Capitolo Uno: Il mondo è impazzito!
Nulla poteva calpestare od
occultare quell’inconfessabile verità. Inuyasha Hanyou e Miroku Houshi erano dei
fottuti bastardi. Si sapeva. Ed era assolutamente inutile spiegarsi perché:
lo erano e basta.
Kagome Higurashi, cinta nella
divisa scolastica bianca e nera, si trattenne difatti dallo scagliare una
maledizione contro i suddetti ragazzi. In particolare, cercò di non desiderare una morte lenta
e dolorosa per il mezzodemone dal sorriso sghembo.
Oh… non che avesse una qualche
antipatia per loro, no! Che i Kami li proteggano, come sempre…! Ma doveva
ammettere che erano un pochino
fastidiosi. Ed egocentrici. E stronzi.
Ma chi era lei, in fondo, per
giudicarli? Nessuno, se non la rappresentante del corpo studentesco! Quindi, era
suo estremo dovere riferire ai Kami
che era il caso di far morire due persone, in quel maledetto emisfero
terrestre…
Prese un grosso, profondo respiro,
e dopo aver contato fino a millecinquecento, si apprestò a rispondere al
duo.
«Io. Non. Mi. Chiamo. Ningen.»
esalò, con quel cipiglio freddo, arrabbiato, furente e glaciale che molto spesso
le avevano permesso di zittire un’intera classe.
Il mezzodemone, dal canto suo, alzò
un sopracciglio e concluse con una grande e appagante risata che contagiò anche
Miroku, il quale si trattenne a stento dal rotolarsi a
terra.
Kagome strinse i pugni. Cosa c’era
da ridere?? Ridevano di lei, per caso?!? No, perché se era così… erano in grossi guai… guai seri! «Stupido
mezzosangue, cosa cazzo hai da ridere!?» esclamò, furente, con le labbra
corrugate in una smorfia e una prepotente vena pulsarle sulla
fronte.
«Mi dispiace informarti Higurashi
che hai fatto l’espressione più buffa che io abbia mai visto in duecento e passa
anni!» disse, con un largo sorriso provocatorio.
Lui sapeva. Lui sapeva benissimo che si sarebbe incazzata. Lui
lo sapeva. L’aveva provocata. Doveva stare calma. Doveva stare tranquilla, esatto… «STUPIDO HANYOU, TI SEI
Wow… Cioè, no, che cazzo stava andando
a pensare? “Wow” cosa?! Non doveva dire “wow”! Assolutamente NO. Niente “wow”, ne
“yuhuu” o altro! «SMETTETELA SUBITO DI RIDERE!!!» ordinò, furente, stringendo i
pugni fino a farsi male. Un vago rossore aveva ricoperto le sue guance. Era
certamente la rabbia, si si.
Lo sguardo del ragazzo mutò di
colpo, diventando stranamente caldo e sensuale. SENSUALE?! Aiuto… Sentì il respiro aumentarle di
colpo. Le mancava l’aria.
«Mi stai divorando con gli occhi,
Higurashi» esalò, impercettibilmente vicino a lei. Si era difatti sporto in
avanti e il suo alito caldo le solleticava l’incavo del collo. Quelle iridi
dorate, poi, la stavano perforando tanto sembravano magnetiche. Ardevano come
fuoco puro.
Miroku smise lentamente di ridere.
Il duo si allontanò come era venuto, ma per Kagome fu come se non si fossero mai
separati. Quegli occhi dorati, molto spesso scostanti e freddi, si erano
trasformati in fiamma accesa, ardente e calda. Nella sua mente erano ancora
fissi su di lei. Fuoco e ghiaccio…
Come definizione calzava a pennello per il vanesio mezzosangue: al primo
impatto poteva anche parere dolce e sensuale, ma sotto la scorza dorata si
nascondeva un animo da bastardo! E quegli
occhi…
Un momento: stava pensando ad
Inuyasha Hanyou?! INUYASHA HANYOU!? Kagome, ti prego, ripigliati!
Scosse il capo furiosamente e si
allontanò dal luogo della litigata. Ecco, doveva odiarlo. Cioè… lei lo odiava. OVVIO. Lei odiava Inuyasha Hanyou e anche Miroku
Houshi. Ma soprattutto, odiava quello
stupido e borioso mezzosangue…
CAZZO! Stava di nuovo pensando
all’hanyou! Era incomprensibile, aveva forse preso una potente botta in testa? O
era stata avvelenata?! Non c’erano altre possibilità, era l’unica soluzione!!!
Si guardò intorno furtiva, notando
molti sguardi puntati su di lei. Oh, insomma! Aveva solo litigato con Inuyasha
Hanyou!
Ma che cazz… NON ERA POSSIBILE! Non poteva
continuare a vedere quei maledetti occhi dorati nella sua testa, era una cosa
inaccettabile!!
Furiosa, partì alla volta della sua
classe, sorpassando il corridoio e salendo una rampa di scale. Svoltò a destra e
si trovò nella sua favolosa sezione B… lontana da quello stupido
hanyou.
«SANGO-CHAN!» urlò, nello sconforto
generale. Si fiondò dalla sua migliore amica, bisognosa di cure e con uno
sguardo da cucciolo indifeso.
La suddetta vide un tornado
svilupparsi in classe e fermarsi proprio sulle sue ginocchia, dove comparve il
volto della moretta. Senza alcuna possibilità di muoversi, la ragazza si stese
sulle sue gambe, poggiando la testa sulle cosce.
«Sango…» si lamentò, come un cane
abbandonato sul ciglio di una strada. Cane? Il suo pensiero volò ai demoni
cani, ed in particolare ad un membro di quella famigerata stirpe. Il volto si incupì
sempre più. «Ho bisogno di uno psicanalista…» biascicò,
affranta.
«Su questo non c’erano dubbi!»
esclamò divertita la ragazza, scuotendo la frangetta dritta e l’alta coda di
cavallo.
«Ma tu dovresti consolarmi!» esalò,
come se fosse in fin di vita. «Sono stata avvelenata, ne sono certa…!» continuò,
tragica.
«Avvelenata?» sussurrò, non
capendo.
MENO MALE. Di sicuro non era stata
lei. «Vedo continuamente due occhi dorati…». Della serie, omettiamo un piccolo particolare… Non che Inuyasha
Hanyou fosse da considerarsi un piccolo particolare… ANZI! Quel fisico da atleta
e quei muscoli guizzanti non erano certamente da tralasciare… OH NO! Di nuovo!
«Occhi dorati? Hai la febbre?»
domandò, posandole una mano sulla fronte. No, era tiepida. «Hai le
allucinazioni?» continuò, criptica.
«Sango… Sango!» esclamò, ancora,
melodrammatica «Quelli sono gli occhi dorati di Inuyasha Hanyou!» sussurrò, a
voce più bassa. Le sue sopracciglia si corrugarono e attese disarmata un
commento dalla sua migliore amica.
Sango assunse un’espressione
sorpresa. «Uhm…» disse, pensosa «Vedi in giro gli occhi dorati di Inuyasha
Hanyou… e, nient’altro?».
Kagome lanciò un sguardo al
soffitto. Vedeva solo le pupille, certo.
Un momento: perché stava immaginando TUTTO il volto del mezzodemone? E
perché… perché… «SI, SI!!» farfugliò, muovendo entrambe le braccia, come a
coprirsi gli occhi.
Sul volto di Sango sorvolò un
sorriso. «Sicura?».
Le sue spalle larghe e possenti…
quel torace ampio e muscoloso, nascosto dietro ad una camicia bianca inamidata…
il ventre piatto… «Ehmmm…» cercò di dire. OK, forse non pensava SOLO agli occhi
di Inuyasha Hanyou. Ma era un dettaglio.
«Più o meno…».
«Kagome, sii sincera» la ammonì,
tediosa.
La moretta sospirò più che
sconsolata. Essere sincera significava dire che aveva pensato agli occhi di
Inuyasha, al naso, alla bocca, ai capelli, alle spalle, ai pettorali, alle
braccia, al… Un momento: FRENA Kagome! Tu non hai mai pensato all’inguine di
Inuyasha Hanyou! Non ci hai mai minimamente fantasticato sopra,
giusto!?
«Come sarebbe baciarvi?» domandò,
dolcemente, notando un evidente
rossore aleggiare sulle guance della ragazza.
«B-baciarci..?» ripetè, deglutendo
rumorosamente. D’improvviso, trovò incredibilmente interessante la lavagna
vuota.
Ma il rossore non scomparve, anzi,
si accentuò. Sango sorrise felice: pazzesco, era finalmente successo! Kagome
Higurashi si era presa una cotta per un ragazzo! Dopo averne rifiutati uno
stuolo (anche quelli davvero bellissimi, incredibile), si era arresa di fronte
al suo cuore. Meritava un brindisi. «Direi che hai ufficialmente una cotta per
Inuyasha Hanyou» ed era favoloso.
COTTA. PER. INUYASHA. HANYOU.
Quattro parole. Ma il mondo intero cadde addosso a Kagome Higurashi, insieme
alla consapevolezza che quegli occhi dorati la attraevano pazzamente.
Angolo
dell'autrice:
Ok.
Premettendo che ho la febbre e che quindi sto subendo dei profondi deliri
mentali, posto questo primo capitolo di quella che si prospetta essere la mia
prima pubblicazione >o< OOC al 100%, Inuyasha è diventato il classico
"Bello e Dannato". Idem Miroku *-* anche se mezzo fuori di testa. Non so cosa ne
verrà fuori, non so quanto durerà, non so quando aggiornerò.. -__-'' Bello,
eh?
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