Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Heyale    23/09/2013    1 recensioni
Kenneth, Michael e Julie.
Tre migliori amici...
...migliori amici finché...
...finché non arriveranno Daphne, Sean, Jamie e Will...
...finché l'amore non si prenderà il posto dell'amicizia.
Tra litigi, pianti, risate, baci, abbracci e tante tante seghe mentali, se ne vedranno delle belle!
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Image and video hosting by TinyPic

Kennethcap.26 Riassunto del capitolo precedente:
E' sabato pomeriggio, e Jamie trova sul comodino del suo salotto un libro di William, così decide di portaglielo a casa. Arrivata davanti a casa Evans trova cancello e porta aperti, e sente dele grida da dentro. Così trova il padre di Will con una cintura in mano e il ragazzo sporco di sangue, così i due giovani scappano e vanno a casa di Jamie. Lì lei lo medica, sembrano andare d'accordo, ma finisce tutto in litigio, così lei lo caccia da casa sua e Will si ferma fuori a dormire la notte. Lunedì il prof Evans non si fa vedere a scuola, così hanno supplenza, durante la quale Will e Jamie hanno solo un piccolo battibecco, del resto non si parlano proprio.

26-Open your eyes to me, baby
Lunedì, uscita di scuola.
Michael e Daphne camminavano tranquilli sotto il sole dei primi di maggio, parlando del più e del meno.
-Tra poco è finita la scuola, Michael.-
-Lo so.-
-Contento?-
-Beh, un po' sì e un po' no.-
-E perché?-
-Un po' sì perché siamo in vacanza, un po' no perché non potrò più vederti tutti i giorni.-
-Già, credo valga anche per me.-
-Anche perché se no mi offendevo.-
-Che idiota.-
-Grazie...senti, avrei un favore da chiederti.-
-Sarebbe?-
-Venerdì compie gli anni Leo, mio cugino, e come tutti gli anni i miei zii fanno una festa, e mi hanno detto se volevo invitare anche te.-
-Davvero? Sicuro che non sia d'impiccio?-
-Tu sei sempre d'impiccio, non preoccuparti...-
-Hey!- sorrise lei.
-Scherzo, scherzo...comunque, che dici?-
-Va bene, no problem.-
-Sì beh, non aspettarti tanti giovani, eh. Siamo io, te, Leo, che compie undici anni, e Adam, che ne ha diciotto. Del resto sono tutti nonni e zii.-
-Non cambia nulla credo.-
-Ah, ti avverto che Leo è stato adottato, quindi se andiamo in discorso tu non chiedere perché vari, i miei zii non vogliono che ne parliamo.-
-D'accordo...a che ora è?-
-Inizia alle nove.-
-E dove stanno i tuoi zii?-
-Praticamente dall'altra parte della città.-
-Spero che i miei riescano a portarmi...-
-Ma va, ti ci porto io, non preoccuparti. Ti passiamo a prendere noi.-
-Non ti chiedo se sono d'impiccio tanto sono sempre d'impiccio, quindi va bene, grazie. Devo vestirmi in qualche maniera?-
-Boh, credo di no. Certo, non venire nuda, però...-
Daphne gli lanciò un'occhiataccia:-Nuda. Sul serio Michael?-
-E perché no?- scherzò.
-Fottiti!- rise lei.
-Ma che termini scurrili che devo sentire!-
-Fanculo Harris!-
-Ommioddio, ho anche un secondo nome!-
-Sì, Michael Harris Harris.-
-Non può essere, anche un terzo!- sorrise lui.
-Quante canne ti sei sparato?-
-Tante amore mio, tante.- disse lui, mettendole un braccio intorno al collo.


I giorni passavano...
Tra Jamie e Will era silenzio assoluto, tranne qualche sguardo ogni tanto, ma nessuno dei due aveva il coraggio di parlare.
Julie e Kenneth, dopo tutti i vari disguidi, erano felicemente innamorati.
Michael e Daphne aspettavano una festa.
Sembrava tutto normale, peccato che...
Era giovedì, e gli allenamenti erano appena finiti.
Jamie aspettava Sean, sul cancello, ma mai arrivava, nonstante si erano visti poco prima.
Passarono per l'uscita le ragazze della Kingsley, i ragazzi della Kingsley e della Donald e le ragazze della Donald. Jamie era ferma lì. Un venticello che le scompigliava leggermente i capelli, gli occhi umidi per la bava d'aria fredda che a volte si faceva sentire. Era stanca di aspettare, ma rimase lì perché comunque lui l'aspettava sempre. Si sosteneva col palo della luce sulla cancellata, quando Leah si fermò da lei.
-Ciao Jamie.-
-Ciao Leah...tutto bene?-
-Sì sì, tutto benone...te?-
-Ah, tutto normale.-
-Stai apettando Sean?-
-Sì, perché?-
La moretta sospirò, per poi prendere Jamie per il polso e farla avanzare verso il retro delle tribune.
La biondina era parecchio confusa: che voleva quella lì da lei? Cosa c'entrava Sean in tutto ciò? Si immobilizzò però nel vederlo, tenuto per mano da una ragazza dai capelli corvini che non aveva mai visto prima, mentre si baciavano.
Provò a mandar giù, sussurrando a Leah:-Chi cazzo è quella?- le uscirono poche sillabe chiare, il resto le si strozzò in gola.
-Quella...è Beverly.-
-Schifosa cagna.- riuscì solamente a dire.
-Mi trovi d'accordo.- infierì l'altra.
-Da quanto sono qui?-
-Da quando siamo rientrate in spogliatoio.-
Jamie non riusciva a crederci. Tutto il suo mondo le stava crollando addosso. Le loro promesse, i loro abbracci, i loro baci...tutto mandato a puttane in quell'istante lì.
-Non stavate insieme voi due?-
-Tecnicamente no.-
-Immaginariamente?-
-Sì.-
-Jamie...tutto ok?-
-Ora mi sente quella cagna.-
Jamie, seguità da Leah, sbucò fuori dall'angolino e esordì con un:-Ma che bel siparietto.- detto a gran voce.
I due subito si staccarono, mentre la cheerleader domandava acida:-E tu chi saresti?-
-Fatti i cazzi tuoi, oca giuliva.-
-Vedo che non ti mancano i peli sulla lingua, tesoro...- fece una smorfia la ragazza.
-Mai mancati, troia.-
Beverly fece finta di scandalizzarsi, per poi rispondere animatamente:-Mi dispiace, nemmeno a me.Ti sei messa contro la ragazza sbagliata.-
-Perché non dici solo "sbagliata"? Non vedo ragazze qui.-
-Qui il maschio sarai tu biondina.-
-Io vedevo più una sagoma di silicone, comunque...-
-Sei pungente, tesoro mio...-
-Sei già la seconda che me lo dice, sappi che lo prendo come un complimento.-
-Mh, conosciamoci meglio. Sembri simpatica.-
-Tu mi stai sul cazzo, sai?-
Intanto sia Sean che Leah guardavano allibiti la scena. Nessuno aveva mai sentito parlare Jamie così.
-Peccato, potremmo essere migliori amiche.-
-Piuttosto mi infilo degli spilli negli occhi finché nuoto in un mare pieno di squali con le vene tagliate.-
-Che esagerata.-
-Che troia.-
-Smettila con 'sta troia! Aggiornati amore!-
-Ok, allora...milf, escort, prostituta, donna di mondo...quale preferisci?-
-E tu quale preferisci tra cornuta, sfigata, loser e nerd?-
-Questi insulti si usavano negli anni '80, credo di averli sentiti dire da John Lennon.- subito alla biondina venne in mente quel pomeriggio passato con William. Ora sentiva la sua mancanza. Si sarebbe divertito anche lui in quel battibecco.
-Quindi lo conoscevi, vedi di risistemarti quelle rughe.-
-No, ma io dico, vieni dal passato? E usa degli insulti decenti!- sbuffò sarcastica la bionda.
La ragazza le si avvicinò a gran passo, fino ad avvicinarsi per poterla guardare meglio con sguardo di sfida:-Tesoro, io e il tuo ragazzo ci siamo appena baciati, lo sai? E lui ha risposto al bacio...gli fai pena.-
Sean provò ad intervenire, ma Jamie lo bloccò, rispondendo alla cheerleader:-Lurida cagna, allora sei stata tu a baciarlo! Non offendo tua madre perché credo che dispiaccia anche a lei averti come figlia, ma sei una zoccola in piena regola, tesoro!-
Si sentì un lieve applauso da dietro, e la biondina si girò, trovandosi William alle spalle, che sussurrò, acido, verso la corvina:-L'allieva supera il maestro, Jamie.-
Entrambi si guardarono, complici:-Mi considero alla pari.-
-Cosa sta succedendo qui, di grazia?-
-Questa cagna stava baciando Sean, ecco cosa!-
-Uuuuuh, brucia. Ragazza mia...- disse il ragazzo mettendole una mano sulla spalla:-Falle vedere chi sei.-
Lei sorrise, sollevata dalla presenza di Will lì con lei, riprendendo la conversazione:-E si da il caso che se tu non fossi una troia del genere, tutto ciò non sarebbe successo!-
-Beh, il tuo caro fidanzatino ti ripeto che non si è tirato indietro!-
-Uno, di lui non me ne frega più niente, è una questione tra me e te ora, e due, tu non dovevi farti avanti, oca giuliva!-
-Io faccio quello che voglio, non sarà di certo una sfigata come te a dirmi cosa fare.-
Will fissava divertito Jamie, notando la costante voglia di saltare al collo a quella troia.
-Non ti sto dicendo cosa fare, deficente, ti sto solo dicendo che sei una zoccola!-
-Se è una sfida, tesoro, hai tutto da perdere.-
-Oh, credimi, ho già perso tutto, posso solo riacquistare ora!-
-Nella lista c'è anche il to caro fidanzatino?-
-Non saprei.-
-Oh, poverina.-
-Poverina ci stai tu, ma ti sei vista? Cazzo sorella, ripigliati!-
-Ripigliati te, stronzetta del cazzo! Ti rendi conto che sei stata scaricata? Hai perso...-
Will si rese conto che Jamie aveva esaurito le munizioni, così disse:-Jamie, Julie ci sta chiamando...-
-Arrivo.- mormorò lei, prima di rivolgere un'ultima occhiata alla cheerleader.
Sean provò a fermarla:-Jamie, aspetta...-
-Vaffanculo Sean.- e si fece trascinare via da William.
Quando furono abbastanza distanti, lei iniziò lievemente a piangere.
-Hey...- provò a consolarla Will:-...per quanto può valere, hai tenuto bene il confronto.-
-Va beh, non è per questo...-
-Senti, non so cosa bisogna fare in questi casi, perché se non l'hai notato sono uno stronzo insensibile, quindi...cosa si può fare per consolare una ragazza?-
La biondina sorrise, tra le lacrime:-Ci stai riuscendo...bisogna farla ridere.-
-Beh, scordati che mi metta a fare faccie buffe. Non sono tipo.-
-L'avevo notato sai...-
-Meglio così.-
-Mi accompagni fino a casa?-
-Va bene...sai dirmi che ore sono?-
-Sono quasi le nove.-
-Bene.-
-Senti, dove hai dormito sabato?-
-Nel St. James.-
-Mi dispiace...- a Jamie costò gran parte del suo orgoglio.
-Fa niente.-
-Ora rimedio, vieni con me.- disse lei, asciugandosi le lacrime.
-Dove andiamo?-
-Tu seguimi.-
I due non proferirono più parola, fin quando non arrivarono di fronte ad una birreria.
-Non ci fanno nemmeno entrare qui, Jamie.-
-Ti fidi di me?-
-Ma figurati...-
-Tu entra e zitto.-
I due entrarono, lei con un sorriso stampato in faccia, lui molto poco convinto.
Il signore al bancone, appena la riconobbe, l'abbracciò:-Ciao Jamie! Qual buon vento?-
-Ciao Chris! Sono qui con un mio amico, ci faresti una birra a testa?-
-Sai che non dovrei, ma lo faccio solo perché sei tu.-
-Grazie mille Chris.-
-Sedetevi pure ragazzi, ma ve la porto leggera!-
I due si sedettero ad un tavolo.
-Ah, quindi è un amico di famiglia?-
-Certo.-
-L'hai capita...furba la ragazza.-
-Sì, dicono che ci si affogano le pene d'amore nell'alcool, io lo trovo semplicemente un buon modo per evadere momentaneamente dalla realtà.-
-Ma che poetica...-
Chris li interruppe, mettendo sul tavolo due bei bicchieri di birra.
Quando uscirono, erano leggermente più vivaci di quando entrarono.
-Molto buona quella birra, Jamie.-
-Vero, sono d'accordo.-
-Ora ci conviene andare a casa...-
-Forse...-
-Sicura di reggere bene l'alcool?-
-Sicurissima, è solo che sono contenta.-
-E per cosa?-
-Finalmente io e te non ci siamo detti su.-
-Già, è una conquista.-
-Sono quasi due settimane che ci conosciamo, Will.-
-E questa è la prima volta che mi chiami Will.-
-Non ti chiamano spesso così?-
-Nah, io sono Evans o al massimo William.-
-Beh, allora abituati a essere chiamato Will da me.-
-Come vuoi...-
-Aiutami per favore...-
Jamie si mise in piedi su una piccola trave, che contava circa cinque centimentri di larghezza.
-Cosa dovrei fare?-
-Tienimi.-
Il ragazzo si ritrovò spiazzato, non aveva mai fatto robe del genere. La prese piano per i fianchi, e lei iniziò a camminare. Diciamo che l'aiuto di Will fu molto utile.
Era circa alla fine della trave, quando Jamie perse l'equilibro sbilanciandosi di fianco. Temette di cadere per terra, ma per fortuna Will riuscì a prenderla, facendola scivolare tra le sue braccia, e ad appoggiarla delicatamente a terra. Si ritrovarono però faccia a faccia, in quanto la biondina si era agganciata al collo del ragazzo. Gli occhi acquamarina di lui contro quelli celesti di lei.
-Forse è meglio che tu rimanga a terra...- sussurrò il ragazzo, leggermente agitato per la situazione.
-Forse...dovrei.-
Si rialzarono, imbarazzati, ma il resto della serata lo passarono in allegria.

Venerdì.
Jamie si sentiva bene.
E sì che si era già resa conto che il suo ragazzo stava baciando un'altra, ma aveva passato una bellissima serata con Will, senza dirsi su.
Per questo la mattina andò a scuola, sorridente, aspettando Daphne per raccontarle l'accaduto. Così alle sette e mezza si presentò davanti a casa sua:-Ciao Daphne!-
-Jamie? Che ci fai qui?-
-Facciamo la strada insieme, ti va?-
-Certo, no problem. Ti chiamo Sean...-
-No no, voglio parlare da sola con te.-
-Come vuoi...- la castana uscì dal cancello:-Dimmi tutto.-
-Conosci William?-
-Me ne ha parlato Michael.-
-Beh, io e lui non siamo mai andati d'accordo...tranne ieri sera.-
-Che è successo ieri sera?-
-Ieri sera finiti gli allenamenti ho visto Beverly mentre baciava Sean...e lui ricambiava spudoratamente.-
-Cosa...? Ma sei sicura?-
-Certo.-
-Strano, Sean non mi ha detto nulla...di solito mi racconta tutto. Comunque dopo mi sente, non si può far così.-
-Ma no, sta tranquilla dai...In fondo me l'aspettavo.-
-Sul serio?-
-Sì, ma mi ha aperto gli occhi.-
-Su cosa?-
La biondina sospirò, incredula a quello che stava per dire:-Su Will.-

Angolo autrice

Ciao belli :D
Scusate la frettolosità di questo capitolo, ma devo chiudere in fretta, siamo agli sgoccioli. Massimo 3 capitoli e poi vi lascio liberi XD *Canticchia It's the final countdown*.
Comunque, scontato o meno, Jamie forse si è resa conto che in fondo Will non è così male. E il prossimo capitolo sarà per Michael e Daphne, promise!
Canzone del capitolo: Slow Down-Selena Gomez

XOXO
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Heyale