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Autore: Kirakim    26/09/2013    2 recensioni
Jonghyun è un ragazzo povero che deve proteggere la sua famiglia.
Infatti la guerra sta distruggendo la sua vita,ma ancora non sa che sarà proprio lui ad innescare la bomba che farà scoppiare una guerra ancor più terribile.
L'amore spesso non si comanda e Jong si era innamorato della persona sbagliata.
Genere: Avventura, Azione, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi, Slash | Personaggi: Jonghyun, Key, Minho, Onew, Quasi tutti
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
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-Capitolo 35-

La notte annebbiava tutta Seul,le luci delle case erano spente e nessun rumore sembrava spezzare

quella calma apparente.
Onew era fuori tra i cespugli accanto alla vecchia diga e scrutava ogni movimento delle guardie che si

aggiravano sfinite avanti e indietro.
Era fermo nella stessa posizione ormai da quasi un ora,guardava e riguardava,ascoltava il rumore dei

passi speranzoso di trovare il modo di oltrepassare quel confine e recarsi da Jonghyun.
I minuti passavano interminabili e non poteva permettersi di fallire,doveva muoversi e fare tutto prima

che arrivasse la luce del giorno.
"L'attacco è stato anticipato allora?" disse una guarda all'altra accendendosi una sigaretta.
"Domani all'alba il comandante farà il discorso e attaccherà" continuò l'altro.
Onew sgranò gli occhi,cos'era questo cambio improvviso di programma? Lee era talmente convinto di

avere la meglio sul "Giù" che aveva persino anticipato la battaglia.
Il ragazzo non aveva tempo,non più ormai,doveva andare ad avvertire Jong ad ogni costo.
Cambiò posizione trascinandosi furtivo avanti e indietro sperando di trovare un punto meno sorvegliato

da dove sgattaiolare.
Erano le due di notte ormai,doveva fare presto,ma non riusciva a passare la diga,troppe persone si

aggiravano armate da li.
Spostò lo sguardo e con sua sorpresa vide un soldato rannicchiato su se stesso,si avvicinò lentamente

per vedere meglio cosa stava accadendo.
"Ma....russa?" si chiese alzando un sopracciglio.
Era proprio quello che ci voleva,senza fare rumore passò da sotto la diga nel punto dove non era

sorvegliata e in un attimo si ritrovò oltre il confine.
Tirò un sospiro di solievo vedendo che per chissà quale fortuna era riuscito nel suo intento.
Strisciava senza sosta tra l'erba alta,gomiti e ginocchia bruciavano facendo artrito col terreno

ruvido,ma non rallentava,continuava e stringeva i denti pensando che quella era la cosa giusta da

fare,doveva aiutare il suo amico e non si sarebbe di certo arreso al primo ostacolo.
Cos'era un ginocchio sbucciato a confronto di un cuore frantumato in mille pezzi?
Solo un lieve solletico,che si poteva facilmente sopportare.
"Chi va là?!" urlò una guardia squarciando il silenzio.
Onew si bloccò e rimase disteso sull'erba tremando,l'avevano sentito,ormai aveva perso.
"Esci fuori!" continuava quello alzando il fucile.
"Dio..." sussurrò il ragazzo restando immobile e stringendo gli occhi.
"Esci ho detto! o sparo!"
Avvicinò il mirino all'occhio destro chiudendo il sinistro.
"Conto fino a tre..e sparo!"
Onew non sapeva se alzarsi o restare fermo,il conto alla rovescia era iniziato,forse era questo il suo

destino,non riuscire ad aiutare l'unica persona importante nella sua vita.


Lui fin da sempre era cresciuto da solo,il padre era morto durante il primo scontro tra le due città e la

madre se ne era andata poco dopo,c'è chi dice per il dolore e la disperazione di aver perso il marito.
Era solo un bambino quando vide la propria famiglia sgretolarsi sotto i suoi piedi,venne cresciuto dalla

nonna materna che lui non si sa per quale motivo ancora chiamava madre.
Forse per colmare quel vuoto che era rimasto dentro al suo cuore,forse perchè la nonna gli ricordava

quella famiglia,quella voce dolce che gli cantava la ninna nanna ogni notte prima di dormire,che gli

rimboccava le coperte e gli dava l'ultimo bacio della giornata.
Ad Onew mancava tutto questo,ma non ne parlava mai,a lui non piaceva risultare debole perchè era

sempre quello positivo che aiutava gli altri.
Solo con Kibum all'età di dieci anni raccontò tutto questo e fu come liberarsi di un peso enorme.
No,non poteva fallire questa volta,già il suo amico aveva perso la madre che però a malapena

ricordava,non poteva far si che perdesse anche l'unico vero amore della sua vita.


"UNO!" urlò la guardia premendo lentamente il grilletto pronto a far fuoco,quando un rumore sinistro si

fece più vicino alla diga.
"Ma cosa?.."
Un leprotto sbucò fuori dall'erba saltellando come se niente fosse,la guardia sospirò "Era solo..un

coniglio.."
Si rimise seduto e poggiò a terra il fucile ridacchiando.
Onew riprese a strisciare allontanandosi sempre più dalla diga e di conseguenza dal pericolo.
Arrivò in un prato dove sbucava un grosso albero,si alzò in piedi e continuò a camminare.
Dritto davanti a sè solo il buio,nessuna luce,nessun rumore e i soliti lampi minacciosi che non

promettevano nulla di buono.
Si strofinò gli occhi vedendo poco dopo alcune palazzine, "Sono arrivato!" esclamò iniziando a

sorridere,fino a quando un tuono bucò il cielo scuro e pioggia fitta iniziò a scendere veloce.
Si mise a correre,tutte le luci delle case erano spente,doveva trovare riparo ma non trovava niente,quel

posto era nuovo per lui non riusciva ad orientarsi fino a che vide una luce fioca da una finestra.
Si avvicinò correndo ormai tutto fradicio e bussò alla porta di quella casa.
Nessuno veniva ad aprire,ormai il freddo si faceva sentire e qualche chicco di grandine aveva arrossato

cadendo la pelle del ragazzo.
Bussò nuovamente,aspettò ma nessuno aprì.
Decise così di avvicinarsi alla finestra illuminata e bussò a quella,un ombra sgualcita si intravide dal

vetro,qualcuno lo aveva sentito.
Quest'ombra era sempre più vicina e Onew indietreggiò di qualche passo sperando di non essere

fucilato a vista da questo sconosciuto che stava per aprire la finestra.


La pioggia ormai era insopportabile e quasi gli offuscavano la vista quelle gocce tremanti che

scendevano orgogliose dal cielo.
Un rumore attirò l'attenzione di Onew, fissò la finestra che piano si stava aprendo davanti a lui.
Il cuore gli balzava in gola e gli occhi spiritati non lasciavano dubbi sul suo stato d'animo di quel

momento.
La finestra si spalancò,un ragazzo gli si presentò davanti guardandolo quasi sorpreso.
"Ma..che ci fai fuori alla pioggia?" chiese questo con sguardo curioso piegando la testa di lato.
"H..ho..freddo..." rispose tremando.
"Entra avanti" disse l'altro allungandogli una mano e sorridendo.
Quel gesto così imprevisto lasciò senza parole il ragazzo del "Su",come poteva quello sconosciuto

fidarsi tanto di qualcuno che non aveva mai visto da farlo entrare in casa?.
Onew gli prese la mano ed entrò,l'altro gli mise attorno alle spalle una coperta e lo fece sedere sul

divano.
"Come mai fuori alla pioggia a quest'ora?"
"Io..stavo cercando una persona.."
"A quest'ora???"
"S..si..non avevo scelta.."
"Tu non sei del "Giù" vero?" chiese assottigliando gli occhi.
"No..." sospirò Onew abbassando lo sgardo.
"Chi stai cercando?"
"Non so se posso..."
"Io conosco tutti qui..ti aiuto!"
Alzò gli occhi,quel viso era così dolce ed innocente che mai avrebbe potuto tale sguardo mentire.
"Cerco..un certo Kim Jonghyun" disse fermamente.
Il ragazzo gli si avvicinò e allungò la mano sotto l'espressione stranita dell'altro.
"Piacere,sono Jonghyun".



Se vi interessa gestisco una pagina facebook dove metto in anticipo i capitoli della fanfiction,si chiama welovekpopitalia,fateci un salto se vi fa piacere
  
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