25/09/2013
3 recensioniUna sera diversa.
Le Holyhead Harpies stavano vincendo. Ginevra Weasley sfrecciava fra compagne e avversarie con la pluffa in mano, raggiungendo gli anelli. Tira. L'anello centrale è attraversato con la massima velocità dalla pluffa, che passando aveva leggermente urtato il cerchio di metallo. E' punto. Nello stesso momento Valery Wale afferra il boccino.La partita finisce con un punteggio di 220 a 140 per le Holyhead Harpies. Vidi Ginny con le sue compagne girare in tondo per il campo, salutando e sorridendo. Si fermarono davanti la tribuna dove c'era seduto Shacklebolt, il ministro della Magia, e si inchinarono.
Dopo sfrecciarono verso terra.
Scesi dalle tribune e andai verso gli spogliatoi, aspettando che lei uscisse. Sentivo da fuori urla felici, e un parlottare continuo con voci acute e tante risate. Poi sentii la sua voce:
"Ragazze vincere questa partita è solo un passo, vi ricordate chi sfideremo nella prossima? I Cannoni di Chudley. Da domani allenamento ogni giorno, dalle 9:00 alle 12:00. Comunque... Complimenti, siete state bravissime!".
E già immaginavo sul suo viso che un sorriso si allargasse.
Da quando Ginny era diventata capitano di una squadra così importante era diventata molto esigente, e non solo nel campo del Quiddich. Anche se lo sport rimaneva al primo posto.
Anzi no, al secondo: dopo la morte di Harry, a causa di un attacco improvviso di tre mangiamorte, ormai catturati, era rimasta sola, col suo primo figlio, James Sirius.
Era identico a Harry, slanciato, capelli scuri indomabili e occhi verdi. Non come quelli di Lily, come quelli di Ginny.
Vidi quest'ultima mentre usciva dagli spogliatoi, insieme alle sue compagne.
-"Remus.."- sussurrò.
I suoi occhi, sorrisero.
Si avvicinò a me, salutando le compagne con l'ordine di essere puntuali il giorno seguente. Dopo mi abbracciò. Un profumo di lavanda mi avvolse. Le sue braccia minute stringevano il mio collo e le mie si adagiarono sulla sua vita.
-"sei stata bravissima stasera"-
-"Ehi!" e mi pizzicò sul fianco - "io sono sempre bravissima"-
Risi di gusto, come non succedeva da tanto.
-"Si hai ragione. Ti va di andare a bere qualcosa?"-
Erano passate due ore da quella domanda: avevamo chiacchierato, riso, ci eravamo presi in giro e stavamo bene. Era così strano stare bene.
Ma soprattutto avevamo bevuto, e forse per questo ci sentivamo più liberi.
Mi sedetti più vicino a lei, cingendole i fianchi.
-"Remus, solo tu puoi capirmi.."-
-"Lo so, Harry e Dora saranno sempre una parte di noi"-
-"Ma io voglio ricominciare"-
-"E' dura ricominciare"-
-"Con te sto bene"-
-"Anche io con te sto bene. Ma sono vecchio, povero e un lupo mannaro."-
-"Quante volte lo hai ripetuto a Tonks?"-
-"Tante"-
-"E' servito a qualcosa?"-
-"No"-
-" Allora stammi vicino"-
-"Te ne andrai?"-
-"No, baciami!"
Era da tre mesi e mezzo che questa scena si ripeteva, terminando con Remus che la riaccompagnava a casa e Ginny che non dormiva tutta la notte per gl'incubi. Ma quella sera non andò così.
Remus la strinse più forte e appoggiò le labbra sulle sue.
Dopo si allontanò e andò a pagare.
Ginny lo raggiunse e lo prese per mano.
Uscirono dal locale e Remus la baciò di nuovo, sussurrando: "Ora ti accompagno a casa".
Ma quella notte Ginevra Weasley non avrebbe avuto incubi.