Non ci crede. Ha finito per sempre.L'incubo è terminato. Oggi ha messo per l'ultima volta nella sua vita piede nella sua scuola. Ha appena salutato i professori con una stretta di mano e un sorriso mentre in mente pensava "andate a fare in culo, mi avete rovinato la vita". Il cuore potrebbe uscirgli dal petto da un momento all'altro e non si scorderà mai della sensazione che ha provato quando ha posato il piede fuori dal cortile dell'edificio.
E' finito tutto cazzo! Cinque anni di merda con professori di merda e compiti di merda. Non se ne capacita ancora.
Domani è mercoledì, ma lui non andrà a scuola perchè è finita! Per sempre! Può finalmente bruciare tutti i libri, tanto non ha neppure fratelli più piccoli a cui serviranno, e stasera andrà ad ubriacarsi! Ma da quanto tempo è che non beve come si deve? Che non si sbronza fino a vomitare l'anima?! E stasera finalmente potrà brindare alla fine di questo schifo di liceo, o al futuro che si è deciso ad arrivare. Ora può finalmente anche lui tornare tardi persino di lunedì, prendere la macchina tutti i giorni e non dovrà più spaccarsi la schiena per quella merda di zaino. Finalmente è come i suoi amici, è al loro livello! Ma questo non importa, perchè ormai non li vedrà più poi così tanto. Loro non sanno quello che ha in mente, non sanno cosa sta progettando dal primo liceo. Nessuno lo sa, tantomeno i suoi genitori, che vivono a kilometri di distanza ormai da anni, e nemmeno Gemma lo sa, anche se vive con lui e si sente come responsabile di suo fratello.
Così esce dalla scuola, ha appena finito l'esame orale, e sa già cosa fare. Fuori ad aspettarlo in macchina c'è il suo ragazzo, che canta a squarciagola una canzone alla radio, con gli occhiali da sole sul naso e i capelli scompigliati come sempre. Batte la mano sullo sportello per tenere il ritmo e sorride e urla il suo nome quando lo vede. Esce dalla macchina e i due si abbracciano e si baciano, perchè finalmente possono fare quello che sognavano e finalmente saranno liberi in un posto dove possono esserlo. L'auto è già carica dei borsoni di pelle consumati e dei trolley dei due ragazzi, che abbassano la capote della Corvette- regalo di compleanno per i 19 anni- e continuano a cantare come se fosse l'unica cosa giusta da fare.
Il ragazzo più piccolo non ha staccato neanche un minuto la mano da quella dell'altro, che teneva sul cambio. Ora sono arrivati ad Heathrow e hanno entrambi la pelle d'oca, ma anche un sorriso che non vuole scomparire.
I borsoni sono sulle solo spalle e i biglietti aerei nelle loro mani che tremano un tantino. Hanno ancora un paio d'ore, così si siedono al bar e prendono un croissant e un cappuccino, dicendosi cosa devono fare appena arrivati e quanto sono felici.
Finalmente la voce metallica si sente nell'aeroporto, e sta dicendo che i passeggeri del volo L534 devono cominciare ad imbarcarsi. I due ragazzi si alzano e si risistemano i borsoni sulle spalle, e mano nella mano si avvicinano alla hostess che controlla i biglietti. Le sorridono quando questa da' il permesso di avanzare e trovano facilmente il loro posto sull'aereo, C32 e C33.
Anche se il più grande ha una gran paura di volare, gli basta stringere la mano del suo ragazzo e pensare che finalmente vivranno da soli, a Londra, e tutto passa.