Anime & Manga > Ao no exorcist
Segui la storia  |       
Autore: Roev_Chan    24/09/2013    1 recensioni
"La musica è l'armonia dell'anima."
Roev è una studentessa del corso speciale per esorcisti. Pessimo carattere, fredda, asociale e silenziosa, quando non studia, lavora in un negozio di strumenti musicali nella città della Vera Croce, nascondendo a tutti la sua incontenibile passione: ama suonare il pianoforte. Ed è proprio questo che la farà cacciare nei guai, entrando (senza accorgersene) a far parte del sadico gioco del preside dell'Accademia, Mephisto Pheles...
///
-Facciamo un patto, Roev-Chan? ♥- 
-Un patto?-
-Si, un patto! A te piace suonare il piano, no? Bhe, io ti darò la possibilità di suonarlo ogni volta che vuoi, ma in cambio dovrai sottostrami e obbedire a ogni mio ordine! Ci stai?- [...]
-D’accordo, ci sto.-
-Sapevo che potevo contrattare con te, Roev-Chan! Ma ti avverto: se smetterai di suonare, io mi prenderò la tua anima! ♥-

[cap. 4 - "Il patto"]
Genere: Azione, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mephisto Pheles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Roev era ancora del tutto incosciente quando la crocifissero assieme a Rin. L’avevano legata ad una croce a X assieme al ragazzo, ai lati di un gigantesco cerchio evocativo. Mani e gambe  erano bloccati da dei cavi di ferro, e lei era ancora troppo stordita per capire che stava succedendo. Adiacenti al cerchio, c’erano montagne di armi, ammassate in piccoli gruppi compatti e regolari. Un notevole numero di preti ed esorcisti avevano iniziato ad intonare delle preghiere. Rin era a qualche metro di fianco a lei.
-Akuma, sei sveglia?- Le parlò. Lei ci mise un secondo a connettere il cervello.
-Dove siamo?- Balbettò debolmente. Si guardò attorno, era molto confusa e aveva un mal di testa pazzesco. La droga dei tranquillanti era ancora attiva su di lei, e Roev faticava a riprendersi, nonostante fosse passato molto tempo. In compenso, Rin era del tutto sveglio.
-Stanno per farci qualcosa di terribile, credo.- La ragazza aguzzò la vista, e  notò che addosso aveva il mantello di Mephisto. Vide lo stesso uomo anziano che era andato a prenderli nella cella avvicinarsi al gigantesco cerchio magico, di fronte a loro. Proprio in quel momento, dei rivoli di sangue cominciarono e fuoriuscire dalle armi per congiungersi in un’unica pozza al centro. Le preghiere degli esorcisti si fecero più intense. L’odore di sangue fece quasi sboccare la ragazza, che trattenne i conati di vomito, mentre Ernest Egin estrasse la Kurikara di Rin dal fodero. La spada si infiammò, e così anche il suo padrone fu avvolto dalle fiamme, assumendo il suo aspetto demoniaco. Le orecchie si allungarono, i canini sporsero dalla bocca e la coda si dimenò con impeto. L’uomo alzò la spada al cielo.
-Appari, Cancello di Gehenna!- Piantò la spada a terra e questa emise delle scosse, che percossero Rin, facendolo gridare di dolore. Cominciò a vomitare e piangere sangue a fiotti, mentre tra uno sbocco e l’altro il ragazzo urlava. Quello spettacolo era incredibilmente raccapricciante, e a Roev saltò il cuore in gola non appena l’uomo estrasse anche Murasame –Purifica e punisci questa creatura che ha disobbedito alle leggi di Dio!- Conficcò a terra la katana assieme a Kurikara, e la lama blu si illuminò. Dei guizzi simili a quelli prodotti dalla katana di Rin vennero sprigionati da Murasame, e colpirono in pieno Roev, a cui mancò il fiato. Il dolore era tremendo, e il fiato le era mancato, ma trovò comunque la forza di contorcersi, alzando la testa in cielo. Strinse i denti, e infine, gridò.
 
 
 
Un urlo atroce si propagò nell’atmosfera attorno all’Accademia. Venne udito da molti, fece rabbrividire chiunque, raggiunse perfino le orecchie appuntite di Mephisto, che sgranò gli occhi. Amaimon saltò giù dal cono del cilindro, sbattendo gli occhietti rotondi.
-Fratello mio! Lei è…!- Squittì con preoccupazione arruffando il pelo. Mephisto rivolse il suo sguardo verso la cima dell’Accademia.
-Questo non l’avevo calcolato… Ernest Egin, fino a che punto ti sei osato spingere?- Mephisto aprì l’ombrello, che assunse le sembianze di un pipistrello e spiccò il volo, raggiungendo la cima di un pilone conduttore della corrente. Il demone si lasciò scappare un verso quando vide Roev, che era stata crocifissa a qualche metro di fianco a Rin. La ragazza si contorceva e gridava, e lo stesso faceva Rin, che era circondato da un bagno di sangue. A Mephisto mancò il fiato non appena un’altra scarica di Murasame colpì la ragazza, che cominciò anche lei a piangere sangue. Alla seconda scarica, le fuoriuscì sangue dal naso. Resistette ancora per pochi secondi, perché cominciò a sboccare pure lei. Lo sguardo inorridito di Mephisto si spostò verso il centro del gigantesco cerchio evocativo, da dove cominciava ad aprirsi un varco, che il demone riconobbe subito –Ma quello è…- Mormorò spalancando gli occhi.
-Basta!- Mephisto si azzittì non appena sulla scena irruppe Yukio Okumura –Sua Santità, la prego, liberi mio fratello e la mia alunna!- Lo implorò il giovane. Ernest Egin si voltò con un sorriso niente affatto bonario.
-Non posso. C’è un motivo se entrambi sono qui per essere sacrificati.-
-Sacrificati?- Sussurrò Mephisto, continuando ad origliare.
-Tuo fratello, essendo progenie di Satana, deve morire. Ma verrà ricordato come l’ eroe che ha salvato Assiah, distruggendo il mondo dei demoni, Gehenna!- Esclamò il vecchio spalancando le braccia e gesticolando.
-Fratello, vuole distruggere casa nostra.- Fece Amaimon quasi piagnucolando dal cilindro. Mephisto non lo ascoltò nemmeno.
-E la Akuma?- Chiese nuovamente Yukio. L’uomo si voltò, assumendo un’espressione impassibile, severa.
-Ha commesso gravi reati verso il Vaticano e la Vera Croce.- Spiegò brevemente. Tese un respiro profondo, e il sorriso si fece ancora più largo –Lei morirà e basta.- Roev gridò con quanta più voce aveva in corpo, avrebbe gridato fino a farsi scoppiare i polmoni, per tutto il dolore che stava subendo. Mephisto strinse i pugni con rabbia e mostrò i denti digrignati, assumendo un ghigno terribilmente arrabbiato.
-Non posso tollerare questa situazione un minuto di più.- Si tolse il cappello e lo appoggiò in una delle travi di ferro del pilone, e lo stesso fece con l’ombrello; mentre Amaimon lo guardò apprensivo, tenendosi forte al tessuto del cilindro con le unghiette.
-Non farti sparare, fratello. Quelle armi sono state costruite per uccidere i demoni.- Il cricetino indicò con le zampine le guardie armate intorno alla circonferenza. Il demone annuì, e poi balzò giù dal pilone, slanciandosi verso il cerchio evocativo. Atterrò a qualche metro da Roev, ma fu costretto ad indietreggiare immediatamente, perché uno degli esorcisti sparò in colpo in mezzo ai suoi piedi. Ernest Egin ordinò ai Dragoon, con un gesto della mano, di fermarsi.
-Sei venuto per salvare la tua donna, demone?- Gli chiese con convinzione. Mephisto lo guardò e scoppiò a ridere istericamente, preso alla sprovvista da quella domanda.
-La mia donna?- Fece sorridendo con malignità, mentre si toccava i canini affilati con la punta della lingua, muovendo qualche passo, con pacatezza –La Akuma è innocente, Sua Santità. Sono venuto qui solo per liberarla. Potete tenervi il giovane Okumura.- Disse camminando lentamente in circolo. Lo squadrone di esorcisti Dragoon continuava a tenergli puntati i fucili contro, senza perderlo mai di vista.
-Come mai tutta questa generosità nei miei confronti, Mephisto? Non eri solito a dire che se qualcuno faceva del male ai tuoi studenti, tu gliel’avresti fatta pagare cara?- Chiese il vecchio, sfidando il demone, che sorrise con ancora più cattiveria, mentre i suoi occhi furono attraversati da un lampo.
-Infatti.- Ribatté –Dopo che avrò salvato la Akuma, io ti ucciderò, Ernest Egin.- Fu a quel punto, che l’uomo ordinò di fare fuoco. Il primo colpo partì da dietro Mephisto, e lo preso in pieno stomaco, successivamente, il suo corpo fu tempestato di proiettili, mentre il suo sangue schizzava dappertutto. Yukio osservò la scena con sguardo inorridito, ma spalancò ancora di più gli occhi quando vide il corpo di Mephisto dissiparsi nell’aria, come fumo.
-Che significa?!- Gridò il Papa. I Dragoon caddero svenuti uno dietro l’altro, come le tessere di un domino, e Mephisto comparve dietro il vecchio, alzando la mano.
-Muori.- Prima che i suoi artigli potessero squarciargli la gola, Yukio sparò al braccio del demone, che digrignò i denti e indietreggiò con un balzo. Si avvicinò a Murasame, la estrasse da terra e la spada smise di colpire Roev con le sue scariche di energia.
-No!- Urlò di nuovo l’uomo. Yukio puntò la pistola a Mephisto.
-Fermo, o sparo!- Il demone lo ignorò, e balzò davanti alla ragazza, che aveva smesso di urlare, ed era svenuta. Strappò i cavi di ferro che la tenevano legata alla croce a X, e la caricò a spalle. Ernest Egin non perse tempo un minuto di più: estrasse la seconda pistola dalla fodera di Yukio, e sparò dritto ai due. Questa volta, Mephisto fece da scudo a Roev, e per impedire che il colpo la centrasse, si fece colpire al fianco. Si voltò per fuggire, ma un altro colpo lo raggiunse alla spalla. Il demone si ritrovò alle strette, così non perse tempo, e immediatamente scomparve in una nuvola di fumo sotto gli occhi di tutti.

 


Angolo stupido dell'autrice stupida... *cofcof*:
Sinceramente, non avevo la più pallida idea di come intitolare questo capitolo, ma sono comunque soddisfatta del risultato ;W;
(Quindi perdonate il titolo banale, spero che anche il testo non sia banale!)
Scappo a scrivere gli ultimi capitoli, quindi ciao ciao :3

Roev_Chan

 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Ao no exorcist / Vai alla pagina dell'autore: Roev_Chan