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Autore: __lesbianquinn    23/09/2013    1 recensioni
La storia inizia con la partenza di Quinn, con una Kitty molto dispiaciuta per questo e con l'introduzione di un bel rapporto di amicizia tra la più piccola e Noah.
Kitty è diversa dal telefilm, ho deciso di farla più grande e di farla, infatti, del terzo anno. Ah, sarà la sorellina di Quinn.
Un'altra cosa che ho cambiato è Harmony Pearce. Lei è una grande amica di Kitty e si è trasferita con lei al McKinley.
A parte questo farò di tutto pur di non modificare molto i caratteri dei personaggi.
Se siete fan sfegatati della Quick e desiderate un finale tutto loro ... non so se vi conviene sperarci con questa storia, ma potete sempre provare a leggere.
Dal quarto capitolo: Kitty accenna un piccolo sorriso e i due capiscono che, finalmente, sta reagendo. [...] «Un appuntamento?» -- «Ti faccio sapere, Jake, ma fossi in te non ci spererei troppo» [...] Una festa, specifichiamo, alla quale non erano stati invitati e dove, secondo la mente ovviamente vuota del Puckerman, dovevano imbucarsi. [...] Deve proprio tenerci a mia sorella, questo è il pensiero della Fabray, un pensiero che decide di tenere per se a parole, ma di donarlo con un semplice sorriso.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Kitty Wilde, Noah Puckerman/Puck, Quinn Fabray, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Operazione 'Fabray/Puckerman' ... si, ma quali?
 
18
Kitty ha letteralmente il cuore in gola per l'adrenalina, si sente come non si sente da tempo; è euforica e pronta a fare qualsiasi cosa, forse, in fondo, l'idiota lì - ovvero Noah - aveva fatto bene a convincerla ad andare con lui a quella festa. Sono riusciti ad entrare nel locale con estrema facilità, nessuna complicazione. La mano di Noah sfiora il fianco della ragazza, come per tenerla al suo fianco. Gli occhi di entrambi guizzano da una parte all'altra, per memorizzare ogni minimo particolare. La bionda si sente come in una favola, è una di quelle feste che ha sempre sognato, non può crederci che si trova veramente lì. Cammina lentamente, senza rendersi conto che il ragazzo non la sta più seguendo. L'attenzione del Puckerman, infatti, è stata attirata da un ragazzo poco lontano da lui; a differenza di Noah, l'estraneo, ha un abito sicuramente meno ridicolo del suo, ma non sembra a suo agio, così decide di cogliere la palla al balzo: si avvicina con un sorriso di circostanza. «Ciao», saluta con un tono di voce basso, calcolato, attirando così l'attenzione dell'altro ragazzo. Scambiano due chiacchiere veloci, dove Noah può appurare che l'estraneo è interessato al suo vestito, così sogghigna. «Bello, seguimi, ti propongo uno scambio.»
 
19
«Dove diavolo è finito?», si chiede Kitty, guardandosi nervosamente attorno. Si è accorta da poco dell'assenza dell'amico e ha provato a cercarlo ovunque, senza trovarlo. Ad un certo punto vede dei pantaloni rossi che conosce molto bene, visto che li ha derisi poco prima di entrare nel locale, così sospira e si avvicina al proprietario. Picchietta la spalla del ragazzo, portando una mano sul fianco. «Senti tu, idiota, che ... », inizia a parlare, agguerrita, ma quando il ragazzo si gira si rende conto che quello non è affatto Noah. La bionda si morde il labbro inferiore e alza le spalle, poi, senza dire nulla, gli da le spalle e se ne va, borbottando probabili torture da infliggere al Puckerman. Kitty prende un respiro profondo e, rendendosi conto che è impossibile trovare qualcuno in quella folla, decide di divertirsi e di lasciar perdere, così va a finire sulla pista da ballo. La luce è calda e l'atmosfera che crea è dolce, ma lei si sente a disagio in mezzo a tutti quegli estranei. All'improvviso la musica si trasforma, diventa più dolce, romantica quasi; una mano si posa sul suo fianco, facendola sussultare appena; rimane immobile, trattenendo il fiato, mentre l'altra mano dell'estraneo posarsi sotto al suo gomito, scivolando poi sino a raggiungere la sua mano e prenderla delicatamente, in un modo quasi galante. La schiena della bionda è a stretto contatto con il petto - che sembra muscoloso - dell'estraneo, il quale si muove lentamente, quasi cullandola andando a tempo. Kitty deglutisce, sentendo il cuore esploderle nel petto, e gira di poco il volto, per riuscire a guardare il ragazzo, ma le è impossibile per un semplice motivo: l'estraneo indossa una maschera, molto bella, che gli copre tutto il volto, lasciandogli scoperto solo metà labbra. La giovane Fabray prende un respiro profondo, poi accenna un piccolo sorriso e si volta, trovandosi faccia a faccia con il ragazzo, il quale però sposta il volto di lato, come se non si volesse fare guardare negli occhi. Ora la ragazza può ammirarlo meglio: indossa un elegante e classico completo nero, con tanto di guanti; insomma, non può neanche capire se lo conosce o meno così. La ragazza sospira e porta la mano libera sulla spalla di lui, mentre la mano del ragazzo accarezza dolcemente la sua; l'altra mano dell'uomo mascherato si sposta dal fianco al centro della schiena di lei, portandola maggiormente contro di lui. Kitty può vedere soltanto la lingua del ragazzo muoversi lentamente sulle sue labbra; non parla, non fa nulla che può darle un indizio, niente, e questo non fa che attrarre, involontariamente, la ragazza, la quale si sente stranamente protetta da quel suo tocco delicato, è come se si sentisse ... a casa. L'estraneo sospira dal naso e la ragazza può sentire chiaramente il suo respiro infrangersi contro la maschera a pochi centimetri di distanza dal suo naso; la bionda sente la maschera fredda accarezzarle l'orecchio e rabbrividisce per il freddo, spostando di poco la testa dall'altro lato, come per allontanarsi, ma è un gesto che sa bene che non avrebbe fatto più, visto che lei, nel profondo, vuole più contatto con quel ragazzo, non di meno. La mano che è intrecciata alla sua si sposta, scivolando per il braccio, raggiungendo dolcemente la spalla e scendendo piano, sino a raggiungere anche essa il fianco e a spingerla contro di lui, facendo così che i loro corpi abbiano un contatto maggiore; Kitty sente il respiro caldo del ragazzo contro il suo collo e rabbrividisce nuovamente, ma questa volta non per il freddo. Deglutisce un paio di volte, a vuoto, come se volesse mandare giù un nodo, un nodo bello grosso. La maschera fredda dell'estraneo sfiora nuovamente la sua guancia, mentre la mano dietro la schiena sale, lentamente, raggiungendo la spalla e accarezzandola piano, per poi avvicinarsi lì anche con il volto, respirando sulla pelle nuda, la sfiora con le labbra e poi la bacia. Lentamente si allontana, seguendo la linea che lega la spalla al collo, prendendo un respiro profondo, quasi come se volesse sentire meglio il suo profumo. Automaticamente Kitty sposta il volto, cercando di guardarlo negli occhi, ma il ragazzo li chiude prontamente, scuotendo il capo, come per farle capire che non deve. La musica finisce lì e, in quel preciso istante, il ragazzo riapre gli occhi, spostando la mano sino a raggiungere il viso della ragazza, avvicinandosi poi a lei con il suo volto, è come se volesse baciarla, ma quando sente il suo respiro infrangersi contro quello della bionda e le loro labbra sfiorarsi, si allontana, accennando un piccolo inchino, poi le da le spalle, perdendosi nella folla. Kitty è paralizzata, sente il cuore battere forte nel suo petto, rimbombare nelle orecchie, lasciandola senza fiato.
 
20
Quinn si risveglia in un comodo letto a due piazze, mentre un raggio di sole le illumina il volto, penetrando dalla piccola ed elegante finestra della camera. Era bella, sicuramente, ma non era la sua stanza. La bionda si guarda attorno, aggrottando le sopracciglia e portando una mano tra i capelli, stringendo le dita attorno ad essi; è confusa, tremendamente confusa, non sa cosa sta succedendo, dove si trova e soprattutto cosa ci fa lì - ovunque si trovi -. Scosta le coperte bianche dai ricami rosa e nota che, fortunatamente per lei, indossa una delicata camicia da notte dal colore celeste quasi sbiadito; prende il colletto dell'indumento tra le mani e lo porta al viso, prendendo un respiro profondo, sorridendo appena nel sentire quel dolce profumo, ma per lei estraneo ... o forse no. No, assolutamente. Ora che ci pensa meglio, quel profumo non è del tutto estraneo. L'ha già sentito da qualche parte. La sera prima, su di una donna. Era una ragazza forse della sua età, dai lunghi capelli castani, dalle labbra rosse e gli occhi sorridenti. Odorava di mughetto e viola, un profumo delicato e dolce, che le piaceva forse troppo. Quinn stringe gli occhi e porta una mano sulle tempie, cercando di ricordare, ma l'unica cosa che le entra in testa della sera prima è che era preoccupata per Kitty e aveva deciso di svagarsi, così era andata ad una festa ... una festa che le aveva detto Harmony, organizzata da sua cugina, Caroline se non ricorda male. Sospira e porta le braccia in alto, inarcando la schiena e stiracchiandosi, facendosi sfuggire un verso. La porta si apre lentamente, facendo un lieve cigolio. Una bella ragazza con indosso una camicia da notte rosa dal pizzo nero entra nella stanza, in mano un piccolo vassoio con un cornetto, una tazza di caffè e un bicchiere d'acqua; le labbra di lei si distendono in un dolce sorriso e i suoi occhi si puntano in quelli di Quinn, la quale la guarda stranita, capendo sempre di meno. «Buon giorno!», saluta allegramente, avvicinandosi al letto e posando il vassoio sul comodino in legno poco lontano da lì, per poi accomodarsi ai piedi del letto. La bionda aggrotta le sopracciglia e si morde il labbro inferiore. Fa per parlare, ma la castana la interrompe. «Non ho approfittato di te, se è quello che ti stai chiedendo», inizia a parlare, il suo tono di voce è dolce, caldo e con delle sfumature particolari, quasi sognanti. «Ieri hai bevuto troppo, non potevo lasciarti andare da sola. Ora sei a casa mia», continua, poi sorride ancora e si aggiusta i capelli, portandoli dietro le orecchie. «Ah, piacere di conoscerti, io sono Caroline Pearce»
 
 
Spiegazioni:
 
Buon giorno a tutti. Come prima cosa, chiedo scusa per il ritardo, ma ho avuto problemi di ispirazione e altri più personali. Questo capitolo è leggermente più corto dei precedenti, ma giuro che mi rifarò con i prossimi. Questo capitolo si concentra sul ballo. Kitty si ritrova sola, a ballare con qualcuno che, a quanto sembra, non le dispiace neanche più di tanto. Nel frattempo, Quinn si è data alla pazza gioia ad una festa e, a quanto pare, ha un po' esagerato. Per la ragazza nuova, Caroline Pearce, farò una descrizione dettagliata al prossimo capitolo e vi metterò una foto di chi la interpreterà, nella mia storia. Vorrei ringraziare una persona in particolare per avermi dato una mano con la scena del ballo. Spero che la mia storia possa piacere. 
 
Distinti saluti.
LesbianQuinn.
   
 
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