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Autore: zacra    23/09/2013    2 recensioni
"never enough" letteralmente significa , mai abbastanza, ed è così che si sentono i personaggi principali di questa FF .... mai abbastanza, felici, tristi, arrabbiati.... non raggiungono mai alcun apice....
questo è il mio ultimo lavoro, nato alle 3 di notte della festa di S. Patrizio.... spero possa piacervi
Genere: Erotico, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“No longer living, just a shell of what I dreamed.”
30STM “the Fantasy
 
 
 
 
Ariel si guardò ancora una volta allo specchio, le forbici ben strette nella mano destra e le gocce d’acqua che le scendevano dai capelli bagnati, solitamente lasciava che fossero Alex o il fratello a tagliarle i capelli ma quella sera  aveva deciso di fare da sola, li aveva tinti di rosso un paio di settimane prima mentre si trovavano in Spagna ora ci voleva solo un bel taglio deciso, era come se avesse un impulso irrefrenabile a cambiare pelle a non riconoscersi allo specchio.

La prima ciocca cadde nel lavandino, stava per procedere con quella accanto ma il cellulare suonò, era un messaggio di Alex , le faceva sempre gli auguri per il suo compleanno a mezzanotte in punto, posò un attimo le forbici e le rispose, non riusciva ancora a credere che il tour fosse ormai al termine, mancavano quelle tre date in Francia e poi sarebbero tornati a casa con il loro contratto già firmato e il primo album in uscita ad ottobre.
Riprese da dove aveva interrotto e finì il suo lavoro.
Dopo aver dato l’estremo saluto a buona parte dei suoi capelli uscì sul terrazzo della sua stanza d’albergo, erano arrivati a Nizza quel pomeriggio e tra due giorni ci sarebbe stato il concerto.

Posò i gomiti sul parapetto  e si mise ad osservare il mare davanti a lei, l’hotel lo aveva scelto Jared e lei ne capiva il motivo, la vista dalle stanze era da togliere il fiato, sospirò ripensando al fatto che non si parlavano da quel pomeriggio a Londra, anche se dire che non si parlavano non era esatto, perché lo facevano, dalle labbra di entrambi uscivano parole rivolte all’altro, ma nessuna di queste era mai priva di sarcasmo o frecciatine tanto per fingere che tutto tra loro procedesse normalmente, recitavano al meglio le loro parti ecco che facevano quando erano in pubblico.

Chiuse la finestra e si mise a letto si sentiva molto stanca ed il pensiero del suo compleanno la tormentava come ogni anno, non le piaceva festeggiare il giorno della morte di sua madre, le sembrava tremendamente sbagliato, ogni volta voleva solo che finisse in fretta, prima di addormentarsi pregò con tutto il cuore che non le facessero regali o torte, nulla.
Shannon sistemò la torta per i gemelli sul tavolo accanto ai regali, la sera prima si era premurato di farla preparare dallo chef dell’hotel per loro, Jared era accanto al fratello e lo guardava muoversi veloce per organizzare tutto con Emma e Max prima che Gan e Ariel scendessero a far colazione, lasciò vagare lo sguardo agli altri ospiti dell’hotel e la vide, era seduta a poca distanza da lui e lo guardava.
  • Cameron…- si lasciò sfuggire.
Lei gli sorrise e si alzò per raggiungerlo.
  • È parecchio che non ci vediamo? Come va il lavoro?- gli chiese.
  • Benissimo , che fai qui?-
  • Quello che fai tu , la serata di beneficenza di Dior, suppongo tu sia qui per questo- disse senza staccargli gli occhi di dosso.
  • Si, abbiamo anche un concerto, ho voluto unire le due cose- disse notando che Ariel e Gan erano arrivati.
  • Vedo che sei impegnato, ci vediamo- disse lei lasciandolo ai festeggiamenti.
La guardò allontanarsi svelta tra i tavoli e sparire in un attimo dietro le porte scorrevoli .
Si morse involontariamente il labbro ripensando che dopo tutto il tempo passato, le notti che l’aveva voluta tra le braccia e quelle in cui l’aveva maledetta facendosi scaldare da altre donne, per lui era rimasta l’unica, c’era sempre qualcosa che lo portava a volerla, ma non era sicuro che fosse ancora per amore, forse col tempo altri sentimenti avevano preso il posto dell’amore per lei nel suo cuore, la voleva ancora per dare a sé stesso la conferma di averla superata, di poterla usare e gettare come se fosse una qualunque.
Ariel e Gan si misero accanto alla torta e sorrisero mentre Emma scattava una foto.
  • Chi ti ha tagliato i capelli Ariel? – chiese Jared sarcastico.
  • Lo stesso sociopatico che ti veste- rispose lei prontamente.
  • Soffiate ed esprimete un desiderio forza!- disse Shannon finendo di accendere l’ultima candelina della torta.
Ariel lasciò che Gan spegnesse la maggior parte delle candeline, a lui festeggiare il compleanno piaceva e lei non voleva altro che vederlo felice, spense le tre candeline che lui le aveva lasciato e sorrise.
Jared aveva notato una vena di tristezza nello sguardo di Ariel, sorrideva ma i suoi occhi non lo facevano, Gan le diede un bacio sulla guancia e la guardò negli occhi spostandole una ciocca, era come se sapesse esattamente cosa fare con lei, era ovvio essendo suo fratello la conosceva bene, ma era soprattutto Ariel a dargli quel consenso silenzioso a compiere certi gesti, Ariel era diversa dal resto del mondo, con lei non era “o tutto o niente”, con lei era semplicemente, “ questo è quello che puoi fare e non provare ad andare oltre”, prese la fetta di torta che Emma gli stava porgendo e la mangiò silenziosamente.
Liam si sedette accanto ad Ariel dopo aver mangiato la sua fetta.
  • Ciao straniero- disse lei scompigliandogli i capelli.
  • Lo so che avevi detto niente regali, ma….-
  • Ma tu ne hai uno per me- disse Ariel interrompendolo.
  • Si, a Gan lo abbiamo fatto ieri sera e non mi pareva giusto non fare nulla per te- ammise.
Prese la busta di carta e le passò un pacchetto argentato.
Ariel lo scartò attenta a non rovinare la carta, le piaceva conservarla, si soffermò ad osservare il contenuto del regalo una volta finito, era la foto della partitura che lei aveva scritto per lui sul gradino del marciapiedi di L.A.
  • È una delle cose più belle che potessi regalarmi Liam- disse guardandolo.
Liam sorrise soddisfatto, era riuscito a farla sorridere, a quanto gli aveva detto Gan era un miracolo far sorridere Ariel il giorno del loro compleanno , ma ce l’aveva fatta.
Ariel mise il regalo sul tavolo e gli diede un bacio leggero sulla guancia.
  • Grazie- gli disse.
  • Figurati- rispose Liam dandole una spallata amichevole.
Shannon ed Emma presero i regali per i gemelli glieli porsero.
Gan aprì il suo felicissimo, era raro che ricevessero regali per il compleanno, col fatto che il padre era spesso via avevano imparato a fare conto di quelli che avevano, aprì la scatola di bacchette nuove contento come un ragazzino.
  • Grazie ragazzi sono bellissime!- disse abbracciando Shannon che era a pochi passi da lui.
  • Coraggio Ariel vediamo il tuo- disse Max incitandola.
  • Ok, ok stai calmo- rispose sorridendogli.
Rimosse il nastro dalla scatola e l’aprì, il regalo consisteva in un paio d’orecchini in stile gotico vittoriano viola e neri.
  • Sono meravigliosi- disse indossandoli immediatamente.
  • Gan ci ha dato una mano nella scelta- ammise Emma.
  • Ti stanno molto bene, col nuovo taglio di capelli calzano a pennello- le disse Tomo.
Ariel sorrise, notò che Jared la guardava ma appena i loro sguardi si incrociarono lui si voltò dalla parte opposta, non riusciva a non pensare a Cameron, dieci secondi con lei e lui era tornato indietro di anni, quasi fossero stati insieme in un’altra vita.
Lei tornò a parlare con Gan e gli altri, dopo che lo ebbe visto uscire dalla porta, non voleva drammi quel giorno, lo aveva visto scambiare due parole con Cameron Diaz quando era arrivata col fratello, sapeva della loro storia ma voleva starne fuori, Shannon aveva sempre detto che lei era stata la stronza che l’aveva mollato e gli aveva spezzato il cuore, ma Ariel era sempre stata convinta che in ogni storia si debbano ascoltare entrambe le campane.
 


 
  
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