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Autore: Bobo96    26/09/2013    0 recensioni
"Tieni, offre la casa" lo interruppe il cameriere, allungandogli un piattino. Mike spostò lo sguardo dal piatto, contenente un invitante panzerotto, al ragazzo che stava in piedi davanti a lui. Notò subito il suo sorriso, ampio e caldo, che gli fece perdere un battito. Le guance morbide con gli zigomi alti. Gli occhi che lo osservavano con attenzione e divertimento.
"G-grazie" balbettò, titubante.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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PANZEROTTO

 
Mike fissò lo schermo del suo PC, per l'ennesima volta.
Rilesse una decina di volte le due frasi che introducevano la sua relazione senza sapere come continuare il discorso.
Perché si era ridotto a fare i compiti all'ultimo momento?
Come aveva potuto lui, il primo della classe, lasciarsi andare dimenticandosi della scuola? Avrebbe preso un pessimo voto quella volta, ne era sicuro.
Si sistemò gli occhiali, respirò a fondo e prese un sorso dal bicchiere di Coca Cola poco distante dal suo PC.
Mentre sorseggiava la bibita colorata, i suoi occhi vagarono intorno osservando il locale in cui si era rifugiato quella sera.
Era sua abitudine, infatti, lavorare ai suoi compiti in quel posto per sfuggire al caos di casa sua, dovuto agli schiamazzi della madre, le urla del padre, le telefonate della sorella, il rumore della televisione e il fracasso della musica. Chiuse gli occhi un secondo, godendosi il liquido freddo scorrergli giù per la gola, prima di riprendere il suo lavoro.
"Tieni, offre la casa" lo interruppe il cameriere, allungandogli un piattino.
Mike spostò lo sguardo dal piatto, contenente un invitante panzerotto, al ragazzo che stava in piedi davanti a lui. Notò subito il suo sorriso, ampio e caldo, che gli fece perdere un battito. Le guance morbide con gli zigomi alti. Gli occhi che lo osservavano con attenzione e divertimento.
"G-grazie" balbettò, titubante.
"Sai in teoria non dovremmo servire in ora di chiusura, ma pensavo meritassi un premio dopo tutto il lavoro che hai fatto" Fu alla fine della sua frase, che Mika si accorse che era l'unico cliente rimasto.
"Oddio non me sono reso conto!" esclamò alzandosi in piedi "Mi dispiace" aggiunse, cercando di sistemare il tavolo "Ora me ne vado"
"Ehi, ehi" lo interruppe l'altro bloccandogli le mani con le proprie "Non c'è nessun problema, altrimenti ti avrei già cacciato via"
Mike si perse guardando le sue labbra muoversi, ma riacquisto un po' di lucidità in modo da potersi risedere.
"Ti dispiace se ti faccio un po' di compagnia?" domandò il cameriere prendendo opposto sulla sedia vicino a lui.
"Prego" mormorò Mike, addentando il panzerotto.
"Comunque, piacere io sono Valter" si presentò porgendogli la mano.
"Mike"
"Allora, Mike, a che cosa stai lavorando?" gli domandò con un sorrisetto.
"Ehm.. una relazione, cose noiose"
"Posso leggerla?"
 "C-certo" Valter si prese da parte il PC e iniziò a leggere. Mike aspettò in silenzio il giudizio del suo lettore.
"Scrivi bene" ammise Valter "Ma.. è noioso!"
"È una relazione.. non deve essere divertente o sarcastico o.."
 "Mi piacerebbe leggere qualcos'altro di tuo"
"Che cosa?"
"Si scrivi bene! Mai pensato di scrivere qualche storia?"
"Ehm.. no.. sinceramente"
"Dovresti!" replicò Valter, sorridendo.
"Non ho molta ispirazione"
"Dovresti scrivere su qualche tua esperienza.. qualche persona che ti piace.. insomma"
Mike guardò il ragazzo arrossire e pensò fosse una delle cose più tenere che avesse mai visto.
"Ora.. mi dispiace ma.. devo chiudere" disse Valter, sistemandosi i capelli e alzandosi in piedi "Ma possiamo rivederci domani" sorrise.
"Certo.. a domani" replicò l'altro chiudendo il PC e allontanandosi
...
I sensi di Mike si erano amplificati. Sentiva ogni gemito uscire dalle labbra di Valter e non riuscì a trattenersi dal baciarle.
Gli scappò un sospiro a causa di un affondo ben riuscito.
"Ti faccio male?" gli domandò preoccupato Valter.
"No" lo zittì Mike, con un altro bacio.
I suoi sensi erano talmente acuti che Mike riusciva persino a sentire le gocce di sudore scivolargli sulla pelle, seguendo piste invisibili sul suo corpo.
Si strinse al suo compagno una volta raggiunto il culmine del piacere, mentre l'altro si svuotava dentro di lui.
Rimasero fermi, immobili e ansimanti l'uno nelle braccia dell'altro.
"Ho un regalo per te" esclamò infine Mike, liberandosi delle braccia di Valter e dirigendosi verso la scrivania.
Valter, sorpreso, si sedette sulle lenzuola senza distogliere lo sguardo dal corpo nudo del suo ragazzo che si destreggiava ora di qua ora di là in cerca di chissà quale tesoro.
"Eccolo!" esclamò infine l'altro tirando fuori un plico di fogli da un cassetto della scrivania.
"Che cos'è?" domandò Valter, sporgendosi nel tentativo di capire che cosa fossero.
"Tieni l'ho scritto per te" il ragazzo prese i fogli perplesso.
"Me lo hai consigliato tu, no? Scrivere una storia.. Ho deciso di scriverla su di te" biascicò Mike imbarazzato, sedendosi al fianco del suo fidanzato.
"Tu... lo hai davvero scritto per me?" chiese Valter con gli occhi lucidi.
"Si" Uno si sporse verso l'altro lasciando che le labbra si incontrassero.
"Ora sono curioso di leggere!"
Detto fatto, Valter si mise a leggere ad alta voce mentre Mike, sdraiato, si godeva quel dolce suono a occhi chiusi.
In quel momento, il 5 che aveva preso per la sua relazione gli sembrò la cosa migliore mai accaduta.

  
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