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Autore: koukla    24/09/2013    4 recensioni
“ Allora, cosa c'è tra te e questa fantomatica Audrey?” chiese George bevendo un sorso di burrobirra.
Bill aveva appena annunciato che lui e Fleur erano in atteso del loro terzo figlio e così i fratelli Weasley al completo, più Harry, erano riuniti a casa di Percy per festeggiare la lieta notizia.
Percy, ascoltando la domanda di George, raggelò e si stava quasi strozzando con la sua burrobirra.
Poi, ricordandosi di ingoiare, gracchiò: “ Perché me lo chiedi? Chi ha detto che c'è qualcosa?”
“ Beh al Ministero siete sempre insieme e poi avete quei nomignoli strani.” spiegò Ron, prendendo una manciata di patatine.
“ I numeri dei nostri appartamenti non possono essere considerati dei veri e propri nomignoli.”
“ Sarà; Ma qualcosa c'è senza dubbio!”
“ Ehi, aspettate un momento” s'intromise Charlie “ Volete dire che Audrey è la sua vicina di casa? La biondina che abbiamo incontrato nell'androne? Ma... È carina. Molto carina. E io che mi aspettavo un tipetto scialbo del Ministero. Ben fatto fratello!” concluse, dando una pacca sulla spalla di Percy, che ormai era completamente paonazzo.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Audrey, Famiglia Weasley, Percy Weasley | Coppie: Audrey/Percy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Ciao, straniero

 

 

Ciao! Tu devi essere il 201.”

Percy si voltò verso la voce squillante e cristallina che era appena risuonata nella stanza, lasciando cadere pesantemente sul pavimento lo scatolone che aveva tra le mani.

Apparteneva ad una giovane donna, che doveva aver da poco superato i vent’anni, con enormi occhi verdi e lunghi capelli biondi, annodati alla base del collo. Appoggiata con noncuranza allo stipite della porta, indossava soltanto un enorme maglione – probabilmente maschile- che le arrivava a stento al ginocchio ed era scalza, così che Percy poté notare il rosa sgargiante che ricopriva le sue unghie, una tonalità così accesa e vivace da ricordargli le caramelle gommose di Mielandia.

Sì, a quanto pare, sono proprio io” rispose con un certo disappunto “ E tu saresti?”

202!” rispose lei con un sorriso smagliante “ Vivo esattamente di fronte a te.” Si girò verso il suo appartamento aprendo le braccia in modo teatrale.

Poi, senza chiedere il permesso, entrò in casa guardandosi attorno incuriosita.

Percy si era trasferito da poco in quella zona della City per essere il più vicino possibile al Ministero. Certo, viveva in un quartiere babbano ma non era un grosso problema, in fin dei conti.

Avrebbe trascorso la maggior parte del suo tempo in un ufficio e così un posto valeva l’altro.

Dopo la Seconda Guerra Magica aveva viaggiato molto in giro per il mondo come Delegato degli Affari Esteri del Ministero e ora, per quanto entusiasmante e prestigiosa potesse essere la carriera di ambasciatore, aveva deciso di ritornare stabilmente in Gran Bretagna.

D’altro canto, all’età di quasi trentacinque anni, aveva ritenuto del tutto inappropriato tornare a vivere alla Tana con i suoi genitori e così, nonostante le proteste della Signora Weasley ( “ Che bisogno hai di vivere da solo? Avessi una compagna almeno!”), si era appena trasferito nel suo nuovo appartamento.

La giovane donna, all’improvviso, si girò verso di lui e picchiettandosi un dito sulla guancia gli chiese con aria meditabonda: “ Non sei un serial killer, vero? Perché noi due siamo i soli ad abitare su questo piano e dubito seriamente che qualcuno possa sentirmi gridare semmai tu provassi ad uccidermi. Quindi, per favore, dimmi che non sei un serial killer. Allora, lo sei?”

Percy sentì un angolo della sua bocca sollevarsi in un sorriso.

Chi, Merlino, era quella ragazza?

No. Non per il momento almeno.” Rispose aprendo uno scatolone.

Bene, grazie a Dio!” esclamò lei.

Percy inarcò un sopracciglio quando la ragazza si accomodò senza troppe cerimonie sul suo divano di pelle, appoggiando i piedi sul tavolino da caffè posto lì davanti.

Il maglione si alzò ancora di più sulle sue gambe e lui si trovò a pensare che la sua pelle fosse straordinariamente chiara e liscia.

Sono così contenta che sia arrivato finalmente qualcuno al secondo piano. Voglio dire passerò anche la maggior parte della mia giornata al lavoro ma è comunque un po’ terrificante tornare ogni volta in un corridoio completamente deserto!

Ehi, a proposito! Per stasera ho intenzione di preparare il pasticcio di carne. Potrei portartene un po’, che ne dici?”

Percy si fermò ad osservarla e lei gli sorrise incoraggiante.

Faccio il miglior pasticcio di carne del mondo! Non puoi rifiutare.”

È così?”

Beh, tecnicamente dire del mondo non sarebbe del tutto corretto dato che non l’ho girato tutto. Però, dato che provengo dal Massachusetts, potrei dire del Nuovo Mondo. Che te ne pare?”

In questo caso, direi che qualcuno dovrà pur giudicare.”

Lei annuì vigorosamente.

Cosa fai nella vita 201? Potrai essermi utile in qualche modo?”

Percy le rivolse un’occhiata ammiccante e lei iniziò a ridere fragorosamente.

Non venirmi a dire che sei un idraulico, per caso! Se avessi problemi con le tubature del bagno saresti in grado di aiutarmi?”

Le sopracciglia di Percy si alzarono di scatto mentre cercava di ricordare cosa facesse esattamente un idraulico e, infine, chiese titubante: “ Ti sembro un idraulico?”

Lei dondolò la testa da un lato e dall’altro come per ispezionarlo.

Nah… direi di no. Ho incontrato diversi idraulici davvero molto sexy nella mia vita.” Sentenziò con tono professionale.

Beh, posso comunque aiutarti con le tue tube ogni volta che vuoi.” Aggiunse Percy abbozzando un sorriso.

Lei gli sorrise di rimando rivolgendogli un’occhiata maliziosa e, solo allora, lui si rese conto del doppio senso, abbastanza esplicito ed inopportuno, che si celava dietro le sue parole. Le sue orecchie iniziarono a prendere fuoco, così come la base del suo collo. Ma cosa diamine gli prendeva?

La ragazza batté le mani risoluta e si diresse verso la porta d’ingresso.

Direi che devo darmi da fare per stasera visto che dovrò cucinare per due.

E poi si è fatto molto tardi ed io devo correre a lavoro. Oggi arriva il nuovo capo e quanto pare è un tipo pedante e noioso. Una vera piaga insomma!”

Gli sorrise dolcemente e lui non poteva fare a meno di fissarla.

Poi, girando il viso in modo da guardarlo da sopra la sua spalla sussurrò piano: “ Come diremmo in America… Ciao straniero!” e poi uscì, lasciando l’uscio completamente vuoto.

Percy sbatté le palpebre un paio di volte continuando a guardare il punto occupato da lei fino ad un attimo prima.

Sospirò passandosi una mano sul volto, senza avere la più pallida idea di cosa fosse appena successo.

 

 

Nell’istante stesso in cui Percy si chiuse alle spalle la porta del suo nuovo ufficio, si sentì tirare molto vigorosamente per un braccio.

Con un sandwich tra le mani e la bocca ancora mezza piena Ron iniziò a parlare ininterrottamente.

Allora? Che te ne pare? Il Ministero è sopravvissuto senza di te, no? Non posso credere che sei un mio diretto superiore… Lavoro per te, ora. È terribile!”

Percy gli rivolse un’occhiata in tralice e stava per ribattere quando una voce lo interruppe.

201!”

Si girò di scatto e la vide uscire da uno dei cubicoli degli Auror.

Non mi hai detto che lavoravi al Ministero. Non sapevo neanche che fossi una strega!”

Lei rise, puntando un indice contro il suo petto. “ Tu mi hai fatto credere di essere un idraulico!”

Audrey?” s’intromise Ron, visibilmente confuso.

Lei si voltò verso Ron, sorridendo. Percy si chiese se smettesse mai di farlo.

Ciao Ron!”

Conosci già Percy?”

Percy?” gli chiese confusa prima di realizzare di cosa stesse parlando, sbarrando gli occhi.

Oh, 201! Certo che lo conosco.”

Audrey, uh?” chiese Percy “ Penso che mi piaccia di più 202.”

Ne sono contenta, perché io continuerò a chiamarti 201.”

Si avvicinò a lui leggendo attentamente il cartellino che Percy aveva sul bavero della veste.

Percival Ignatius Weasley.” Recitò con voce chiara. Poi spalancò la bocca, letteralmente sorpresa.

Per tutte le Streghe di Salem! Tu sei Percy Weasley… Quel Percy Weasley!” concluse con una vocetta stranamente acuta.

Sapevo che avrei fatto una figuraccia con il nuovo capo, ne ero certa.

Comunque, tanto per essere chiara non mi sembri pedante noioso. Ron si sbagliava.”

Percy guardò Ron in cagnesco, mentre lui fece spallucce continuando a sbocconcellare il suo panino.

Non preoccuparti Audrey. Non è stata certamente colpa tua, qualcun altro qui dovrebbe assumersi la responsabilità delle proprie parole. Ron sono un tuo superiore ora!”

D’accordo, scusa Perce. A proposito, avevo pensato di andare a bere qualcosa stasera con gli altri per celebrare il tuo ritorno.

Avendo appurato che tu non hai nessuna colpa, devi assolutamente unirti a noi Audrey. Specialmente dal momento che tu e Percy sembrate così amici.” Ghignò Ron.

Oh, ma io avevo intenzione di preparare la cena a 201 questa sera.” Disse Audrey.

Cosa sono questi numeri?” chiese Ron, totalmente confuso. “ Come fate a conoscervi già voi due?”

Volevo dire…” si corresse lei, scuotendo la testa “ Mi farebbe molto piacere venire stasera” poi guardò Percy “ Ma solo se tu lo vuoi.”

Percy aprì la bocca per risponderle, senza avere la più pallida idea di cosa dire.

Wallace!” urlò Harry da un cubicolo, facendo trasalire Audrey.

Devo andare, meglio non far aspettare Potter.”

Continuò a guardare Percy, cercando di catturare il suo sguardo e quando finalmente ciò accadde lei annuì.

Ti conserverò un po’ di pasticcio. Ciao Ron. 201… Ciao straniero.” Poi si affrettò lungo il corridoio e Percy si girò per guardarla andare via.

Oooooookay”, disse Ron, avvicinandosi a lui. “ Vuoi dirmi cosa sta succedendo qui?”

Percy scosse la testa: “ Sto ancora cercando di capirlo.”

 

 

Per un momento, Percy pensò di essere completamente impazzito e di aver fatto l’enorme errore di essersi ubriacato talmente tanto da aver portato qualcuno a casa con lui la notte prima, perché quando iniziò a svegliarsi alle prime luci dell’alba sentì delle dita che gli accarezzavano delicatamente i capelli.

Ma quando aprì gli occhi si accorse, con sollievo, che non stava giacendo nel suo letto con una donna sconosciuta al suo fianco.

Era, invece, malamente disteso sul divano e il tocco leggero tra i suoi capelli apparteneva a Audrey, seduta sul tavolino da caffè.

Oh Merlino!” grugnì con la bocca impastata “ Penso che sto per morire.”

Quanto hai bevuto?” gli chiese lei, ridendo piano.

Aberforth ha stappato un’intera cassa di bottiglie d’idromele invecchiato del 1857 e continuava a riempirmi il bicchiere. Non potevo rifiutare, sarebbe stato scortese!”

Che novellino!” esclamò lei. “ Comunque ho con me acqua, caffè e pozione anti-ebbrezza. Cosa vuoi prima?”

Morire.” mugugnò Percy.

Audrey alzò gli occhi al cielo, divertita. Stappò l'ampolla che conteneva la pozione e riempì un cucchiaio abbondantemente. Era un liquido viscoso e di un verde brillante.

Lui si alzò sui gomiti e bevve tutto d'un fiato, con un'espressione dei disgusto.

È terribile! Pozione anti-ebbrezza hai detto? Non ne ho mai sentito parlare.”

Non sei il solo. Mi spieghi cosa facevate a scuola in questo paese?”

Ehi! Di certo non passavamo il tempo ad ubriacarci; Hoqwarts è un istituto serio. Non oso immaginare il livello della tua scuola. Dove hai studiato, a proposito?”

Vicino Boston, mia madre è originaria dell'Oxfordshire ma durante la I Guerra Magica mio nonno la mandò via dall'Inghilterra insieme al resto della famiglia. Era ancora una ragazzina all'epoca.

Mio nonno era un Auror, sai? Io ho voluto seguire le sue orme.” concluse allargando el braccia enfaticamente.

E comunque il Massachusetts Institute of Witchcraft and Wizardry è una scuola di altissimo livello.

Ciò non toglie che noi sapevamo come divertirci ed eravamo piuttosto bravi ad eludere le regole.” Si portò una ciocca di capelli dietro le orecchie e Percy notò che erano più lunghi di quanto avesse immaginato; le arrivavano fin sotto le spalle ed avevano le punte leggermente arricciate.

Bevendo un sorso d'acqua Percy le chiese: “ Perché non sei più venuta ieri sera? Avresti dovuto.”

Oh, mi sarebbe piaciuto molto ma il lavoro al Ministero mi ha impegnato più del previsto. Sai è tutto sulle spalle di noi matricole!”

Un momento. Ma quanti anni hai?”

Quasi ventitré.” rispose sorridendo e Percy notò che stava indossando solo un'enorme t-shirt dei Fitchburg Finches* che chiaramente non doveva essere sua.

Non possiedi pantaloni, per caso?” le chiese all'improvviso.

Certo che li possiedo. Come ti salta in mente?” ribatté Audrey divertita. “ È solo che in casa mi piace stare comoda. E poi, ora non sto facendo nulla che richieda l'utilizzo dei pantaloni, no?”

Aspetta un attimo,” la interruppe Percy. “ Come sei entrata qui?”

Lei sbuffò e alzò la mano sinistra, facendo dondolare le chiavi davanti ai suoi occhi.

So che siamo solo in due su questo pianerottolo ma ciò non ti autorizza a lasciare queste attaccate alla serratura. È per questo che sono qui: dovevo accertarmi che fossi ancora vivo!

In ogni caso, prego.”

Grazie.” disse lui.

Ed ho anche portato un po' di pasticcio, nel caso avessi fame.”

Sto morendo di fame!”

Percy guardò come Audrey si alzò dal tavolino e i suoi occhi andarono subito sulla pelle esposta delle sue cosce.

Non sapeva perché, ma non riuscì a fare a meno di sfiorarla.

Ehi!” rise piano lei, sorpresa. “ Cosa stai facendo?” gli chiese, senza però scostarsi.

La tua pelle è incredibilmente morbida.” osservò Percy, mentre il suo pollice si muoveva vicino al suo ginocchio.

E tu sei, chiaramente, ancora ubriaco!” rise lei ancora una volta.

Allontanandosi verso la cucina, continuò: “ Dovresti lavarti i denti. E fare una doccia. E cambiarti i vestiti.”

Percy sogghignò e si alzò cautamente, con la testa ancora pulsante.

Sai, solo perché entri nel mio appartamento ogni volta che vuoi non significa che hai l'autorità per dirmi cosa devo fare.” disse lui mentre si incamminava verso il bagno per fare esattamente ciò che lei gli aveva detto.

 

 

Percy entrò nell'area riservata dell'archivio**, sbattendo la porta alle sue spalle.

Le matricole sono tutte stupide.” borbottò fra sé.

Una risata leggera, stranamente familiare, risuonò da dietro uno scaffale e dopo poco Audrey uscì allo scoperto, con le braccia cariche di scartoffie polverose.

Beh, tutte le matricole hanno i loro momenti. Anche io.” gli disse sorridendo.

Non tu, 202.” ribatté Percy. Non importava quante volte avesse visto quel sorriso, eppure Percy continuava a stupirsi di quanto fosse brillante, genuino e meraviglioso.

Cosa stavi facendo qui?”

Cosa pensi che faccia la maggior parte delle persone in un archivio?”

In questo reparto del Ministero? Apparentemente fanno un sacco di sesso.” rispose lui e lei iniziò a ridere.

Cercavi qualcosa?”

Ci stavo provando.” annuì lei.

Percy le andò incontro, prendendo una parte dei fascicoli.

Hai avuto una giornata migliore della mia?” le chiese.

Perché, come è stata la tua giornata?”

Le matricole sono stupide.” replicò Percy.

Lei sospirò piano.

Potter mi odia e non so cosa fare con lui. È sempre così gentile e disponibile con tutti ma con me è severissimo. Tutto il tempo. Non so più cosa fare per compiacerlo.”

Percy ponderò le sue parole per qualche minuto e poi disse: “ Hai mai pensato che forse è così duro con te perché si è accorto delle tue potenzialità?”

Audrey non rispose subito e si limitò a guardarlo, l'ombra di un sorriso che le attraversava il volto.

Ti odio quando fai così!” lo informò puntandogli un dito contro il petto. “ Riesci a farmi essere felice anche quando non voglio esserlo!”

 

 

Allora, cosa c'è tra te e questa fantomatica Audrey?” chiese George bevendo un sorso di burrobirra.

Bill aveva appena annunciato che lui e Fleur erano in atteso del loro terzo figlio e così i fratelli Weasley al completo, più Harry, erano riuniti a casa di Percy per festeggiare la lieta notizia.

Percy, ascoltando la domanda di George, raggelò e si stava quasi strozzando con la sua burrobirra.

Poi, ricordandosi di ingoiare, gracchiò: “ Perché me lo chiedi? Chi ha detto che c'è qualcosa?”

Beh al Ministero siete sempre insieme e poi avete quei nomignoli strani.” spiegò Ron, prendendo una manciata di patatine.

I numeri dei nostri appartamenti non possono essere considerati dei veri e propri nomignoli.”

Sarà; Ma qualcosa c'è senza dubbio!”

Ehi, aspettate un momento” s'intromise Charlie “ Volete dire che Audrey è la sua vicina di casa? La biondina che abbiamo incontrato nell'androne? Ma... È carina. Molto carina. E io che mi aspettavo un tipetto scialbo del Ministero. Ben fatto fratello!” concluse, dando una pacca sulla spalla di Percy, che ormai era completamente paonazzo.

Puoi ben dirlo! E non è solo carina. Come suo responsabile posso affermare che è intelligente, arguta, brillante.

E ha fegato! È molto coraggiosa; sarebbe stata un membr0 perfetto dell'Ordine o dell'ES. Peccato che all'epoca fosse troppo piccola.” disse Harry con entusiasmo.

Piccola? Perché quanti anni ha?” domandò Bill, incuriosito.

Ventitré, credo.” rispose Ron.

Ma insomma! Volete finirla? Tra me e Audrey non c'è assolutamente nulla. E se pure fosse-”

Percy!”

La porta dell'appartamento si aprì di scatto e Audrey si catapultò al suo interno, indossando solo un paio di pantaloncini ed un top striminzito.

Era dall'inizio dell'estate che aveva sfoggiato questo nuovo tipo di abbigliamento e Percy non si era ancora abituato al cambiamento.

Per favore, dimmi che hai un gufo in più! Quella stupida di Winniefried non è ancora tornata. Sono certa che si è fermata all'Isola di Pasqua o Merlino sa dove per farmela pagare. Lo fa ogni volta che la mando da mia madre.”

Hai mandato la tua civetta a Salem?”

Oh, è abituata. E non prendere le sue difese adesso!”

Comunque, non ho gufi in più; però puoi prendere Hermes se vuoi.”

Davvero?” chiese incredula. Sapeva quanto Percy tenesse al suo vecchio ed affidabile gufo, sebbene fosse in là con gli anni ormai non aveva il coraggio di sostituirlo.

Ma non ti è permesso farlo volare al di sopra di qualsiasi oceano.”

Lei gli sorrise e si diresse lungo il corridoio per andare nel suo studio.

Anzi, non ti è permesso fargli lasciare il paese!” urlò Percy.

Audrey tornò di fretta portando con una mano la gabbietta di Hermes e diede un colpetto affettuoso alla spalla di Percy.

Oh, salve a tutti!” esclamò, accorgendosi solo allora degli altri Weasley.

Poi, sorridendo a Percy da sopra la sua spalla bisbigliò come sempre: “ Ciao straniero!”

E scomparve, rapida com'era arrivata.

Percy iniziò a sorridere tra sé prima di rendersi conto che cinque paia di occhi lo stavano fissando.

George rise, scuotendo la testa. “ No, non c'è assolutamente nulla tra di voi, certo!”

 

 

Percy la fissava con le braccia incrociate al petto, rifiutando di muoversi dalla sua posizione di fianco al bancone che divideva la cucina dal salotto.

Io non ballo.” ripeté con convinzione.

Audrey alzò gli occhi al cielo. “ Beh, io sì quando ho delle giornate terribili. E indovina un po'? Oggi è stata senza dubbio una giornata terribile!”

Allora balla a casa tua.” ribatté Percy sebbene fosse consapevole che lei non si sarebbe mossa da lì. E, in fondo, la cosa non gli dava affatto fastidio.

Lei lo ignorò e iniziò a muovere la rotella della radio, saltando da una stazione all'altra.

Sorrise quando apparentemente aveva trovato la canzone che cercava.

Alzò il volume e iniziò a ballare al centro del salotto.

Gli occhi chiusi, i capelli che volteggiavano intorno al suo volto mentre ondeggiava e si perdeva nella musica.

Percy non poteva smettere di osservarla.

Poi, senza sapere come, si trovò davanti a lei.

Audrey smise di ballare e alzò il viso verso di lui. Percy sollevò una mano come se volesse toccarla; ma si fermò prima di entrare in contatto con lei .

Audrey gli sorrise debolmente e si avvicinò a lui. Quel sorriso fece smuovere qualcosa dentro Percy, che afferrò la ragazza così inaspettatamente da farla quasi cadere sul suo petto.

Subito dopo le loro labbra si scontrarono e lui iniziò a baciarla così intensamente che Audrey dovette aggrapparsi alle sue spalle prima di iniziare ad accarezzargli dolcemente i capelli.

Si alzò sulle punte e Percy continuò a baciarla con foga sentendo il corpo della ragazza pressato contro il suo.

In quel momento, dovette ammettere con se stesso che tutto questo era ciò che stava aspettando da un po'.

 

 

Non ci fu neanche il tempo di arrivare in camera da letto. Accadde lì, contro il muro del salotto, con la musica della radio che continuava a risuonare nella stanza, intervallata dai loro gemiti e sospiri.

Audrey iniziò ad accarezzargli la schiena, muovendo pigramente le dita in circolo.

I miei fratelli pensavano che ci fosse qualcosa tra di noi.” mugugnò finalmente Percy, una volta recuperato il fiato.

Scostò la fronte dal muro e la guardò negli occhi.

In realtà, metà Ministero lo sospettava.” ridacchiò lei. “ La tua segretaria mi odia per questo. Gli piacevi.”

Percy aggrottò la fronte. “ Come se avesse mai potuto avere una possibilità, rispetto a te.”

Le sue parole la fecero sorridere e, appoggiando il dorso di una mano sulla sua guancia, portò il viso verso il suo per dargli un sonoro bacio sulle labbra. Lui iniziò a strofinare il naso dietro il suo orecchio e Audrey ridacchiò a causa della sua barba che le solleticava la pelle.

Audrey?”

Sentendo il suo nome provenire dal pianerottolo, Audrey lo spinse via con un rantolo.

Oh, no!”

Chi è?” chiese Percy con disappunto, accorgendosi che la voce era indubbiamente maschile.

Audrey, sei in casa?” chiese una seconda voce, stavolta femminile, prima di suonare il campanello.

Oh, no!” gemette lei, nuovamente.

Prima che Percy avesse il tempo di fare nulla, lei iniziò a vestirsi in fretta, raccogliendo freneticamente i suoi indumenti sparpagliati sul pavimento.

Avevo promesso ad alcuni miei amici che avremmo rivisto insieme un caso su cui stavamo lavorando. Me ne ero completamente dimenticata!”

Portando le mani sul petto di Percy, Audrey si alzò sulle punte e gli diede un veloce bacio sulle labbra per poi dirigersi verso la porta.

Con le guance arrossate e i capelli in disordine, gli sorrise da sopra la spalla.

Ciao, straniero.”

E, come sempre, un attimo dopo era sparita, lasciando Percy immobile e ancora completamente svestito al centro della stanza.

 

 

Audrey ridacchiava frivolamente mentre chiuse la porta con un veloce colpo di bacchetta.

Lo spinse contro di essa e gli tolse gli occhiali dal naso.

Poi iniziò a sbottonargli lentamente la camicia, lasciandogli tanti piccoli baci lungo la mandibola.

Eppure pensavo che odiassi che le persone facciano sesso nell'area riservata dell'archivio continuamente.” gli soffiò maliziosamente in un orecchio.

È la prima volta che facciamo una cosa del genere.” le ricordò Percy, per poi puntualizzare: “ E poi, tecnicamente, non stiamo facendo sesso. Sei tu che ti sei avventata su di me.”

Lei si scostò leggermente, alzò un sopracciglio e sorridendo diabolicamente aggiunse: “ Sei pieno di buone idee, 201.”

E così dicendo gli slacciò la cintura, intrufolò una mano nei suoi pantaloni e si abbassò su di lui.

E in quel momento Percy – con la mente annebbiata dal desiderio, dalla passione, da lei- non poté far altro che pensare al fatto che forse tra di loro c'era davvero qualcosa.

 

 

Io non so quasi nulla di te.” realizzò Percy una notte, mentre erano intrecciati sul pavimento della cucina perché, ancora una volta, la camera da letto era sembrata troppo lontana.

Le sue dita le accarezzavano piano il ventre e poi risalirono fino al collo.

Audrey si stiracchiò e gli sorrise debolmente.

Vuoi che apra il mio libro per te, 201?” lo stuzzicò.

Percy fece un sorrisetto e si chinò per baciarla.

Cosa vuoi sapere di preciso?”

Niente.” rispose Percy, alzando le spalle. “ Tutto.” aggiunse un attimo dopo e gli occhi di Audrey si illuminarono.

E tu aprirai il tuo libro per me?” gli chiese.

Percy si fermò e la guardò. Era un uomo estremamente riservato e nessuno al Ministero sapeva qualcosa della sua vita privata, a parte i membri della sua famiglia. Spesso si era chiesto quanto lo conoscessero davvero perfino loro.

Io ti mostrerò il mio solo se tu farai lo stesso con il tuo.” mormorò Audrey.

Poi, strofinando l'indice contro il suo mento come se fosse un gatto, ripeté: “ Aprirai il tuo libro per me?”

Lui esitò ancora. E la osservò: nuda, sudata, in attesa.

E si trovò ad annuire prima di spostarsi su di lei, portandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

A qualunque pagina tu voglia.” disse alla fine e lei sorrise, mettendo una mano dietro la sua nuca per avvicinarlo a sé.

 

 

La Signora Weasley aggrottò le sopracciglia, pensierosa.

Era una domenica pomeriggio di fine estate come tante altre e l'intera famiglia era riunita alla Tana per salutare Victoire, che l'indomani sarebbe partita per Hogwarts.

Molly era emozionatissima all'idea che la sua prima nipotina fosse pronta per una tappa così importante. Eppure, c'era qualcosa che la turbava.

Mentre stava finendo di rassettare la cucina, entrò Bill per portare un bicchiere d'acqua a Fleur, che aveva iniziato a singhiozzare farneticando in francese che, se sua figlia fosse già abbastanza grande per frequentare Hogwarts, allora lei era diventata vecchia.

Le gravidanze, come Bill aveva imparato a proprie spese, la rendevano sempre estremamente emotiva e suscettibile.

Bill caro, sbaglio o Percy ha qualcosa di... diverso?” chiese indicando Percy con un cenno della testa.

Insomma sembra che non si faccia la barba da una settimana, ha un nuovo paio di occhiali ed è spettinato. Poi ha un'aria così stralunata. Da beota, ecco. È tutto il giorno che non dice una parola!”

Bill si limitò a sghignazzare, pensando ad Audrey ed alla possibile reazione di sua madre se l'avesse conosciuta.

Mamma non spetta a me spiegarti cosa sta succedendo; ogni cosa a suo tempo. Però, se proprio ci tieni, posso dirti che il nostro vecchio Perce ha finalmente capito che il lavoro non è tutto nella vita. Diciamo che ha rivisto le sue priorità.”

E facendole un occhiolino ritornò in salotto.

Molly rimase da sola nella cucina lanciando un'ultima occhiata a Percy che aveva iniziato a canticchiare.

Oh.” esclamò d'un tratto. “ Ha rivisto le sue priorità.”

E cogliendo il pieno significato delle parole di Bill, aprì la bocca in uno smagliante sorriso.

 

 

Così c'è qualcosa tra di voi. Ammettilo!” disse Ron, seduto nell'ufficio di Percy per analizzare insieme le pratiche di un recente caso. “ Lo so.”

Sì Ron, sei davvero una persona intuitiva.” rispose Percy senza staccare gli occhi dal foglio che stava esaminando.

Allora? Avete una relazione?” continuò Ron, non prima di aver alzato un braccio in aria con aria trionfante.

Percy era piuttosto seccato dalla situazione, così decise di giocare sporco.

Non saprei. Diciamo che siamo stati insieme ovunque nel mio appartamento. Se è ciò che vuoi sapere.” rispose Percy e poi aggiunse compiaciuto: “ A questo proposito, tu e i ragazzi dovreste portarvi le sedie da casa la prossima volta che verrete a trovarmi.”

Ron lo fissò spalancando la bocca: “ È disgustoso! Comunque sembri felice.”

Percy non sapeva cosa dire perché fino a quel momento non si era reso conto di essere felice.

Davvero felice. Ed era tutto merito di Audrey.

Così, quando quella sera uscì dall'ufficio e la incontrò nel corridoio con le braccia sovraccariche di scartoffie non poté fare a meno di sorridere.

Ciao 201!” esclamò felice lei.

Subito dopo si fermò e gli diede un veloce bacio sulle labbra stupendo lui e tutti coloro che li stavano guardando.

Lo sorpassò rapida com'era arrivata, non senza prima salutarlo come al solito da sopra la sua spalla: “ Ciao straniero.”

E mentre scomparve nel suo cubicolo Percy si accorse che non aveva mai smesso di sorridere.

 

 

201 ho bisogno del tuo aiuto!” disse Audrey irrompendo nel suo appartamento con due vestiti tra le mani.

Con cosa?” chiese Percy alzando gli occhi dalle uova strapazzate che stava preparando per cena.

Quale dei due dovrei indossare per il mio appuntamento di stasera?” spiegò mostrandogli un abito nero ed uno rosso, senza notare che Percy si era completamente immobilizzato.

Io preferirei il rosso ma sai cosa dicono sulle donne che vestono di rosso. Problematiche. Però il nero potrebbe essere troppo insignificante. Cosa ne pensi?”

Hai un appuntamento stasera?” chiese infine Percy, con la mascella serrata. “ Con chi?”

Lei alzò le spalle, con noncuranza. “ Solo un ragazzo del Ministero. Penso che metterò quello nero, comunque. Grazie Percy.” disse affrettandosi verso la porta ma non senza il suo usuale sorriso da sopra la spalla.

Ciao straniero.”

Tuttavia stavolta Percy non sorrideva.

 

 

Non capiva perché fosse così arrabbiato. Lei aveva un appuntamento. E allora?

Come se avessero mai parlato del loro rapporto. A quanto pareva non erano coinvolti allo stesso modo, non erano alle prese con una relazione esclusiva.

Era stato uno sciocco a pensare il contrario: insomma, Audrey era bella, giovane, brillante. E lui, lui era solo Percy.

Se voleva uscire con un ragazzo del Ministero era liberissima di farlo; poteva fare ciò che voleva. A lui non importava. Affatto.

Mentre rimuginava su tutto questo disteso sul suo letto, una voce riecheggiò nella casa.

Percy?” sentì Audrey entrare nell'appartamento ma non le rispose.

Un attimo dopo i tacchi delle scarpe alte che stava indossando risuonarono lungo il corridoio e lei apparve sull'uscio della porta della camera da letto.

Indossava l'abito nero e aveva i capelli legati annodati sulla nuca.

Ciao,” sorrise. “ Sei pronto per andare?”

Percy si accigliò: “ Non avevi un appuntamento?”

Con te, sciocchino.”

Con me?” gracchiò lui.

Ovviamente con te.” disse ridendo leggermente. “ Con chi altro avrei potuto avere un appuntamento?”

Lui, ormai in piedi, incrociò le braccia al petto.

Okay. Perché dovrei essere felice di uscire con qualcuno che non sia tu?” chiese lei con una nota di esasperazione nella voce.

Lui continuava a fissarla, senza dire nulla.

Audrey sospirò: “ Non dobbiamo per forza uscire di casa. Avevo semplicemente pensato che avremmo potuto per fare qualcosa di diverso. Sarebbe stata una cosa carina, no?” terminò lei, insicura.

Lui scosse la testa. “ Se volevi uscire con me, avresti potuto chiaramente dirmelo invece di farmi pensare che...” lui sospirò pesantemente. “ Vuoi un appuntamento con me?”

Lei annuì vigorosamente. “ Per favore.”

Percy non aggiunse nulla, le prese semplicemente la mano e lei subito intrecciò le dita con le sue.

Uscirono dalla camera da letto e dopo aver preso il portafogli uscirono dall'appartamento.

Non mi piacciono questi giochetti.” le disse mentre stavano sul pianerottolo.

Audrey si voltò verso di lui appoggiando le mani sulle sue spalle.

Con i tacchi, era più alta del solito.

Dico davvero, Audrey.” proseguì Percy, cingendole i fianchi con le mani. “ Niente più giochi.”

Niente più giochi.” acconsentì lei e lui strofinò le labbra contro le sue, gli occhi di Audrey si chiusero all'istante.

Te lo prometto.” bisbigliò e poi lo baciò.

 

 

Le cose cambiarono ma non più di tanto.

Audrey continuò ad irrompere nell'appartamento di Percy indossando t-shirt e maglioni troppo grandi per lei e a ballare nel suo salotto quando aveva una giornata negativa.

Almeno una volta a settimana gli preparava il suo pasticcio – che era quasi meglio di quello della Signora Weasley- e Percy continuò a portarla fuori tutte le volte che voleva.

Dopo aver garantito che il divano fosse pulito, Ron e gli altri Weasley ricominciarono ad andare a casa sua.

Audrey gli dava ancora veloci baci sulle labbra quando si incontravano nei corridoi del Ministero e, soprattutto, non smise mai di salutarlo sussurrando il suo solito Ciao straniero da sopra la spalla.

Lei lo chiamava sempre 201 e lui 202.

E, a notte fonda, stretti l'uno nelle braccia dell'altro nel suo letto, con le lenzuola avvolte attorno ai loro corpi stanchi, sudati e innamorati, lei continuò ad aprire il suo libro per lui. E lui per lei.

Quando, alla fine, Audrey si addormentava tra le sue braccia, il suo respiro caldo contro il suo collo, Percy non poteva far altro che ammettere di essere realmente felice.

 

 

 

* Squadra statunitense del Massachussetts. Hanno vinto sette volte la U.S.Cup. Maximus Brankovic III, capitano della nazionale U.S.A è stato cercatore dei Finchies.

 

** L'idea è ripresa da una storia di Ferao, autrice eccellente che ha anche il merito ( la colpa di aver scritto un mare di scempiaggini è invece esclusivamente imputabile a me!) di avermi fatto scoprire ed amare la coppia Percy/Audrey. In tal proposito, se non lo avete ancora fatto, vi invito caldamente a leggere le sue storie sull'argomento, perché meritano davvero!

http://www.efpfanfic.net/viewseries.php?ssid=4198&i=1

   
 
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