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Autore: cric13    23/09/2013    1 recensioni
Santana, famosa scrittrice di canzoni e corista di NY, torna a casa per le vacanze natalizie. Non sa che tornando a casa, troverà proprio quello che cerca.
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Altri, Brittany Pierce, Quinn Fabray, Rachel Berry, Santana Lopez | Coppie: Brittany/Santana
Note: Cross-over, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Santana scese la grande scala ancora quasi con gli occhi chiusi. Aveva dormito bene, ma non era per niente una persona mattiniera. A contrario dei Berry.
 
(Le) – Santana stai ancora dormendo? Sbrigati che fra poco si parte..
 
Santana, stropicciandosi gli occhi, guardava dall’alto degli ultimi scalini Leroy e Hiram che velocemente camminavano per la stanza, trasportando oggetti e preparando degli zaini. Alle sue spalle arrivò una trotterellante Rachel, che quasi la fece cadere dalle scale.
 
(Hi) – Santana, la colazione e il caffè sono già pronti in cucina..
 
Hiram si fermò un attimo a guardarla e poi continuò a preparare il suo zaino.
Santana si diresse lentamente in cucina. Entrò e prese una tazza da un armadietto e iniziò a versarsi il caffè. Si fermò quando sentì su di se otto occhi puntati. Si girò lentamente e vide la Famiglia Pierce al completo, guardarla, mentre faceva colazione. Arrossì mentre si rendeva conto che anche due occhi zaffiri la stavano guardando, e la sua condizione non proprio presentabile. Era ancora nel suo pigiamone pesante, piedi scalzi, i capelli arruffati e sparati in alto.
 
(Sa) – Ehm.. Io.. Volevo solo un po’ di caffè.. Ora vado a prepararmi..
 
 Guardando in basso, sempre più rossa, prese la sua tazza e uscì dalla cucina, quasi scappando, rifugiandosi nella sua camera, mentre nella cucina scoppiava una forte risata.
 
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Dopo essersi preparata con vestiti comodi e pesanti, e anche il suo zaino fatto, Santana scese al piano inferiore, dove sembrava che tutti fossero in attesa di lei.
 
(Ra) – Finalmente!! Se sapevamo che eri così lenta, ti avrei svegliato all’alba..
 
(Sa) – Stavo preparando il mio zaino!!
 
(Le) – Ragazze..

(Hi) – Era da tanto che non le sentivo bisticciare per niente..
 
Leroy portò fuori Rachel, ancora sbuffante, e Hiram abbracciò Santana, baciandole la testa. La famiglia Pierce era già fuori in attesa.
Iniziarono la loro passeggiata fino a che arrivarono nel boschetto deve iniziavano i vari percorsi per i rifugi. Il tempo non era molto sereno. Tra le montagne si potevano vedere le nuvole che avrebbero portato la neve per la notte.
 
(Le) – Ragazze ci sono due possibilità: c’e il Passo delle Due Cime o il Passo dello Stivale. Noi vorremo fare il primo ma penso che per voi sia un po’ troppo faticoso..
 
(Qi) – Vedo che hai colpito nel segno!
 
Susan colpì con uno scappellottò il capo di sua figlia, facendola stare zitta.
 
(Hi) – Rachel, amore.. Tu sei più abituata e sicuramente con Quinn sarete due ottime guide.. Quindi ragazze, voi fate il Passo dello Stivale e noi quello delle Due Cime.. Sicuramente ci ritroveremo qui di nuovo al ritorno.. Avete la cartina e i telefoni con voi?
 
Santana mostrò la cartina che si era portata dietro, e tutte annuirono, anche se Rachel e Quinn stavano sbuffando.
Dopo le ultime indicazioni i due gruppi si divisero.
 
Come una guida esperta, Rachel prese la testa del gruppo, seguita da una Quinn ancora brontolante e Santana e Brittany a chiudere la fila.
 
(Sa) – Sarà una lunga passeggiata..
 
Brittany annuì, mentre continuavano per il percorso.
Camminavano in silenzio, rotto solo dal rumore della natura e dei loro passi sulla terra e sulla neve.
 
(Bi) – Almeno così ci scaldiamo..
 
Santana rise.

(Sa) – Hai freddo?
 
Santana la guardò bene. Indossava un piumone azzurro, più chiaro dei suoi occhi. La stessa sciarpa di lana con i pon pon alla fine, tirata su fino a quasi il naso. In testa aveva un altro cappellino di lana, color viola e il pon pon verde e delle trecce lunghe.
Era praticamente impossibile avesse freddo.
 
(Bi) – Un pochino.. Non sono abituata a queste temperatura..
 
(Sa) – Da dove vieni?
 
(Bi) – Los Angeles
 
Santana annuì. Attraversarono il bosco e iniziarono le salite più impegnative.
 
(Bi) – E tu da dove vieni?
 
(Sa) – Io vengo da New York
 
Santana notò che appena detta la città Brittany si illuminò. Questo le fece piacere e le diede un po’ di coraggio.
 
(Bi) – E cosa fai a New York?
 
(Sa) – Scrivo canzoni e sono una corista..
 
(Bi) – Allora hai una bella voce..
 
Santana non rispose, guardò per terra arrossendo.
 
(Sa) – E tu cosa fai a Los Angeles?
 
Brittany non rispose subito. Si guardò un attimo in giro, e la sua espressione si rabbuiò. Santana non sapeva se la sua domanda era sbagliata o inopportuna.
 
(Bi) – Sono una ballerina..

La loro conversazione finì. Continuarono la loro passeggiata, interrotta ogni tanto da qualche battutina, un commento un po’ forte di Quinn o un brontolio di Rachel. Iniziarono un tratto roccioso, dove non c’era altro che sentiero e prato pieno di neve. Inoltre il vento iniziò ad alzarsi, cambiando anche il tempo.
 
(Sa) – Rachel manca ancora tanto? Non penso dovremmo continuare a salire..
 
(Ra) – Santana fidati di me.. Siamo quasi arrivate al rifugio.
 
Le ragazze proseguirono, anche se Santana era un po’ preoccupata del cambiamento delle condizioni meteorologiche.
Dopo quasi mezzora arrivarono al rifugio. Era una piccola casa di legno, in mezzo al niente. Tutti i mobili erano in legno, ormai segnato dal tempo e dal passaggio dei molti turisti e alpinisti. Posarono i loro pesanti zaini a terra e si fermarono per il pranzo. Mentre si stavano riposando, Santana si alzò, guardando fuori dalla piccola finestrina della casa. Poteva vedere il vento essersi alzato dalle punte dei pini muoversi, e anche i primi fiocchi di neve iniziare a scendere.
Si girò, guardando ancora le altre ragazze mangiare e riposarsi.
 
(Sa) – Ha iniziato a nevicare. Non possiamo scendere, è pericoloso, dobbiamo aspettare che smetta.
 
Tutte annuirono e si accomodarono ad aspettare.
Santana iniziò a guardarsi intorno, esplorando ciò che la circondava. La casetta aveva dei mobili, per lo più vuoti o con alcuni oggetti lasciati dai turisti passati.
Arrivò davanti a quello che sembrava il piano cottura. In realtà era un piccolo fornelletto a stufa, che molto probabilmente non funzionava. Notò le pila di legna accostata al muro. Controllò che la stufa funzionasse e poi prese alcuni ceppi e li mise dentro. Si guardò in giro alla ricerca di qualcosa per accende un fuoco.
 
(Bi) – Che cerchi?
 
Brittany si era avvicinata a Santana, incuriosita dai suoi movimenti.
 
(Sa) – Qualcosa per accende il fuoco.. Un accendino o dei fiammiferi..
 
Brittany si alzò di nuovo, e guardò sua sorella poco distante, che stranamente stava seduta assieme a Rachel. Le due stavano giocando a un gioco da tavola, che Quinn aveva trovato cercando nei tanti cassetti della casa.
 
(Bi) – Quinn?!
 
La biondina alzò lo sguardo dal gioco. Guardò la sorella che le indicò la stufa piena di legna. La ragazza la guardava stranita, non capendo a cosa si riferisse. Così anche Santana, mentre guardava la conversazione silenziosa delle sue sorelle. Brittany la guardò seria, mettendosi la mano sul fianco in attesa. Dopo pochi altri secondi, la ragazza più piccola cedette e, sbuffando, iniziò a cercare nel suo zaino. Dopo qualche minuto di ricerca Quinn tirò fuori un accendino e lo lanciò alla sorella che lo prese al volo. Brittany le fece segno con la mano di darle anche qualcos’altro e Quinn, a suo stupido malincuore, le lanciò il pacchetto di sigarette.
Brittany poi si rivolse a Santana, ancora stupita, consegnandole l’accendino.
 
(Bi) – Queste possono essere buttate dentro?
 
Santana guardò le sigarette e annuì. Prese il pacchetto di carta, dandogli fuoco e lo mise tra la legna e le sigarette. Il tutto prese velocemente fuoco, facendo un po’ di calore nella stanza. Dopo di che si accomodarono al tavolo e tutte e quattro iniziarono una partita a quello che sembrava un monopoli.
 
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Passarono delle ore ma la neve che cadeva era diventata una vera e propria tormenta. Provarono a chiamare i loro genitori, ma come già sapevano le comunicazioni erano impossibili. Santana guardava ancora fuori da quella finestra, i cui vetri ora erano un po’ appannati per il calore proveniente dalla casetta, notando che ormai si stava facendo anche buio. Guardò di nuovo nella stanza: Quinn stava leggendo un libro che aveva trovato, ed era così tranquilla da delle ore, che tutte si chiedevano se fosse un miracolo; Rachel stava ascoltando la musica dal suo ipod che si era portata; Brittany era.. Dove era Brittany?
 
Si guardò attorno e la trovò seduta silenziosa su quella che sembrava una panca, in un angolo. Aveva le gambe piegate, strette al petto, e la testa appoggiata sopra a queste.
Si avvicinò a lei, lentamente.
 
(Sa) – Brittany.. C’e qualcosa che non va?..
 
La ragazza la guardò, quasi come se fosse risvegliata da un sogno.
 
(Bi) – Stavo solo pensando.. E’ la prima volta in questa situazione.. Così non ho altro da fare..
 
(Sa) – Siamo in due..
 
Brittany rise, e a Santana battè il cuore un po’ più veloce, solo per averle ridato il sorriso.
 
(Sa) – Penso che passeremo qui la notte..
 
(Bi) – Sarà come un pigiama party!!
 
(Sa) – Si.. Una specie..
 
Entrambe risero. Santana si alzò e con lei anche Brittany, e si diressero di nuovo al tavolo.
 
(Sa) – Passeremo la notte qui, quindi dobbiamo prepararci..
 
(Qi) – Sarà una notte da incubo!!
 
(Bi) – Ci divertiremo.. Sarà un po’ come un campo scuola..
 
(Qi) – Magari con Santana ci divertiremo..
 
Quinn fece la sua battuta maliziosa facendole l’occhiolino, sotto gli occhi confusi di Brittany, e lo sbuffo di Santana, ma anche di Rachel. Svuotarono i loro zaini tutto sopra la tavola.
 
(Sa) – Un tablet? Rachel spiegami cosa ti serve un tablet in montagna?
 
(Ra) – Bisogna sempre essere preparati!
 
(Sa) – Infatti ci sarà molto utile..
 
Santana prese delle gomme e dei cracker. Poi versò il contenuto del suo zaino, dal quale uscirono due coperte, una corda, una pila e un coltellino svizzero, delle merendine, succhi, patatine, frutta, e delle bottiglie di acqua, sotto gli occhi stupiti di tutti.
 
(Qi) – Dove cavolo hai preso tutta quella roba!!?
 
(Sa) – Dalla cucina.. Bisogna essere preparati per ogni tipo di inconveniente..
 
(Bi) – Siamo salve!!
 
Brittany l’abbracciò, e Santana quasi svenne, diventando più calda e rossa della fiamma nella stufa.
Si divisero le provviste e cenarono. Fecero un'altra partita al gioco, fino a che la stanchezza della passeggiata le colpì. In qualche modo, adattandosi con le poche cose della casetta, con gli zaini come cuscino e due vecchi materassi, gli unici nella casetta, riuscirono a ricavarsi un piccolo spazio dove sistemarsi per la notte.
 
Santana attizzò ancora il fuoco nella stufa, mettendo altra legna ad ardere, per il resto della notte. Poi si avvicinò dove lei e Brittany avevano preparato il piccolo rifugio.
 
(Qi) – Non capisco perché io debba dormire con Rachel!!
 
(Bi) – Quinn!!
 
(Sa) – Scegli: o Rachel o la neve!!
 
Quinn se ne stette zitta e ricominciò a leggere il libro, illuminata dalla luce del fuoco, mentre accanto a lei, sotto una delle coperte di Santana, Rachel ascoltava la musica.
Santana si accomodò di fianco a dove Brittany era già distesa. La guardò alcune volte, veloce per non farsi beccare, ma lei sembrava già aver preso sonno. Così si distese, sperando che la notte passasse in fretta.
 
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Santana aprì gli occhi quando venne svegliata da un rumore. Il fuoco non si era spento e illuminava tiepidamente ancora la stanza. Sentì di nuovo ancora quel rumore, ma questa volta capì che era un singhiozzo. Guardò poco distante, dove Quinn e Rachel sembravano dormire tranquillamente. Poi lo sentì ancora una volta, e si accorse che proveniva di fianco a lei. Guardò Brittany, ma non la poteva vedere perché le dava le spalle, ma il suo corpo era scosso. Si tirò su e lentamente allungò la sua mano, per posarla sulla spalla della ragazza accanto a se.
 
(Sa) – Brittany.. Stai piangendo?
 
Brittany non rispose, ma velocemente si asciugò le lacrime con la mano.
 
(Sa) – Hey Brittany guardami..
 
La ragazza si asciugò come poteva il volto e poi si girò. I loro corpi erano a contatto, e i loro volti a poca distanza. A Santana non passarono inosservati gli occhioni gonfi e il naso umido.
 
(Sa) – Hai paura?
 
Santana sussurrava, per non svegliare le altre.
Brittany negò con la testa. Vedendola così indifesa, Santana si fece coraggio e allungò la mano, mettendole dietro l’orecchio una ciocca di capelli che le copriva il viso.
 
(Sa) – C’e qualcosa che non va? Poi dirmelo..
 
Brittany si morse il labbro e Santana lo prese come un invito per continuare.
 
(Sa) – Ti manca L.A?
 
(Bi) – No.. E’ una storia lunga..
 
(Sa) - Io ho tutta la notte.. Non scappo mica..
 
Entrambe tentarono di trattenere una risata, sapendo di essere bloccate in quel rifugio.
 
(Bi) – Io.. Mi sono appena lasciata con il mio ragazzo.. Sam.. Lui mi ha tradita..
 
(Sa) – Oh…
 
Entrambe distolsero lo sguardo. Santana sentì il suo cuore rompersi, sia per vedere Brittany così triste e perché qualcuno le possa fare così male, sia per il fatto di non avere alcuna possibilità con lei.
 
(Sa) – Mi dispiace..
 
(Bi) – Tu non ti devi scusare, non hai fatto niente..
 
(Sa) – Io non lo avrei mai fatto..
 
Quelle ultime parole furono dei sospiri, ma nel silenzio di quella stanza, furono ben udibili. Santana distolse lo sguardo, mordendosi la lingua e arrossendo, sapendo di aver gli occhi di Brittany su di se.
 
(Bi) – Anche se ormai non siamo più assieme, il tradimento fa sempre male..
 
Brittany venne scossa da un altro singhiozzo. Quasi come a comando, il corpo di Santana si mosse, avvicinandosi ancora di più alla bionda, e la sua mano si mosse veloce fino a posarsi dolcemente sulla sua guancia per togliere via una piccola lacrima.
 
(Sa) – Chi ti tradisce non ti merita..Non ne vale la pena soffrire.
 
Brittany annuì. La mano di Santana non si era mai spostata da quelle soffici gote rosse per il pianto, ma anche per il freddo. Infatti Brittany tentò di rannicchiarsi ancora più in se stessa.
 
(Sa) – Hai freddo.. Stai tremando..
 
Brittany umilmente annuì. Santana si tirò su e aprì il suo zaino, che le faceva da cuscino. Ne tirò fuori il suo maglione color melanzana e, sotto gli occhi increduli di Brittany le lo porse.
 
(Sa) – Indossalo.. Ti terrà più calda..
 
Brittany la ringrazio, e lo prese, iniziano a sfilarsi il pesante giubbotto. Santana, quasi come se volesse lasciarle la sua privace, si alzò e andò alla stufa, mettendo gli ultimi pezzi di legno rimasti. Rimase li ad attizzare il fuoco, ma ogni tanto i suoi occhi furtivi guardavano alle sue spalle. Quando le sembrò che Brittany fosse pronta tornò indietro e si stese di nuovo sotto alle coperte. Brittany si era avvicinata  a lei, e ora i loro corpi erano ancora a contatto, e il viso a pochi centimetri.
 
(Bi) – E’ molto carino.. E poi profuma di te..
 
Brittany sorrise e indicò il grande pupazzo di neve disegnato sulla lana, annusandolo e nascondendo il suo naso nel collo del maglione, mentre Santana guardava tutt’altro che gli occhi della ragazza davanti a lei, andando in fiamme, come se potesse scaldare di più di quella vecchia stufa. Brittany poi si chiuse il piumone azzurro e si portò le mani alla bocca per scaldarle, nonostante i guanti. Allora Santana si aprì il giubbotto e si avvicinò ancora di più a lei, come se i loro corpi combaciassero. Con qualche titubanza, prese le mani di Brittany e le infilò dentro il suo giubbotto aperto, e poi con un braccio le cinse la vita per stringerla a se.
 
(Sa) – Il calore corporeo.. Riscalda più di qualunque altro tipo di calore..
 
Brittany annuì e mordendosi il labbro, si strinse ancora di più a lei, la sua fonte di calore, solleticando con i capelli il collo di Santana, appoggiando la sua testa sul suo petto, provocandole brividi, ma non per il freddo.
 
(Bi) – Sogni d’oro Santana..
 
(Sa) – Anche a te, Brittany..
 
Così le due ragazze chiusero gli occhi, tornando a dormire, con Santana a rendere grazie a quegli ormai adorati maglioni di lana che ogni anno i Signori Berry le regalavano, e a pregare che, contrariamente a prima, quella notte non finisse mai.
 
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Santana si svegliò, ma i suoi occhi si dovettero chiudere subito, infastiditi. Si coprì con la mano, mentre un raggio di sole, che la colpiva, illuminava la stanza. Guardò la piccola finestrina, dove poteva notare il sole alto e il forte riflesso provocato dalla neve. Fortunatamente aveva smesso di nevicare.
Si guardò attorno, ricordandosi di non essere nella sua stanza, nel suo adorato letto. Provò a muoversi, ma senti un peso sul suo fianco. Guardò e venne accolta da una  massa di capelli color oro, tutti arruffati. Dolcemente con le dita iniziò a spostarli fino a rivelare un tesoro. Brittany era ancora addormentata, la bocca semichiusa, l’espressione distesa e rilassata, e emetteva un dolce e silenzioso russare. Santana non credeva di aver mai visto qualcosa di così bello in tutta la sua vita. Le mani di Brittany erano ancora sul suo corpo, alla ricerca di calore. Lentamente Santana cercò di spostarla da lei, per potersi alzare. Ci riuscì e piano sfilò via anche dalla coperta, coprendo meglio la ragazza distesa accanto a lei.
 
(Bi) – Santana..
 
Fu un bisbiglio, ma Santana lo sentì bene. Si girò e, raggomitolata nella coperta, Brittany la stava guardando, massaggiandosi gli occhi appena aperti.
Santana rimase per un attimo in silenzio, non sapendo come comportarsi.
 
(Sa) – Dovremmo iniziare a prepararci.. Ci staranno cercando..
 
Brittany annuì, ma Santana potè vedere un pizzico di delusione nel suo volto. Lentamente anche la biondina iniziò ad alzarsi, tirando su e piegando la loro coperta. Anche Santana iniziò a preparare il suo zaino, e la stanza tornò di nuovo in silenzio.
 
(Bi) – Dovremmo farle una foto!
 
Santana guardò verso Brittany, e la trovò vicino a dove Quinn e Rachel stavano dormendo. Con pochi passi si mise a lato della bionda. Guardò in basso, e quasi scoppiò a ridere: Rachel stava beatamente dormendo, anche un po’ russando, raggomitolata in se stessa, e stretta da dietro tra le braccia di Quinn, in modo protettivo.
 
(Sa) – Prendo il telefono..
 
Santana andò al suo zaino e prese il suo cellulare per scattare una foto. La fece e poi la mostrò a Brittany.
 
(Bi) – Così la potremo ricattare..
 
(Sa) – Oh mi sarà sicuramente utile.
 
Dopo aver preparato i loro zaini e le altre cose, svegliarono anche le loro sorelle. Fortunatamente il telefono prese e riuscirono a fare una telefonata ai Berry, se pur disturbata dalla interferenze. Come le avevano detto, aspettarono nel rifugio fino a che una squadra di soccorsi le venne a recuperare. Accertatasi che tutto andasse bene, l’intero gruppo scese di nuovo alla base.
 
Appena viste, i Berry e i Pierce si catapultarono  ad abbracciare le loro figlie.
 
(Su) – Sia lodato il cielo!! Pensavo vi fosse successo qualcosa! Cadute dal dirupo, una valanga..
 
(Qi) – Mamma sarai tu ad uccidermi!!
 
Quinn tentava di svincolarsi dalla presa della madre, così forte quasi da strozzarla.
 
(Ja) – Avete passato la notte al rifugio?
 
(Bi) – Si.. Fortunatamente San aveva delle provviste e delle coperte, e ha acceso il fuoco nella piccola stufa della casetta.. Dobbiamo ringraziare lei..
 
Santana guardò verso il basso, arrossendo, non solo per gli occhi di tutto il gruppo erano puntati su di lei, ma anche per il soprannome usato da Brittany. I signori Berry stringevano la loro ragazza, orgogliosi di lei, mentre anche Rachel annuiva alle gesta della “sorella”.
 
(Le) – Su torniamo allo chalet!!! Ne ho avuto abbastanza di tutti questi rifugi. E poi c’e della cioccolata calda che vi attende.
 
Tutti concordarono e si incamminarono alla loro casa, tentando di dimenticare quella brutta avventura, o forse non proprio tutto.
 
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Grazie a tutti quelli che hanno letto la storia, l’hanno messa tra le seguite e le ricordate. Ma soprattutto un ringraziamento speciale a chi ha recensito:) Fa sempre piacere sapere cosa pensate, e non mi aspettavo tutto questo successo. Grazie ancora, alla prossima:) BaciBaci:)

 
  
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