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Autore: KathPierce92    24/09/2013    0 recensioni
La Mayer ci ha fatto sognare con questi meravigliosi 4 libri ispirati a alla storia di Bella ed Edward. Nell'ultimo libro abbiamo visto i due protagonisti sposati! dal loro amore è nata la piccola Nessie, ragione per cui Bella si è trasformata in vampiro dopo una gravidanze e un parto travagliato a causa dell natura della piccola! Questo è per chi come me si è chiesto e dopo?
spero vi piaccia ! buona lettura
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Jacob Black, Renesmee Cullen | Coppie: Alice/Jasper, Bella/Edward, Emmett/Rosalie, Jacob/Renesmee
Note: nessuna | Avvertimenti: Bondage | Contesto: Successivo alla saga
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 Guardavo Renesmee, mentre dormiva beata non curante delle mie fredde braccia che l’avvolgevano in una tenera culla. Era rannicchiata in posizione fetale e teneva i pugni semi chiusi che afferravano la mia camicetta. Era di una beatitudine quasi commuovente che a stento cominciavo a ricordare. Le diedi un bacio istintivamente, ma poi mi ritrassi subito, quasi dimenticavo di essere un vampiro e che il contatto con le mie fredde labbra potevano disturbare il suo intenso sonno, infatti, si mosse un po’ e poi posò, -volontariamente aggiungerei-, la sua manina a palmo aperto sulla piccola  parte scoperta del petto. Di colpo vidi i soliti sogni di mia figlia, Jacob, muscoloso a petto nudo che aveva lei sulle spalle. Poi Edward, riconobbi in lui il tono preoccupato ma nel complesso sereno. Le immagini si alternavano in modo costante ed erano sempre diverse tra loro, adesso tra i pensieri di Renesmee c’era anche Esme. Poi Carlisle e infine io ed Edward che ci baciavamo intensamente. Provai un momento d'intensa vergogna, al pensiero che Renesmee ci avesse visto baciarci così. Vederla aprire gli occhi mi fece sobbalzare. Renesmee guardò curiosa verso l’orologio sulla parete, mentre si sedeva composta sulle mie ginocchia,poi indicò l’orologio e chiese:
“che ore sono?”
“le nove in punto”
“ Allora perché ancora il mio Jacob non c’è?”
Analizzai bene le parole di Renesmee,quel “mio” mi fece rabbrividire. Ricordava tempi lontani, umani, momenti che non avrei ma più visto se non ne miei ricordi. Per fortuna non potevo più rabbrividire, ma la sensazione era quella. Non ebbi il tempo di rispondere che una voce e un odore familiare risposero da sé. Jacob entrò dalla porta con il suo immenso e bellissimo sorriso, non ebbi il tempo di ricambiare che Renesmee era saltata via dalle mie braccia ed era già in quelle di Jacob.
“Jake…fammi volare…fammi volare…”
Saltai dalla sedia anch’io. Che maleducata pensai. Corsi subito ad abbracciarlo entusiasta, mentre lui faceva ondeggiare nell’aria con le braccia Renesmee a destra e sinistra. Quando fui vicino a lui Jacob posò la piccola sul pavimento.  Ci abbracciammo solenni e io ricambiai l’abbraccio lusinghiero. Rimanemmo abbracciati fino all’imbarazzo, in altre parole, quando Renesmee cominciò capricciosamente a tirare i pantaloncini a Jacob. Mi staccai da lui quasi controvoglia.
“okay piccolina, si va in giro come promesso”
Jacob fece salire Renesmee sulle sue possenti spalle con i piedini che le ciondolavano sul petto e le manine che tenevano il cranio. Guardai Jacob preoccupata. Se ne stava approfitando solo perché Edward era via qualche giorno con Carlisle. Lui non lasciava mai Jacob da solo con Renesmee , non si fidava. Ma Jacob era furbo.
“Dai Bella, sta tranquilla torneremo tra un paio d’ore siamo qui in giro”
“ sta attento Jacob, sei si fa solo un graffio io ti ammazzo, anzi penso che lo faccia Edward per me! Visto che ti approfitti della sua assenza…”
“ su questo hai ragione, ma odio i padri troppo gelosi…”
 Stavo per rispondergli per le rime, ma la voce soave di Renesmee squittì prima che potessi aprire bocca. Il suo sguardo era impegnato e preoccupato.
“ Mamma ti prego non dirlo a papà…non voglio farlo arrabbiare”
“ Va bene, ma tu dal canto tuo bada a non pensarci sennò lo scoprirà tramite i tuoi pensieri”
“ sì lo so…”
Mi avvicinai a Jacob e stampai un grosso bacio sulla guancia a Renesmee e poi diedi una pacca sulla schiena a Jacob, che mi rispose con un sorriso. In poco tempo sparirono. Le due ore che passarono le trascorsi a fare le pulizie della casa con Esme,poi giocai un po’ a carte con Rose e a scacchi con Alice. Quando Jacob tornò un sospiro di sollievo percosse la mia cassa toracica. Corsi al portone di casa prima che Jacob potesse suonare il campanello e aprii la porta. Renesmee era ancora sopra le spalle di Jacob portava un cappellino con la visiera e una maglietta decisamente grande per lei che le arrivava alle ginocchia con una giraffa sorridente. La bimba si slanciò dalle spalle di jacob alle mie braccia che l’accolsero felici. Era sana e salva e non aveva nemmeno un graffio grazie al cielo. Jacob mi guardò con il solito sguardo da “te l’avevo detto”, sorrise e girò in fretta i tacchi. Guardai l’orologio: era l’ora del pisolino. Guardai Renesmee sottecchi.
“sai che ore sono, vero?”
Annuì. Già sbadigliava qua e là. Mi accomodai sul divano, mentre Renesmee si accoccolava nella stessa posizione del mattino precedente. Presi il palmo della sua mano e le diedi un bacio, ma lei invece di chiudere il pugno allungò il braccino e sonnecchiante mi mostrò un ricordo recente. Era lei in braccio a Jacob in un posto rumoroso e pieno di bambini, poi il ricordo si fece più nitido, erano allo zoo. Di colpo Renesmee aveva posato le sue manine nelle guance di Jacob e aveva posato le sue piccole e morbide labbra su quelle di Jake in un tenero bacio. Restai di stucco ricostruendo tutta la scena, mentre Renesmee protraeva le braccia verso il suo corpino con le manine a mo’ di pugno. Aspettai che si addormentasse per posarla nel divano e coprirla con un caldo lenzuolino. Presi il telefono sopra il tavolino ai piedi del divano e scrissi un velocissimo sms a Jake.
Vieni subito,è urgente ti devo parlare.
Non preoccuparti non è successo nulla
Alla piccolina. Ti aspetto
Bella <3
Opzioni/invia/sì
 
Circa un quarto d’ora dall’sms sentii l’odore di Jacob vicino casa. M’innervosii, non sapevo che dire o che fare. Ma se Renesmee aveva visto fare quelle cose a me ed Edward doveva capire che per una bambina della sua età quelle cose erano sbagliate e avevo bisogno del supporto di Jake. Jacob entrò preoccupato cercò con lo sguardo la piccola e quando la trovò corse da lei.
“ che ha la febbre?”
“no…”
“male al pancino…?”
“no, Jake no…stai tranquillo sta benone…è solo l’ora del pisolino…” Lui mi guardò stupito.
“ah…allora perché mi hai chiamato?”
La rabbia prese il sopravvento sui pensieri. Gli diedi un ceffone sul braccio controllando la forza però. Ormai non ero più una neonata era passato un anno dalla mia trasformazione, e d’allora molte cose erano cambiate. La mia forza si era placata e la crescita di Renesmee allentata alla normale andatura. Adesso Renesmee dimostrava sì e no 4 -5 anni. E secondo una visione di Alice la sua crescita si sarebbe fermata a 17. Non sappiamo perché ma in una visione d’Alice Renesmee aveva 17 anni e Carlisle si accorgeva che dopo il suo quindicesimo compleanno  la crescita era rallentata ma di certo non compiuta. Inoltre a circa a quell’età avrebbe avuto l'aspetto biologico di una ventenne. Secondo Edward quella era la parte di dna che lui aveva trasmesso: la giovinezza eterna.
“Senti Jacob, lo so che è stata lei, ma non devi più baciare mia figlia”
“oh cavolo…”
“oh cavolo un corno Jacob, vuoi essere preso per maniaco? Renesmee dimostra sì e no 5 anni”
“ lo so…lo so…ma…”
“aspetta solo qualche anno Jacob”
“ Non intendevo quello che stai pensando con quel ma Bella, solo che non sono stato io a volerlo. L’imprinting è una cosa seria,ma non violerò Renesmee fino al momento giusto. Rovinarle l’infanzia stai tranquilla che non è nei miei piani”
Jacob mi guardò scocciato. Voleva farmi capire che il tono di rimprovero che avevo nei suoi confronti non lo meritava. Sospirai guardando con la coda dell’occhio Renesmee ancora appollaiata nella stessa posizione in cui si era addormentata. Dormiva profondamente.
“ Eh  va bene…ma aiutami a farle capire che non si fa per favore…appena si sveglia le farò un bel discorsetto…”
Jacob annuì nauseato, era ovvio che ancora non pensava Renesmee in quei termini, però avevo paura che da parte di Nessie quel gesto fosse interpretato, innocentemente, nel modo sbagliato.
“ Jake non è per te…è che non vorrei che Nessie interpretasse quel gesto nel modo sbagliato, come una cosa che può fare. Lei non sa il vero significato di un bacio e non è il momento adatto per capirlo …credo”
“ sì lo so, non ti preoccupare Bella farò in modo che Nessie non commetta più quest’errore”
Poi mi diede le spalle e aprendo la porta sussurrò qualcosa che mi fece rabbrividire. Ma non seppi rispondere . Solo quando se ne andò riuscii a ripensare a quelle parole.
Sono dalla tua parte…lo sono sempre stato.
 Era vero, non potevo dimenticare il periodo buio della mia vita in cui Jacob mi era stato accanto. In fondo io amavo sempre Jacob. L’avevo sempre amato ma mai quanto Edward. Accarezzai delicatamente il viso di Renesmee,straordinariamente angelico. E rivedevo nei suoi lineamenti Edward in una strana espressione tipica di Charlie. Era buffo. Era un mix tra il padre e il nonno. Passai le mie dita a scorrimento dal viso alla spalla e poi veloce sul braccio. Mi fermai, quando notai qualcosa sul suo polso sinistro. Era una catenina metallica con un piccolo ciondolo. Un lupo di legno, uguale al bracciale che mi aveva regalato Jacob per il diploma,e che io non toglievo mai. Però la differenza era che il lupachiotto  non era l’unico ciondolo. Infatti, stava in mezzo ad altri due ciondoli:due lettere. Da un lato vi era una R dall’altra una J. A poco a poco mi stavo accorgendo che quei tre ciondoli non erano soli, ma che completavano a giro l’intera catenina. L’ultimo ciondolo era un cuoricino molto più grosso degli altri ciondoli. Lo presi tra le mani, da un lato c’era inciso jake e dall’altro Nessie .Sorrisi, certo che il destino era proprio strano, Jake e Nessie erano fatti per stare insieme, come lo eravamo io ed Edward . Ero felice per mia figlia sapevo che di jacob ci si poteva fidare e che avrebbe rischiato la vita piuttosto che perderla. L’odore di Edward mi distrasse da tutti quei pensieri strani. Mi alzai dal divano e lo andai ad abbracciare a velocità supersonica. Lui mi accarezzò i capelli e mi baciò sulle labbra.
“Amore mi sei mancato…”
“Riconosci la mia scia adesso?”
“ Certo…quella di tutta la famiglia…anche quella di Jacob”
“ impari in fretta…”
Poi mi baciò di nuovo. Intanto entrarono Emmett insieme a Rosalie con seguito Alice e Jasper. Mi rivolsi verso di loro curiosa.
“ Benissimo…ci siamo divertiti un sacco” Emmett mi sorrise.
“si sente dal tono di voce che è stato veramente divertente”
Poi mi rivolsi di nuovo verso Edward.
“Com’è andata in Alaska…avete trovato quello che cercavate?”
“ Abbiamo visto due case molto carine, ma vorrei il tuo parere…”
Notai che mancava qualcosa. “A proposito dov’è Carlisle?”
“E’ rimasto lì, partiremo domani mattina così concluderemo l’affare e potremmo trasferirci al più presto!”
Poi guardò la mia espressione stanca e continuò.
“Però adesso ci prendiamo un po’ di tempo tutto per noi…scommetto che hai sete…andiamo a caccia prima che tu faccia del male a Nessie” scherzò.
Mi arresi davanti al bisogno di bere. La mia gola ardeva e l’impulso dato dal quel fragile cuoricino era abbastanza forte; ma riuscivo a dominarlo. Uscii a caccia, una delle poche in cui mi divertivo con Edward. Mi nascosi silenziosa su un albero. Sotto di me un tenero cervo ruminava l’erbetta fresca di rugiada. Riuscii ad avventarmi prima che potesse alzare la testa, imponendo forza con le braccia e soprattutto con i denti. Quando ebbi finito ne catturai un altro e un altro ancora. Facevo in modo da non dover cacciare per tutta la settimana. Quando tornammo a casa trovai Renesmee seduta sul divano che sgranocchiava un biscotto. La rimproverai con tono scherzoso:
“ Non mangi il cibo umano e quando lo mangi sono schifezze…”
Lei continuò a sgranocchiare il suo biscotto come se niente fosse.
“ Charlie…” sussurrai
Edward rise. Avevo ragione, quello era un comportamento tipico di Charlie, quando lo rimproveravi faceva finta di nulla. La catturai tra le braccia e la riempii di baci. Era così tenera con quello sguardo imbronciato che si era messa perché tutti erano scoppiati a ridere, compresa me. Si strinse sul mio petto, rossa come un peperone.
“Perché ridete tutti?”
La voce di Jacob risuonò forte tra le risate fragorose. Nessie scappò dalle mie braccia piangendo per andarsi a riparare in quelle di Jake.
“ Dai piccola,  non piangere…molto probabilmente stavano solo scherzando…”
Renesmee si calmò all’istante, Jacob era proprio la sua ancora di salvezza proprio come lo era stato con me, quando Edward non c’era.
 “ Ehi Nessie lo vuoi un gelato?”
Lei fece di segno di sì con la testa. Da quando a mia figlia piaceva il gelato? Molto probabilmente era solo una scusa per stare insieme a Jacob.
Renesmee si accomodò sulle spalle di Jake. Gli diede due schiaffetti sulla parte superiore della testa.
“ Andiamo lupachiotto”
“Lupachiotto?” Risuonai sorpresa e scherzosa.
“Già…è così che mi chiama, quando vuole correre”
“ Jake …attento a ciò che fai…”
Quel rimprovero stava per un divieto. NIENTE LUPO. Lo capì e sbuffo.
 “ Dai…so controllarmi…” Lo guardai male.
“ E va bene ho capito…niente lupo…”
Rilassai l’espressione dando sfogo ad un sorriso. Gli stampai un bacio sulla guancia. .Poi feci la stessa cosa con Nessie.
“ c’è bisogno che ti dica di stare attento?”
“temo di no, per te”
“sta attento; ti prego…”
“sta tranquilla non temere…è al sicuro con me”
“ Bene…”
Li lasciai scappare in avventura. Stavo in pena per Nessie però.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
  
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