24/09/2013
3 recensioni
Their Are a Hurricane
Lei era una ragazza semplice, una di quelle che amano incondizionatamente e guardano alla vita con speranza.
No.
Chi crede che, se ami, verrai amato, non ha capito niente. O almeno questo era ciò in cui Cassandra credeva.
Perché, se vieni abbandonato quando sei ancora in culla, non riesci a fidarti incondizionatamente -e, si sa, l’amore, in qualsiasi forma esso sia, richiede fiducia-.
Perché, quando cresci in un Istituto in cui le regole sono la tua vita, non sai metterti in gioco.
Perché, quando cresci tra quelle mura fredde, non puoi che avere un’ anima di ghiaccio.
Ma un’anima –per quanto distrutta, a pezzi, strappata e ricucita- è pur sempre un’ anima. E, anche se lei non voleva crederci, non riusciva a crederci—perché semplicemente non poteva essere, perché lei doveva essere persino più forte di questo, nessuno vive senza amore.
L’ amore ci colpisce in pieno -crudele, spietato, alcune volte-, ci travolge, ci fa ridere, sperare, correre, soffrire. E, nonostante lo negasse a tutti –e soprattutto a se stessa- anche lei aveva provato dolore—forse troppo, troppo lentamente, troppo lacerante, forse così forte da farla desiderare di strapparsi il cuore dal petto, piuttosto di trovare un po’ di pace.
Cassandra Pitt, quindi, era tutto tranne che una persona facile. Ma come puoi esserlo, quando la vita si prende gioco di te?
E lui era un ragazzo come gli altri, uno di quelli che perdono la testa, che pensano e amano troppo poco.
No.
Chi crede che nessuno possa riuscire a nascondere il dolore e l’inadeguatezza, non ne sa proprio niente.
Perché Harry lo sapeva fare, perché lui semplicemente riusciva a non pensare a quella sensazione di incompletezza che incombeva costantemente su di lui—graffiandolo piano, nel profondo, sferzandolo come il vento fa con le foglie, colpendolo, spostandolo, lacerandolo…
Perché, quando la vita è generosa con te, non puoi permetterti di soffrire.
Perché, quando milioni di ragazze sono innamorate di te, non puoi non sentirti abbastanza -abbastanza bravo, abbastanza gentile, abbastanza forte, abbastanza felice- così come non puoi ammettere di non amare te stesso. Ti puoi solo limitare a dare loro l’amore che meritano.
Ma, a volte, basta solo un po’ di coraggio, un po’ di follia. Per capire che, se non sei tu ad amarti, ci sarà qualcuno che lo farà per te—che ti ricostruirà, che riunirà i pezzi, che guarirà le ferite e ne creerà nuove –ma non ti importerà, perché potrai essere anche distrutto, sbagliato, ma se lei sarà lì non importerà, niente importerà- e ti solleverà, ti sorriderà –e ti sembrerà di star toccando il cielo, ti farà sentire come un navigatore che riesce a vedere le stelle brillare in cielo dopo una notte di burrasca, come uno sperduto che ritrova la via di casa.
Harry Styles -sì, proprio lui-, be’, non era quindi un ragazzo come gli altri. Ma non è forse la diversità una delle cose più belle?
Il loro, in fin dei conti, era un amore semplice. Un amore calmo, che placa le anime e le tempeste.
Oh no, no, no.
Il loro amore era confusionario, altalenante, di una potenza che sembrava sopraffarli, ridurli in cenere e farli rinascere allo stesso tempo. Loro erano tempeste, loro si sfidavano, accusavano, si scontravano sempre. E gli sembrava di impazzire—perché lo stavano facendo davvero, stavano perdendo la testa.
Harry e Cassandra erano, l’uno per l’altro, la più grande salvezza e la più devastante rovina contemporaneamente.
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SALVE DIRECTIONERS! Se siete arrivate fin qui, significa che avete letto il prologo di questa FanFic e che, in qualche modo, vi ha incuriosite.
Quindi GRAZIE anche solo per aver speso un po' del vostro tempo nella lettura.
Allora, ho da dire alcune cose.
1. Per quanto riguarda Harry, ho provato ad entrare nella sua testa, a mettermi nei suoi panni e questo è ciò che ne è venuto fuori. Alcune penseranno che il nostro Harry non è assolutamente così, non prova quelle cose, ma la verità è che nessuno lo può sapere. Nessuna di noi conosce i pensieri più profondi del nostro idolo -dei nostri idoli-. E per scrivere di qualcuno, bisogna conoscerlo bene, quasi fossi te. E -purtroppo- non lo conosco, non l' ho mai visto e probabilmente anche quest'anno sarà così. Perciò, ho provato ad immaginare come si possa sentire e -be'- eccolo.
2. Cassandra. Lei non sarà una di quelle solite ragazze di cui si parla in quasi tutte le FanFiction sui ragazzi. Per intenderci, non sarà una Mary Sue. No. Non esiste. Mai.
3. Ok, basta, per ora non ho altro da aggiungere.
Lasciate una recensione?
Un grande abbraccio,
Gaia.