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Autore: kannuki    25/09/2013    1 recensioni
Non ha alcuna arma con se, non può difendersi e non può neppure replicare il giochetto che ha fatto con Rose a suo tempo. Ora che Katherine ha assunto la cura per l'immortalità, non è certa che torni indietro, una volta morta... ed è piena di verbena, fattore che rende nullo qualsiasi tentativo di salvarla! Resisterà, farà quello che ha sempre fatto con Klaus: ignorerà Marcel e scapperà alla prima occasione... e se proverà a morderla, avrà una bella sorpresa.
Comincia come la seconda parte di 'Meet EM at 2:00 pm', incrocia 'Hannibal' e Will Graham a Baltimora e prosegue con 'The Originals' a New Orleans. Nessun Elijah è stato pugnalato in questa storia. ^^
Genere: Fluff, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Elijah, Hayley, Katherine, Pierce, Klaus
Note: Cross-over, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Backover'
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Baltimora

... e non vuole raccontarmi cosa successe al castello?”

No.”

Katherine è tornata in terapia. Per parlare con qualcuno, non per altro. Ha finito di scrivere il racconto e l'ha inviato a tre case editrici. L'hanno scartato tutte e tre. Non vuole fama o notorietà, vuole far conoscere la sua storia. Magari avere un parere disinteressato ed oggettivo... però c'è sempre quel sito di storie a capitoli che ha trovato navigando su Internet... può crearsi un nickname...

E' regredita.”

Katherine annuisce, incrociando le caviglie racchiuse da eleganti sandaletti estivi. E' settembre inoltrato ma fa ancora molto caldo. Ne è quasi stufa.

A questo punto non credo che la psicanalisi sia la soluzione. Nel mio modesto pare, non ha bisogno di parlare con uno psicologo.” Hannibal Lecter chiude l'elegante blocco notes e avvita la penna, riponendola all'interno della giacca. Katherine Pierce non ha bisogno di uno psicologo: deve solo alleggerire la coscienza con l'uomo giusto. “Mi sta facendo sprecare tempo prezioso, Katherine. Tempo che potrei dedicare ad altri pazienti con problematiche ben più serie di un cuore ostinato e caparbio.”

L'aveva detto anche Klaus. Ostinata e caparbia. Gliel'aveva detto di fronte al fuoco, al castello, mentre si asciugava le ossa dopo l'acquazzone. Quel pomeriggio, aveva ignorato l'avvertimento di Elijah di non attardarsi nel bosco, ma aveva voluto fare di testa sua: sarebbe tornata a cavallo, quando le prime gocce di pioggia avrebbero picchiettato le foglie.

Invece era scoppiato un tremendo temporale e il cavallo era fuggito, disarcionandola e procurandole una lussazione alle spalla destra. Katherine si era rintanata alla meno peggio contro un albero scavato dal tempo e dagli animali e Niklaus l'aveva trovata lì, mentre gemeva in preda al dolore. Era scesa la notte, poi era arrivata la nebbia. Katherine stava congelando. Il dolore la intontiva. Niklaus aveva oltrepassato la nube bianca con la camicia incollata addosso, i capelli fradici e l'umore peggiore degli ultimi cento anni. Katherine aveva sentito il cuore esploderle, quando si era chinato su di lei, scrutando ogni centimetro della sua persona. Si era persa in un labirinto di sentimenti quando le aveva chiesto se stava bene e l'aveva presa in braccio, conducendola in fretta e furia al castello. In seguito, Katherine l'aveva udito scagliarsi contro il fratello, accusarlo di negligenza e promettere un futuro nero se si fosse ripresentato il caso. Lì per lì aveva pensato 'mi ama, non può non amarmi!' e aveva abbandonato tutto il suo cuore nelle mani dell'unico uomo che aveva mostrato di tenere a lei. Aveva preso le parti di Elijah addossandosi tutta la colpa, ma Klaus aveva fatto orecchie da mercante, concludendo la sua spietata arringa con un borbottio dimesso e quasi timido.

'Se ti succedesse qualcosa, non me lo perdonerei.'

A quelle parole, Katherine era crollata.

La verità era venuta dopo.

New Orleans

Lo sta viziando.

Da quando è tornata, Hayley è onnipresente e soffoca il bambino di attenzioni. Klaus non ha potuto fare a meno di notarlo, seppure rinchiuso nella sua nube nera di malcontento. Mikeal cresce in fretta, ha l'animo gentile, è affettuoso e socievole. Non mostra inclinazioni artistiche, ma gli piacciono le figure colorate e passa ore a guardarle.

Devo andare dalla parrucchiera.”

Divertiti.”

Hayley alza gli occhi al cielo. Se non fosse per gli educati interventi di Elijah, a malapena si parlerebbero. “Puoi badare a lui mentre sono via?”

Klaus le rivolge un'occhiataccia e quello basta a darle la risposta. La casa è grande e non si pestano i piedi. C'è un accordo silenzioso fra loro: rendere il più possibile serena l'infanzia del bambino. Non hanno neppure dovuto discuterne.

Torno fra due ore.”

Prenditi tutto il tempo che ti serve” mugugna aprendo il blocco dei disegni. Mikeal si sta applicando in un gioco astruso. Klaus fissa i disegni passati e lo confronta col modello accovacciato sul tappeto. E' cambiato ancora. Ogni giorno nota qualcosa di diverso, in lui. D'un tratto il bambino molla i giocattoli e trotterella fino alla poltrona su cui è seduto. Klaus lo aiuta a scalare il bracciolo e gli mostra i disegni. Mikeal dondola col busto, afferrando le pagine. Le lancia goffamente davanti a se e il ritratto di Katherine spicca fra gli abbozzi dei corpi. La bocca doveva riempirla meglio, ma gli occhi... gli occhi sono proprio i suoi. “Ti ricordi di Katherine?”

Mikeal lo guarda e poi guarda il ritratto. Batte la manina sopra e la porta alla bocca.

Ump! Come fa a ricordarla, sono passati due mesi...

...ah!”

Kath.”

Ahhh...”

E' ancora troppo piccolo. Klaus sospira e tira indietro la testa, fissando il nulla. “Quando sarai abbastanza grande per uscire con le ragazze, ti spiegherò alcune regole fondamentali...” mormora tenendolo fermo per le gambine. “Abiti sempre in ordine, orologio di marca, sovrannaturale capacità di ascolto...”

E ti basi su questo per conquistare una donna?”

Ci mancava il fratello!

Hai interrotto il mio elenco” borbotta chiudendo il blocco con i ritratti. Il visino caldo del bambino è spinto contro il suo, ma come al solito ha dimenticato di radersi e dopo pochi secondi, lo sente agitarsi.

Potresti renderti presentabile? Sophie e le ragazze stanno venendo qui.”

Quelle tre cretine non fanno che ciarlare formule magiche e studiare Mikeal nemmeno fosse un fenomeno da baraccone! Mikeal adora il fratello ed Elijah regredisce alla quinta elementare in sua presenza. Rebekah ha reso chiaro fin dall'inizio che non avrebbe preso parte alla crescita del bambino e non ha mai voluto incontrarlo. Ha interrotto i rapporti con i fratelli, ma Klaus sa che Elijah la vede saltuariamente.

Bekah ha preso il volo, Hayley lo detesta e Katherine non lo vuole.

Klaus ammette di non aver mai avuto un buon rapporto con le donne. Centra la madre? O è solo incapace di relazionarsi con gli individui di sesso femminile? Che c'è che non va in lui? Deve far difetto la sua sovrannaturale capacità di ascolto...

Ora ci facciamo il bagnetto e ci mettiamo in ghingheri.”

L'ha già fatto, il bagnetto” sbuffa abbandonando il blocco con i ritratti sulla poltrona. “Vado a fare un giro.”

E a chi tocca rendere il salotto presentabile? Elijah posa il piccolo a terra e scavalca i giocattoli, riordinando la stanza. Mikeal trotterella fino al blocco e afferra i fogli che spuntano da un lato. Li getta per terra con un gridolino soddisfatto.

No, tesoro. Non toccare i disegni di papà.”

Elijah ammutolisce di fronte al ritratto di Katherine. La donna ha gli angoli della bocca incurvati in un tenue sorriso. Katerina non sorride mai in quel modo, la sua è più una smorfia sarcastica. Però gli occhi... “Sei fortunato ad essere figlio unico” mormora posando il ritratto sugli altri. “Non rischierai di innamorarti della ragazza di tuo fratello.”

Mama...”

Peccato che Hayley non sia presente...

Mama!” ripete battendo la manina sul foglio.

Fortuna che Hayley non è in casa e non può udire il figlio chiamare 'mamma' un'altra donna!

***

E' pieno di creature sovrannaturali, quel mercatino. Katherine si guarda attorno, il cuore che se ne va per conto suo. Ha già contato tre vampiri a caccia e due streghe che si fingono chiaroveggenti. Non c'erano così tanti vampiri a New Orleans, una volta. Klaus gestisce tutta quella gente, tutti i giorni?! Per forza scappa di casa a mesi alterni...

Katherine sente gli sguardi affamati dei vampiri su di se e si affretta a raggiungere il banchetto della strega più vicina. La donna di colore ha le trecce avvolte su se stesse e un gran turbante rosso in testa. Non la guarda ma rimescola le carte, posandole sul tavolo. “Ti predico il futuro, carina?”

Non ce n'è bisogno. Il mio presente fa schifo e se non trovo il mio amico, avrò un'esistenza molto breve” mormora riducendo al minimo la voce. “Klaus Mikealson, l'ibrido originale. Dove posso trovarlo?”

La strega la riconosce, sposta lo sguardo in alto e fissa le due figure alle spalle di Katherine. Un rivolo di sudore scivola lungo il collo della donna e Katherine stessa ha smesso di sperare di passare inosservata. Si è andata ad infilare nella tana dei lupi e ora ne paga il fio.

***

Brutta giornata, amico?”

Pessima, Marcel...”

Il whisky non allevia la mancanza. Ma cosa deve fare, saltare sul cavallo nero e rapirla? Quelle cose non le fa più da... mesi, pensa sbattendo il bicchiere vuoto sul bancone del bar. “Ancora.”

Risollevati. I miei ragazzi dicono che hanno una sorpresa per te.”

Un modo per eliminare tutte le streghe dalla faccia della terra? Klaus occhieggia il liquido biondo nel bicchierino, mentre Marcel ripone il cellulare nella tasca posteriore dei jeans. “E' un bomba, amico. Una vera bomba!”

Ma che ha da essere tanto allegro? E perchè Kath è così testarda, maledetta donna?!

Non c'è bisogno di spingere, cammino da sola!”

La scarica elettrica gli attraversa la spina dorsale. Klaus si volta di scatto e il vampiro nero annuisce, compiaciuto. “Tanti auguri di buon compleanno, mio amato sire!”

Non è il mio compleanno.”

Ah no? Che diavolo, eppure mi sembrava...”

Un vampiro la spinge avanti, Katherine accenna due passetti veloci per non cadere ma inciampa sui piedi di un terzo (le ha fatto lo sgambetto, maledizione!) e plana goffamente fra le braccia del festeggiato.

E' troppo sorpreso per godersi il contatto. Klaus la allontana da se. “Che cosa ci fai qui?”

Turismo.” I vampiri alle sue spalle stanno calcolando il divertimento che ne potranno ricavare, se la chiacchierata con lui non andrà a buon fine. Katherine sistema le maniche della giacchetta e sorride. “La ricordavo più affabile, questa città.”

Che sia venuta per lui? Possibile? “Turismo...”

E' colpa del mio analista. Ha l'assurda convinzione che tu faccia parte del processo di guarigione” mugugna osservando l'incredulità passare sui lineamenti del vampiro. “Rifiuta di prendere altri appuntamenti, se prima non chiariamo alcuni punti.”

Sei tornata dall'analista?”

Mi andava di parlare con qualcuno che non mi interrompesse con stupidi giudizi e facili soluzioni.” Katherine alza le spalle, sorridente. “Come sta, la famiglia?”

Quando Klaus la guarda in quel modo, tutte le cellule del suo corpo le urlano di fuggire. Lo farebbe volentieri ma la riacciufferebbe dopo tre secondi.

Kath, perché sei qui?” insiste piantando gli occhi nei suoi.

Mostra clemenza per la vittima sacrificale costituita. La clemenza fa grandi gli imperatori.”

Potrebbe avere almeno la decenza di mostrare timore! La sua umanità la fa risplendere come una perla in una miniera di carbone. Klaus si scopre affamato come un tempo, quando doveva decidere se sacrificarla o tenerla per se. Solo una sciocca si metterebbe nei guai di sua spontanea volontà. Katherine è tutto fuorché sciocca. E' così algida e ridicolmente indifesa, nel suo vestitino estivo... “Cosa vuoi da me, donna?”

Katherine ha riconosciuto i volti di quelli che ha fregato in passato. Sembra che tutti i vampiri di New Orleans si stiano radunando per assistere all'evento. Il loro rapporto di amore ed odio è leggendario. “E'... privato.”

Una smorfia indurisce la mascella di Klaus. Illudersi non gli è mai riuscito bene. “Dopo di te.”


  
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