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Autore: inochan    26/03/2008    9 recensioni
Di tutti i peccati di cui posso colpevole, ho sempre pensato che la superbia non rientrasse tra questi.
Sfociando nella banalità, si potrebbe dire che il mio peccato più grande possa essere la pigrizia ma dopotutto non è una novità.
In tutti in miei miseri sedici anni di vita, io, Shikamaru Nara, sono sempre stato etichettato come un bradipo o uno scansafatiche e la cosa, come del resto tutte le seccature in cui spesso incappavo, mi scivolava addosso.
[ShikaIno][Shikamaru centric]
Genere: Triste, Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ino Yamanaka, Shikamaru Nara
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Sin of Pride

Sin of Pride

You gonna miss me when I’m gone, maybe…

 

Di tutti i peccati di cui posso essere colpevole, ho sempre pensato che la superbia non rientrasse tra questi.

Sfociando nella banalità, si potrebbe dire che il mio peccato più grande possa essere la pigrizia ma dopotutto non è una novità.

In tutti in miei miseri sedici anni di vita, io, Shikamaru Nara, sono sempre stato etichettato come un bradipo o uno scansafatiche e la cosa, come del resto tutte le seccature in cui spesso incappavo, mi scivolava addosso.

Questo villaggio con le sue obsolete regole e i suoi antichi pregiudizi, pretendeva che fossi perfetto in tutto e per tutto e molti miei coetanei cercavano, invano, di conformarsi ad esso con la solita frase fatta del tipo “è per il bene del villaggio”…

 

Io non ero così, e più li guardo dimenarsi e contorcersi in quelle assurde vite piene di vincoli e prive di libertà più sento lo stomaco entrare in subbuglio e un forte senso di nausea pervade tutto il mio corpo.

 

 

I look around me

but all I seem to see

Is people going nowhere

expecting sympathy

 

 

Molti, sentendomi parlare in questo modo, si sono domandati perchè abbia scelto anch’io questa vita.

Beh, vorrei vedere loro con una madre che mi ritrovo se avessero osato dirle di no, inoltre non avevo in mente nient’altro che potesse rimpiazzare il lavoro di famiglia.

Ma io ero diverso, come ninja non aspiravo a una vita agiata né tantomeno a una morte da eroe.

Desideravo semplicemente continuare a farmi i fatti miei ed ignorare coloro che continuavano a spaccarsi la schiena in imprese al di fuori dei loro limiti.

 

Erano tanti cretini che adoravano morire solo per avere il loro nome inciso su qualche lapide e forse non capivo che il più cretino di tutti ero io.

 

 

It’s like we’re going through the motions
of the scripted destiny
Tell me where’s our inspiration

 

 

Più gli anni passavano e più mi capitava di confrontarmi con gli idioti esaltati che prima vi avevo accennato.

Se in quei momenti avessi avuto uno specchio sottomano, sarei inorridito di fronte all’espressione di sufficienza che gli rivolgevo.

Sebbene non fosse volontaria la cosa, avvertivo un senso di superiorità nei loro confronti e con la mia espressioni perennemente annoiata e le fredde e pungenti battutine che rivolgevo a loro, era come se gli facessi capire che loro erano inferiori a me.

Nato graziato ma al contempo maledetto dalla mia intelligenza fuori dalla norma, era scontato che quegli idioti venissero a piangere da me quando una missione non era andata come loro avevano sperato ed imploravano da me un piano per uscirne fuori.

 

Ne ero disgustato.

 

 

If life wont wait
I guess it’s up to me

 

 

Inaspettatamente legai con alcuni di questi falliti, una fallita in particolare era sempre al centro delle mie misere attenzioni.

All’inizio la mia critica era sottile e ben ponderata per non venir travolto dalla sua furia, mi limitavo ad ignorarla ed ad asserire passivamente a ciò che lei chiamava idee di cui avevano, di fatto, solo il nome per quanto erano inutili e superficiali.

Già era superficiale e soprattutto non la finiva mai di aprire quella bocca a vanvera per parlare del suo idolo prediletto: Sasuke Uchiha.

Un rampollo di un antico clan sterminato, probabilmente l’unico che meritasse un elogio da parte mia per la diversa strada, o per meglio dire obbiettivo, che si era prefissato di raggiungere.

 

Eppure, da me non ricevette mai nessun elogio e non riuscivo a spiegarmi perché, ma mai quando lo vedevo circondato da quelle oche starnazzanti desideravo andarmene via.

 

 

 

No we’re not gonna waste another moment in this town
We wont come back, the world its calling out
Leave the past in the past gonna find the future

 

 

All’improvviso, cominciai ad aprire bocca più spesso, come un bambino che avesse finalmente imparato a destreggiarsi con le frasi da lui imparate.

Non smettevo mai di sottolineare la sua superficialità, di come per un ragazzo lei avesse buttato via un’amicizia durata anni e in special modo di come, per eseguire la sua tecnica, lei avesse sempre avuto bisogno del mio supporto.

 

In tono scherzoso spesso e volentieri le dicevo che sarebbe stata persa senza di me e che, soprattutto, avrebbe sentito terribilmente la mia mancanza.

 

 

And misery loves company
Well so long
You’ll miss me when I’m gone
You’re gonna miss me when I’m gone

 

 

Era una vera palla al piede, il punto debole del gruppo che solo in rare occasioni dava segno di poter fare qualcosa di utile per il gruppo dieci.

Mi meravigliavo di come una simile nullità avesse devi voti così alti all’accademia, ma d’altronde l’eccezione conferma la regola dato che i miei voti erano tutt’altro che ottimi.

Asuma non si stancava mai di ripetere che il nostro gruppo era il migliore in fatto di lavoro di squadra, ma come faceva ad ignorare quell’irritante vocina che si lamentava per un misero taglietto fatto in missione?

 

Dato che era una donna, non credo che comprendesse a pieno l’importanza di non perdere tempo in simili sciocchezze come l’amore.

 

 

 

Procrastination running circles in my head
While you sit there contemplating you’ll wind up left for dead
Life is what happens

While you’re busy making your excuses

 

 

 

Eppure proprio io, che aveva sempre rimproverato quegli idioti persi per una donna, m’innamorai.

E non si trattava di una donna qualunque, ma di quella fallita che da sempre avevo criticato.

I suoi occhi color del cielo e i suoi capelli color del grano mi hanno come ipnotizzato e il suo collo bianco quasi del tutto scoperto, ispirava in me emozioni che non credevo di avere.

Ma era le sue labbra rosee il mio obbiettivo finale, ogni volta che in silenzio ascoltavo il suo blaterale senza senso, mi perdevo a seguire ogni movimento di quei dolci petali.

Non erano carnose, semplicemente erano sottili e con un gran desiderio di essere assaggiate.

 

Non potevo crederci che proprio quello stesse capitando a me.

 

 

 

Another day, another casualty
But that won’t happen to me

 

No we’re not gonna waste another moment in this town
We wont come back, the world its calling out
Leave the past in the past gonna find the future

 

 

Ma un giorno, dovetti accantonare il mio amore, ovviamente non corrisposto, come dovetti lasciar andare il mio passato.

Sebbene non capissi quello strano senso di superiorità che fin da quando ero piccolo mi aveva accompagnato, non esitai a dare una svolta alla mia vita.

Fu quando Asuma morì che il mondo mi crollò addosso e portò alla luce la parte più oscura del mio io, la parte che non accettava compromessi e che soprattutto si sentiva a un gradino più alto rispetto agli altri.

 

Fu lì che iniziò il mio declino.

 

 

And misery loves company
Well so long
You’ll miss me when I’m gone
You’re gonna miss me when I’m gone

 

 

Da quel momento in poi ruppi il mio silenzio e non ci pensai due volte ad aprir bocca per esprimere tutto il mio disgusto verso di lei, lei che aveva cercato di darmi una mano nella mia vendetta.

Lei che aveva, da quel giorno, smesso di rimproverarmi per la mia freddezza e per la mia indole cinica.

Ma non era la sola, in ogni missione cercavo sempre di fare tutto il possibile per portarle a termine senza l’aiuto di nessuno.

Credevo che quello significasse essere adulti, eppure non capivo quanto lei in realtà soffrisse, per la prima volta, in silenzio.

Ero stanco e desideravo ora più che mai scappare da quel villaggio che riportava in me antiche ferite e in special modo, volevo scappare da quella banda di falliti che ora come mai aveva bisogno di me.

 

Ma non ero abbastanza maturo per offrirgli l’aiuto che volevano, non ero Asuma dopotutto.

 

 

 

Won’t look back
When I say goodbye
We’re gonna leave this world behind me
Gonna take what’s mine tonight

 

 

E finalmente riuscii ad ottenere una scappatoia da quell’inferno.

L’Hokage mi offrì un lavoro di tre mesi come ninja di supporto a Suna, finalmente avrei potuto lavorare con persone competenti e non con delle ochette starnazzanti inutili ed incapaci.

Tutt’ora, ripensandoci, mi sento uno schifo per i pensieri che mi balenarono in mente proprio sulla ragazza che amavo.

Andai anche da lei e con sguardo fiero le dissi che me ne sarei andato da quel villaggio per tre mesi, ricordo benissimo l’espressione confusa e persa che balenò sul suo viso.

 

Viso che notai solo ora ripensandoci, stanco e pallido.

 

 

 

cause every wasted day
Becomes a wasted chance
You’re gonna wake up feeling sorry
‘cause life won’t wait

I guess it’s up to you

 

 

Non capì il desiderio di dirlo proprio a lei, ma in fondo al mio marcio animo sapevo cosa andavo cercando: vendetta.

Fui crudele, talmente crudele che vidi le lacrime solcare di nuovo le sue gote leggermente colorite.

Le rinfacciai come fossi contento di andarmene da lì e di essere, finalmente, apprezzato per le mie capacità.

Ero compiaciuto della mia opera che avrebbe raggiunto il culmine quando lei in lacrime avrebbe finalmente abbasso la sua fiera testolina bionda e mi avrebbe implorato di restare.

 

Ma non arrivò, semplicemente lei si asciugò le lacrime e mi augurò buon viaggio.

Io, spiazzato ma infondo consapevole dell’orgoglio tipico di lei, le urlai, mentre si stava allontanando, la più banale delle frasi che marcò in maniera indelebile la mia caduta nell’abisso della superbia.

Non fu niente di eclatante, le dissi semplicemente che sapevo che lei provava qualcosa per me, cosa che era rimasta comunque un sospetto fino a quel momento, e che appena me ne sarei andato lei mi avrebbe tempestato di telefonate e lettere dicendomi quanto le mancavo.

 

Ne ero sicuro.

 

 

 

No we’re not gonna waste another moment in this town
We wont come back, the world its calling out
Leave the past in the past gonna find the future

 

 

Ma ben presto mi resi conto che quella non era sicurezza, era superbia.

Ero così preso dagli eventi che non riuscivo più a riconoscermi e quel lato oscuro che portavo nascosto dentro, mi rivelò per ciò che ero veramente.

Uno schifoso e pompato uomo pieno di sé fino a scoppiare, criticavo tanto Sasuke per essere un pallone gonfiato quando non mi resi conto di essere diventato come lui.

 

Ciò che mi diede questa consapevolezza fu il silenzio di lei.

 

 

And misery loves company
Well so long
You’ll miss me when I’m gone

 

Non mi scrisse né mi telefonò come avevo immaginato, inoltre sentii da Chouji che era entrata in confidenza con quel Sai più di quanto non lo fosse prima.

Sentivo dalla voce all’altro capo della cornetta la voce tremolante del mio migliore amico, titubante se dirmi o no la verità, una verità che avevo temuto fin dal primo giorno che varcai le porte di Konoha: uscivano assieme.

Lei non sentiva la mia mancanza ma al contrario a causa del mio comportamento, trovò l’aiuto che non potetti dargli quel giorno nelle braccia di un altro.

Ero così convinto che lei sarebbe stata sempre al mio fianco che non mi sono curato minimamente di mostrare un comportamento da persona civile.

 

Non era lei a sentire la mia mancanza…

 

 

 

You’re gonna miss me when I’m gone

 

 

…ero io.

Sono un essere davvero patetico, a meno di una settimana dal mio ritorno al villaggio, non riesco a darmi pace.

Non voglio vederli assieme, non voglio che lei sia felice tra le braccia di un altro e so che dicendo questo mi marchierò anche del peccato dell’avarizia, ma non ho un animo così puro come avete potuto vedere.

Lei mi manca terribilmente e so che questo è il castigo per la mia immotivata superbia, eppure ero così sicuro che lei avrebbe sentito anche solo un po’ il bisogno di stare con me.

 

La superbia mi ha accecato.

 

 

 

You’re gonna miss me when I’m gone

 

 

Stringo a me il cuscino, oramai inumidito dalle lacrime.

Continuo a essere ancora più patetico, io sono un uomo e mi ero ripromesso di non piangere mai più in vita mia e ora sono qui.

Percorro il sentiero che mi riporta al villaggio con sguardo stanco e spento, non voglio vederli insieme ma voglio solo lei.

Con la sua lunga coda bionda che volteggia mossa dal vento e quegli occhi così chiari e limpidi, l’unico cielo che abbia mai sperato di vedere senza nuvole.

 

Mi manca da morire.

You’re gonna miss me when I’m gone

 

 

Oramai ho varcato il portone, ci sono la mia famiglia e i miei amici ad aspettarmi, ma non lei…

Dovevo immaginarmelo che non sarebbe venuta, troppo impegnata con il suo nuovo ragazzo, eppure da un lato è stato un bene.

Nonostante il mio ardente desiderio di vederla ancora una volta, avrei finito per fare una figura meschina, lanciandomi tra le braccia di lei e piangendo come se fossi un bambino.

Avrei tanto desiderato avere un’altra chance, ma ho perso tempo e con essa anche la mia ultima corda di salvezza.

 

Dovrò vivere con questo dolore ancora per un po’, come marchio indelebile del mio peccato.

Ma qualcosa mi strattona per un braccio, mi giro e vedo lei che mi sorride radiosa.

Il mio cuore sembra fermarsi ma cerco con la coda dell’occhio di scorgere un possibile Sai nelle vicinanze, in modo per avere un buon pretesto per scappare.

Ma lui non c’è, c’è solo lei che continua a sorridermi e quel sorriso è tutto per me.

 

 

-“Mi sei mancato, Shikamaru…”-

 

Mi dice con voce flebile, cercando di non incrociare il mio sguardo. Io le sorrido per la prima volta dopo tanto tempo ed accarezzandogli il viso con un mano le rispondo:

 

 

-“Tu di più, Ino…”

 

 

Forse la mia superbia non mi aveva del tutto accecato.

 

 

You’re gonna miss me when I’m gone

 

Simple Plan – “When I’m gone”

 

 

 

Angolino dell’autrice

 

Bzzzzz….Eccomi di nuovo qui con finalmente una bella song-fic sui nostri Ino&Shikamaru!

Dopo l’ondata di fic shikainose, da me assai gradita (*Q*), ho deciso di unirmi anch’io alla festa!

So che Shikamaru può sembrare un po’ OOC, ma da quando è morto Asuma mi ha dato come l’impressione di eccedere nelle sue capacità, va bene diventare grande e figo come il sensei, ma non può pretendere di fare tutto lui!

Beh spero vi sia piaciuta, a presto ^^

  
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