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Autore: itsclodia    25/09/2013    8 recensioni
Draco ed Hermione, entrambi vittime degli orrori della Guerra, ma pur sempre nemici in un ipotetico settimo anno. Qualcosa di devastante e improvviso porterà i due ragazzi a stringere un'alleanza basata sulle loro capacità scolastiche ma, soprattutto, sull'altruismo. A cosa porterà questa collaborazione forzata? Riusciranno a cooperare per il bene altrui?
ATTENZIONE: l'avvertimento OOC non è da prendere troppo alla lettera, ho cercato di rendere i caratteri dei personaggi il più possibile attinenti al libro.
Genere: Fantasy, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Ginny Weasley, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Ciao popolo di efp! Sarò breve: questa è la mia prima Dramione, perciò siate clementi. Spero che la storia vi piaccia e vi ricordo di andare a leggere il mio commento a fine pagina, una volta concluso il capitolo.
Buona lettura!



 

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Capitolo primo



Il caos regnava sovrano in una delle camere private dei Grifondoro. Sembrava che un esercito di gnomi da giardino fosse entrato di nascosto e si fosse divertito a prendere qualsiasi cosa gli capitasse per le mani e a lanciarla dall'altra parte della stanza; a malapena si intravedeva il pavimento, troppo coperto da vestiti, fogli sparsi, penne e altre cianfrusaglie di vario (e anche dubbio) genere.

L'autrice di tutto quel disordine continuava a lanciare roba per aria, incurante del fastidio provocato da tutto quel baccano al resto del dormitorio.

Toc toc.

-Avanti, avanti!- urlò la ragazza, continuando a rovistare dappertutto.

-Eccomi! Quanto tem...ma che diamine sta succedendo qui?!-

Una Ginny Weasley a dir poco allibita cominciò a farsi strada tra le "macerie" nel tentativo di raggiungere la proprietaria della stanza.

-Che stai facendo?- domandò curiosa, osservando l'altra che girava a destra e sinistra, ma quella, in preda alla disperazione, non l'ascoltò.

Continuò a girare in tondo a schiena china borbottando cose del tipo -Eppure ero sicura di averlo portato...- oppure -Ma dove si sarà cacciato?!-

La rossa sbuffò impaziente, cominciando a battere il piede per terra. Niente, la mora non dava segno di voler notare la sua presenza.

-HERMIONE GRANGER!-

La riccia quasi saltò in aria per lo spavento. Si girò di scatto, con gli occhi sbarrati e una mano sul cuore.

-Ma sei diventata scema o cosa?- disse rivolta all'amica, che esibiva un sorriso compiaciuto sul volto -Poteva venirmi un infarto!-

-Poche storie Hermione. Sono dieci minuti che cerco di attirare la tua attenzione, che dovevo fare?-

-Bene, ora ce l'hai. Che vuoi?-

-Come siamo scontrose. Volevo solo salutarti, sai com'è, è tutta l'estate che non ci vediamo dato che hai giustamente deciso di rifiutare il nostro invito alla Tana.- rispose la rossa, mettendo su il broncio e incrociando le braccia come una bambina capricciosa. Hermione rise sommessamente e raggiunse (a fatica) l'amica.

-Scusa Ginny, come vedi sono abbastanza indaffarata. Ma sono contenta di rivederti!- esclamò abbracciando la Weasley - E scusa se non ho passato le ultime settimane da te come al solito, capiscimi, appena finita la Guerra sono volata in Australia per recuperare i miei genitori, dopodichè ho voluto passare con loro tutto il tempo possibile prima di tornare a scuola- spiegò con aria triste – Comprendi il valore di ciò che hai solo quando rischi di perderlo...-

Ginny le rivolse un dolce sorriso: sapeva quanto avesse sofferto l'amica al pensiero di non riuscire ad annullare l'incantesimo di memoria che aveva applicato ai genitori prima di andarsene all'avventura con Harry.

-Tranquilla, comunque mi spieghi che stai facendo? Hai intenzione di distruggere la tua camera da Caposcuola il primo giorno?-

Hermione alzò gli occhi al cielo: - Certo che no, semplicemente non trovo un libro!-

-Mi stai dicendo che hai messo a soqquadro questa stanza SOLO per trovare un libro?-

-Esattamente. Non è un libro qualunque, è il miglior libro di medicina in circolazione! Medicina magica ovviamente. Me l'hanno regalato i miei genitori da poco e volevo assolutamente averlo qui con me quest'anno, sai bene che sto prendendo in considerazione l'idea di iniziare una carriera come Guaritrice-

Ginny annuì.

-Ero convinta di averlo portato, ma evidentemente mi sbaglio. Mi arrendo, l'ho cercato dappertutto!- concluse frustrata la riccia buttandosi sul letto.

-E si vede! Ora però basta, se non l'hai portato non l'hai portato, te lo farai spedire. Adesso alzati dal letto e scendi con me in Sala Grande perchè è ora di pranzo e io, sinceramente, sto morendo di fame.-

Detto questo la rossa tirò fuori la bacchetta e, con un semplice gesto, rimise in ordine la camera.

-Questo me lo dovrai insegnare prima o poi.- commentò la mora. Ginny rise - Gli ingegnosi trucchi di mamma Weasley.-

Le due ridacchiarono e uscirono velocemente dalla stanza.

*

-Ma qui non c'è un'anima!- esclamò un'Hermione decisamente sorpresa. La Sala Grande, difatti, nonostante fosse ora di pranzo, contava sì e no dieci persone.

-Sono sconvolta! Capisco che dopo tutto quello che è accaduto la gente sia un po' titubante a mandare i figli ad Hogwarts, ma pensavo che alla fine si sarebbero convinti, stiamo parlando di Hogwarts, HOGWARTS! E' sempre stato il posto più sicuro!-

-Hermione, potresti stare zitta per favore?- la interruppe Ginny ridendo e tappandole la bocca con una mano. Hermione la fissò stupita.

-Se invece di passare le ultime tre ore a frugare nella tua stanza fossi scesa a leggere le prime notizie appese in bacheca, sapresti che l'arrivo della maggior parte degli studenti è previsto per stasera. Tranquilla, per l'ora di cena Hogwarts sarà popolata come e più di prima.-

La riccia sospirò di sollievo. Non avrebbe sopportato il castello vuoto e desolato.

-E ora sediamoci, lo senti questo rumore? Non sono i tuoni del cielo incantato, è la mia pancia.- Le due ragazze presero posto al tavolo dei Grifondoro, già coperto dalle migliori pietanze direttamente dalle cucine del castello: salsicce, bistecche, braciole, uova, bacon, patate arrosto, patate fritte, patate lesse, insalata, carote, purè e chi più ne ha più ne metta.

- In effetti, ora che ci penso, sull'Espresso c'era pochissima gente! Lì per lì non ci ho proprio fatto caso...- commentò la riccia.

-Dalle voci che girano pare che la maggior parte dei genitori non sia convinto al cento per cento della sicurezza ritrovata di Hogwarts e preferisca quindi accompagnare il figlio direttamente qui, in modo da poter accertare la situazione di persona.- spiegò Ginny sbrigativa.

Hermione annuì semplicemente e il silenzio cadde tra loro. Non era un silenzio imbarazzante, semplicemente non avevano niente da dirsi per il momento, tutte e due troppo stanche, affamate e immerse nei propri pensieri per intavolare una conversazione. La riccia si rese ben presto conto che, per quanto la Guerra fosse ormai solo un lontano ricordo, la sua essenza ancora aleggiava tra le mura del castello, la percepiva negli sguardi degli altri studenti, in cui si leggeva paura, prudenza, insicurezza.

La ragazza li comprendeva a pieno, anche lei aveva fatto molta fatica a tornare a vivere una vita tranquilla e serena. Spesso le capitava di svegliarsi improvvisamente, con la bacchetta sguainata e i nervi tesi, pronta al duello, pensando di aver sentito un rumore sospetto che si rivelava poi essere, invece, semplicemente il frusciare delle foglie o l'ululato di un cane lontano.

Nonostante sapesse che non avrebbe mai totalmente rimosso le immagini e i ricordi di quei terribili giorni, che spesso le affollavano il sonno, impedendole di dormire serenamente, sapeva anche che continuare a stressarsi in tale modo le nuoceva semplicemente e col tempo si stava, per così dire, allenando a tornare una normale ragazza con i normali problemi di una ragazza.

-Si sente la mancanza di Harry e Ron, vero?- osservò Ginny interrompendo il silenzio.

-Già...- Hermione sospirò. Un'altra cosa a cui si sarebbe dovuta abituare era Hogwarts senza i suoi due migliori amici. Sapeva che non sarebbero tornati a studiare neanche se li avesse pregati in ginocchio, anche perchè finita la Guerra a entrambi era stato proposto di entrare a far parte del corpo Auror. Con la sicurezza di una carriera così brillante perchè mai sarebbero dovuti tornare ad Hogwarts?

Ovviamente anche a lei era stata fatta la stessa proposta.

Ma lei era Hermione Granger. Lei voleva tornare ad Hogwarts, voleva tornare a studiare, per capire cosa fare davvero della sua vita e forse anche un po' per tornare alla normalità e prendersi del tempo per rimettere insieme i pezzi della sua vita.

-Mi mancheranno molto, ma l'assenza di mio fratello non è poi così terribile, devo ammetterlo.-

-Già, forse è meglio così, da quando ci siamo lasciati anche stare semplicemente nella stessa stanza era diventato fonte di disagio-

Hermione e Ron erano stati bene insieme, entrambi avevano bei ricordi di quel periodo, ma ben presto avevano capito che il sentimento provato l'uno per l'altra era stato il frutto dello stress causato dalla Guerra e del semplice desiderio di volere qualcuno accanto da amare e da cui essere amati. Un fuoco fatuo insomma, che dopo poco più di un mese si era completamente spento, lasciando a loro l'imbarazzante compito di chiudere definitivamente quella storia; entrambi erano d'accordo, ma di certo l'imbarazzo non era mancato.

-Io dicevo per il modo in cui mangia e per la sua idiozia, ma sì, anche per quello.- disse Ginny con un ghigno.

Hermione rise di cuore e continuò a mangiare col sorriso sulle labbra.

*

-Secondo te la Preside ha avuto una bella idea? Riguardo alla festa di domani intendo-

-Hai presente con chi stai parlando? Ginny Weasley, l'amante delle feste, quella che senza trucco non esce mai...-

-Infatti, perchè ti ho fatto questa domanda?-

-Ah non lo so.- la rossa rise -Comunque, parlando seriamente, secondo me lo è. Una bella idea intendo. Davvero Herm, alla gente serve un po' di divertimento e spensieratezza, non pensi? Siamo tutti vittime della Guerra, chi più chi meno, e tutti abbiamo bisogno di qualcosa che ci faccia distrarre, qualcosa che ci faccia tornare alla vita di prima. Non sei d'accordo?-

Hermione ci pensò su.

-Non lo so Ginny, non è che a me l'idea faccia impazzire...-

Ginny alzò gli occhi al cielo.

-Tesoro mio- cominciò, poggiando per bene la schiena al tronco dell'albero sotto il quale stavano riposando - So che mal sopporti le feste, ma ti fidi se ti dico che non può farti altro che bene? Sono o non sono la tua migliore amica?- Hermione fece per rispondere ma, essendo la risposa ovvia, Ginny non le diede tempo e ricominciò a parlare - Bene, allora lasciati dire che capisco cosa ti passa per la testa. Lo capisco e lo vedo-

-Che intendi?- chiese confusa l'amica.

-Non puoi continuare a vivere nel terrore Herm! Lo vedo da come ti comporti che non sei tranquilla, sempre con la bacchetta a portata di mano, lo sguardo vigile e attento, cammini guardandoti intorno più del dovuto... non è sano, nè per te, nè per gli altri.

-Che c'entrano gli altri scusa? Mica li schianto pensando che siano Voldemort!- sbottò Hermione.

- Il tuo atteggiamento li condiziona. Se ti comporti come se Voldemort dovesse attaccare da un momento all'altro, le persone non si sentiranno mai sicure che ciò non possa accadere-

-Perchè? Potrebbero pensare che sono semplicemente una pazza paranoica.-

-Certo, naturale. Hermione Granger considerata da tutti una pazza paranoica. Hermione Granger, uno dei simboli della Guerra, la strega più brillante della sua età, colei senza la quale Harry Potter Il Ragazzo che è Sopravvissuto due volte non avrebbe superato l'indovinello di Piton il primo anno, la prima a capire cosa si nascondeva nella Camera dei Segreti, così diligente da ottenere il permesso di utilizzare una Giratempo a scopo didattico..vuoi che continui?-

Hermione la guardò con fare scocciato.

-Sai che ho ragione-

La riccia lo sapeva, ma in quel momento non aveva nessuna voglia di discuterne. Era già abbastanza incasinata per i fatti suoi, sentirsi addosso la responsabilità della preoccupazione altrui non era nei suoi programmi, così cambiò discorso.

-Che ti metti alla festa?-

*

Dopo aver ascoltato tutto ciò che la sua migliore amica aveva da dire riguardo alla festa del giorno dopo, la riccia era stata torturata.

Sì, esatto, torturata, proprio così. Ginny Weasley, infatti, in preda ad una spasmodica voglia di farle del male, l'aveva presa di forza e trascinata fin su al dormitorio dei Grifondoro; lì, l'aveva praticamente legata ad una sedia e con tono minaccioso le aveva detto: -Amica mia. Guardati allo specchio-

-Perchè?- aveva domandato curiosa la mora.

-Fallo e basta!- Hermione sussultò ed eseguì l'ordine senza fiatare.

-Cosa vedi?-

-Me stessa-

-Come ti vedi?-

-Come sempre-

-Per Merlino!-

-Ginny, ti spieghi per favore? Davvero non capisco-

La ragazza sospirò e con calma le si avvicinò, mettendosi accanto a lei e facendola tornare a fissare lo specchio.

-Amore mio, tu sei una ragazza così bella, davvero. Me lo ricordo che lo sei, e sai perchè me lo ricordo?-

-Che significa che te lo ricordi?-

-Che ora non si vede, ecco cosa significa! Sai quand'è stata l'ultima volta che ti ho vista veramente bella? AL BALLO DEL CEPPO. Non è possibile che ti curi una volta ogni Torneo Tremaghi va bene? NON E' POSSIBILE-

Hermione sbottò rossa di rabbia.

-Beh scusa se negli ultimi anni non mi sono agghindata ogni giorno, sai com'è, avevo altro a cui pensare, tipo sconfiggere Voldemort-

-Bene, quindi ora che è bello e sepolto hai tutto il tempo di essere splendida, giusto?-

Hermione aveva alzato gli occhi al cielo e la tortura era cominciata. Ginny l'aveva costretta a farsi la doccia, lavando i capelli con i prodotti che diceva LEI, a farsi la pulizia del viso con ciò che diceva LEI, a vestirsi come diceva LEI e a truccarsi come e con cosa diceva LEI.

-Ora tu esci da questa stanza e vai a fare quello che devi fare-

-Io non vado da nessuna parte conciata così. Sono ridicola-

-Sei splendida! Per Merlino, esci di qui e vai a mandare quella dannatissima lettera! E non tornare prima di aver girato tutto il castello, capito? E non tentare di ingannarmi nascondendoti da qualche parte per un quarto d'ora, ti controllo!-

-Ah sì, e che fai, mi segui?- chiese Hermione con tono di sfida, cercando di racimolare un minimo di dignità.

-No, me ne resto qui e ti osservo comodamente grazie alla Mappa del Malandrino che Harry mi ha gentilmente prestato. In fondo a lui non serviva più- rispose la rossa con aria vincente, dopodichè spinse fuori dalla stanza l'amica e chiuse la porta.

*

Dopo essere arrivata in Guferia senza aver fortunatamente incontrato nessuno, Hermione aveva velocemente spedito ai genitori la richiesta di riavere indietro il libro di medicina che tanto le serviva. Purtroppo sapeva che ci sarebbe voluto un po' prima che arrivasse, anche perchè i suoi genitori ancora non erano molto ferrati nell'uso della posta magica, ma sperava nel meglio.

"Bene. Ora devo fare il percorso inverso. Ma perchè proprio a me tocca una migliore amica del genere?" pensò disperata la ragazza. Si vergognava da morire ad andare in giro conciata in quel modo e pregava che non le toccasse incontrare nessuno, non voleva diventare lo zimbello della scuola già dal primo giorno. Nel subconscio sapeva che vedendola così di certo non l'avrebbero presa in giro, anzi, ma nonostante tutto si sentiva terribilmente a disagio.

Rientrò nel castello e cominciò a camminare spedita verso la sua meta, a testa bassa di modo che i capelli la coprissero in parte e non mostrassero completamente quello scempio che le era stato inflitto. Anche se comunque tutti avrebbero visto i boccoli morbidi e lucenti che aveva al posto dei suoi soliti capelli crespi e ricci, ma sinceramente quello era un cambiamento che non le era affatto dispiaciuto, anzi, aveva dovuto ammettere con se stessa che non le stavano affatto male. Avrebbe dovuto pensarci prima. Mentre tutti questi pensieri le vorticavano nella mente, si preparò a svoltare nel primo corridoio alla sua destra, non accorgendosi che qualcuno stava venendo dalla parte opposta; i due si scontrarono e lei cadde a terra.

-Serve una mano?-

Quella voce. "No, lui no, vi prego. Ma non poteva arrivare stasera come tutti gli altri?" pensò la ragazza.

-No grazie, faccio da sola- mormorò a denti stretti, tornando in piedi.

-Sbaglio o sei nuova, perchè non mi sembra di averti mai vista prima...- continuò lui con voce affabile, poggiandosi al muro con un braccio.

A quelle parole la ragazza non riuscì a trattenersi e scoppiò in una grassa sonora risata.

-Malfoy, se non ti conoscessi bene direi che ci stai provando con me!-

Il biondo impallidì, staccandosi velocemente dal muro e infilando le mani nelle tasche dei pantaloni.

-Mezzosangue non osare neanche pensare una cosa simile! Ringrazia Merlino che non ti abbia schiantata non appena mi sei venuta addosso- rispose con voce fredda e tagliente, tornando all’atteggiamento aspro che le riservava di solito. Per un momento, però, Hermione aveva visto il vero Malfoy, quello che solo la sua cerchia più stretta e le sue compagne di letto conoscevano.

-Non sono proprio riuscita a trattenermi, amo colpire i nemici- frecciò a sua volta -Comunque potevi stare un po' più attento anche tu-

-Ah, ora è colpa mia se vai in giro guardando il pavimento?- rispose quello alzando un sopracciglio con fare scettico.

Hermione arrossì e sperò che tutto quel dannatissimo fondotinta che Ginny le aveva spalmato in faccia servisse a qualcosa.

-Levati Malfoy, ho da fare- disse, tentando di spostarlo.

-Non mi toccare Mezzosangue, il mio sangue è ancora puro nonostante tutto- sbottò quello schifato, allontanandosi velocemente.

-Mezzosangue? Stai dicendo a me?- rispose lei con fare ingenuo -Guarda che ti sbagli, io sono nuova, non hai forse detto di non avermi mai visto?- concluse con una nota tagliente che tradiva la sua presa per il culo.

Lanciò un'ultima occhiata di fuoco al biondino, dopodichè girò i tacchi, sperando che il ragazzo non si fosse accorto di quanto le sue parole l’avessero in realtà ferita.



Eccomi qui, come promesso (?)
Allora, che ne pensate? Ovviamente non è successo ancora nulla di eclatante, ma spero di aver scritto qualcosa che vi stimoli a continuare la lettura della storia :)

Ovviamente una recensione, che sia positiva o negativa, è sempre ben accetta!
Ultima cosa, ma non meno importante, devo ringraziare le mie due beta, senza le quali questa storia sarebbe stata orrida! Perciò grazie LuteaEos e hugmeljam, vi adoro!
 

  
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