devo scappare a casa, tu che fai vieni?-
-Umh, sai non vedo Abby da molto tempo, credo che mi fermerò a fare due chiacchiere, sempre se Abby non deve andar via- dice sorridendomi.
-Oh...no, certo che possiamo fare due chiacchiere-rispondo mentre le orecchie mi diventano di un fantastico color magenta.
-Ok, allora a dopo. Ciao Abby- mi dice Josh
-Ciao- gli rispondo senza troppo entusiasmo.
Mentre Josh va via, mi giro verso Erick che intanto si è tolto la maglietta zuppa.
-Wo wo wo wo! Ma che cazzo fai!?- gli dico imbarazzata indietreggiando.
-Mi cambio! Che accidenti credi che voglia fare?-
Solo adesso mi rendo conto che ha un borsone.
-Non tutti si portano un cambio di vestiti quando escono, a meno che non prevedano un tuffo a mare- gli dico diffidente.
-Sono stato in palestra prima di uscire con Josh, stai calma- mi dice reprimendo a stento l’impulso di ridere.
Sono una completa decerebrata.
-Oh...scusa- gli dico mentre la mia faccia va a fuoco.
Certo che ha un fisico incredibile. Per cercare di tornare in uno stato di semi-normalità mi risiedo e riprendo in mano il romanzo che stavo leggendo.
-Di cosa parla?- mi chiede Erick mentre si cambia anche i pantaloni.
Senza alzare lo sguardo dal libro gli dico- oh, parla di una ragazza che viene mollata dal fidanzato e cerca di riprendere in mano la sua vita-
-Sembra carino- mi dice sedendosi vicino a me.
Alzo lo sguardo. E’ davvero molto bello alla luce del tramonto. Bello, simpatico e intelligente. Mi domando dove sia la fregatura.
-La tua ragazza si incavolerà a morte se scopre che stai seduto su una spiaggia con una bella ragazza- dico cercando di darmi un’aria sofisticata.
-Bhe, se ce l’avessi penso che si incavolerebbe di brutto- mi risponde lui ridendo- ma comunque non sono fidanzato da diversi anni-
Non ha la ragazza. Questa si che è una cosa strana. Troppo stana anche per la regola dei figoni.
 
Regola dei figoni( Derivata dalla legge di Murphy)

1)I ragazzi fighi sono tutti fidanzati.
2)I ragazzi fighi scelgono di fidanzarsi solo con le ragazze della stessa categoria.
3)Se i ragazzi fighi non sono fidanzati, in genere è perchè o sono troppo stronzi o perchè sono gay.
4)Se il ragazzo figo non è fidanzato e non fa parte delle categorie soprastanti, c’è un inghippo sotto di cui non sei ancora a conoscenza. Scoprilo e poi va a farti una birra per dimenticare la delusione.

Umh, le prime due regole sono eliminate e direi anche parte della terza. Potrebbe essere gay, ma dubito che un ragazzo gay si metterebbe a parlare con una ragazza su un una romantica spiaggia al tramonto. Rimane la quarta regola. C’è un inghippo.
-Ti puzzano i piedi?- domando senza riflettere.
-...cosa?- mi chiede lui strabuzzando gli occhi.
Oh merda. Ma come cazzo mi è saltato in mente? Ok, nuovo piano. Corro verso il mare e mi tuffo. Divento una sirena e mi sposo con un sexy tritone. Nessuno saprà più che esisto. Geniale.
...ma che sto dicendo?
-Sei uno spasso Abby!- mi fa Erick ridendo come un matto.
L’ha presa per una battuta senza senso, meno male
-Scusa, volevo rompere il ghiaccio...-dico ridendo. Bugiarda.
-Ci sei riuscita perfettamente!- mi dice lui con le lacrime agli occhi-fossi il tuo ragazzo ti terrei stretta, sei troppo divertente-
-Già- faccio smettendo di ridere. Non può saperlo, ma la cosa comunque mi provoca un certo fastidio.
-Oh...Abby ho detto qualcosa che non va, vero? Cazzo che idiota, scusami- mi fa mettendomi un braccio attorno alle spalle.
-No, tranquillo, va tutto bene...sto bene, davvero- gli dico cercando di essere convincente.
-Ti va di spiegarmi?- dice lui guardandomi negli occhi.
Lo guardo di rimando. Sembra che gli interessi davero la mia storia. Quindi comincio a raccontare.

Quando finisco di raccontargli tutto, ormai il sole è tramontato e il cielo comincia a diventare blu, ma sulla strada che costreggia la spiaggia ci sono dei lampioni, quindi non siamo al buio.
-Stronzo...- dice Erick in un sussurro.
Sembra arrabbiato.
-No dai, non ti innervosire, non ne vale la pena...- gli dico cercando di calmarlo.
All’improvviso, Erick si alza di scatto e si inginocchia di fronte a me. Ho un attimo di paura, ma poi lui comincia a parlare.
-Abby io ti sto dietro da tre anni, e quando ho saputo che eri fidanzata me ne sono fatto una ragione. Ti vedevo sempre allegra e quindi mi sono messo da parte. Ma ora tu mi racconti questa storia, e a me fa male sentir dire che tu, proprio tu, hai dovuto subire questo, la ragazza di cui mi ero inna...-
L’ultima parte non riesce a pronunciarla. Ha i pugni chiusi e mi accorgo che trema. Sto tremando anche io, non credevo che lui sentisse queste cose per me, non da così tanto tempo.
-...per questo non mi sono mai fidanzato in questi anni, Abby, perchè io volevo...- mi sussurra col la voce strozzata senza alzare lo sguardo da terra.
-Non ero davvero allegra, Erick- comincio a dire.
Lui alza lo sguardo. Due enormi occhi verdi mi fissano.
-Non ero felice, con Robert non lo sono mai stata. Ho messo sempre da parte le mie passioni per far spazio alle sue. Incosciamente credevo che così lui sarebbe rimasto con me. Ho capito troppo tardi di aver sbagliato- dico cercando di non cedere al pianto che sento salire dalla gola.
-Abby...- mi dice lui prendendomi la mano.
Questo è troppo. Mi alzo di scatto, raccolgo le mie cose e mi allontano con le lacrime che cominciano a rigarmi le guance.
-Abby ma dove stai andando?- mi urla Erick mentre mi allontano.
Non gli rispondo e continuo a camminare. Raggiunta la macchina, mi ci chiudo dentro e mi ascigo le larime impedendo a me stessa di cominciare a frignare come una bambina. Metto in moto e parto, tra un’ora devo essere alla tavola calda. Credo di aver appena fatto uno dei più grossi errori della mia vita.



L’angolo dell’autrice.
Si, questo è il primo angolo dell’autrice che inserisco. Non so se ne inserirò tanti, ma comunque ci tenevo a dirvi che sono d’accordo con quello che  credo sia il pensiero unanime di tutti.
“Ma che cazzo Abby, che diavolo fai!? Smogliallela a questo figone!”
Non ve la prendete con me, io non posso fermare il flusso di pensieri che mi escono dalle dita. Appena metto le mani sulla tastiera la storia esce di getto e non riesco a controllarla. Chiedo venia. Al prossimo capitolo :3
  
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