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Autore: Day Dreamer    22/09/2013    1 recensioni
Violet : “scrivilo” mi porge un quaderno e una matita “ tutti pensano che noi siamo solo delle stupide bambine, che urliamo e basta. Ma non è così. Scrivilo, scrivi quello che provi, quello che loro fanno provare a tutte le fans. Scrivi cosa vuol dire essere Directioner” la fisso come se avesse proposto un’idea impossibile ed effettivamente lo è.
***
Sono fiera di essere una loro fan e di dire : “ si quelli sono i miei idoli” , non mi importa se tutti ci danno delle malate e ci deridono appena parliamo di loro.
Se essere malata vuol dire amare qualcuno anche se non lo conosci, sostenerlo in ogni sua scelta, pur sapendo che forse sta sbagliando, e essere felice per lui ogni volta che lo è beh allora sono malata, si è una malattia buona perché mi fa sentire bene, speciale.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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OS :THIS IS US
“ehy piccolina ma che bel bavaglino che hai? Vuoi anche il ciuccio?”
Tray e la sua banda si portano alla bocca il pollice e fingono di succhiarlo come fa un lattante.
“ si davvero un bel bavaglino . cosa c’è scritto? Cosa ti rende bella? Aspetta no, cosa ti rende brutta semmai!” le parole di Jessica fanno alzare una sonora risata dal gruppo di ragazzi che mi stava prendendo in giro, a cui si aggiungono anche quelle degli altri studenti che stanno camminando in corridoio e che ora si sono fermati, ammucchiandosi tutto intorno a me.
“ chi è che le spara queste cazzate?! Cioè come fa una cessa come te a essere bella?”Tray  fa un passo in avanti verso di me “ ragazzi dite sempre che mento” a quelle parole tutti i ragazzi abbassano lo sguardo per paura di intercettare quello del moro e di essere la sua prossima vittima “ma insomma non sono sincero se sostengo che lei, Faith Cold, è una verginella cicciona, una balena che cammina, una nullità che non concluderà mai niente nella vita?” per ogni parola pronunciata un pugno colpisce il mio cuore, che ha ormai ha già troppe crepe e tagli e non so fino a quando resisterà. “ se ti sbrighi a darla a qualche secchione della scuola, forse, dico forse, potresti avere un futuro come puttanella per i barboni” a quel punto mi rovescia bruscamente i libri apposta, facendoli cadere tutti per terra e inizia a pestarli. Nessuno dei miei compagni fa qualcosa
“ oh ma guarda cosa c’è qui” Taylor si china per raccogliere un foglio che avevo nascosto segretamente nel quaderno, proprio per evitare che lo vedessero “oh che tenera la piccola stupida : you saved me. I love One Direction. Oddio sei capace di scrivere, non lo pensavo davvero. Oltretutto ora capisco perché devi avere dei seri problemi mentali, ascolti la musica di bimbi minchia spastici” la sua perfida risata sovrasta quelle degli altri studenti. Possono dire quello che vogliono, tutto ma non questo.
Io : “ sicura di non essere te la gallina senza cervello spastica?” pronuncio queste parole sollevando lo sguardo verso quello di Jessica le sue labbra, cariche di rossetto rosso fuoco come una stronza, si schiudono a formare una O per lo stupore. Tutti sono ammutoliti e anche io rimango in silenzio, incapace di credere alla frase che ho appena detto; lei lancia uno sguardo a Tray che ricambia e poi fa un cenno a due suoi amici, si avvicinano a me,mi sollevano prendendomi ognuno per un braccio e mi portano nel bagno, gli altri non intervengono preferendo rimanere in silenzio per non incontrare guai. Entrati nei bagni uno dei due ragazzi mi sbatte violentemente al muro;
“ stronza come hai chiamato la mia ragazza?” mi urla in faccia “ ripetilo!” io rimango zitta beccandomi  uno schiaffo sul volto, così forte da farmi sanguinare lo zigomo e sento poi le gambe cedermi nel momento in cui l’amico biondo di Tray mi tira un pugno sullo stomaco, mi continuano a insultare, sussurrandomi o urlandomi le peggiori cose che potessero pensare. Io non faccio niente perché so che più sto tranquilla prima finirà la tortura quotidiana,ormai ci ho fatto quasi l’abitudine.
“ puttanella vedi di non rivolgerti ma più così a noi ok?” mi solleva il volto da terra tirandomi per i capelli bruscamente, alcuni rantoli scappano dalla mia bocca e capendo di farmi male aumenta la stretta. Mi porta davanti allo specchio ;
“ guardati, solo spazzatura. Sei una malata, una senza futuro,senza niente.” Dice debolmente queste parole per poi sbattermi di nuovo a terra, se ne vanno mentre io rimango stesa sul pavimento freddo del locale, ghiacciato.
E’ ormai da tre anni che lui, la sua banda e quell’oca di Jessica mi perseguitano, da quando ho 14 anni e ora ne ho 17. All’inizio cercavo di farmi valere, ma col tempo ho capito che era peggio e così alla fine mi succede esattamente quello che è appena avvenuto.
Potrei sembrare una rammollita, una senza coraggio ma vi assicuro che è meglio soffrire in silenzio piuttosto che avere degli spiacevoli “incontri” con loro.
Mi sollevo facendo forza sulle mani appoggiate sul lavandino, fisso il mio riflesso sul vetro e vedo una ragazza dai capelli nerissimi, gli occhi ancora più scuri; il suo volto invece è bianchissimo, un taglio percorre tutto lo zigomo sinistro, del sangue scorre lungo la guancia e ci sono lividi sul mio volto,sul mio corpo e sulle braccia. Delle lacrime cominciano a scendere dai miei occhi facendo bruciare il taglio, mi sciacquo il viso e poi rimango con lo sguardo basso, i miei occhi cadono sulla borsa ai mie piedi; l’afferro subito per cercare una delle poche essenziale che porto sempre con me, sento poi qualcosa pungermi il dito e allora capisco di averla trovata, l’unica cosa che può aiutarmi in quel momento : la mia lametta.
Senza rifletterci faccio un taglio profondo sul polso facendo fuoriuscire il liquido scarlatto che cola macchiandomi tutto il polso, getto la testa  all’indietro tentando di capire cosa sta succedendo ma sento la testa leggere, inizia a girare tutta la stanza e poi  i miei occhi si chiudono.
Mi sveglio quando un odore forte e acre raggiunge il naso, la luce colpisce gli occhi leggermente aperti, vedo una figura nera sfocata, i miei occhi non vogliono sapere di aprirsi , sembra che mi abbiano incollato le palpebre!
Mi sollevo lentamente reggendomi sui gomiti e mi guardo intorno, mi ritrovo in un locale piccolo dal soffitto bianco con le pareti di un giallo oserei dire color vomito, c’è una grande finestra sul lato destro della stanza, un letto affianca il mio mentre altri due si trovano davanti a me; su una sedia malridotta c’è un giubbotto rosso in pelle, mi sembra molto costoso e sono abbastanza lucida per ricordare che non è mio.
Scendo dal letto cercando di capire dove mi trovo, ma più che l’orologio che mi indica le tre di pomeriggio non trovo, così decido di frugare nelle tasche della giacca per cercare qualcosa; una fitta mi prende il polso, sollevo la manica e vedo una benda con una grossa macchia rossa. Porto due dita su quel punto sforzandomi di ricordare ma …
“ehy perché sei in piedi?” mi domanda una rossa spuntando da dietro la porta, subito indietreggio velocemente sedendomi sul letto.
Io : “ cosa vuoi ?non ti ho fatto niente, ti prego lasciami stare” mi porto le braccia di fronte al volto per proteggermi dal probabile schiaffo, che invece non arriva perché la ragazza si siede porgendomi un bicchiere di acqua, mi fa cenno con la testa di prenderlo e io allora lo afferro, iniziando a bere il liquido che mi rinfresca la gola calda e secca.
“ scusami” afferma a bassa voce con gli occhi puntati sulle sue scarpe, beh ora inizia a diluviare perché Violet Lane, la sorella di JessicaquantosonostronzaLane, mi ha appena chiesto scusa?
Io : “ ormai non fa differenza”
Violet : “ e invece per me è importante perché mia sorella non fa altro che far soffrire la gente per divertirsi e questo non è giusto; io non posso fare niente perché sono sua sorella, però almeno scusarmi con te per come lei e il suo stupido cagnolino senza cervello di Tray ti hanno trattato, avrei voluto intervenire ma ….”
Io : “ ma avevi paura di quello che avrebbero potuto farti, è come se qualcosa ti immobilizzasse e ti impedisse di fare qualcosa” solleva lo sguardo stupita “ conosco la sensazione, la provo io così come tutti gli altri quando ti ritrovi davanti Jessica o Tray.  Vorrei soltanto che la piantassero di comportarsi così”
Violet : “ da quanto va avanti la storia? Cioè da quanto sei vittima di bullismo?”
Io : “ da circa 3 anni e lo so che stai per chiedermi perché non mi sono mai ribellata, il fatto è che alla fine non servirebbe a niente dato che sarebbero loro ad aver sempre ragione. E’ come nelle fiabe : ci sono le regine cattive con i loro aiutanti che vincono sempre e fanno la bella vita, quando invece gli eroi devono sudare sette camicie per sconfiggerli” concludo sbuffando mentre Violet si sfrega le mani a disagio “ oh scusa, è che non volevo farti assomigliare a …”
Violet :” no, ehm tranquilla sono abituata alle critiche. Tutti pensano che sia come mia sorella ma in realtà io non volevo neanche entrare a far parte del gruppetto di oche starnazzanti”
Io : “ senti grazie per avermi aiutato oggi e non ti preoccupare perché comunque mi hai dimostrato di essere diversa da tua sorella. Però non capisco una cosa se tu non volevi  stare con quelle bamboline sceme perché allora sei finita con quella razza di persone?”
Violet : “ beh sai com’è Jessica quando si arrabbia e sinceramente non volevo rischiare di perdere la mia vita, se dovessi morire giovane almeno lasciamelo fare al fianco di un gran figo come Niall Horan e non al fianco di una bionda ossigenata con il naso rifatto fino allo sfinimento” risponde facendomi ridere,poi mi fermo un attimo perché non mi sono resa conto di quello che ha detto.
Io : “ aspetta un momento, hai detto Niall HOran?” lei strabuzza gli occhi e si porta tutte e le mani alla bocca per tapparsela come se non avesse dovuto dire quello che ho appena sentito. “ ti piacciono per caso gli One Direction?”
Violet : “ uhm oh guardo è tardi devo andare” si alza in modo impacciato e cammina velocemente verso la porta, sembra quasi che voglia scappare.
Io : “ sono bravi come band e anche molto carini” la vedo fermarsi e esitare se aprire o meno la porta, si volta poi verso di me e si avvicina, sedendosi sul letto. Rimaniamo entrambi in silenzio fino a quando lei non tira fuori dalla borsa degli occhiali, che indossa, e una sorta di custodia che apre, rivelando i due Cd dei ragazzi; si toglie la camicetta mostrando invece  una canottiera bianca con al centro scritto 1D, disegnato con le bombolette come se fosse un graffito.
Io : “ oh mio dio, è fantastica! Ne voglio una così”
Violet : “ davvero? Cioè si mi piacciono e questa l’ho fatta io” inizia a giustificarsi parlando troppo in fretta e gesticolando.
Io : “ tranquilla. Primo, la maglietta la voglio anche io . e secondo “ le prendo le mani facendola sussultare leggermente “i One Direction piacciono anche  me . Però davvero non capisco : se anche a te piacciono perché nascondi tutto questo?” le chiedo indicando i Cd e la maglietta.
Violet : “ beh sai come la pensano tutti : se a scuola si sapesse che sono una loro fan mi prenderebbero in giro e non voglio essere una sfigata” pochi secondi dopo si rende conto di quello che ha detto e si scusa subito con me “ scusa è che io parlo senza riflettere. Mi dispiace non volevo beh …”
Io : “ ci si fa l’abitudine tranquilla . comunque se è solo per l’opinione degli altri fregatene altamente : nessuno può impedirti di fare quello che ti piace”
Violet : “ inoltre mia sorella è Jessica, la troia che comanda la scuola e se lei o le sue amiche venissero a conoscenza del fatto che amo quel genere di musica mi perseguiterebbero fino all’inferno; in più io devo già sopportare quell’arpia di mia sorella a casa, almeno a scuola le mie orecchie reclamano un po’ di pace” scoppiamo tutte e due a ridere, iniziamo poi a parlare saltando di palo in frasca. Alla fine capisco che in realtà Violet non è come la sorella, è mille volte meglio; solo che è costretta a sembrare esattamente a Jessica per evitare che succeda esattamente quello che è accaduto a me : cioè essere una sfigata senza amici, vittima di bullismo.
Quindi posso capire la sua scelta. Diciamo che è stata costretta a farlo, ma da quello che ho capito vorrebbe prendere a schiaffi quel bel nasino rifatto di sua sorella dalla mattina alla sera.
Dopo una buona oretta mi rimettono dall’’ospedale e vengo riaccompagnata a casa dalla rossa; fortunatamente questa sera i miei genitori non ci sono e rientreranno tardi, così non dovrò dare strane spiegazioni circa i miei lividi.
Il giorno dopo mi sveglio alle 9.30, solitamente sono mattiniera ma stanotte non ho chiuso occhio, scendo a fare colazione e con mia sorpresa  mi viene un certo languorino quando sento il profumo di crostata ai mirtilli fatta da mia madre.
“ auguri Faith” da dietro mi abbraccia mio fratello Jhon e vedo i miei genitori raggiungermi con una torta e un pacchetto regalo, che mi porgono; lo afferro e lo scarto, sorrido abbracciandoli tutti e tre dicendo loro che è esattamente il regalo che volevo.
In realtà l’ultima cosa che avrei voluto è uno stupido cellulare nuovo come l’Iphone, io il regalo perfetto lo avevo in mente ma purtroppo o costa troppo o è introvabile.
Solo due biglietti per andare a un loro concerto, per vederli dal vivo anche per solo 10 secondi ma niente. Tutto esaurito per il concerto dei One Direction.
“ non sei contenta?” domanda mia madre afferrandomi le mani, prontamente le ritraggo e proprio quando sta per chiedermi il motivo, sento il campanello suonare e così vado ad aprire ritrovandomi Violet con in mano il mio quaderno di disegno.
Violet : “ quando ieri ti ho riportato a casa e sei scesa, mi sono ritrovata questo in macchina” la ringrazio facendola accomodare in salotto.
Jhon : “ chi è questo splendore?”
Io : “ evapora Jhon” lo fulmino all’istante conoscendo bene le sue attenzioni. Arrivano poi i miei genitori che rimangono stupiti nel vedere una persona ,che non sia io o mio fratello , seduta in casa loro; faccio le presentazioni, iniziamo poi a chiacchierare notando con piacere che la rossa è molto cordiale e disponibile, si insomma non avevo mai portato nessuno a casa mia e mi sembra un po’ strano tutto questo. Non ho mai avuto amici e questa è la prima volta che mi succede una cosa del genere.
L’ho conosciuta solo ieri ma finora è l’unica ad avermi parlato senza prendermi in giro o picchiarmi, e in quei pochi minuti trascorsi insieme mi sono aperta con lei facilmente, non avevo il solito blocco che mi impedisce di spiaccicare parola con gli altri.
Io : “ bene, ti va di venire in camera?” lei annuisce e così ci dirigiamo verso la mia stanza, appena entrata mi butto sul mio morbido e adorato letto, Violet intanto si guarda intorno un po’ in giro.
Violet : “ la tua camera è una bomba” esagerata! E’ una stanza abbastanza grande, le pareti sono viola chiaro mentre il soffitto bianco, la mia parte preferita  è il letto : lo ha progettato apposta mio padre, a ognuno dei quattro angoli è attaccato una sorta di fune che è fissata poi per un capo al soffitto, di modo che il letto pendi dal soffitto e non tocchi per terra.
Violet : “ ok io ti rubo questa parete” indica quella su cui sono appesi i poster e alcuni miei disegni dei ragazzi “ comunque sei molto brava a disegnare, sembra quasi che siano reali per quanto siano ben fatti”
Io : “ questi sono solo disegni buttati giù così, l’unico finora che mi ha convinto fino in fondo è questo” indico un foglio su cui sono rappresentati i membri dei One Direction “ la parte che preferisco  sono  i loro occhi, sembrano così malinconici e pare che osservino qualcosa di lontano, che li manca e che rivogliono indietro” accarezzo il foglio rimanendolo a guardare, fino a quando la voce della ragazza non mi interrompe.
Violet : “scrivilo” mi porge un quaderno e una matita “ tutti pensano che noi siamo solo delle stupide bambine, che urliamo e basta. Ma non è così. Scrivilo, scrivi quello che provi, quello che loro fanno provare a tutte le fans. Scrivi cosa vuol dire essere Directioner” la fisso come se avesse proposto un’idea impossibile ed effettivamente lo è.
Violet : “ ora devo andare” mi da’ un bacio  per poi andarsene; quella sera mi metto a letto ancora con quell’idea che mi frulla in testa. Non riesco a dormire e orami è notte inoltrata, prendo un respiro profondo prima di  alzarmi e andare verso il mio pc; le mie mani sono sopra la tastiera ma non sfiorano minimamente i tasti, la mia testolina mi dice che se  inizierò a scrivere potrebbe succedere qualcosa, bella o brutta non lo so. Però a questo punto non ho niente da rischiare, più ci penso e più scappa il coraggio di farlo.
“ cazzo Faith, fallo e basta. Abbi fiducia” fiducia e speranza sono proprio due parole bandite dal mio vocabolario, nonostante il mio nome.
Sullo schermo bianco del computer iniziano a comparire dei caratteri neri ….
sei una bimba scema senza cervello.
Quante volte abbiamo sentito frasi del genere e quante volte abbiamo dato peso a tutti gli insulti rivoltici?
Io sono la prima da alzare la mano e penso che una buona fetta di quei poveretti che stanno leggendo questa cosa scritta da me non sia escluso.
Molte volte per i corridoi della scuola troviamo il bullo di turno che, per sfogare la propria frustrazione o più semplicemente perché non ha niente da fare e vuole divertirsi, inizia a insultarci, urlando a squarcia gola le peggior cose che gli possano passare per la testa, oltretutto facendosi sentire dagli altri per rendere il tutto più umiliante.
E tutto questo perché?
Perché non indosso capi firmati?
Perché non ho un corpo perfetto come le modelle e peso così troppo per gli altri da essere definita balena che cammina?
Perché non sono nel gruppo in della scuola ?
Anche io sto cercando di capirlo da quattro anni, ma non sono riuscita a giungere a una risposta. L’unica cosa che ho capito è che a pagare sono le persone più deboli, che alla fine cedono perché non hanno più la forza per combattere; così iniziano a domandarsi :” ma perché capita tutto a me? E’ il mondo che gira storto o sono io?” e quasi sempre rispondiamo che siamo noi a essere fuori posto, a essere sbagliati perché non abbiamo il coraggio di ammettere che in realtà è il mondo che non va per il verso giusto, abbiamo paura a cercar di cambiare le cose perché sappiamo che se ci proviamo, subito verremo fermati dalle stesse persone che ogni giorno ci etichettano per sentirsi superiori.
Alcune persone hanno più forza di altre, mentre poi alcune, come me, si arrendono semplicemente. Ti senti vuota perché anche le cose buone cha hai trovato in te sono state eliminate e a questo punto cadi nel buio.
Ti senti imperfetta.
Soffri.
Allora puoi soltanto cercare di alleviare il dolore che provi con un dolore minore, credendo che tutto si risolverà .
Ma non è così.
Ti chiudi in te stessa, non parli con i tuoi genitori o i tuoi amici perché pensi di essere sempre stata un peso per loro e non vuoi più esserlo: cerchi di risolvere tutto da sola apparendo forte, ma in realtà non hai neanche più le forze per respirare, cerchi di apparire felice ma in realtà sei morta dentro.
A chi importerebbe se me ne andassi dalla faccia di questo mondo? Cosa mi impedisce di porre fine alla mia vita, tanto farei un favore solo a me stessa ma anche a tutti gli altri, no?
Arrivi poi al punto in cui ti affidi all’unica fonte di salvezza che è in grado di darti sollievo da tutto il dolore che provi,l’unica cosa che riesci a sopportare e da cui dipendi:la tua lametta.
Io l’ho provato sulla mia pelle ogni singolo giorno per quattro anni, stavo bene solamente quando mi chiudevo in bagno, prendevo quel pezzo di ferro e iniziavo a incidere la mia pelle, allora si che riuscivo a sentire un po’ di sollievo. Mi tagliavo perché odiavo me stessa e non riuscivo a vedermi con occhi diversi, alla fine quando le persone ti dipingono in un certo modo finisci per diventarlo.
 
 Se non riesci ad essere felice con le cose buone che la vita ti da’, ho compreso che puoi stare bene solo nel dolore. Quei tagli sono un male, si un male ma buono perché mi aiutano a sfogarmi e a far uscire tutto il male e il veleno che è cresciuto dentro di me sentendo tutti gli insulti e critiche su di me.
Certamente nascondi tutto questo perché non vuoi farlo sapere, infatti quando le persone ne vengono a conoscenza ti guardano anche peggio di prima : sei malata, mi fai pena sono alcune delle cose che mi sono sentita dire e se all’inizio pensavi che quella lametta ti sarebbe servita solo una volta, adesso per te è un’abitudine.
Ti perdi in un labirinto, senza vie di uscite… o almeno è ciò che credevo.
Perché proprio quando senti che tutto sta per andarsene, che il terreno si sta per aprire sotto i tuoi piedi e stai per sprofondare qualcosa d’improvviso succede. Lo stesso è stato per me perché ciò che mi ha permesso di farmi tornare le forze per reagire sono state delle voci ,splendide voci cristallini di cinque ragazzi.
Le loro voci per alcune persone possono essere normali, addirittura inascoltabili, ma per me e per altre migliaia di ragazze sono il materiale dei miei sogni, si perché loro ci fanno letteralmente sognare ad occhi aperti.
Se siamo tristi ci basta guardare un loro video e ritorniamo a sorridere,
Se ci sentiamo vuote basta ascoltare una loro canzone per provare così tante emozioni da toglierti il respiro e farti scoppiare il cuore.
Se ci sentiamo smarrite basta semplicemente chiudere gli occhi e ascoltare  la dolce melodia che le loro voci creano insieme.
Questo è quello che provo quando ascolto la musica dei One Direction.
Ho visto tante volte ragazzi prendere in giro le Directioners solo perché ascoltano la loro musica e insultarli senza motivo.
Per quale motivo? Solo per sentirsi superiori e non ammettere che quei “bambinetti” rendono migliore la vita di ogni singola Directioner?
Si perché è questo che fanno, rendono migliore la vita di ogni singola fan.
E’ vero alcune di noi sono più pazze di altre, ma non tutte siamo così. La maggior parte sono vere fans, non come quelle a cui loro piacciono solo per l’aspetto fisico o perché sono famosi e poi li feriscono appena voltano le spalle. Ci sono le fans autentiche, quelle che si postano davanti agli studi o gli hotel in cui alloggiano per ore, sotto il sole o la pioggia o al freddo, aspettando di vederli anche solo per dieci miseri secondi perché è abbastanza per farle sentire felici; essere stretti dalle loro braccia che ti fanno sentire protetta e per quei pochi istanti ti isolano dal resto del mondo e dalla cattiveria con cui devi fare i conti ogni giorno.
Continuiamo a sperare che magari un giorno li vedremo in concerto o potremo anche solo dire loro “Hi!”, anche solo trovarseli a pochi centimetri da te ti fa perdere il respiro, però è chiaro che non tutti i sogni diventano realtà. Io non li ho mai incontrati, l’unico modo che ho per averli vicini a me è uno schermo di vetro e plastica, ma mi basta ascoltare o vederli attraverso pc perché la loro voce è così forte da vincere la distanza e farmi provare le emozioni più belle: ci saranno mille kilometri di distanza ma io sento che loro sono lì con me.
Noi li amiamo per quello che sono, amiamo le loro voci,amiamo quei cinque semplici ragazzi che si sono presentati alle audizioni di Xfactor, tutti un po’ ansiosi e intimoriti dalla paura di fallire.
Hanno perso Xfactor ma hanno conquistato il mondo e una parte dei nostri cuori.
Noi però non diamo ascolto a tutte le bugie che i magazine o la tv inventa su di loro, noi lottiamo e  dobbiamo essere sempre forti, come loro ci hanno insegnato perché i sogni anche più incredibili possono realizzarsi; dobbiamo continuare ad esserlo non solo per noi, ma anche per loro : sono delle postar mondiali, ma anche loro sono fragili e molto spesso tutte le cattiverie inventate arrivano persino a ferirli, non sono indistruttibili ma sono dei semplici ragazzi; se ripenso alla prima volta che ho ascoltato What Makes you Beautiful, seduta sugli scalini a scuola mentre tremavo come una foglia per il freddo. Dopo averla ascoltata ho subito pensato:” saranno la solita band di quei cinque bimbi scemi”.
Mi sbagliavo di grosso.
Vedendo il video mi ricordo dei loro video diari, i loro primi video e giuro che ogni volta mi scende la classica lacrimuccia.
Vederli allora e vederli adesso è fantastico : in tre anni sono cresciuti ma sono rimasti anche gli stessi : pazzi, simpatici, spontanei, adorabili, ci mettono il sorriso anche con le loro figuracce più epiche. Non sono cambiati per niente e oggi riguardando il video vedo il Louis con la maglietta a righe che diceva : “ i love Girls who eat carrots”, lo Zayn con la cresta e abbigliamento college, un po’ misterioso e diffidente che sbalordisce tutti con i suoi acuti pazzeschi, Liam con i suoi occhioni color nocciola e il suo sorrisone, il suo stile un po’ trasandato e da bravo ragazzo, Niall con le sue battutine e smorfie e la sua risata contagiosa e Harry con i suoi sorrisetti furbi, le sue fossette e i suoi occhi verde smeraldo che ti ipnotizzano e non ti lasciano scampo.
Sono fiera di essere una loro fan e di dire : “ si quelli sono i miei idoli” , non mi importa se tutti ci danno delle malate e ci deridono appena parliamo di loro.
Se essere malata vuol dire amare qualcuno anche se non lo conosci, sostenerlo in ogni sua scelta, pur sapendo che forse sta sbagliando, e essere felice per lui ogni volta che lo è beh allora sono malata, si è una malattia buona perché mi fa sentire bene, speciale.
Le persone che cercano di mostre il lato negativo di noi Directioners o dei One Direction non sono in grado di capire lo splendido e strabiliante legame che ci unisce a loro; dicono che sono terroristi, brutti o non si meritano di stare nella band ma invece loro sono i nostri angeli, la ragione del nostro sorriso, solo noi siamo in grado di capire il legame con loro perché ci stiamo letteralmente dentro. Dobbiamo solo essere fieri di loro.
Siamo una famiglia, insieme dobbiamo supportarli e stare loro affianco per cercare di proteggerli .
Possono aver cambiato il loro stile o l’appettinatura ma non cambieranno mai loro stessi, sono perfetti così come sono. E se anche ci fossero imperfezioni sarebbero ancora più perfetti. Basta guardare i loro occhi mentre cantano per capire che ci mettono il cuore, le loro voci toccano il cuore del pubblico.
Sono specili nella loro semplicità. Sono consapevole che queste parole potrebbe  essere insignificanti, o potrei essere derisa per questo, ma ripeto : non mi importa.
Sono orgogliosa di loro.
Siamo semplicemente Directioners.
One Heart, One Music, One Direction”

 
Io : “ allora che ti pare?” domando agitata a Violet.
Violet : “ e’ semplicemente fantastico, mi sto sciogliendo. E’ esattamente come mi sento io. Ora non ci resta che pubblicarlo”
Già . questo è il problema.
 
“ secchiona vuoi la mamma non è vero?!” ecco che la mia vita riprende la solita piega di sempre, niente è cambiato da quando ho inviato la “lettera” al giornale del mio paese, avevo sperato che qualcosa potesse migliorare e invece..
“ stronzetta cos’è hai perso la lingua? Vedi di ritrovarla perché devi farmi un bel  lavoretto dopo”
Io : “ te lo scordi il lavoretto” affermo a voce non troppo bassa.
“ scusa ripeti prego” chiede pretenzioso lui.
Io : “ se per lavoretto intendi prenderti a mazzate in testa per cercare di far funzionare il tuo cervello si, ma aspetta! Tu non ce lo hai il cervello” ora alzo un po’ il volume avvicinandomi a lui che ha gli occhi sbarrati per lo stupore, proprio come gli altri studenti nel corridoio “devi smetterla di fare del male alla gente solo perché ti va o perché non hai niente da fare. Hai solo paura, è per questo sei scontroso : hai solo pura paura. Ma se pensi che anche io abbia ancora paura di te ti sbagli di grosso”
Mi afferra prepotentemente per il braccio, forse ho parlato troppo; quando sta per tirarmi uno schiaffo vedo arrivare Jessica, per una volta non disprezzo la sua presenza.
Jessica : “ che succede qui ?”
Tray : “ questo cesso parlante ha osato ribattere e non vuole fare ciò che voglio” lei scuote i suoi capelli come fosse una diva di Hollywood, sul suo viso si dipinge un sorrisetto malefico, sorpassa Tray per venire verso di me piazzandosi a pochi centimetri;
Jessica : “ sai che non si fa così” così mi prende la borsa strattonandola perché non gliela voglio lasciare, alla fine cado a terra mentre lei fruga dentro per poi trovare e estrarre il mio album da disegno “ cosa ci trovi di così interessante a disegnare cinque frocetti del cavolo , lo sai solo tu” inizia a strappare i fogli buttandoli in giro.
“ sicura che i frocetti non siano il tuo ragazzo con la sua banda di deficienti?” una voce zittisce la bionda facendola voltare e rimanere a bocca aperta quando vede che la persona che ha parlato è sua sorella Violet.
Jessica si avvicina velocemente afferrandole il braccio, si vede quanto sia irritata dall’azione della rossa e dire che le esce il fumo dalle orecchie è dir poco. Violet la sorpassa e si avvicina a me per aiutarmi ma subito due degli “amici” di Tray l’afferrano tenendola per le braccia e lei si dimena cercando di liberarsi.
Tray : “ in quanto a te ora facciamo i conti” mi prende per i capelli tirandomeli fortissimi, solleva una mano, chiudo gli occhi pronta a ricevere la percossa, ma i secondi passano e non sento il solito bruciore o dolore.
“ prova a sfiorarla e ti concio per le feste”  la voce che parla mi sembra di averla già sentita, anche se non è così comune. Tray molla la presa lasciandomi cadere a terra, riapro gli occhi e mi ritrovo due Vans rosse, alzando lo sguardo incontro degli occhi azzurrissimi.
“ forza ti aiuto ad alzarti” mi tende una mano sollevandomi quasi di peso dato che sono paralizzata. Guardo a bocca aperta Violet, che viene aiutata da una testa bionda che riconoscerei tra mille.
“ allora cosa volevate fare?” un moro si piazza davanti a no due andando verso Tray e la sua banda.
Tray : “ fargliela pagare per come si sono rivolte a loro. E voi chi cazzo sareste per mettervi in mezzo?”
“ piacere Liam Payne, il tizio che ti tirerà un pugno se non ti scusi subito” a quelle parole tutti ammutoliscono perché non riescono a credere ai loro occhi : cioè i One direction qui?! Che ci stanno difendendo da scemopiùscemo e da quelle stronzette? Ok ora collasso.
Tray ride sarcasticamente poi si avvicina a Liam con quel suo fare prepotente.
Tray : “ senti chiudi quella cazzo di bocca e tu e il tuo amico cresta ribelle insieme agli altri due frocetti levatevi dai piedi altrimenti sareste voi a ….” Un pugno violento gli colpisce lo zigomo, facendolo cadere all’indietro incredulo del gesto appena compiuto.
“ non so se sei sordo o hai tutti i neuroni bruciati ma ti hanno appena detto di spostarti. In più siamo cinque e non quattro, rincoglionito!” il ragazzo riccio lo sorpassa lasciandolo lì seduto a terra come uno scemo, in poco tempo ci ritroviamo tutti e cinque i One Direction di fronte a noi che ci chiedono se stiamo bene.
NIall : “ forza venite, andiamo via da qui” non ce lo facciamo ripetere due volte e percorriamo in silenzio i corridoi insieme a loro mentre tutti ci fissano stupefatti non so se per la presenza di cinque bellissime popstar mondiali o per il fatto che noi due povere sfigate siamo al fianco di questi ragazzi che di normale non hanno niente.
“ bene bene ma guarda che bei bocconcini abbiamo qui . Se mi avessi detto che erano così sexy e provocanti anche io sarei diventata una Directioner. Con te faremo i conti a casa” afferma malefica rivolgendosi a Violet, che la guarda in modo diverso dalle altre volte.
Violet : “ vuoi sapere una cosa? Sono stanza di esserti succube, di stare ai tuoi  ordini , zitta mentre guardo che maltratti le persone. Tu non sei mia sorella, non mi conosci ma se vuoi ti faccio vedere una cosa” si togli il maglione rivelando la maglietta con su scritto One Direction “ ecco : questa sono io. Amo i miei idoli e per colpa tua non posso neanche gridare al mondo quanto mi sia innamorata di loro, della loro voce che fa quello che dovresti fare tu : aiutarmi quando ne ho più bisogno.” La sorpassa lasciando la sorella senza parole, seguita da me e dai ragazzi.
Jessica : “ d-dove vai ?”
Violet : “ a fare la bimba spastica insieme ai bimbi froceti che cantano musica spazzatura” risponde lei provocatoria e a noi scappa un sorriso, ci incamminiamo verso l’uscita mentre tutti ci guardano salutandoci o facendoci l’ok per aver messo a tacere scemopiùstronza.
Liam : “ chi di voi è ….ehm un attimo” cerca qualcosa nella tasca dei pantaloni, allora Niall gli porge un foglio che afferra ringraziandolo “ Faith?”
Io : “ sono io “ rispondo titubante.
Louis : “ beh devo ammettere che …. Wow è questo che ho pensato quando ho letto la tua lettera”
La mia che?!
Io : “ un momento, volete dire che voi ... e la lettera  …e  io …??? Ossantissimi numi”
Niall : “ ah ti prego non svenire!!!!” inizia ad agitarsi il biondo per ricevere poi una sberlettina sul capo da Liam.
Zayn : “ si abbiamo letto lettera, ci siamo incappati per caso e ci siamo incuriositi; davvero non pensavamo di avere cambiato così la vita di qualcuno, ci sembra impossibile di essere così importanti per qualcuno.”
Violet : “ lo siete eccome, senza di voi molte Directoner non sarebbero forti come lo sono oggi” mentre parla mi abbraccia e ci sorridiamo a vicenda.
Niall : “è grazie a fans vere come voi che noi siamo arrivati fino a questo punto, quindi grazie davvero” il biondo va ad abbracciare la rossa che per poco non collassa, praticamente non spiaccica parola e non riesce a respirare.
Harry : “ questi devono essere tuoi” è la prima volta che parla perché fino adesso è stato in silenzio; mi porge i miei fogli su cui ci sono i loro ritratti.
Io : “ e-ecco, p-potrei chiederti se magari m-mi …” cioè sono così imbranata e l’unica volta in cui ho di fronte i miei idoli devo fare le figuracce?!
Liam : “… se ti facciamo l’autografo?” io annuisco arrossendo, così lui prende i fogli iniziando a firmarli e li passa agli altri che fanno lo stesso per poi restituirmeli. Poi io li abbraccio uno a uno mentre Violet è ancora in trance perché non si muove. Povera è stato un colpo per lei, fortunatamente si riprende e fa lo stesso e per poco non piange.
Quando arrivo a Harry mi porge un foglio dove ho disegnato solo lui e vicino al ritratto c’è scritto :
continua a sognare e avere speranza.  Promettimi di Non fermarti finchè non ti arrenderai”
Gli sorrido debolmente e giuro che perdo un battito quando vedo quel bellissimo sorriso che ha illuminato le mie giornate no, i suoi occhi verdi smeraldo da cui trapelano le emozioni più vari e così difficile da riprodurre tramite una misera matita e le sue fossette così dolci.
Non ci credo sono tutti cinque lì davanti a me, i mie idoli.
Harry mi circonda con le sue forti braccia, chiudo gli occhi e lo stringo a me godendomi il moment, cercando di non dimenticare ogni singolo particolare. Non so cosa ricorderò perché la mia mente è praticamente andata a farsi benedire.
So solo che in questo momento mi sento bene con me stessa e sono la persona più felice del mondo.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
  
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