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Autore: It was a dream    22/09/2013    3 recensioni
|74 giorni|
Stessa ora,stesso vagone,stesso posto.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ATTENZIONE:Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di questa persona, nè offenderla in alcun modo
 
 
       

74 giorni.


Giorno uno.
Oggi mi ero svegliata di traverso,in ritardo per andare a scuola.
Ho mangiato un boccone velocemente e sono corsa alla stazione del treno. Per poco non lo perdevo.
Sono salita nell'ultimo vagone,come al solito.
E' li che ti ho visto per la prima volta. Eri bellissimo.
Stavi leggendo un libro,ed eri così calmo da star male.
Mi sono seduta davanti a te,e tu mi hai visto. Mi hai rivolto un debole sorriso e sei tornato al libro.
Per tutto il viaggio non ho fatto altro che guardarti,senza farmi vedere ovviamente.
E poi tu eri così concentrato sul libro che non avresti potuto vedermi comunque.
Poi sei scattato,ti sei guardato intorno e sei sceso velocemente. La prossima era la mia fermata,lo sapevi?


Giorno due.
Questa mattina mi sono svegliata velocemente,e assolutamente di buonumore.
Speravo di incontrarti di nuovo,e rivedere il tuo dolce sorriso.
Sono salita di fretta e tu eri lì. Stessa ora,stesso vagone,stesso posto.
E stesso libro. Mi sono seduta davanti a te,di nuovo,e tu hai alzato lo sguardo e mi hai sorriso.
E' bastato quello per farmi impazzire. In quella frazione di secondo ho potuto notare i tuoi occhi.
Mai visti di più belli in tutta la mia vita. Sembrano oro fuso. Ne sono rimasta stregata.
Poi sei trasalito al fischio del treno,ti sei infilato velocemente il libro nella tracolla e sei corso fuori senza degnarmi di uno sguardo. Spero di rivederti domani mattina.


Giorno tre.
La lunga strada per il treno non è stata poi così faticosa oggi. Svegliarsi,da tre giorni a questa parte non sembra faticoso. E tutto grazie a te.
Oggi sembravi distrutto. Ti sei svegliato di traverso? Ti senti male? Non sei riuscito a dormire?
Il fatto è che eri così stanco che non sei riuscito neanche a leggere. Una pagina,forse. Ma poi lo hai chiuso e ti sei poggiato al finestrino per guardare il paesaggio scorrere velocemente intorno a noi.
Non ti ho potuto guardare molto,dato che lo avresti notato. Mi sono fatta bastare il tuo riflesso nel finestrino. Eri sempre meraviglioso. Mi hai guardato anche tu nel riflesso per un'attimo,ma io ho tolto velocemente lo sguardo. Potrei giurare di aver visto un piccolo sorriso.
Spero di rivederti domani. Stessa ora,stesso vagone,stesso posto.


Giorno quattro.
Oggi è domenica.
Non credevo che tu ci fossi. Sono salita nell'ultimo vagone,come al solito e tu non c'eri.
Il vagone era completamente vuoto. Mi sono seduta al mio solito posto,e ho guardato di fuori.
Pensavo a te,sai?
Due fermate dopo sei salito. Ero così felice,ma mi sono contenuta.
C'erano tantissimi posti vuoti,ma tu mi hai visto e ti sei seduto al tuo solito posto.
Oggi ti sei messo a leggere,ma non sembravi molto concentrato. Stai ancora mele? Non sei riuscito a dormire?
Comunque sia,spero di vederti domani. Stessa ora,stesso vagone,stesso posto. E porta con te un sorriso,perchè è diventato la mia droga.


Giorno cinque.
Oggi mi sono portata anche io un libro. "le lacrime di nietzsche",lo conosci?
Era da tanto che lo volevo leggere.
Comunque questa mattina mi sembravi un pò più felice. Quando mi sono seduta mi hai sorriso per più di due secondi.
Grazie,perchè ho visto il paradiso.
Ci vediamo domani? Stessa ora,stesso vagone,stesso posto.


Giorno sei.
Quando ho visto il treno fermarsi oggi,ho avuto paura.
Era praticamente pieno. Ho avuto paura di non poterti vedere.
Sono salita nello stesso vagone,con la speranza di trovarti.
Ti ho visto dal primo momento in cui sono salita,anche tu,a quanto pare.
Hai alzato lo sguardo,e quando mi hai vista hai preso la tracolla che occupava il posto davanti a te e te la sei messa sulle gambe. Mi hai sorriso e sei tornato al tuo libro.
Mi avevi tenuto il posto libero?
A domani. Stessa ora,stesso vagone,stesso posto.


Giorno sette.
Oggi non c'eri.
Vedere il posto davanti a me vuoto mi ha fatto più male di quanto pensassi.


Giorno unidici.
Sono quattro giorni che non ci sei. Io ti tengo sempre il posto occupato,nella speranza di vederti salire. Ma tu non sali mai. Dove sei finito?


Giorno dodici.
Questa mattina il treno era pieno,il tuo posto occupato da me come al solito.
Una signora mi ha chiesto se era occupato,e io mi sono quasi arabbiata nel dirle di si.
Cosa mi sta succedendo? Perchè tu non ci sei?


Giorno cinque.
Oggi non volevo prendere il treno.
L'angoscia nel vedere il tuo posto mi stava uccidendo.
Stò esagerando? Forse.
Ma vederti ogni mattina,con lo stesso libro era la mia ancora. Il mio punto di salvezza da una vita triste e monotona. Spero di rivederti domani. Io ti terrò il posto. Stessa ora,stesso vagone,stesso posto.


Giorno sedici.
Neanche oggi non c'eri. E' colpa mia? Cosa ti ho fatto?
Ho bisogno di te.


Giorno diciasette.
Il treno questa mattina era vuoto.
Vuoto per modo di dire. Non c'eri tu. Ero io che ero vuota.
Sei una dipendenza oramai.
Com'è possibile che tu sia diventato così importate dopo averti visto poche volte?
Non lo sò,ma è successo.


Giorno diciotto.
Oggi sono salita senza speranze,mi ero abituata al tuo posto vuoto ormai.
Ma sai cosa? Tu c'eri. Più bello che mai.
Sono rimasta sulla porta della cabina a guardarti,paralizzata.
Tu mi hai vista,e siamo rimasti a guardarci per un pò,mentre il treno si muoveva,facendomi traballare.
Alla fine ho abassato lo sguardo,non riuscendo a reggere più il tuo,e mi sono seduta al mio solito posto. Sentivo il tuo sguardo adosso.
Cosa stà succedendo?




Giorno diciannove.
Quando mi sono seduta,non mi hai degnata di uno sguardo.
Eri più freddo del marmo. Leggevi,a volte sospiravi,e poi ti sei alzato e te ne sei andato.
Mi aspettavo troppo,per te sono solo una sconosciuta.


Giorno venti.
Oggi per la prima volta mi hai parlato.
Stavo leggedo,e dopo circa dieci minuti ho sentito la tua voce.
"Io sono Zayn." ti ho guardato,non potevo crederci.
Davvero mi stavi parlando? Dopo giorno passati a pensarti mi hai rivolto la parola.
Mi sorridevi,incerto. Io non sono riuscita a risponderti. Per quanto lo volessi,sono solo riuscita a sorriderti. Ci sei rimasto malissimo,e ti credo. Che stupida. Ma domani ti parlerò,lo giuro.
Grazie,perchè mi sono resa conto di quanto sono codarda.
Sempre se ci sarai. Ricorda:stessa ora,stesso vagone,stesso posto.


Giorno ventuno.
Questa mattina non c'eri.
E come biasimarti? Sarai salito sull'altro vagone.
Mi odio sempre di più. Ti prego,vieni domani.


Giorno ventidue.
Come ho potuto anche solo pensare che saresti venuto? 


Giorno ventitre.
Oggi sono andata a piedi. Non sò perchè,non me lo chiedere.
Sò solo il tuo nome. Non ti conosco,eppure sei diventato così importante.
Cosa mi hai fatto,Zayn?


Giorno ventiquattro.
Speravo quasi che tu non ci fossi sul treno oggi.
E invece eri lì,con un capellino a nasconderti il ciuffo.
Eri adorabile. Leggevi,come al solito.
Mi sono seduta davanti a te,mi sono presa coraggio,e sono riuscita a parlare.
"Sono Ellie." Tu hai alzato velocemente lo sguardo,e mi ha sorriso.
Ho ricambiato,e siamo rimasti così a guardarci per un tempo infinito.


Giorno venticinque.
Questa mattina è stato diverso.
Mi sono seduta,ci siamo sorrisi,e abbiamo quasi parlato.
"Svegliata bene?" mi hai chiesto.
"Si,grazie. Te?"
Hai annuito,mi hai sorriso e sei tornato al tuo libro.
Ci vediamo domani? Stessa ora,stesso vagone,stesso treno.


Giorno ventisei.
Oggi sembravi stanco.
Ti ho guardato per un pò,e sono riuscita a chiederti "Stai bene?".
Tu mi hai sorriso,sorpreso e hai annuito.
Per qualsiasi cosa io ci sono.
Ma lo scrivo quì,perchè non riuscirei a dirtelo.


Giorno ventisette.
Sono salita di buon'umore,e mi sono seduta al solito posto.
Decisa a parlarti,ti ho chiesto del libro.
Tu mi hai sorpreso ancora.
Ormai lo fai sempre.
Hai parlato per minuti,affascinato e col sorriso sulle labbra nel raccontarmi quelle pagine.
Io ti guardavo,ammaliata,incapace di dire qualsiasi cosa.
Alla fine hai guardato l'orologio e hai sgranato gli occhi.
Era passata più di mezz'ora,e avevamo saltato le nostre fermate già da un bel pò.
Mi hai sorriso,e mi hai invitato ad un caffè.
Entusiasta,ho accettato e siamo andati a passeggiare col caffè in mano a riscaldarci,mentre parlavamo di noi.
Grazie,perchè mi hai fatto passare una giornata meravigliosa.
Stessa ora,stesso vagone,stesso posto.


Giorno trentasei.
Da quel giorno,siamo diventati qualcosa.
Non credi?
Compagni di vagone,compagni di libri.
Parliamo di libri,e di musica e il tempo passa in un batter d'occhio.
Grazie,perchè in quella mezz'oretta tu mi capisci.


Giorno trentotto.
Oggi ero triste.Non sò perchè.
Hai presente quei giorni in cui senti una tristezza assurda,senza alcun motivo?
Ecco,oggi era uno di quelli.
Tu lo hai notato,e ti sei messo a fare battute sull'anziano signore che dormiva a bocca aperta.
Grazie.


Giorno quarantuno.
Questa mattina ti sei infilato le cuffie e hai guardato fuori dal finestrino.
Hai finito il libro che stavi leggendo.
A proposito,mi hai incuriosito e l'ho letto anche io.
Si dice che i libri rispecchiano molto i loro lettori.
E' possibile che siamo così simili,noi due?
Se gli opposti si attraggono così come si dice, allora spero proprio di no.


Giorno quarantotto.
I giorni passano così,tra una chiaccherata e l'altra.
Non potrei esserne più felice.


Giorno quarantanove.
Oggi tu non c'eri. Magari stavi male,magari avevi un giorno libero al lavoro.
Fatto stà,che mi sono sentita vuota.
Senza te,era tutto così strano.
Spero di vederti domani.


Giorno cinquanta.
Neanche oggi c'eri. Dove sei finito?
Il posto vuoto è così triste.


Giorno cinquantasei.
Questa matti sono corsa sul treno,nella speranza di vederti.
E tu eri lì. Avevi un'enorme livido viola sull'occhio.
Cosa ti è successo? Che hai fatto?
Vorrei chiedertelo,ma sono così codarda da non averne il coraggio.


Giorno cinquantasette.
Il livido non è più così' evidente come ieri.
Scometto che ti fa male.
Perchè ti fa male,non è così?
Ma tu sei impassibile,mi sorridi e continui ad ascotare musica.


Giorno cinquantanove.
Oggi sei venuto con un nuovo libro.
Ha la copertina rossa,e accecante.Non sono ancora riuscita a leggere il titolo,mi dispiace.
Appena lo scoprirò lo leggo,promesso.


Giono sessantasei.
I giorni passano in fretta,ma io continuo a contarli.
Ti conosco da così poco tempo,ma mi hai sconvolto l'esistenza,Zayn.
E non sò se è un bene o un male.


Giorno sessantotto.
Continuo a osservarti,mentre ti vedo sorridere o inarcare le sopracciglia a una fantomatica affermazione in quel libro.
Ieri ho scoperto il titolo,e sono andata subito a comprarlo.
Mi piace molto,sai?


Giorno sessantanove.
Questa mattina eri più bello del solito.
Eri nel tuo mondo,concentrato su quel libro che io amo sempre più.
Solo dopo parecchi minuti mi sono caduti gli occhi su in particolare mai notato prima.
E mi odio per questo,Zayn.
Due linee chiare,ma nitide e sicuramente profonde erano per marcate sul tuo polso destro.
Giurami,giurami che non te le sei fatte tu.


Giorno settanta.
Ti go guardato,anche oggi da settanta giorni a questa parte.
Sempre con lo sguardo fisso su quei segni sulla tua pelle perfetta.
Li ho osservati bene,alla ricerca di un segno che mi confermi che non li hai fatti tu.
Ma sai cosa? Non li ho trovati.
Cos'hai Zayn? Ti prego,dimmelo.


Giorno settantuno.
Oggi ho notato una nuovo taglio.
Era ancora rosso,e con una leggera crosticina sopra.
Continuo a guardarti,Zayn ma non trovo niente di sbagliato in te.
E' così ingiusto. Perchè ti devi far del male?


Giorno settantadue.
Oggi ne ho trovati altri due,sull'altro polso.
Ti sei grattato,e io ho distolto gli occhi del mio libro per guardare un'attimo il tuo polso, vedendoti strappare letteralmente le crosticine dalle ferite ancora fresche.
Tu lo hai notato,e ti sei subito abassato la manica.
Mi dispiace,ti ho fatto sentire malissimo.
Vorrei fare qualcosa,ma mi sento completamente impotente.


Giorno settantatre.
Mi sono svegliata scombussolata,questa mattina.
Avevo un pensiero che mi tormentava,ma non riuscivo a capire quale.
Come se dovessi fare qualcosa,ma non sapevo cosa.
Ti ho osservato tutta la mattina,chiedendomi cosa avrei potuto fare per salvarti.
Tu hai salvato me,te lo devo.
Poi ho capito.
Ma non sono riuscita a farlo,come al solito. Codarda.
A domani? Stessa ora,stesso vagone,stesso posto.



Giorno settantaquattro.
Questa mattina sono corsa al treno,senza badare al freddo,alla fatica e alle persone che infasidite mi guardavano passare.
Ho salito gli scalini,e sono andata nella nostra cabina.
Tu mi hai visto e mi hai sorriso.
Siamo rimasti a guardarci per un pò,mentre io rimprendevo fiato.
Poi ti sei alzato in piedi e sei venuto da me.
Grazie,perchè quello è stato il bacio migliore della mia vita.
 





Paula is here!
Sono tornataaaa.
Lo sò,lo sò. Non scrivo dall'inizio dell'anno.
Ho cancellato una ff.e ora torno con una stupida os.
Era da un pò che la voelvo pubblicare.
Sò che non è bellissima,lo ametto. Ma spero vi piaccia.
Una piccola recensione col vostro parere? *occhidolci*

Ringrazio taaantissimo xbelieveinyou per questo bellissimo banner. E' davvero stupendo.

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