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Autore: linasyan    26/03/2008    3 recensioni
Jared, questo è il suo nome, ogni giorno lo vedo uscire e andare a scuola, ogni sera lo vedo tornare con una ragazza sempre diversa... mi presento, sono Jessica, vivo a New York... sono pazzamente innamorata di Jared, il mio vicino di casa. Eccomi tornata con la mia terza originele!!! Questa è la storia di Jessica, pazzamente innamorata di Jared, lei è pazzamente innamorata di lui, pensa di non avere nessuna possibilità, ma una semplice mattinata può cambiare la sua vita
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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My happy ending

Purtroppo i momenti migliori sono quelli che poi durano sempre di meno, come adesso, sono abbracciata al ragazzo che mi piace da anni, con cui ho scambiato solo monosillabi, ho una caviglia slogata (forse), solo le scale e un piccolo pezzo di corridoio ci separano dall’ infermeria e io non sono riuscita a fiatare, maledetta la mia timidezza!

Adesso arriveremo la, lui si aspetterà almeno un grazie e io che farò? Me ne starò zitta la come un’imbranata, così avrà la conferma che sono una gran cafona… wow, non penso più che sia una fortuna.

Non è facile salire abbracciati e con io che poggio tutto il peso su di lui…

“Non c’è problema, se vuoi ce la faccio da sola a salire… grazie comunque”, ho parlato, miracolo!!! Allora ce l’ho il dono della parola, grazie mamma! Lo sapevo che mi avevi dato il dono della parola…

Sorride, ha un sorriso magnifico, mi sento mancare.

“Ma ti pare?! Come posso lasciare una bella ragazza come te così in difficoltà”,

oddio, adesso svengo, davvero, avete sentito???? Mi ha chiamato “bella ragazza”!!!!

non so come abbia fatto a pensare di essere stata sfortunata, quella è la fortuna più fortunata che mi sia mai capitata…

“allora credo di dover andare in palestra da ora in poi, così se ricado dalle scale, cosa molto probabile, sarò più leggera e non farò venire il colpo della strega al mio accompagnatore”,

“guarda, non ce n’è bisogno, per uno forte come me questo è niente”,

“forte? Ah, fai pure il simpatico, sono io che sono leggera, non tu forte…” è bello stare con lui, parlare è molto più facile di quello che pensavo.

“Ma non avevi detto che dovevi andare in palestra?”,

“bè… no, c’è si, ma non parlavo sul serio…” certo, facile come bere un bicchier d’acqua, solo che l’acqua scotta tanto.

Mi sorride ancora, e involontariamente io faccio lo stesso.

Non mi sono accorta che siamo già arrivati in cima alle scale, ora svoltiamo l’angolo e il mio sogno finirà.

I corridoi pullulano di ragazzi e farci strada non facile, anche se al nostro passaggio la folla si fa più rada, alcuni amici di Jared si avvicinano e fanno per abbracciarmi anche loro, ma Jared gli fa capire che non ce n’è bisogno.

Ha ragione, è forte abbastanza.

Vedo volti incuriositi, altri indifferenti, ma due volti in particolare attirano la mia attenzione, di due persone che non facevano che fare ingelosire me, ma che per una volta faccio ingelosire io.

Quelli di Natasha e Marie, gli occhi spalancati dalla sorpresa, le bocche in una posizione strana, un misto fra stupore e invidia.

Tutto d’un tratto mi sento orgogliosa, guardo entrambe dritto negli occhi e sorrido, certe volte il sorriso è l’arma migliore, gli occhi s’illuminano e ondeggiando le loro chiome si allontanano.

Ormai non m’importa più nulla di arrivare o no, una parte dei miei desideri è stata soddisfatta.

Adesso si deve vedere se sarà accontentata anche la seconda parte, ma questo non dipende solo da me.

Eccola la, una porta di  legno con sopra un cartellino di plastica.

Infermeria”.

Con la mano libera Jared apre la porta,  l’interno è buio.

Con la mano cerco l’interruttore e luci giallognole c’illuminano.

Sciolgo l’abbraccio e mi giro verso di lui.

Ci guardiamo negli occhi.

“Grazie di avermi accompagnata”,

“di niente, chiamo l’nfermiera”,

“grazie, sperando che ci sia”.

Si avvicina alla porta dall’altra parte della stanza, bussa de volte ma niente.

“Come pensavo, non c’è mai…”, dico scuotendo la testa.

Mi guarda con espressione interrogativa e mi chiede: “vieni qui tanto spesso?”.

Oh, oh il mio punto debole, la risposta vera sarebbe: ‘si, fra cadute dalle scale, tagli e storte durante l’ora di educazione fisica si può dire che sono una cliente affezzionata’.

“Abbastanza… diciamo che l’infermiera mi conosce” sento le mie guance tingersi di rosso.

Lui se ne accorge. Si avvicina e mi accarezza la guancia.

“Ti metto in imbarazzo?”,

“un po’… ma m’imbarazzo per tutto e quindi che molto spesso la mi-“

Mi tappa la bocca, ma non con un dito.

La sua mano e le sue dita sono tranquillamente appoggiate sulle mie gambe, e strette alle mie.

Le sue labbra sono calde, mi prende alla sprovvista, cerco di rispondere al bacio come meglio posso, sono confusa, continuo a pensare che questo sia un sogno, che sono ancora al caldo nel mio letto e che adesso mi sveglierò.

Ma forse è tutto vero io sono veramente qui in infermeria e veramente sto baciando Jared.

Sentiamo dei tacchi sul pavimento fuori e ci stacchiamo, ma lui continua a tenermi per mano.

La porta si spalanca ed entra l’infermiera, guarda prima Jared e poi me.

“Jessica, cos’hai questa volta?” chiede con tono esasperato.

“Sono caduta dalle scale…”, ancora una volta divento rossa.

“C’era da aspettarselo, per favore puoi aspettare due minuti? Vado portare questa crema ad un ragazzo in palestra” mi dice indicando un vasetto che ha in mano.

Annuisco.

“Lei può andare in classe, o ha bisogno pure lei?” chiede questa volta rivolta a Jared.

“No, ho solo accompagnato Jessica”.

“Bene, arrivo subito” e esce a passo spedito.

“Allora vado, visto che non sei tanto lontana dea me, perché stasera non vieni a trovarmi?”,

“okay”, mi da un veloce bacio sulle labbra ed esce.

Sospiro, mi pizzico il braccio per controllare di essere sveglia.

Si, lo sono.

Non so cosa voglia da me stasera, magari vuole solo aggiungermi alla sfilza di ragazze che si è portato a letto, ma non m’importa, massimo mi dispererò dopo, nel caso sia questa opzione.

 

Dopo pranzo, dopo cena… e dopo l’appuntamento

Mi sbagliavo, mi sbagliavo di grosso, non voleva quella cosa la da me, voleva conoscermi meglio, e così è stato, certo, le nostre chiacchiere sono state interrotte, ma niente di che.

Così adesso sto ufficialmente così, possibile, che una sola giornata possa cambiare così di colpo la mia vita?

Di solito le coppie prima di mettersi insieme escono, si conoscono e poi si baciano, invece noi: si baciano, escono e si conoscono…

spero che vada avanti a lungo, perché da sempre lo amavo e per sempre lo amerò.

 

Fine

 

Ecco l’ultimo capitolo!!! Ce ne ho messo di tempo ad aggiornare… non ho scuse per il mio ritardo.. quindi spero mi perdoniate comunque.

Allora essendo l’ultimo chap vorrei ring razziare coloro che hanno recensito: hiki, avril1113, vegigirls, Mikiko, Nakako e FlyingSquirrel.

Doppio grazie a vegigirls e avril1113 per aver aggiunto la mia fic ai preferiti!!! Ovviamente ringrazio in anticipo quelli che recensiranno anche quest’ultimo chap!!!

Grazie ancora e bax Lina^^

  
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