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Autore: Cloudsoftime    26/09/2013    1 recensioni
è la mia prima ff sui Simple Plan, volevo tanto scrivere qualcosa su Pierre e David. Questo è quello che la mia testa ha fruttato. David, per svariati motivi che scoprirete leggendo, compirà un viaggio e in mezzo a mille perchè scoprirà qualcosa di straordinario. Hott Baguettes
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chuck Comeau, David Desrosiers, Jeff Stinco, Pierre Bouvier
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Ecco l'ottavo capitolo. Si si si la storia si sta scaldando. Non vedo l'ora di trascrivere il resto! Buona lettura, a presto (spero)! ^^



[Due mesi dopo]

Entro in camera con una voglia matta di farmi una doccia e buttarmi nel letto. Sono abbastanza stanco oggi, domani mi devo svegliare presto per andare a lavorare. Mi hanno assunto il sabato e la domenica come commesso alla Blockbuster a pochi isolati dal college. Devo guadagnarmi un po' di soldi per le solite vacanze estive che quest'anno farò con Pierre, spero.
Pierre.
È da due mesi che stiamo insieme, cioè non stiamo proprio insieme. Lui non me l'ha mai chiesto e io nemmeno, ma ci comportiamo da tali. Appoggio i libri che ho in mano sulla scrivania occupata solo dal Mac di Pierre. Per adesso. Sento dei rumori provenire dal bagno, poi la doccia che si chiude. Sorrido, è da stamattina che non lo vedo e m manca un sacco. In questo periodo mi sono accorto che Pierre mi piace veramente tanto. Non solo per il fisico, è ovvio. Amo il suo carattere, è una persona gentilissima e sensibile. Capisce tutto di me, come se ci conoscessimo da anni. Sa quello che voglio, ha capito subito come sono fatto e ha accettato i miei difetti. Ad esempio il disordine, un esempio stupido. È da una settimana che hanno aperto i dormitori e la mia parte di camera è già una giungla. Per non parlare dell'armadio. Dettagli. La porta del bagno si apre e Pierre compare sulla soglia con un asciugamano bianco avvolto alla vita e il corpo ancora ricoperto di goccioline d'acqua.
-Dave!-
Esclama vedendomi e correndomi incontro. Mi abbraccia bagnandomi tutta la maglietta e sfregando i suoi capelli fradici sui miei.
-Pierre...-
La voce mi si spezza quando sento il calore del suo corpo sul mio. Pierre si scosta quel poco per guardarmi negli occhi e mi bacia appassionatamente come se non ci fisse un domani. Mi lascio andare al suo bacio fregandomene della maglietta e della pozzanghera d'acqua che si sta formando intorno a noi.
-Mi sei mancato oggi-
Mormora Pierre sulle mie labbra.
-Anche tu-
Rispondo arrossendo. Mi sto abbastanza abituando alle sue frasi sdolcinate, ma all'inizio mi sentivo veramente in imbarazzo quando mi diceva cosa del genere e soprattutto quando ero io a volergli dire qualcosa. Adesso, invece, non ho più tanta vergogna e ne vado fiero. Pierre si stacca completamente da me e mi squadra da capo a piedi.
-Ti conviene cambiarti David!-
Sentenzia poi facendo il finto serio.
-Dici?-
Rispondo alzando le braccia. Il mio sarcasmo fa schifo, lo so. Mi dirigo verso l'armadio per cercare dei vestiti asciutti e opto per il pigiama. Decisamente. Mentre cerco un paio di boxer sento le mani di Pierre appoggiarsi sui miei fianchi. Mi blocco con le mani a mezz'aria.
-Posso aiutarti a fare la doccia Dave?-
Soffia lui sul mio collo innescando una reazione a catena che fa impazzire i miei neuroni.
-Certo-
Sospiro girandomi verso di lui. Pierre mi sfila la maglietta e la butta sul mio letto. Poi mi prende per mano e spinge delicatamente verso il bagno sorridendo ebete.
-Ho un regalo per te dopo-
Esordisce cercando lo shampoo apposta per i miei capelli schifosamente tinti nell'armadietto.
-Un regalo?-
Pierre non è un tipo da regali da quel che ho imparato stando con lui. Quindi questo dev'essere qualcosa di importante, qualcosa per cui valga la pena farlo. Mentre preparo la doccia rimugino su cosa potrebbe avermi regalato.
-Un regalo. Non cominciare a fare il curioso. Non ti dirò cos'è-
Risponde lui serio avvicinandosi a me. Sogghigno.
-Lo scoprirò tra poco-
Pierre fa spallucce alzando le sopracciglia. L'acqua della doccia è pronta, devo spogliarmi e mi viene in mente che questa è la prima volta che Pierre mi vede nudo e...oddio. Mi mangio un'unghia facendomi sanguinare il dito. Fisso Pierre che mi sta guardando a sua volta perplesso.
-Bè Dave, cosa aspetti?-
Mormora poi.
“Non vorrai farti la doccia vestito! Forza, spogliati”
-Ehm, si scusa-
Farfuglio qualcosa cercando di nascondere la vergogna che cresce ogni secondo di più. Mi sfilo lentamente i jeans insieme alle scarpe e alle calze. Pierre è ancora li impalato che mi fissa.
-Però se mi guardi così non riuscirò mai a spogliarmi Pierre!-
Sputo fuori all'improvviso allargando le braccia. Lui scoppia a ridere come un bambino tenendosi lo stomaco con le braccia.
-E adesso cosa c'è da ridere?-
Uff, io sono qui a sprofondare nella vergogna e lui ride! Incrocio le braccia sul petto. Pierre smette immediatamente e mi appoggia le braccia sulle spalle abbassandosi un po' per guardarmi dritto negli occhi.
-Dave sei il mio ragazzo, non devi avere vergogna-
La sua voce è rassicurante tanto da farmi sciogliere in due secondi. Sorrido e bacio le sua labbra calmandomi.
-Hai ragione-
Mi sfilo i boxer e che la vergogna vada a quel paese. Entro nella doccia, l'acqua è calda al punto giusto. Mi siedo sullo sgabello che sarebbe quello della scrivania ma che, per qualche strano motivo, è finito qui. Pierre mi massaggia le spalle con il bagnoschiuma alla fragola che in realtà mi fa veramente schifo ma, visto che è il suo preferito, non gli dico niente. Chiudo gli occhi e una domanda affiora nella mia mente disturbando questo momento idilliaco che dovrei segnare sull'agenda.
-Ma Pierre...
-Dimmi-
-Noi...bè non stiamo insieme. Non siamo ufficialmente fidanzati, non me lo hai mai chiesto-
Ragionamento degno di David Desrosiers sotto la doccia con Pierre che gli massaggia le spalle dopo una dura giornata di lavoro.
-Bè, in un certo senso si-
Risponde lui abbastanza freddo. Le sua mani si bloccano, sembra che voglia sviare il discorso. Quando conosci una persona conosci anche gli atteggiamenti che assume in determinate situazioni. Ed io ho conosciuto anche questo lato di Pierre, quello che vuole sviare i discorsi. E mi fa innervosire un sacco quando si comporta così. Un pezzo di mondo mi crolla addosso. Pierre non vuole affrontare questo discorso, oddio. Finisco di fare la doccia da solo, ammazzandomi con i miei stessi pensieri. Esco dal bagno avvolto nel mio asciugamano azzurro. Pierre è sdraiato sul letto e fissa il soffitto, si è messo il pigiama blu con le pecore bianche. Lo guardo accigliato, senza pensarci troppo recupero il mio di pigiama e mi cambio in due secondi. Il silenzio tra di noi mi sta opprimendo, devo dire qualcosa.
-Dave, vieni qui-
Mormora Pierre precedendomi. Mi giro verso di lui e lo guardo. Come faccio a resistere? Mi avvicino facendo comunque il finto incazzato e mi siedo sul letto dandogli le spalle.
-Cosa c'è?-
La mia voce non ha intonazione. Pierre mi abbraccia da dietro e mi fa sdraiare di fianco a lui.
-Ti devo chiedere una cosa-
Sta sorridendo, lo sento.
-Cosa?-
Mi giro lentamente trovandomelo a due centimetri dal naso. Il mio cuore batte a mille come quando si è dichiarato la prima volta, ho lo stesso presentimento.
-Vuoi diventare il mio ragazzo Dave?-
Tutto quello che è appena successo è niente in confronto alla proposta di Pierre. Gli mostro un sorriso a trentadue denti. Come ho fatto a dubitare di lui? Come ho fatto a credere che mi stesse solo usando? Salto sopra di lui facendo rimbalzare il materasso sotto di noi.
-Certo che si Pierre!-
Rispondo quasi urlando. Sento il cuore scoppiare di felicità. Pierre ha capito cosa avevo e sinceramente adesso non me ne frega di tutte quelle paranoie. Ci baciamo, Pierre mi scosta dolcemente da lui e cambia le posizioni. Cavolo, è arrapante anche con il pigiama ricoperto di pecorelle bianche. Mi bacia il collo mordicchiandolo leggermente e prendendomi alla sprovvista. Io gemo sotto di lui e chiudo gli occhi.
-Oh Pierre, non sai quanto sono felice-
Mormoro tra un sospiro e l'altro.
-Anche io David, tantissimo. E ti voglio un sacco di bene-
Risponde lui appoggiandosi completamente su di me, facendo aderire tutto il suo corpo sul mio. Dovrei essere imbarazzato, ma non lo sono. Ho una voglia matta di Pierre, ho voglia di sentirlo mio. Solo mio. E credo che anche Pierre abbia voglia di me data la “presenza” tra noi due. Lo guardo alzando un sopracciglio e sorridendo.
-Hai intenzione di rimanere così tutta sera?-
Mormoro sentendomi leggero ed estremamente eccitato. Meno male che Pierre mi sta tenendo ancorato al letto.
-Era questo il mio regalo-
Sentenzia lui, poi mi bacia spudoratamente e capisco che per me è finita. La mia lucidità mi sta abbandonando lasciando il posto al caos più totale e, soprattutto, a Pierre. In questo momento c'è solo lui. Non c'è un passato e nemmeno un futuro. Il tempo si è fermato su di lui, sul suo corpo, sulle sua mani che mi stanno spogliano con forza strappandomi i vestiti di dosso. Mi bacia togliendomi il respiro, uccidendo i miei ultimi neuroni sani. Mi morde le labbra poi scende sul mio collo, sul mio torace sfiorandomi un capezzolo con la sua lingua. In due secondi mi spedisce in paradiso.
-Oddio...Pierre-
Chiudo gli occhi e inarco la schiena stringendo le lenzuola sotto di me.
-Ti piace Dave?-
La sua voce mi fa impazzire. Di solito quando parla normalmente è nasale, sembra che abbia sempre il raffreddore. Ma adesso è completamente il contrario, è roca e tremendamente sexy.
-C-certo che mi piace. Continua così, ti prego-
Pierre non se lo fa ripetere due volte. Continua a baciarmi e a mordermi senza farmi male. Gli accarezzo la testa passando le dita tra i suoi capelli ancora umidi e tirandoli leggermente. Poi però mi accorgo che c'è qualcosa che non va. Io sono mezzo nudo, il mio pigiama è sparito chissà dove. Mentre Pierre indossa ancora il suo stupido pigiama-pecora. Lo fermo e sollevo il busto sedendomi sul letto.
-Cosa c'è Dave?-
Mi chiede lui allarmato appoggiandomi una mano sul viso. Non gli rispondo, prendo la sua maglietta per un lembo e gliela sfilo lentamente. Lui sorride seguendo i miei movimenti.
-Hai ragione-
Sussurra poi sfilandosi anche i pantaloni. Mio dio. Pierre ha un fisico che... che mi stordisce ogni volta. Come fa ad esistere una persona perfetta come lui? Me lo chiedo in continuazione. Gli accarezzo il petto con le mie mani piccole e insicure.
-Forse per stasera va bene così Dave, cosa dici?-
Sentenzia guardandomi negli occhi, scavandomi dentro. Ma come? Finisce tutto qui? Cerco di non far trapelare la mia piccola delusione.
-Va bene Pierre-
Però forse ha ragione. Ecco, adesso mi sento un egoista ad aver pensato che sarebbe potuto succedere tutto stasera. Sarei stato pronto poi? Ma che cavolo di pensieri mi passano per la testa??
“Calma Dave, avete tutto il tempo che volete”
Il mio inconscio ha sempre ragione, lo ammetto.
-Dormiamo insieme?-
Mi chiede poi lui scostandosi dal mio corpo.
-Si Pierre-
Prepariamo il letto e ci buttiamo sotto le coperte avvinghiandoci l'uno sull'altro.
-Brr che freddo-
Sentenzio rannicchiandomi contro il petto di Pierre.
-Vieni qui-
Lui mi abbraccia scaldandomi in pochi minuti. Rimaniamo in silenzio ad ascoltare i nostri respiri, cercando di calmarci e di prendere sonno.
-Pierre, è il più bel regalo che abbia mai ricevuto comunque-
Sussurro alzando la testa a guardandolo dal basso. Ha gli occhi chiusi e respira lentamente, è bellissimo.
-Grazie a te Dave, sono felicissimo, veramente-
Mi viene quasi da piangere, forse non me ne sono ancora reso conto, ma ho un ragazzo. E ho anche un sonno dannato in questo momento. Mi giro sul lato opposto dando le spalle a Pierre che mi abbraccia cingendomi con un braccio. Siamo un po' stretti ma io sto bene così. Non chiedo altro.
-Dormiamo Dave?-
Mi chiede lui. La sua voce è piena di sonno.
-Certo, buona notte-
Mormoro sbadigliando. Lui sogghigna e mi bacia il collo.
-Notte Dave-
Mi addormento in poco tempo con il respiro caldo di Pierre che mi accarezza la pelle.

  
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