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Autore: I_MissYou    26/09/2013    2 recensioni
Immaginatevi una Hinata estroversa, sfacciata e coraggiosa ma con un cuore d'oro mandata a Villa Uchiha per un viaggio studio di un anno... ma sicuri che sia solo per questo?
Dal capitolo 8 :
Andarono alla fontanella del parco e Hinata si inginocchiò vicino ad essa. Sasuke fece lo stesso e dopo che il piccolo getto d'acqua le colpì le mani piene di sangue sporco e raggrumato, il ragazzo prese le mani della corvina e cominciò a lavare via la sporcizia. Mentre le toccava le mani si accorse di quanto, in confronto alle sue, erano piccole e delicate. Gliele massaggiava delicatamente sotto l'acqua finchè la pelle risultò diafana e pulita come quella di sempre. Lei lo guardò con gli occhi persi, lui sapeva che stava ancora pensando a quello che successe. Glielo leggeva negli occhi.
Si accorse che la guancia destra di Hinata era un pò sporca, così con la mano umida, le passò il pollice sopra togliendo via quello che rimaneva del sangue.
Genere: Azione, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Altri, Hinata Hyuuga, Itachi, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Hinata/Sasuke
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Salve ragazzi, questa è la mia fanfiction su Naruto quindi non ho idea se mi è riuscita bene o meno ma spero che la troviate molto insteressante perchè è diversa dalle altre :) Detto questo vi lascio alla lettura del prologo, un pò cortino xD ma i capitoli veri e propri saranno molto più lunghi di questo, buona lettura :3
 
 
 
Era seduta lì, in quella sedia, per giunta scomoda, da quasi tre quarti d'ora. E Jyraiya ancora non si era presentato. Quell'ufficio era inquietante, troppo. Le flebili luci bluastre si contrastavano con il nero della stanza. Il silenzio tombale invece le dava più che fastidio, non lo tollerava più. 
Stava guardando l'enorme scrivania, anch'essa nera, quando ad un tratto la porta si aprì bruscamente e Jyraiya entrò furente e preoccupato in quella grande camera buia.
- Bene - I suoi capelli si muovevano avanti e indietro per colpa dell'aria che proveniva dai condizionatori che erano situati in vari punti della stanza.
- Ci siamo accertati che tuo padre ti mandasse a Tokyo per un gemellaggio e per l'esattezza a Villa Uchiha - Hinata guardava stranita il suo superiore mentre lui le porgeva dei  fascicoli uno ad uno.
- Fugaku Uchiha - lo disse come se lo volesse sottolineare cento volte con lo stesso evidenziatore. Fece una pausa e riprese - Sta nascendo qualcosa di nuovo in Giappone e lui centra qualcosa. Per ora è tutto quello che sappiamo -.
La corvina notò che nel fascicolo, oltre alla foto dell'uomo, erano presenti solo i tratti fisici e genetici - E io dovrò scoprire tutto il possibile -
L'uomo fece un piccolo sorriso di fierezza alla ragazza, sapeva che avrebbe fatto del suo meglio per questo era uno degli agenti più in gamba - Lei invece è la moglie. Casalinga e donna con gran cuore. Ama i suoi figli più di qualsiasi altra cosa. Entrai facilmente nelle sue grazie - 
Le passò un altro fascicolo - Lui è il primo genito: Itachi Uchiha. Figlio e ragazzo modello. Frequenta giurispudenza perchè vorrebbe entrare nel corpo della polizia come suo padre e infatti è il familiare più vicino a quest'ultimo. Quindi non c'è bisogno che ti dica cosa fare con lui -
Jyraiya guardò Hinata e le passò l'ultimo fascicolo - Lui invece è il secondo genito: Sasuke Uchiha. Ragazzo impossibile. Lui non è importante come il resto della famiglia ma tienilo d'occhio lo stesso -.
La ragazza pensò alla nuova vita che l'attendeva. Chiuse gli occhi e sospirò contemporaneamente. Li riaprì - Farò del mio meglio-.
 
Uscendo dall'ufficio era come se tutto si fosse fermato. Le immagini agli occhi della ragazza andavano rallentando. Quante volte aveva percorso quel corridoio lugubre? Quante volte ci aveva camminato con così tanta sicurezza percorrendolo fino alla fine verso il Suv nero che l'attendeva fuori all'entrata? Fin troppe volte. E non aveva neanche la certezza che sarebbe rientrata in quell'edificio dicendo - Missione compiuta - come sempre. Questa volta sentiva una morsa allo stomaco.
Stava ritornando al suo paese natale.
 
Di solito quando si metteva le cuffie non riusciva a pensare a nient'altro che a tenere il ritmo con il piede destro e puntualmente l'autista la rimproverava. Stavolta pensava a come sopravvivere un anno intero senza suo padre. Non capiva ancora a come fosse arrivata a quel punto, quasi non ricorda com'è cominciato tutto. È la tipica figlia ribelle e per questo motivo aveva fatto a suo padre i capelli bianchi. Sono una famiglia con mezzi limitati ( il padre lavora in un supermarket ) ma grazie alle sue missioni potevano permettersi tutto. Ovviamente Hizashi non sapeva e non sa niente di tutto questo. Per il "viaggio studio" infatti gli ha detto che aveva messo da parte i suoi "risparmi" di una vita. Adesso doveva dare del suo meglio in questa missione, anche perchè non era una passeggiata.
Nel frattempo Hinata non si era accorta di essere arrivata all'aereoporto di Los Angales.
Adesso, tutto sarebbe cambiato.
  
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