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Autore: GrePendergast    23/09/2013    5 recensioni
Chi shippa Malec e non ha mai pensato a quel che fanno quando la penna della Clare non è lì ad assistere? Beh, qui ci sono tanti loro missing moments e i loro pensieri durante alcune conversazioni prese dal libro. Alcuni avvenimenti del libro li ho cambiati, quindi non siete voi a ricordare male, non siete voi a ricordare male, sono io che dovrei darmi all'uncinetto. Tutto comincia dall'appartamento di Magnus e finisce con un "e vissero tutti felici e contenti" perché pagina 511 di CoLS non esiste.
Pace, amore e shippate Malec ✌
Genere: Fantasy, Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Magnus Bane
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Il giorno dopo la festa, Magnus era seduto sulla sua poltrona davanti al camino. Presidente Miao era sulle sue gambe mentre si godeva le carezze. Magnus stava ripensando a quel che aveva fatto il giorno prima. Probabilmente aveva mandato a morire quei Cacciatori nella tana dei vampiri. Beh, non era un problema suo, ma gli sarebbe dispiaciuto se con loro ci fosse stato Alec.
Presidente Miao miagolò e un secondo dopo un biglietto si materializzò nel camino.
Magnus sbuffò e si alzò per prenderlo tenendo in mano Presidente Miao, poi lesse il messaggio: 
-Sig. Magnus Bane, le chiedo di venire all'Istituto di Brooklyn per curare Alexander Gideon Lightwood, è stato avvelenato da un demone superiore e le nostre cure non lo stabilizzano.
La prego di fare il più in fretta possibile. La ringrazio.
Hodge Starkweather.-
Senza dire una parola, Magnus mise a terra Presidente Miao, aprì l'armadio che si trovava in soggiorno e prese una borsa che si mise a tracolla. Uscì e andò all'Istituto. Suonò il campanello più volte e poi aspettò per un minuto buono. Si sentì un "clanc" e la porta si aprì, dall'altra parte della porta c'era Isabelle.
"Magnus! Ti prego vieni! C'è mio fratello che sta male, è stato morso da un demone superiore..."
Isabelle era disperata, avrebbe iniziato a piangere se non avesse finito di farlo due minuti prima.
"Lo so già. Dimmi dov'è"
Isabelle corse all'ascensore seguita a ruota da Magnus e andarono in camera di Izzy. Disteso sul letto c'era Alec.
"Ok, da adesso posso fare da solo. Posso chiudere la porta?"
"Certo, qualsiasi cosa"
Magnus entrò e chiuse a chiave la porta della stanza.
Andò verso il letto dove Alec si stava contorcendo per il dolore, lo guardò e gli tocco il collo per vedere se il cuore batteva ancora normalmente. I battiti cardiaci erano troppo alti per un essere umano.
Mise un dito sotto il naso di Alec per controllare il respiro. Non riusciva a respirare.
Magnus disse due parole in una lingua sconosciuta e attorno le sue dita comparve della polvere rossa scintillante. Gli toccò il petto solo con l'indice e aspettò, poi lo fece un'altra volta con il medio, poi un'altra e un'altra volta con altre due dita, ad ogni tocco, la schiena del Nephilim si inarcava un po' e poi tornava giù. Il respiro era tornato normale.
Magnus disse un'altra frase in una strana lingua e, con una veloce rotazione del polso, gli comparve una fiamma blu grande quanto una pallina da golf sul palmo della mano. Avvicinò un po' la fiamma al viso di Alec, esitò qualche secondo poi colpì leggermente il suo petto e la fiamma che gli entrò in corpo. Alec inarcò la schiena involontariamente, un altra volta, ma questa volta più di prima. La stanza si colorò per un secondo di blu. Ripetè l'operazione, ma questa volta la fiamma era più grande e viola. Colpì nuovamente Alec, che fu attraversato da una scossa di energia. La stanza si illuminò di viola e fu come se il vento fosse entrato nella camera e i capelli dei due ragazzi si scompigliarono. Adesso i battiti del cuore erano più lenti di prima, ma ancora più veloci del normale.
Magnus recitò altre frasi in un'altra lingua e lanciò degli incantesimi sul ragazzo privo di sensi.
Lo stregone toccò le dita di entrambe le mani di Alec, vide che le sue vene erano diventate nere e  il veleno stava lasciando il suo corpo con successo. Schioccò le dita e gli comparvero in mano die recipienti e li mise una sotto ogni mano per raccogliere il veleno che stava già colando dalle sue dita.
Pronunciò altri imcantesimi per farlo rimanere stabile nelle sue condizioni e altri per le ossa rotte.
Si tirò su la manica della felpa con brillantini che cadevano per tutta la stanza disordinata e guardò il piccolo orologio al suo polso, che forse era la cosa più sobria che aveva. C'era voluta solo un'ora e un quarto per guarirlo, Magnus credeva ce ne sarebbero servite almeno tre e mezzo, ma non era neanche sicuro che Alec sarebbe sopravvissuto... 
Guardò i contenitori sotto le mani del Cacciatore, che aveva smesso di far fuoriuscire il liquido nerastro. Prese due coperchi che posizionò sui contenitori e li mise dentro la borsa vuota e la richiuse.
Stava per andasene, ma qualcosa lo trattenne. Alec stava parlando da svenuto. Magnus si sedette sulla poltroncina blu e appoggiò le mani sul letto, curioso di sentire cosa il Nephilim aveva da dire inconsciamente. Pur troppo per lui, stava solo farfugliando versi incomprensibili. Fece per alzarsi, ma Alec si girò di fianco sul letto e prese la mano di Magnus con la sua. Lo stregone lo guardò di nuovo, lui stava ancora dormendo, allora per non svegliarlo si rimise a sedere sulla poltrona.
Magnus continuava a guardarlo da ormai sei ore, Alec era diverso dai Cacciatori del suo gruppo. Alec era anche diverso dai Lightwood che aveva conosciuto secoli prima, lui aveva gli occhi blu e non verdi, poi era completamente diverso.
Avvicinò con cautela una mano al suo viso e gli scostò una ciocca di capelli dal viso e Alec attorcigliò il naso, strizzò gli occhi e poi ne aprì lentamente uno.
"Ben sveglio, Cacciatore"
"Magnus...?"
Alec strizzò di nuovo gli occhi blu e lo guardò di nuovo, poi si accorse che lo stava tenendo per mano e lo lasciò spalancando gli occhi, per poco non cadeva giù dal piccolo letto di Isabelle.
"Non mi dava fastidio tenerti per mano"
Magnus assunse un tono malizioso, inarcando un sopracciglio.
"Ehm... Ma... Che cosa... Magnus... Pe... Perchè..."
Alec balbettava e non riusciva a smettere perciò Magnus lo aiutò.
"Bene, adesso calmati o ti farò un incantesimo per la tortura"
Il tono malizioso era scomparso, sostituito da uno più deciso e scherzoso.
"Perchè sono in camera di Izzy?"
"Sei stato attaccato da un demone superiore e ti hanno portato qui"
Forse, avrebbe voluto aggiungere, non sapeva cosa avevano fatto loro.
"Perchè ci sei anche tu?"
"Come perchè ci sono anche io? Io ti ho guarito! Saresti morto subito se non ci fossi stato io!"
"Oh... Scusa... Pensavo ti avesse fatto venire Isabelle..."
"Mi ha fatto venire Isabelle"
"Ah... Ecco perchè. Ti ha detto lei di venire all'Istituto?"
"No"
Alec sembrò sorpreso della risposta. Pensava fosse stato tutto un piano di Izzy per far conoscere lui e Magnus.
Alec provò a mettersi seduto, ma non ci riuscì per il dolore.
Magnus alzò le braccia, scoprendo la pancia piatta e si mise le mani dietro la testa. Alec cercò di non fissare la parte di pelle nuda.
Alec all'improvviso si incupì. Pensò a quel che Isabelle sicuramente gli aveva raccontato a proposito di lui.
"Sono certo che Isabelle ti abbia detto del mio essere... 'Diverso'..."
Magnus non sapeva di cosa stesse parlando, ma non lo diede a vedere, quindi ne approfittò.
"Sì, stai parlando..."
Lasciò la frase in sospeso in modo che lui la potesse completare.
"Sto parlando del fatto che io sono gay..."
"Oh, seriamente?"
"Come seriamente? Avevi detto che Izzy ti aveva raccontato tutto!"
"Ops"
Alec si autocommiserò per aver lasciato che lui lo ingannasse così facilmente.
"Beh, dai, racconta"
"Racconta? Cosa devo raccontare?"
"Sei mai stato con un uomo? Con una donna?"
"Non sono mai stato nè con una donna nè con un uomo"
Alec si stupì del fatto che stava raccontando tutto senza neanche imbarazzarsi e allora pensò che forse Magnus gli aveva fatto qualche incantesimo. Non era così. Era solo Alec, stanco di tenersi tutto dentro di sè, senza mai parlarne con nessuno, neanche con la sorella che lo sapeva già.
"Non ho mai neanche baciato nessuno"
Alec riprovò a mettersi seduto e questa volta ci riuscì.
"Qualcuno sa che tu sei gay?"
"Mia sorella... E Clary, ma è stato un errore"
Alec si appoggiò alla testiera del letto, si tirò sù e Magnus lo seguì con fare curioso.
"E... Adesso sei innamorato?"
Alec pensò a Jace che se n'era andato all'Hotel Dumont con Clary, lasciando lui, il suo parabatai, a casa.
"No... Per adesso no"
Magnus inarcò le sopracciglia e gli rivolse un sorriso.
"Per adesso?"
"Per adesso..."
Ci fu un attimo di stasi silenziosa poi Alec parlò così velocemente che Magnus non capì quel che Alec aveva detto.
"Come?"
"... Jace mi ha detto che io ti piaccio... Quando è tornato da te ha detto che eri deluso di aver visto lui al mio posto..."
"Beh, sì"
"Di solito, tutti hanno una reazione inversa"
"Questo mi piace di voi Lightwood, siete schietti"
"Conosci i Lightwood?"
"Sì"
Disse Magnus, poi aggiunse:
"Davvero non hai mai baciato nessuno?"
"No..."
I due si guardarono negli occhi per un po' poi, con un movimento fulmineo, Magnus fu vicino ad Alec. Questi sussultò per l'improvviso movimento e perchè erano vicini, molto vicini, troppo vicini. Di solito l'idea di stare così vicino ad una persona, ad Alec, non piaceva, ma dato che quella persona era Magnus, gli andava più che bene. Magnus era uno o due centimetri più alto di Alec e gli teneva la testa sollevata con una mano, mentre con l'altra gli cingeva la vita, un secondo dopo si stavano baciando. All'inizio fu un bacio innocente, a stampo, poi, le labbra esperte di Magnus, aprirono quelle di Alec. Magnus lo attirò a sè tirandolo per i passanti dei pantaloni. Alec poggiò le mani sui fianchi nudi di Magnus e le fece scorrere sotto la maglia. Magnus sussultò per il tocco freddo delle dita di Alec e poi si rilassò.
Magnus si staccò delicatamente da Alec che lo guardò con fare smarrito.
"Ecco fatto"
Gli disse Magnus sorridendogli.
Alec non riusciva a dire niente, era ancora preso dal momento.
Magnus si schiarì la gola.
"Bene, adesso vado. Ormai sei guarito completamente"
"E... E io cosa dico a mia sorella? Mi ha curato e poi mi ha baciato?"
"Dille che non ti ricordi niente. A volte capita che dopo il morso di un demone non si ricordi niente. E mettiti a dormire, anche adesso hai bisogno di riposare"
Magnus andò verso la porta.
"Ah... Se ti esce del liquido nero dalle dita non preoccuparti, ma lavatelo via subito, non toccare niente e lavalo via"
Gli fece l'occhiolino ed uscì prima che Alec gli potesse dire "Ciao".
Magnus uscì e trovò Isabelle, che si era addormentata, seduta sul pavimento, ma si svegliò subito dopo aver sentito la porta aprirsi. 
"Sta bene, ha solo bisogno di riposare"
Disse Magnus sussurrando a Isabelle che fece un sospiro di solievo.
Alec sentì la voce di Magnus fuori e si mise sul letto di Izzy per far finta di dormire per non dover rispondere alle domande inquisitorie di Isabelle.
Izzy entrò e vide Alec che dormiva sul suo letto, gli si avvicinò e si inginocchiò di fianco al letto. Baciò la fronte del fratello maggiore e si asciugò una lacrima. Senza fare altro uscì dalla camera e andò verso quella di Alec per dormirci.


Ta daaaaa. Allooooora... Secondo capitolo, primo bacio e buona notte. So che il primo bacio tra i due non sarebbe dovuto essere qui... Ma non potevo aspettare neanche io u.u
Quindi pace amore e shippate Malec e buondì
  
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