Cap. 14 Presenze sospette
Erano quasi le quattro di pomeriggio, quando Eri e Ryan
uscirono dalle grandi porte del Cafè Mew Mew; il sole era ancora alto nel cielo e il caldo
faceva da sovrano in quel giovedì di fine Agosto.
Impiegarono solo pochi minuti per raggiungere il parco
dove, qualche giorno prima, le loro compagne avevano lottato contro gli alieni;
in quel momento era tutto molto tranquillo, mentre le coppiette passeggiavano
per i sentieri mano nella mano, i bambini correvano
tra l’erba alta e i nonni, seduti sulle panchine, li tenevano d’occhio
sorridendo.
- Bene, da che parte?- domandò la mora puntellandosi i
fianchi con i pugni e guardandosi intorno.
- Vediamo… l’energia che abbiamo captato si trova verso
nord-est, quindi… da questa parte.- rispose il biondo indicando alla loro
sinistra, dopo aver consultato il suo computer portatile.
Si diressero insieme nella direzione indicata dal biondo,
guardandosi intorno furtivi, pronti a captare qualsiasi movimento; nessuno,
vedendoli, poteva sospettare che fossero come una di quelle coppie che in quel
momento si avvicinava alla fontana al centro del parco.
Visti da fuori sembravano solo due studenti di qualche
stramba università alla ricerca di chissà quali misteri accademici.
- Ecco, il segnale qui è più forte.-
esclamò improvvisamente l’americano, fermandosi, subito imitato dalla Mew
Bianca; guardandosi intorno, si resero conto di trovarsi in una parte
particolarmente folta di alberi, nel bel mezzo del parco di Kitanomaru.
- Forse gli alieni hanno nascosto qui qualcosa per evitare
che qualcuno la trovasse.- ipotizzò Eri, puntando lo
sguardo a terra e iniziando a cercare intorno a lei.
- Già. A quanto pare considerano gli umani dei veri e
propri imbecilli.- commentò Ryan, facendo ridere la mora.
Continuarono a perlustrare ogni albero e ogni centimetro
quadrato del terreno, senza alcun risultato.
- Ryan, sei sicuro sia questo il posto?-
- I sensori non sbagliano mai.-
rispose il biondo serio e forse anche un po’ offeso.
- Ehi, aspetta un attimo, guarda qui.-
esclamò poi, avvicinandosi alla Mew Bianca, la quale si sporse verso di lui, guardando
sul piccolo monitor.
- Sembra che ci sia qualcosa proprio… sotto di noi.-
Entrambi si guardarono i piedi, senza, tuttavia, notare
niente di strano.
- E se si trovasse sotto terra?- ipotizzò Eri, fissando lo
sguardo sul ragazzo.
- Forse hai ragione. Diamo un’occhiata.-
L’americano posò il portatile a terra, inginocchiandosi al
suolo e iniziando a scavare il terreno con le mani, imitato dalla giovane
Kinsue.
- Incredibile.- proruppe il
giovane Shirogane dopo qualche minuto, bloccando la sua avanzata in profondità.
- Cosa c’è?- esclamò la ragazza, chinandosi vicino a lui.
- Niente, è questo il problema. O meglio, l’unica cosa che
c’è qui è… questo.-
Eri fissò quello che Ryan le stava indicando: subito sotto
la superficie del terreno, vi era una sorta di seme, un po’ più grande del
normale, ma apparentemente innocuo.
- Cosa credi possa essere?- domandò la mora, senza distogliere
lo sguardo da quello strano oggetto.
- Non ne ho idea. Forse è meglio raccoglierlo e portarlo
in laboratorio. Kyle potrà analizzarlo.-
- Giusto. Forse è il caso di chiamare Mizuno. Visto che si trova ancora in città potrebbe essere d’aiuto.-
- Ottima idea.-
Il biondo raccolse il seme e lo pose in una bustina
trasparente, per poi mettere il tutto nello zainetto che aveva portato con sé e
che si caricò nuovamente su una spalla.
Decisero di tornare al Caffè, discutendo, durante il
tragitto, su cosa potesse essere quello strano seme che emetteva tutta quell’energia;
giunti alla buffa costruzione rosa pastello, trovarono Kyle in compagnia delle
altre Mew Mew, arrivate al locale pochi minuti prima
per conoscere le ultime novità.
- Siete tornati. Avete scoperto qualcosa d’interessante?- s’interessò
Kyle, sollevando lo sguardo dalla sua tazza di the, imitato da tutte le altre.
- Forse, non ne siamo ancora sicuri. Ma
abbiamo raccolto questo.- rispose l’americano mostrando il sacchettino di
plastica.
- Bleah! Ma che roba è?- chiese
Paddy, indietreggiando di un passo dopo averlo osservato da vicino.
- Non ne abbiamo idea. Per questo l’ho portato qui, lo
analizzeremo in laboratorio.-
Il moro annuì, afferrando la bustina e uscendo dalla
stanza, probabilmente diretto al laboratorio.
- Io intanto chiamo Mizuno.- esclamò Eri mentre Ryan
seguiva l’amico, ricevendo un cenno d’assenso.
La mora si allontanò dalle altre, componendo il numero
dell’amica e aspettando che rispondesse.
- Pronto?-
- Mizuno, sono Eri.-
- Eri, ciao. Tutto bene? È successo qualcosa?-
- Non ancora, però Ryan ed io abbiamo trovato qualcosa di
strano nel luogo in cui Strawberry e le altre hanno combattuto contro gli
alieni qualche giorno fa. Ryan e Kyle vogliono analizzarlo in laboratorio. Ti
andrebbe di dar loro una mano?- domandò la ragazza, passeggiando avanti e
indietro.
- Certo che voglio dare una mano. A restarmene qui in
albergo, mi sento inutile. Vi raggiungo subito.-
esclamò la donna, facendo sorridere la giovane Kinsue e chiudendo la
comunicazione.
Passarono solo pochi minuti, prima che la dottoressa Maki
facesse il suo ingresso all’interno del locale.
- Ciao Mizuno, grazie per essere venuta.- la salutò la
mora, abbracciandola con tenerezza; e pensare che fino a qualche tempo prima era solo la sua professoressa di biologia.
- Grazie a te, Eri. Spero di potervi essere utile.-
- Ne sono certa.- rispose
- Mizuno, ti presento le Mew Mew. Loro sono Strawberry,
Mina, Lory, Paddy e Pam. Ragazze, lei è Mizuno, la pazza che mi ha iniettato i
geni della tigre siberiana.- aggiunse poi ridendo.
- È un piacere conoscervi ragazze.- disse la donna
inchinandosi, imitata dalle giovani.
- Vieni, Ryan e Kyle sono in laboratorio. Ti faccio strada.-
Uscirono dal grande salone, dirigendosi verso la piccola stanza
con i computer, dove trovarono i due uomini già al lavoro.
- Ryan…- iniziò Eri, timorosa di interromperli.
- Mizuno, sei arrivata.- si
rivolse a lei il biondo, andandole incontro e abbracciandola.
- Ciao Ryan. Ho fatto prima che ho potuto. Ciao Kyle.- disse la dottoressa, mentre il moro si avvicinava.
- Ciao Mizuno. Grazie per essere venuta, il tuo aiuto sarà
prezioso.- le ribadì il pasticcere, stringendole la
mano.
- Farò tutto il possibile.- gli
sorrise la donna.
- Io resto di là con le altre, se avete bisogno.-
intervenne la mora, guardando l’americano.
- D’accordo, vi faremo sapere appena possibile.- le rispose il ragazzo sorridendo e dandole un bacio,
soffermandosi qualche secondo in più sulle sue labbra sottili.
Eri si diresse verso l’uscita, ma prima di chiudersi la
porta alle spalle, notò lo strano sorriso di chi la sa lunga di Mizuno, che la
portò inevitabilmente ad arrossire.
Il pomeriggio passò senza che le ragazze vedessero più i
tre rinchiusi nel laboratorio, e fattosi ormai tardi le compagne dovettero
tornare a casa.
- Appena sai qualcosa chiamaci.- insistette
Strawberry voltandosi ancora una volta verso
- Sì, stai tranquilla. Ma io credo che per oggi non concluderanno nulla.- rispose Eri, scuotendo la testa e sospirando;
se si trattava di un’entità aliena, non doveva essere per niente facile
studiarla e capirne la vera natura.
Rivolse un ultimo cenno di saluto alle amiche, prima di
chiudere a chiave la porta principale e dirigersi verso il laboratorio; bussò
debolmente, facendo poi capolino dalla porta.
- Posso? Come procede?- chiese titubante,
senza entrare nella stanza; avevano tutti l’aria piuttosto stanca.
- Tesoro. Mi dispiace, ci vuole più di quanto pensassimo.- rispose Ryan, sfregandosi il viso.
- Vi porto un caffè.- disse la mora.
- Grazie, sei un angelo.- rispose il biondo, sorridendole.
Dopo dieci minuti tornò con le tazzine colme di nettare
scuro, ed entrando nel laboratorio le posò sulla scrivania.
- Niente di nuovo quindi?-
- No, purtroppo. Essendo un oggetto alieno, ci vorrà
parecchio per riuscire a capire di cosa si tratta.- rispose Kyle, senza
smettere di battere sui tasti.
Rimasero tutti in silenzio, l’unico rumore udibile era
quello dei computer che lavoravano.
- Vi lascio lavorare in pace. Le ragazze sono già tornate
a casa e credo andrò in camera anche io.- disse poi la
giovane.
- Va bene. Tra poco ti raggiungo,
tanto credo che per oggi non concluderemo nulla.- rispose il biondo, chiudendo
gli occhi stanchi.
La ragazza si avvicinò a Mizuno per darle un bacio sulla
guancia prima di lasciare la stanza.
- Poi mi dovrai raccontare tutto.-
le sussurrò piano, facendola arrossire.
Mentre saliva le scale, la mora si ritrovò a riflettere su
quello che stava succedendo; l’ultimo attacco degli alieni era stato più forte
di quelli precedenti.
Aikan non si era limitato a inviare Ioshi e Kashima sulla
Terra, ma altri pericolosi alieni ad accompagnarli.
Cosa sarebbe
successo la volta successiva?
Avrebbero cercato di attaccare la popolazione?
Oppure sarebbe intervenuto il principe stesso?
Le domande erano infinite, ma le risposte scarseggiavano.
Speriamo
che Ryan e gli altri scoprano qualcosa, pensò tra sé,
entrando nella camera da letto.
Note dell’autrice:
Ben ritrovati a tutti i miei lettori
(se ce ne sono ancora! XD).
Qui le giornate sono luuuuuunghe ed
infinite!!! Odio non avere na mazza da fare. -.-
Quasi mi viene voglia di tornare a
studiare………. Ho detto QUASI!!!! XDXD
Hiwatari_k:
carissima!!! ^^ Tranquilla, nessun problema. J ultimamente che il mio pc fa i
capricci, prima o poi lo butterò dalla finestra. -.- ma l’importante è che tu
non mi abbia abbandonato e che continui a recensire, prima o poi. ;) Sono
contenta che la coppia RyanxEri ti piaccia, ho la sensazione che altre lettrici
invece vorrebbero la mia morte per la separazione della coppia RyanxStrawberry
(che tra l’altro io adoro, ma x questa volta ho deciso di cambiare!! XD).
Ahahahah!!! XD Vedo che anche gli alieni ti hanno interessato parecchio, anche
se in negativo. XD no, nessuna tenerezza. XD Hai presente Dragon Ball??? Vegeta
potrebbe essere un buon modello per questi alieni. XD a presto mia cara,
continua a seguirmi. ;) bacioni grandi :*
Hypnotic
Poison: Ciao cara!!! Ahahahah!!! XD hai
ragione, povera Straw!! XD Xò vedila così, lei mi sta più simpatica che Lory, e
quindi Eri ha potuto aiutarla. Se fosse stata